Connect with us

Cronaca

Giulia Tramontano, un anno fa l’omicidio: oggi...

Published

on

Giulia Tramontano, un anno fa l’omicidio: oggi Impagnatiello risponde in aula

A un anno dall'omicidio, parla in aula l'uomo che ha ammazzato la compagna al settimo mese di gravidanza: "Veleno nel sonno per farla abortire. A pranzo da mia madre con il corpo in auto"

Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello - (Fotogramma)

Perché l'ha uccisa? "E' una domanda che mi sono fatto miliardi di volte e che continuerò a farmi altre migliaia di volte, è una domanda che non avrà mai risposta. Non ci sarà mai un motivo per questa violenza, questa aggressività". A un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, avvenuta il 27 maggio 2023, il reo confesso Alessandro Impagnatiello oggi in aula davanti alla corte d'assise di Milano per raccontare come e perché ha ucciso la sua compagna, incinta di loro figlio Thiago. Dopo la confessione davanti agli inquirenti e le dichiarazioni spontanee nella prima udienza del processo, l'imputato ha risposto per la prima volta alle domande della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo.

L'interrogatorio riprenderà nell'udienza del 10 giugno. Nonostante l'esame dell'imputato sia iniziato alle 11 e sia durato oltre cinque ore, la difesa non è riuscita a porre tutte le domande.

L'uomo che ha ammazzato Giulia con 37 coltellate, il 30enne spavaldo che per mesi ha dato veleno per topi e ammoniaca alla donna che stava per renderlo padre, l'imputato che assiste a occhi bassi al processo, è uscito dalla gabbia per rispondere alle accuse di omicidio aggravato (dai futili motivi, dal vincolo della convivenza, dalla crudeltà e dalla premeditazione), occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza per cui rischia l'ergastolo.

In aula parla degli ultimi giorni di Giulia Tramontano, il tradimento, le bugie, la dinamica di un omicidio che ha confessato ma che non ha mai spiegato davvero.

"Ho ucciso Giulia e ho nascosto il corpo. Poi un castello di bugie"

"Ho ucciso Giulia il 27 maggio, ho occultato il suo corpo. Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto tasselli che erano sparsi e confusi nella mia testa, sono qui per esprimere la verità. Oggi sono una persona, lucida, consapevole, più consapevole di quando ho reso dichiarazioni lo scorso giugno" prima al pubblico ministero e poi al gip Minerva, spiega Alessandro Impagnatiello durante il suo interrogatorio in aula davanti alla corte d'Assise di Milano. Nelle sue prime parole torna a confessare il delitto di un anno fa a Senago.

"Ho costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato", una delle rivelazioni fatte in aula dall'uomo. Un delitto maturato quando l'ex barman ha una relazione parallela con una collega di lavoro. E' un "castello di bugie" quello che mette su l'imputato per tenere in piedi entrambe le relazioni, tra le bugie c'è anche quella di non essere il padre del piccolo Thiago, mai nato. "Ho finto il test di Dna" a fine aprile confessa, per convincere l'altra donna a non interrompere la loro storia, ma le bugie ci sono anche su serate e ferie. "Continuavo ad alimentare questa doppia realtà, questa finta realtà nella mia testa" aggiunge l'imputato.

E ancora: "Quando Giulia mi disse che aspettava un bambino ho vissuto una completa altalena di emozioni contrastati: da una parte la gioia di costruire una famiglia con Giulia, dall’altra delle motivazioni personali e di coppia che ostacolavano un po' la nostra relazione". Una gravidanza comunicata dalla 29enne "a fine novembre del 2022", mentre l'altra donna di Impagnatiello, la collega di lavoro con cui ha una relazione parallela, "annuncia la sua gravidanza (interrotta) "a inizio del 2023".

L'annuncio sembra spaventare l'imputato: "Giulia iniziava a lamentare particolarmente la mia forte presenza a lavoro, io ci tenevo alla carriera". All'altra donna, Impagnatiello mente: "Le dissi che non ero io il padre. Per continuare a mantenere queste due strade le dissi che ero vicina a Giulia per supportarla, le dissi che aveva problemi, difficoltà, era instabile".

Sull'altra donna, dice ancora, "io volevo vederla, io insistevo, dicevo 'non ti ostacolerò mai più, non ti darò più dolori, né dirò bugie'" ma la voglia di incontrarla non era per iniziare una nuova relazione. "Io volevo sparire da lei, volevo letteralmente sparire anche da lei, io volevo sparire da tutti. Era vittima anche lei di questa tragedia, avrei voluto dirle 'ti ho mentito e non mi vedrai mai più'", uno dei passaggi dell'interrogatorio.

Il veleno a Giulia nel sonno: "Volevo farla abortire"

"Ho somministrato il veleno a Giulia due volte, nella prima parte di maggio, solo in due occasioni a distanza ravvicinata, non è stata una cosa duratura. Le ho messo il veleno nella bocca mentre dormiva, non per recare del danno, del male a Giulia, ma per provocare a Giulia un aborto", confessa l'uomo.

"Il mio più grosso timore era che quel bambino potesse farmi perdere Giulia, l'esclusivo scopo del veleno era di provocare un aborto di Giulia, interrompere l’arrivo di questo bambino", afferma. Alla pm che gli contesta che le ricerche online sulla ricerca di veleno sono iniziate già nel dicembre del 2023, ben sei mesi prima del delitto, l'imputato replica: "Lì seppi dell’arrivo del bambino, per me fu un periodo altalenante, di indecisione: l’acquisto di una casa, la difficoltà a accettare il mio lavoro e l'arrivo di un bambino non avrebbe semplificato le cose". Le ricerche erano per capire "che danno facesse questo veleno per topi, cercavo di capire che danno potesse subire Giulia" perché l'obiettivo era "esclusivamente" il feto. Rivelazioni smentite dai risultati dell'autopsia.

Le ultime ore di vita di Giulia: "Pensavo alla distruzione"

Il pomeriggio del 27 maggio del 2023 quando Impagnatiello attende a casa Giulia, che aveva appena conosciuto l'altra donna dell'imputato, "ho fatto una serie sconnessa di azioni, giravo per casa, ho fumato per cercare di placare il trauma che stava subendo la mia testa. Il trauma per il lavoro, la mia immagine distrutta davanti al lavoro e alla famiglia, stavo perdendo Giulia. Nella mia testa si è creata una spaccatura, in quel momento in casa facevo tutto e facevo niente", dice ancora.

Dopo l'incontro tra la compagna e l'amante dell'imputato, "Giulia rientrò a casa: non era agitata né arrabbiata, ma distaccata. Parlammo, fu una conversazione molto breve, senza toni accesi perché c’era poco da dire, non era più il momento di false verità. Ho espresso la mia totale vergogna di quello accaduto. Giulia era la donna della mia vita, sarebbe tornata a Napoli e di quel bambino non avrei più avuto notizie", ricostruisce quindi Impagnatiello parlando delle ultime ore della vita di Giulia.

"La relazione tra noi era terminata, quel bambino sarebbe arrivato poco dopo e io non avrei avuto modo di conoscerlo. Continuava a dirmi che questo bambino non lo avrei più visto, andai in doccia per ripulirmi - pensavo alla distruzione sul posto di lavoro, con Giulia, di non vedere e veder crescere questo bambino - poi cercai di mangiare qualcosa, cercai di distrarmi con un panino, con qualcosa di pronto, non era mia intenzione mangiare ma solo tenermi occupato. Quando io ero in cucina lei era in camera da letto, quando io uscii dalla cucina entrò lei". Siamo alle 19.35 del 27 maggio del 2023.

"Giulia stava preparando qualcosa per sé quando sentii un piccolo lamento, si era fatta male a un dito affettando dei pomodori. Di fronte al divano, nel cassetto del mobile in basso, c'erano anche dei cerotti. Le chiesi se avesse bisogno di aiuto ma non mi rispose, glielo richiesi ancora ma continuava a non rispondermi". E' tra la sala e la cucina che Impagnatiello sferra con un coltello da cucina il primo colpo alla gola di Giulia.

"In cucina vedo questo coltello con cui Giulia stava tagliando le verdure, mi posiziono alle spalle di Giulia (che dalla sala si sposta alla cucina, ndr) e l'ho colpita all'altezza del collo, il numero di fendenti non è mai stata un'informazione a mia disposizione ma solo attraverso la tv, solo in cella con un servizio televisivo ho saputo di averle sferrato 37 colpi", ricostruisce. "Quando l'ho colpita, lei era frontalmente, era verso di me" racconta l'imputato. Un omicidio avvenuto prima delle ore 20 di un anno fa esatto. "Giulia non si è difesa, non c'è stato nessun tentativo di difesa, cademmo a terra".

Con un'"insensata follia, illogica, con pazzia totale cercai di far sparire, letteralmente sparire, il corpo di Giulia tentando di dar fuoco al cadavere. Ho trascinato il corpo dalla sala alla vasca da bagno, tentati di eliminare il corpo di Giulia con prodotti infiammabili, ho usato dell’alcol, tentai nuovamente di dar fuoco al corpo di Giulia nel box", ammette ancora l'ex barman.

"C'era una minuscola parte di me" dopo l'omicidio che "era come se cercasse aiuto, come se cercasse di essere vista da qualcuno. Spostai il suo corpo lungo quattro rampe di scale in un'abitazione di più famiglie, in una giornata che è esattamente quella di un anno fa in cui il sole tramonta più tardi. E' come se cercassi che un vicino di casa mi vedesse", svela quindi Impagnatiello.

E su due punti chiave per l'accusa che indicherebbero la premeditazione, Impagnatiello spiega: "Il tappeto non c’era, Giulia lo aveva lavato la mattina nella lavatrice ed era steso fuori" e il "divano è sempre rimasto li, è stato spostato solo successivamente alla morte. E’ stato anche pulito, qualora ci fossero delle macchie di sangue, ma il divano non fu intaccato da evidenti tracce di sangue. Ho ucciso Giulia con il divano non coperto" sottolinea l'imputato.

Dopo il delitto, "usai il telefono di Giulia, risposi alle persone che la stavano contattando, cercai di continuare a nascondere e nascondermi, perché abbia utilizzato la parola ‘madre' (alla mamma di Giulia, ndr) non c’è un motivo" aggiunge. "Quella notte tra il 27 e il 28 non ho dormito, ho ripulito tutto l'appartamento, ho ripulito con una spugnetta, ho riposizionato il tappeto".

"A pranzo da mia madre con il cadavere di Giulia in auto"

"Andrai a pranzo da mia madre in auto, in auto c'era il cadavere di Giulia", svela ancora in aula. L'ex barman, nel ricostruire il delitto di un anno fa a Senago, ammette anche l'acquisto di un carrello per spostare il corpo senza vita della donna incinta, "ho provato a spostare Giulia sul carrello, ma è impossibile collocare un corpo sul carrello", racconta il giovane che, più volte, confessa di aver cercato "in più occasioni di spostare il corpo di Giulia dalla cantina al box" prima di riuscire a caricarlo in auto e abbandonarlo poco lontano dalla loro abitazione. "Assolutamente nessuno mi ha aiutato a uccidere o a spostare cadavere, a mia madre e a nessuno ho svelato nulla".

"Confessai per svuotarmi da qualcosa che ancora mi divora"

"Una parte di me sapeva dove fosse Giulia, ma l'altra parte la cercava e non credeva a quella realtà, ero io che attendevo che il telefono squillasse per trovarla. Questa falsità dell'allontanamento volontario l’ho portata avanti per tanto tempo, non solo con gli altri, ma anche a me stesso", continua l'imputato.

Inutile il suo tentativo "di ridurla in cenere. Non si può far sparire una persona senza lasciare tracce, non è un fazzoletto che si può veramente far sparire, ma continuavo ad alimentare questa enorme follia che il mio corpo ha commesso e dall’altro continuavo a cercare Giulia, a rivolerla a casa" aggiunge. "Non andai dai carabinieri per l'avviso di garanzia ma perché non ce la facevo più, per svuotarmi da qualcosa che mi divorava e che ancora mi divora" conclude Impagnatiello, omettendo che furono i militari a convocarlo.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Meteo, maltempo in arrivo: oggi temporali e temperature...

Published

on

La perturbazione atlantica farà scendere bruscamente la colonnina di mercurio. Piogge e forti raffiche di vento in Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia

Pioggia e temporali in città (Fotogramma/Ipa)

Maltempo in arrivo da oggi, domenica 8 settembre 2024, con temporali e temperature in calo su tutta Italia. La pioggia fa scattare l'allerta meteo arancione per rischio di nubifragi in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Toscana, secondo il bollettino della Protezione Civile. L'arrivo massiccio della pioggia è associato ad un rischio idrogeologico, con allerta arancione per la tenuta dei fiumi, nelle stesse 4 regioni a cui si aggiungono anche Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Il maltempo si farà largo ora dopo ora, come dimostra il lungo elenco di regioni in cui scatterà l'allerta gialla per i temporali: zone dell'Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia, della Liguria e della Lombardia, della Marche e del Piemonte, della Sardegna e della Toscana, dell'Umbria e del Veneto.

Lombardia

Per quanto riguarda la Lombardia il Centro operativo comunale della Protezione civile locale monitora costantemente i livelli idrometrici dei fiumi Lambro e Seveso, dopo l'esondazione di quest'ultimo dei giorni scorsi, durante il nubifragio che ha investito Milano.

Toscana

Il presidente della regione Toscana invita i cittadini a "prestare la massima attenzione" dal momento che la Protezione Civile ha messo in guardia per rischio idrogeologico e forti temporali fino alle 6 di mattina di lunedì. Possibili temporali, localmente forti, sul litorale centro settentrionale in estensione alle restanti zone costiere, all'Arcipelago e alle zone interne centro settentrionali.

Dal tardo pomeriggio nuova intensificazione delle precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco, anche di forte intensità, a partire dalle zone di nord ovest e in rapida estensione al resto della regione. Previsti cumulati massimi fino a 90 mm, solo localmente superiori, possibili su gran parte della regione.

Emilia Romagna

Per quanto riguarda l'Emilia Romagna, avverte la Protezione Civile, il passaggio di una intensa saccatura atlantica determinerà un progressivo aumento dell'instabilità con fenomeni temporaleschi anche intensi più probabili sull'appennino centro occidentale.

Previste precipitazioni intense, a prevalente carattere temporalesco, in estensione nel corso della giornata all'intera regione a partire dal settore centro-occidentale. Le precipitazioni potranno generare localizzati fenomeni franosi, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici in particolar modo nei corsi d’acqua collinari e montani.

Le previsioni

Il quadro meteo è condizionato da una perturbazione atlantica che, secondo quanto riporta www.iLMeteo.it, colpirà ampie zone del Centro Nord: riflettori puntati inizialmente sulla Liguria, sulla Toscana e gradualmente tutto il Nord. Il maltempo nel pomeriggio porta la pioggia anche su Sardegna, Alto Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da locali grandinate e forti raffiche di vento. Cominceranno a scendere le temperature anche se resisteranno ancora 37-38°C sulle Isole Maggiori e in Puglia, circa 35°C in Calabria, Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata.

La svolta generale è comunque vicina: la prossima settimana vedrà invece un graduale calo delle temperature massime verso i 23-26°C, ovunque, e con minime fino a 12-13°C al Nord.

Continue Reading

Cronaca

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 7 settembre

Published

on

Jackpot sale a 73 milioni di euro

SuperEnalotto (Fotogramma)

Nessun '6' al concorso di oggi del Superenalotto. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 73 milioni di euro.

I punteggi vincenti del SuperEnalotto

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Quanto costa una schedina?

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

Come scoprire se hai vinto

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

La combinazione vincente

Questa la combinazione vincente: 1-16-64-70-72-82. Jolly: 34. SuperStar: 86.

Continue Reading

Cronaca

Emergency, direttrice comunicazione: “In 30 anni...

Published

on

Così Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency, durante i festeggiamenti del trentennale della Ong in corso a Reggio Emilia

Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency

“La speranza dei nostri fondatori era quella in futuro di diventare inutili, cioè che si potesse fare a meno di qualcuno che cura le vittime della guerra, siamo ancora lontani da questa visione”. Lo ha detto Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency, durante i festeggiamenti del trentennale della Ong in corso a Reggio Emilia. “In 30 anni Emergency ha curato 13 milioni di persone e questo è un dato oggettivo - ha aggiunto - Credo che abbia portato anche una visione del mondo più basata sui diritti delle persone, sulla centralità dei diritti e sull'uguaglianza. È ovvio che è un po' un pensiero in controtendenza se vediamo quello che sta succedendo intorno a noi”.

“I nostri fondatori, Gino Strada e Teresa Sarti e quel piccolo gruppo di persone che hanno dato vita a Emergency dicevano che la nostra speranza era di diventare inutili, cioè che alla fine si potesse fare a meno di qualcuno che cura le vittime della guerra perché non ci sarebbero state più guerre - ha continuato sul futuro di Emergency Gola - Noi siamo molto lontani da questo punto di vista. Continueremo a curare le vittime ma, come ci ha insegnato Gino, anche a rivendicare i diritti per tutti e a lavorare perché si capisca che la guerra non può essere un'alternativa''.

“Quest'anno Emergency compie 30 anni e abbiamo pensato - ha sottolineato Gola- che il senso vero della nostra storia è che ha permesso a tante altre persone, 13 milioni, di continuare la loro storia. Sono persone vittime della guerra, vittime della povertà, che hanno trovato un medico quando ne hanno avuto bisogno e poi la storia di tutte le persone che ci hanno aiutato a fare questo lavoro.Quindi tutti i nostri operatori umanitari, i volontari, i donatori, tutte le persone che si sono interessate ai destini di altre persone dall'altra parte del mondo”.

I temi del Festival spaziano dai conflitti dimenticati, conflitti africani, all'intelligenza artificiale, dalla situazione a Gaza, al senso di comunità fino all'uso della parola in tempo di guerra, soprattutto il linguaggio dei media, così importante nel racconto di un conflitto.

“Importante parlare del conflitto del Sudan - ha continuato Gola - dove Emergency è presente da molti anni e nell'ultimo anno di guerra ha difeso il suo spazio, anche se lo spazio umanitario per le organizzazioni che portano aiuto alle vittime di guerra si sta restringendo sempre di più. Al Festival presentiamo il podcast di Emergency registrato sulla nostra live support registrato da Paolo Giordano che ha partecipato a una missione di salvataggio e ha raccontato il suo punto di vista, un punto di vista di uno scrittore di fronte a un fenomeno che non conosceva. Abbiamo discusso di che cosa unisce una persona a un'altra e che cosa ci divide, come si crea una comunità e come una comunità può generare il cambiamento. I temi sono tanti dall'intelligenza artificiale e l'intelligenza umana, se sono collaborative o competitive, a come funziona l'opinione pubblica in guerra o in pace”.

Fino al 20 ottobre al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia sarà visitabile la mostra “Humanity Lovers” sul trentennale di Emergency. Un filo conduttore di parole, idee e persone che tengono unite l'attività della Ong. “Invece di fare un percorso cronologico per raccontare 30 anni, abbiamo pensato che in qualche modo le sale operatorie si aprono, si chiudono, le persone cambiano ma in realtà le idee sono quello che ci tengono insieme - ha spiegato Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency - Quindi abbiamo parlato di guerra, di diritti, abbiamo parlato di cura naturalmente, ma anche di bellezza, di neutralità, di cultura. Noi siamo convinti che la cultura, la condivisione di valori, che sono poi i valori della difesa dei diritti umani, della solidarietà e della giustizia, possano ancora tenere insieme le persone e creare un cambiamento nella società”.

La mostra “Humanity Lovers” si declina in un percorso attraverso dieci parole: guerra, diritti, neutralità, uguaglianza, utopia, cura persone, bellezza, cultura, scelta. Dieci parole che trasmettono l’identità di Emergency, il suo patrimonio genetico, che ricordano i valori e le idee alla base del suo agire, la radice che resta la stessa, anche quando fuori tutto cambia.

Continue Reading

Ultime notizie

Lavoro2 ore ago

Startup, Boccia: “Per Digithon2025 salto di qualità,...

L'annuncio al termine della maratone digitale a Bisceglie. "Non so come sarà Digithon2025, sarà sicuramente diversa, serve un salto di...

Ultima ora2 ore ago

Meteo, maltempo in arrivo: oggi temporali e temperature...

La perturbazione atlantica farà scendere bruscamente la colonnina di mercurio. Piogge e forti raffiche di vento in Toscana, Emilia-Romagna, Liguria,...

Cronaca2 ore ago

Meteo, maltempo in arrivo: oggi temporali e temperature...

La perturbazione atlantica farà scendere bruscamente la colonnina di mercurio. Piogge e forti raffiche di vento in Toscana, Emilia-Romagna, Liguria,...

Esteri2 ore ago

Putin e le minacce nucleari, il capo della Cia:...

Preoccupazione per una possibile fornitura dell'Iran di missili balistici alla Russia Vladimir Putin? Un bullo che cerca di spaventare tutti...

Ultima ora2 ore ago

Sinner-Fritz, oggi finale US Open. Sabalenka vince...

La bielorussa batte la statunitense Pegula, oggi l'azzurro contro l'americano Aryna Sabalenka vince gli US Open femminili in attesa della...

Sport2 ore ago

Sinner-Fritz, oggi finale US Open. Sabalenka vince...

La bielorussa batte la statunitense Pegula, oggi l'azzurro contro l'americano Aryna Sabalenka vince gli US Open femminili in attesa della...

Lavoro2 ore ago

Startup: Fast Aerospace vince Digithon2024

Secondo posto per Leaf e terza posizione per BrailleFly E' la startup lombarda Fast Aerospace, che progetta e realizza HyperDart,...

Ultima ora2 ore ago

Ucraina, 007 Usa e Gb insieme contro Russia: come la...

"Continueremo ad aiutare i nostri coraggiosi e risoluti partner", sottolineano i direttori dei servizi di intelligence di Usa e Gb,...

Esteri2 ore ago

Ucraina, 007 Usa e Gb insieme contro Russia: come la...

"Continueremo ad aiutare i nostri coraggiosi e risoluti partner", sottolineano i direttori dei servizi di intelligence di Usa e Gb,...

Ultima ora3 ore ago

Venezia 81, Almodovar: “Adesso non potrò più vivere...

"Non pensavi di ricevere questo premio, ma poi quando ce l'hai diventi dipendente" "Non pensavi di ricevere questo premio, ma...

Spettacolo3 ore ago

Venezia 81, Almodovar: “Adesso non potrò più vivere...

"Non pensavi di ricevere questo premio, ma poi quando ce l'hai diventi dipendente" "Non pensavi di ricevere questo premio, ma...

Spettacolo4 ore ago

Venezia 81, Delpero: “Vermiglio agli Oscar? Chi lo...

Le sue prime parole dopo la vittoria del Leone d'Argento "'Vermiglio' agli Oscar? Chi lo sa. Per adesso non penso...

Politica4 ore ago

Lega, Salvini a casa di Bossi a Gemonio: “Una bella...

Oltre un'ora di colloquio, il leader Carroccio promette di tener informato costantemente il Senatur Più di un'ora di colloquio a...

Cronaca5 ore ago

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 7 settembre

Jackpot sale a 73 milioni di euro Nessun '6' al concorso di oggi del Superenalotto. Alla prossima estrazione il jackpot...

Cronaca5 ore ago

Emergency, direttrice comunicazione: “In 30 anni...

Così Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency, durante i festeggiamenti del trentennale della Ong in corso a Reggio Emilia “La speranza...

Spettacolo5 ore ago

Venezia 81, Buttafuoco: “Clamoroso successo, +12%...

"In queste giorni nelle sale c'è stato un viaggio di conoscenza del mondo" "E' stato un clamoroso successo con il...

Spettacolo5 ore ago

Mostra del cinema di Venezia, Nicole Kidman tra trionfo e...

L'attrice vince la Coppa Volpi ma diserta la cerimonia: "E' morta mia madre, devo tornare a casa" Nicole Kidman vince...

Spettacolo6 ore ago

Venezia 81, Leone d’Oro a ‘The Room Next...

L'attrice costretta a tornare in Australia per l'improvvisa morte della madre: "Questo premio lo dedico a lei". Leone d'Argento a...

Politica6 ore ago

Cruciani, Parenzo e il voto semiserio su ius scholae alla...

I conduttori de La Zanzara organizzano un 'referendum' Ius scholae in primis, ma anche eutanasia, aborto, comunità Lgbtqia+, famiglia sono...

Sport7 ore ago

Federnuoto, Barelli rieletto presidente: “Premiato il...

Ha avuto il 77,70% di voti favorevoli Paolo Barelli è stato rieletto oggi presidente della Federnuoto. L'Assemblea Ordinaria Elettiva gli...