Ferrero, raggiunto 90% di tracciabilità nella filiera della nocciola
Il 90,7% degli imballaggi progettato per essere riciclabile, riutilizzabile o compostabile; consumi idrici ridotti del 20% negli ultimi cinque anni. Sono alcuni dei numeri contenuti nel 15° Rapporto di Sostenibilità del Gruppo
Il 90% di tracciabilità nella filiera della nocciola; mappatura satellitare per aumentare la tracciabilità del cacao fino all’azienda agricola; il 90,7% degli imballaggi progettato per essere riciclabile, riutilizzabile o compostabile; consumi idrici ridotti del 20% negli ultimi cinque anni. Sono alcuni dei numeri contenuti nel 15° Rapporto di Sostenibilità del Gruppo Ferrero. Guidato dall’impegno di lungo periodo del Gruppo Ferrero, rivolto a generare un impatto positivo lungo tutta la catena del valore, il Rapporto mostra i passi in avanti compiuti nell’ambito di quattro pilastri fondamentali: protezione dell’ambiente, approvvigionamento responsabile delle materie prime, promozione del consumo responsabile e valorizzazione delle persone.
“Il Gruppo Ferrero riconosce il ruolo cruciale che l’azienda svolge nella protezione dell’ambiente per le generazioni future - spiega Giovanni Ferrero, Executive Chairman del Gruppo - Abbiamo riconfermato con impegni concreti che la sostenibilità è parte integrante della strategia di lungo termine di Ferrero. Tutti i quattro pilastri del nostro framework di sostenibilità guidano ogni decisione strategica che prendiamo. Mentre il Gruppo cresce e diversifica il suo portafoglio, continuiamo a valorizzare le nostre partnership di lungo periodo, in particolare quelle dedicate alle comunità in cui operiamo e dove ci approvvigioniamo di materie prime. Crediamo nell’importanza di queste partnership per compiere i progressi, far avanzare l’agenda sociale e ambientale del settore e creare valore per la società”.
L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2022/23, mette in evidenza il continuo focus di Ferrero sulla promozione di una maggiore trasparenza lungo la catena di fornitura dei propri ingredienti chiave, in linea con l’approccio di approvvigionamento responsabile del Gruppo.
Nella filiera delle nocciole - spiega il report - Ferrero ha raggiunto il 90% di tracciabilità, con un notevole incremento dal 79% dell’esercizio 2021/22, grazie alla continua collaborazione con agricoltori, fornitori, istituzioni, università e centri di ricerca per promuovere pratiche agricole sostenibili. In collaborazione con i partner presenti sul territorio, Ferrero ha inoltre contribuito ad affrontare sfide complesse presenti lungo la catena del valore, quali deforestazione, nelle aree in cui il Gruppo si rifornisce dei propri ingredienti. Ad esempio, adottando mappature satellitari per aiutare ad aumentare la tracciabilità del cacao a livello di azienda agricola, che ha raggiunto il 93% nel 2022/23.
Oltre ad operare a tutto campo con tecnologie all’avanguardia, Ferrero è membro di lunga data della World Cocoa Foundation (Wcf) e della International Cocoa Initiative (Ici). "La collaborazione gioca un ruolo di fondamentale importanza per accelerare i progressi volti al contrasto delle cause del lavoro minorile e del lavoro forzato", sottolinea l'azienda. Ferrero continua a collaborare con Save the Children, che opera in 65 comunità nella regione Haut-Sassandra della Costa d’Avorio, uno dei principali paesi di approvvigionamento del cacao, raggiungendo oltre 18mila persone. Ferrero lavora anche con la Earthworm Foundation e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), rispettivamente lungo le catene di fornitura dell’olio di palma e delle nocciole, per contribuire a supportare pratiche di lavoro responsabili.
Altri progressi rilevanti contenuti all’interno del Rapporto di Sostenibilità del Gruppo Ferrero sono: 90,7% degli imballaggi di Ferrero è ora progettato per essere riciclabile, riutilizzabile o compostabile, in aumento dall’88,5% rispetto al 2021/22; i consumi idrici degli stabilimenti Ferrero sono stati ridotti del 20%, grazie a iniziative di riduzione e riutilizzo, rispetto all’anno di riferimento 2017/18 e del -9,6% rispetto al 2021/2022. Infine, Il progetto Kinder Joy of moving ha coinvolto oltre 60 milioni di bambini dal suo lancio nel 2005, di cui 3,4 milioni nel solo 2022/23.
Economia
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Economia
Fed taglia i tassi di 50 punti
La decisione, si sottolinea, perché il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 per cento"
Come previsto dalla maggior parte degli analisti, la Federal Reserve colpisce duro e oggi taglia l'intervallo del range per il tasso dei fondi federali di 50 punti portandolo nel range al 4,75-5%. Una decisione, si sottolinea, motivata dal fatto che il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 per cento e ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio".
Dopo questo taglio consistente, che in pratica compensa i due tagli da 25 punti già adottati dalla Bce, la Fed tuttavia non si impegna ad altri interventi, spiegando che "nel considerare ulteriori aggiustamenti per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, le prospettive in evoluzione e l'equilibrio dei rischi". Tuttavia le previsioni che accompagnano il comunicato finale del Comitato indicano la convinzione di un ulteriore taglio da 50 punti entro la fine dell'anno. Il voto odierno è stato adottato quasi all'unanimità visto che un membro del Fomc, Michelle W. Bowman, avrebbe preferito limitare l'intervento a 25 punti.
In nuove stime crescita Pil Usa costante al 2%
Insieme alla decisione sul taglio da 50 punti del tasso federale di riferimento la Federal Reserve ha diffuso anche le nuove stime sull'economia Usa, che vedono per il 2024 e per tutti i tre anni successivi una crescita stabile al 2% (a giugno la stima 2024 era del 2,1%). Un'altra variazione per l'anno in corso è quella sul tasso di disoccupazione che a fine 2024 dovrebbe toccare il 4,4%, contro il 4,0% della previsione precedente di giugno. Per la prima volta la Fed ha diffuso le previsioni per il 2027 che vedono - come detto - il Pil in crescita del 2%, con l'inflazione al 2% e la disoccupazione al 4,2%, mentre il tasso medio previsto è del 2,9%.