Giustizia, Pm Bono: “Non è il momento delle barricate”
“Il Parlamento intervenga per modificare alcuni aspetti della riforma, magari raccogliendo le sollecitazioni provenienti dall’Anm, che però dovrebbe superare quelle posizioni pregiudiziali che impediscono un confronto costruttivo, come quando sostiene che la separazione delle carriere renderà la magistratura meno indipendente e che quindi occorre mantenere lo status quo”. Così il sostituto procuratore generale di Caltanissetta Gaetano Bono che ha presentato a Napoli il suo libro “Meglio Separate”. “Non è il momento delle barricate, considerando che il governo, per bocca dell’Onorevole Mantovano nel corso della conferenza stampa di presentazione della riforma, ha detto chiaramente che il testo del ddl Nordio non è affatto blindato. Del resto, non si può tacere che questa proposta di legge costituzionale – cogliendo alcune delle sollecitazioni provenienti principalmente dalla magistratura – contenga qualche passo avanti rispetto alle principali criticità che connotavano le proposte di legge sulla separazione delle carriere pendenti in Parlamento; e mi riferisco alla scelta di preservare sia il principio di obbligatorietà dell’azione penale, sia la distinzione dei magistrati solo per funzioni, sia la proporzione nel numero dei consiglieri togati e laici nel CSM rispettivamente di due terzi, sia l’unicità dell’ordine giudiziario con i consequenziali riflessi sulla cultura della giurisdizione”.
“Guardando ai contenuti del mio libro – ha aggiunto Bono – è facile cogliere la soglia di salvaguardia dell’indipendenza della magistratura, e dunque individuare gli aspetti positivi e negativi delle proposte di riforma presenti e future, ed eventualmente il modo emendarli. Quanto al ddl Nordio, posso limitarmi a qualche breve commento a caldo, rinviando a un secondo momento una più approfondita riflessione, al netto della disciplina di dettaglio che non è stata ancora elaborata".
"Ad esempio mi trova in disaccordo il sorteggio secco di tutti i membri laici del CSM, giacché riterrei preferibile mantenere una quota del 50% da scegliere mediante elezione, in quanto ciò ridurrebbe il peso delle correnti, ma non eliminerebbe del tutto il loro contributo culturale, che ha un valore importante rispetto ad alcune funzioni essenziali del CSM, come la redazione dei pareri sulle proposte di legge in materia di giustizia- dice Bono - Per quanto riguarda i membri laici da sorteggiare, poi, rilevo che non si è immuni dal rischio di colpi di mano della maggioranza politica del momento, in quando manca la previsione di un quorum per comporre l’elenco da cui poi essi verrebbero tratti a sorte, ma manca pure una soglia minima e dunque, teoricamente, l’elenco potrebbe corrispondere al numero preciso dei sorteggiandi, o avvicinarvisi molto, così da eludere, per i soli membri laici, il meccanismo del sorteggio. Inoltre non mi convincono alcune previsioni relative all’Alta Corte, come il suo meccanismo di composizione, il fatto che l’appello contro le sue decisioni vada presentato allo stesso organo (sia pur in diversa composizione), e il silenzio sulla possibilità di ricorrere per Cassazione contro le decisioni disciplinari, sebbene io ritenga che tale ricorso sia comunque previsto in virtù dell’art. 111 comma 7 della Costituzione".
"Tra gli aspetti positivi, il doppio CSM avente le stesse garanzie e prerogative di quello attuale, ma soprattutto la fissazione, in Costituzione, del principio per cui la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”, dice ancora il magistrato. Folto l’uditorio per la presentazione di “Meglio separate”, alla quale hanno preso parte, come relatori, il prof. Francesco Forzati, il prof. Alfonso Furgiuele, la dott.ssa Giovanna Napoletano e il dott. Claudio Siragusa; indirizzi di saluto sono stati portati dall’Avv. Attilio Belloni per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dall’Avv. Marco Campora presidente Camera Penale di Napoli; a moderare l’incontro l’Avv. Matteo De Luca.
“Una cosa che mi preme rilevare è la necessità di accompagnare la riforma a ulteriori interventi, altrimenti la separazione delle carriere non avrà alcun effetto apprezzabile sui veri nodi della giustizia, ossia durata dei processi, efficacia delle indagini, effettività delle decisioni giudiziarie. Tra le innovazioni che io ritengo indispensabili ricordo la riduzione del flusso di procedimenti penali e civili, una maggiore specializzazione di giudici e pubblici ministeri, l’accorpamento delle procure piccole in uffici limitrofi da rendere più efficienti, investimenti in risorse umane e materiali e informatizzazione”.
Cronaca
Strage Erba, “Olindo e Rosa soli colpevoli”: le...
I giudici della corte d'Appello di Brescia che hanno giudicato "inammissibile" la richiesta segnalano una "mancanza di novità" e un "difetto di legittimazione del proponente"
La richiesta di revisione sulla strage di Erba che vede condannati all'ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi "è inammissibile" sotto un duplice profilo, ossia "dalla mancanza di novità e della inidoneità a ribaltare il giudizio di penale responsabilità delle prove di cui è chiesta l'ammissione". E' uno dei passaggi delle motivazioni con cui i giudici della corte d'Appello di Brescia hanno 'chiuso' la strage dell'11 dicembre del 2006.
La richiesta di revisione presentata dal procuratore generale di Milano (oggi in pensione) Cuno Tarfusser "prima ancora che carente sotto il profilo della novità della prova, è inammissibile per difetto di legittimazione del proponente", sostengono i giudici nelle motivazioni con cui parlano di "violazione delle regole" e respingono così la 'riapertura' del caso.
In questo caso, "la richiesta di revisione è stata formulata da un sostituto procuratore generale della Corte d'appello di Milano privo di delega relativamente alla materia delle revisioni, riservata, secondo li documento organizzativo dell'ufficio, all'avvocato generale, e non assegnatario del fascicolo ed è stata depositata nella cancelleria del procuratore generale di Milano, che l'ha trasmessa alla Corte, evidenziando la carenza di legittimazione del proponente, disconoscendone il contenuto e chiedendo che fosse dichiarata inammissibile".
Cronaca
Siae, fino alle 12.00 del 21 ottobre per candidarsi alla...
Nell’avviso pubblicato sono contenute le informazioni su termini e modalità di presentazione della domanda, requisiti e titoli richiesti per la partecipazione alla selezione, nonché le materie oggetto di prova
C'è tempo fino alle 12.00 del 21 ottobre 2024 per candidarsi alla selezione per mandatari Siae, Società italiana degli autori ed editori. E' dunque prorogata la selezione per titoli ed esami per l’affidamento di incarichi di mandato con rappresentanza per la copertura di circoscrizioni mandatarie distribuite nel territorio nazionale. Nell’avviso pubblicato sono contenute le informazioni su termini e modalità di presentazione della domanda, requisiti e titoli richiesti per la partecipazione alla selezione, nonché le materie oggetto di prova.
La Siae offre quindi un’opportunità lavorativa da svolgere nel proprio territorio in autonomia, nello specifico, nell’ambito del territorio assegnato e con autonomia di mezzi ed organizzativa, il mandatario svolge attività di sportello, provvedendo agli incassi per diritto d’autore per conto della Siae, nonché di vigilanza e controllo nei settori dello spettacolo e dell’intrattenimento.
Cronaca
Roma, al via l”Ottobrata Monticiana’:...
L’evento è in programma l’11-12-13 ottobre
Si rinnova anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi con la tradizione e la romanità: ritorna, nel cuore di Roma, l’Ottobrata Monticiana. E con lei, riprende vita la Roma dei poeti romaneschi, dei bulli baldanzosi ma in fondo buoni, diventati figure leggendarie; la Roma delle botteghe degli artigiani, delle osterie, luoghi di accoglienza e ritrovo ma anche teatri inconsapevoli di storie curiose, musica e stornelli irriverenti. “L'Ottobrata Monticiana e tutte le feste rionali - spiega Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro - rappresentano un momento importante per ogni comunità, in cui tradizioni, cultura locale e spirito di appartenenza si fondono, creando un legame profondo tra passato e presente, valorizzando il territorio e rafforzando l'identità collettiva e dunque il reciproco rispetto”.
Il tema è quello scelto per il biennio 2023-2024: “È tempo di condivisione e di inclusione”. L’evento si svolgerà l’11-12-13 ottobre e intende essere una risposta concreta a sostegno di importanti tematiche sociali quali l’inclusione, l’accoglienza, favorendo le aggregazioni e l’identità culturale, in una società che sta cambiando troppo in fretta. Ma l’Ottobrata vuole anche puntare lo sguardo sulle tradizioni di una Roma quasi sparita, lontana ma che non si stanca di mostrarsi nei suoi tratti più suggestivi, nelle sue sfumature più magiche. A fare da cornice, il più antico rione romano, Monti, a pochi passi dal Colosseo. Saranno tre giornate di eventi nell’evento. Le varie performance artistiche, musicali e culturali si svolgeranno in parte lungo le vie del rione, con un punto focale nella piazza della Madonna dei Monti. L’iniziativa, patrocinata dal Municipio I di Roma, è promossa dalle associazioni rionali: Associazione Rione Monti, Associazione culturale Arti e Mestieri de Monti, Incinque Open Art Monti, Associazione Via della Madonna dei Monti, ASD Audace Roma e FITeL Lazio.
Tra le tante novità di quest’anno, la presenza di artisti di strada che si esibiranno, simultaneamente, nelle diverse stradine del rione. Nell’arco delle tre giornate, Monti tornerà a riempirsi di musica, esposizioni, proposte editoriali, laboratori di artigianato, visite guidate, spettacoli, dibattiti e danze folcloristiche. Ritroveremo la lotteria, anche quest’anno ricca di premi, offerti dall’organizzazione e dai numerosi esercenti del territorio. Sono previsti, inoltre, spazi dedicati ai più piccoli: maratone e la caccia al tesoro City Adventure, attraverso una app particolare che consente di giocare a squadre, visitando il territorio e scoprendone l’artigianato e il folklore. L’Ottobrata sarà aperta anche ad approfondimenti culturali ed esposizioni artistiche. Nel Rione sarà presentata una delle mostre che hanno fatto parte della 4ª edizione della “Roma Jewelry Week”, la settimana dedicata alla cultura del gioiello, una serie di mostre ed eventi finalizzati alla valorizzazione del gioiello contemporaneo, il gioiello d’artista e dell’arte orafa, organizzata da Incinque Open Art Monti.
L’Ottobrata Monticiana 2024 sarà anche un’esperienza di sapori e gusti: rassegne enogastronomiche e le tavolate monticiane in via Baccina e in via del Grifone, alla scoperta di cibi tradizionali romaneschi. E ancora presentazioni di progetti per il sociale, premiazioni e consegna delle targhe alle attività storiche del rione. Tre giornate di festa ma anche un tempo prezioso per riflettere e riprogettare il futuro.