Ucraina, dal Belgio 30 caccia F-16 entro il 2028: il primo già quest’anno
Anche i Paesi Bassi, la Danimarca e la Norvegia si sono impegnati a fornire a Kiev decine di jet di quarta generazione fabbricati negli Stati Uniti
Il Belgio fornirà all’Ucraina 30 aerei da combattimento F-16 entro il 2028. Il primo di questi aerei dovrebbe arrivare già "entro la fine dell'anno", ha dichiarato il ministro degli Esteri belga Hadja Lahbib all’emittente belga Rtl. "Faremo tutto il possibile per consegnare F-16" all'Ucraina "quest'anno", ha detto il premier belga Alexander De Croo, in conferenza stampa a Bruxelles insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
L'annuncio accompagna la notizia che il presidente Volodymyr Zelensky visiterà il Belgio il 28 maggio per firmare un accordo bilaterale sulla sicurezza. Il Belgio è stato tra i primi paesi ad aderire alla coalizione istituita nell’estate del 2023 per rafforzare l’aeronautica militare ucraina. L’iniziativa è stata guidata da Stati Uniti, Danimarca e Paesi Bassi.
Oltre al Belgio, anche i Paesi Bassi, la Danimarca e la Norvegia si sono impegnati a fornire all’Ucraina decine di jet di quarta generazione fabbricati negli Stati Uniti .
Zelensky: "Putin sa solo distruggere vite, armi cruciali per difenderci"
"Dobbiamo essere assolutamente consapevoli e capire che Vladimir Putin ha un solo mezzo di influenza, che è la distruzione di vite. Non è capace di fare nient'altro e non vuole fare altro, quindi è cruciale per noi avere armamenti sufficienti, in modo che possiamo difenderci dal terrore russo". Lo sottolinea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Bruxelles in conferenza stampa a fianco del premier belga Alexander De Croo. "Se vogliamo giustizia - continua - allora l'Ucraina prevarrà, ma non voglio fare proclami altisonanti. E' difficile prevalere solo con le armi: l'Ucraina vuole che la guerra finisca il prima possibile, ma in modo giusto, con una pace giusta. Quindi, ci servono armi, in modo da non venire completamente distrutti, totalmente occupati, come la Russia desidera fin dall'inizio dell'invasione. Dobbiamo contrastare questo male: noi vediamo bene che la Russia non è sola".
In Ucraina "saremo molto grati, se l'Unione europea, i nostri partner ed amici, voteranno e adotteranno il nuovo pacchetto di sanzioni contro l'aggressione russa", il quattordicesimo, che gli Stati membri stanno tuttora discutendo e che dovrebbe colpire anche le esportazioni di gas naturale liquefatto della Russia. Kiev, ha aggiunto "aspetta in giugno la decisione sul vero avvio dei negoziati di adesione con l'Ue", che spetta al Consiglio Europeo, l'istituzione Ue che riunisce i capi di Stato e di governo.
5 persone uccise e 32 ferite in attacchi russi
Sul fronte della cronaca, gli attacchi russi contro l'Ucraina di ieri hanno ucciso almeno cinque persone e ne hanno ferite almeno 32. Lo hanno riferito le autorità regionali del Paese. Un attacco russo con una bomba planante contro Kharkiv ha ucciso una donna e ferito 13 persone, ha detto il governatore Oleh Syniehubov. Quattro persone sono rimaste ferite in altre zone dell'oblast.
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro la città di Snihurivka, nell'oblast di Mykolaiv, uccidendo tre persone e ferendone sei, tra cui tre bambini, ha detto il governatore Vitalii Kim, aggiungendo che la Russia ha attaccato l'area intorno alla città di confine di Semenivka, nell'oblast di Chernihiv, con artiglieria e droni, ferendo due persone.
Nell'oblast di Dnipropetrovsk, gli attacchi russi contro il distretto di Nikopol hanno ferito un uomo di 56 anni e un uomo di 32 anni, secondo il governatore Serhii Lysak. Nella regione di Donetsk, gli attacchi russi hanno ucciso una persona a Kalynivka e ne hanno ferite due a Lyman e una a Verkhokamianske, ha riferito il governatore Vadym Filashkin. Gli attacchi russi contro Kherson Oblast hanno ferito due persone, ha detto il governatore Oleksandr Prokudin. Anche le oblast di Luhansk, Sumy e Zaporizhzhia sono state attaccate, ma non sono riportate vittime.
Esteri
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Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.
Esteri
Nasrallah: “Da Israele una dichiarazione di guerra...
Alta tensione dopo le esplosioni dei cercapersone e dei walkie talkie in Libano. I morti sono stati almeno 37. Raid dell'Idf nel Paese. Aerei israeliani sorvolano Beirut a bassa quota durante il suo discorso
"Questa potrebbe essere definita una dichiarazione di guerra", ma si può parlare anche di ''crimini di guerra'' oltre che di ''massacri e genocidio''. E' quanto ha detto il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah a due giorni dalle prime esplosioni di cercapersone e walkie talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. Israele è ritenuto responsabile degli attacchi coordinati.
''E' una grave aggressione contro il Libano'', ha detto Nasrallah durante discorso pubblico trasmesso in tv. ''Qualsiasi possibile ingresso dell'esercito'' di Israele ''in Libano sarà un'opportunità storica che avrà grandi effetti sulla guerra''.''Israele ha superato tutte le linee rosse e ha violato tutte le leggi. Le esplosioni sono avvenute in luoghi in cui c'erano anche civili feriti''. Il ministro libanese della Sanità Firass Abiad, spiegando che 12 persone sono decedute in seguito all'ondata di esplosioni che si è verificata martedì e 25 per le esplosioni di ieri. "Parlo oggi a causa degli eventi degli ultimi due giorni, che richiedono riflessione, una valutazione e una risposta" spiega.
''Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E, quindi, questo significa che aveva l'intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto''. ''Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? E' una grande operazione? E' un genocidio? E' un massacro?'', si è chiesto il leader di Hezbollah.
''Gli ospedali sono sotto pressione'' e ''molte persone sono state ferite agli occhi'', ha aggiunto Nasrallah, ringraziando i donatori di sangue. In ogni caso, ha aggiunto, "gli obiettivi del nemico sono stati ampiamente sventati" grazie all'intervento divino, agli sforzi delle persone e alla loro determinazione.
"Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti, ma questo è lo stato di guerra. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti''.
I walkie talkie, conclude, sono esplosi ''negli ospedali, nelle farmacie, nei nosocomi, nei mercati, nei negozi, nelle case, nelle auto e nelle strade dove si trovavano molti civili insieme a donne e bambini".
Aerei israeliani sorvolano Beirut durante discorso Nasrallah
Aerei militari israeliani hanno sorvolato Beirut, a bassa quota e a velocità superiori di quella del suono, mentre il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah teneva il suo discorso. Gli aerei hanno anche sparato razzi, come si vede dai video pubblicati sui social media dai residenti. Scene di panico sono state registrate fra i residenti, spaventati per una eventuale ulteriore escalation dello scontro, dopo le esplosioni dei dispositivi in dotazione a membri di Hezbollah dei giorni scorsi.
Raid di Israele in Libano
L'esercito israeliano ha annunciato che sta conducendo una serie di raid contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, secondo quanto si legge su The Times of Israel. "L'organizzazione terroristica di Hezbollah ha trasformato il sud del Libano in una zona di guerra e per decenni armato le case dei cittadini con armi, scavato sotto di queste tunnel e usato i residenti come scudi umani", recita il comunicato dell'Idf che afferma che sta lavorando "per creare sicurezza nel nord per permettere ai suoi abitanti alle loro case e raggiungere gli altri obiettivi bellici".