Ucraina, Russia ammassa soldati a Belgorod: ecco perché, la strategia
Secondo l'Institute for the Study of the war (Isw), Mosca vuole "attrarre e attirare le forze ucraine nell’area e prepararsi per operazioni offensive"
La Russia ammassa soldati e mezzi nell'area di Belgorod in preparazione di nuove operazioni della guerra in Ucraina. Mosca sta concentrando forze di dimensioni non specificate nell'oblast occidentale vicino al confine con l'Ucraina, "probabilmente per attrarre e attirare le forze ucraine nell'area e prepararsi per operazioni offensive che mirano ad espandere il punto d'appoggio russo nell'area di confine internazionale nel nord-est del territorio ucraino", è il quadro delinato dall'Institute for the Study of the war (Isw), il think tank americano che monitora quotidianamente il conflitto.
Riferendosi alle parole di Volodymyr Zelensky - secondo cui le forze russe si stanno preparando per nuove azioni offensive e stanno concentrando un gruppo di dimensioni non specificate vicino al confine ucraino, 90 chilometri a nord-ovest della città di Kharkiv - gli analisti del think tank desumono che il presidente ucraino sembri riferirsi "all'area Grayvoron-Borisovka-Proletarskiy, nell'oblast occidentale di Belgorod, citando a supporto della loro tesi le immagini satellitari che suggeriscono che le forze russe hanno ampliato nelle ultime settimane le attività presso depositi e magazzini negli insediamenti della zona".
"Tuttavia - chiarisce l'Isw - l'attuale dimensione della possibile concentrazione delle forze russe nell'area Grayvoron-Borisovka-Proletarskiy rimane poco chiara. Il rappresentante del servizio statale di frontiera ucraino Andrei Demchenko ha dichiarato il 26 maggio che le forze russe potrebbero lanciare operazioni offensive nell'oblast di Sumy o nelle aree dell'oblast di Kharkiv confinanti con l'oblast di Sumy al fine di estendere e sistemare le forze ucraine ulteriormente lungo l'area di confine internazionale nell'Ucraina nordorientale".
"L'area Grayvoron-Borisovka-Proletarskiy - secondo gli analisti - offrirebbe in particolare alle forze russe l'opportunità di lanciare operazioni offensive a sud in direzione di Zolochiv e Bohodukhiv, due città ucraine a nord-ovest della città di Kharkiv entro 25 chilometri dal confine internazionale, o a ovest in direzione di insediamenti lungo l'autostrada P-45 che collega Bohodukhiv con Sumy City. Le forze russe potrebbero perseguire operazioni offensive in una o entrambe le direzioni, e la concentrazione russa qui potrebbe essere intesa a indurre le forze ucraine a impegnare uomini e materiali in una sezione più ampia del confine nelle oblast di Kharkiv e Sumy".
"Le forze russe stanno inoltre concentrando forze limitate negli oblast di Kursk e Bryansk vicino al confine con l'oblast di Sumy", rileva l'Isw, aggiungendo che "anche concentrazioni limitate nelle aree potrebbero mirare a ottenere il probabile effetto desiderato di attirare e sistemare ulteriormente le forze ucraine nell'area di confine internazionale. Le forze russe stanno attualmente portando il Raggruppamento di forze settentrionale nell'area di confine internazionale alla sua potenza bellica finale pianificata e probabilmente lanceranno solo operazioni offensive limitate lungo l'asse Sumy-Kharkiv finché il Raggruppamento di forze settentrionale non raggiungerra il suo massimo livello di forza".
"Anche le limitate operazioni offensive russe in queste aree - conclude l'Istituto americano - aggiungeranno pressione e richiederà personale e materiale ucraini lungo un fronte più ampio e forse consentirà alle forze russe di stabilire punti d'appoggio tattici per supportare le operazioni successive a nord-ovest della città di Kharkiv o in direzione della città di Sumy. Tuttavia, il Raggruppamento di Forze del Nord, anche al limite superiore della sua forza finale dichiarata, non avrà il personale necessario per condurre con successo un'operazione per avvolgere, accerchiare o conquistare le città di Kharkiv o Sumy".
Esteri
La minaccia di Mosca, missili russi possono colpire...
L’approvazione da parte del Parlamento europeo del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”, non ha mancato di provocare una a pronta reazione di Mosca per bocca del presidente del Parlamento russo, Viaceslav Volodin.
Esteri
Mohamed Al Fayed, salite ad almeno 37 le donne che lo...
Lo riferiscono gli avvocati delle donne annunciando che presenteranno un'azione civile contro Harrods per violazione ''abietta'' della responsabilità aziendale
E' salito ad almeno 37 il numero delle donne che accusano Mohamed Al-Fayed, ex proprietario di Harrods scomparso ad agosto 2023, di violenza sessuale. Lo riferiscono gli avvocati delle donne annunciando che presenteranno un'azione civile contro Harrods per violazione ''abietta'' della responsabilità aziendale. ''E' arrivato il momento della giustizia", ha dichiarato l'avvocato americano Gloria Allred, che fa parte del gruppo di legali incaricati di questo caso, durante una conferenza stampa a Londra.
L'avvocato Dean Armstrong Kc ha affermato che c'è stato un "abietto" fallimento della responsabilità aziendale da parte di Harrods. Il grande magazzino è stato acquistato nel 2010 dal fondo sovrano Qatar Investment Authority. Ci sono vittime ''in tutto il mondo'', ha detto l'avvocato Bruce Drummond. Anche ex dipendenti del Ritz di Parigi hanno accusato l'imprenditore di violenza sessuale.
La conferenza stampa si è tenuta il giorno dopo la trasmissione di un'inchiesta della Bbc intitolata ''Al-Fayed: un predatore ad Harrods''. Una ventina di donne hanno testimoniato nel documentario e cinque di loro lo accusano di stupri commessi a Londra o Parigi. Al-Fayed era ''un mostro'', ''un mostro che sapeva agire grazie a un sistema'', ha denunciato l'avvocato Armstrong KC. ''Se la direzione di Harrods pensasse di dover risarcire finanziariamente queste donne, lo accoglieremmo con favore, ma non accetteremo di essere accusati di essere interessati solo al denaro. Si tratta di molto più di questo'', ha aggiunto.
L'avvocato Allred ha sottolineato che ''sotto lo sfarzo e il glamour'' dei famosi grandi magazzini esiste ''un ambiente tossico, pericoloso e violento''. Secondo lei, le azioni di Al-Fayed erano ''costanti e ripetute''. "C'è stato un quarto di secolo di violenza sessuale ad Harrods", aggiungendo che gli abusi si sono registrati anche al Ritz di Parigi, di proprietà dell'uomo d'affari, e nella sua residenza parigina, Villa Windsor.
L'avvocato Anna Mulla ha parlato della ''paura'' e dell'''angoscia'' che attanagliano da anni le tante presunte vittime. Mohamed Al-Fayed era "intelligente e molto manipolatore", ha detto una delle presunte vittime, Natacha, durante la conferenza stampa. ''Era un mostro anche se in quel momento non ce ne rendevamo conto'', ha aggiunto. Secondo la Bbc, l'imprenditore era già stato accusato di atti simili e la polizia aveva aperto un’indagine nel 2015 per stupro.
Esteri
Le gemelline dello zoo di Berlino e la diplomazia dei panda
In collaborazione con Italiaambiente.it
Dei due piccoli panda giganti dello zoo di Berlino, gli unici nati in Europa, conosciamo molti dettagli. Sono due femmine, hanno appena compiuto un mese e già la loro colorazione è quella bianca e nera, tipica di questa specie. Meno conosciuta è l’importanza che rivestono queste due neonate per i rapporti diplomatici intercontinentali della Cina. Basti pensare che nel 2017, quando i loro genitori sbarcarono all’aeroporto di Berlino con un volo proveniente dal Centro di Riproduzione e Ricerca di Chengdu, a dare loro il benvenuto fu l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Xi Jinping. Le gemelline sono protagoniste di una vera e propria “diplomazia dei panda”, grazie alla quale il Dragone può stringere o rafforzare le relazioni internazionali con i Paesi amici.
Le due sorelline sono venute alla luce lo scorso 22 agosto. Hanno superato il chilo di peso, raddoppiandolo negli ultimi 14 giorni, e ancora trascorrono alcune ore i incubatrice. L’allattamento è sempre stato affidato alla madre, alla quale vengono portate quando è il momento di nutrirsi. In questa fase allattano ormai solo tre o quattro volte al giorno, mentre mamma Meng Meng sfrutta il resto del tempo per accudirli tra proprie braccia. Tutto si svolge sotto il controllo attento dello staff, che mette in atto tutte le precauzioni necessarie per una specie così preziosa, classificata come “vulnerabile” di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Oltrechè tutte quelle opportune, considerando che la loro permanenza nel parco zoologico della capitale tedesca non è definitiva ma a termine. Così come quella di Meng Meng e Jiao, i loro genitori, per i quali alcuni organi di stampa riportano che Berlino corrisponda a Pechino un cachet di 900mila euro l’anno. Un “prestito” già onorato nel 2019 quando, dalla capitale tedesca, fecero ritorno a casa Paul e Piet, i due primogeniti della coppia, al termine del loro periodo di permanenza contrattuale.
Non appena le due sorelline saranno abbastanza grandi da farsi ammirare dal pubblico, sarà senz’altro una gioia per visitatori. E per la riuscita delle relazioni internazionali di Pechino, al quale comunque si deve riconoscere il merito di aver contribuito ad invertire il destino segnato di una specie che alla fine degli anni ’80, contava circa 1200 individui in natura. Mentre oggi, si stimano vivere in Cina un totale di circa 1900 esemplari.