Pyongyang ammette di aver fallito il tentativo di lancio
Scatta l'allarme in Giappone per un "sospetto missile" lanciato dalla Corea del Nord. A darne notizia è l'agenzia di stampa Kyodo che parla di quanto rilevato dal sistema di allerta del Giappone. E' stato lanciato dalla zona di Tongchang-ri intorno alle 22.44 ora locale nel giorno del trilaterale a Seul tra il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e i premier di Giappone e Cina, Fumio Kishida e Li Qiang.
Pyongyang ammette: "Fallito tentativo per altro satellite spia"
La Corea del Nord ha confermato di aver tentato di lanciare un nuovo razzo per trasporto di satelliti e che il lancio è fallito a causa di un'esplosione in volo. Lo riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap che rilancia notizie della nordcoreana Kcna secondo cui è stato il numero due dell'agenzia aerospaziale della Corea del Nord a spiegare che il razzo per il trasporto del satellite Malligyong-1 è esploso dopo il lancio. La Yonhap precisa che i militari sudcoreani hanno rilevato il lancio del razzo in direzione sud sul Mar Giallo.
La Corea del Nord aveva informato il Giappone dei suoi piani per il lancio, entro il 4 giugno, di un razzo per la messa in orbita di un satellite, il suo secondo satellite spia, come hanno evidenziato i media a Tokyo. E, ha riferito l'agenzia Kyodo, il sistema di allerta del Giappone aveva inizialmente ordinato alla popolazione della prefettura di Okinawa di mettersi al riparo, per poi revocare presto l'allarme.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.