Il difensore della Juventus si è reso disponibile
A causa dei postumi della pubalgia, il difensore Francesco Acerbi non farà parte della Nazionale che domani si radunerà al Centro Tecnico Federale in vista di Euro 2024. Il Ct azzurro Luciano Spalletti ha già preallertato il difensore della Juventus Federico Gatti, che si è reso disponibile e si metterà subito al lavoro nella propria sede. Al momento, dunque, sono 29 i calciatori che domani entro le ore 12 raggiungeranno il ritiro a Coverciano.
I convocati per il raduno. Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham). Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta). Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino). Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta) e Mattia Zaccagni (Lazio).
Politica
Grillo ad avvocato: “Posso pagarti col...
Prof. Sammarco (presentato al garante dalla Raggi) in un parere sconsiglia di impugnare voto iscritti su simbolo e 2 mandati - il problema della parcella
"Ora fermiamoci con le carte bollate, voglio sconfiggere Conte sul piano mediatico...". Se lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte per il controllo del Movimento 5 Stelle fosse una guerra, potremmo definire quella attuale una fase di stallo. Sì, perché a quanto apprende l'Adnkronos da fonti beninformate, il garante e co-fondatore del M5S avrebbe deciso di togliere il piede dall'acceleratore per quanto riguarda l'offensiva legale contro l'ex presidente del Consiglio e di tenere un profilo più basso, pur senza rinunciare a qualche stilettata via social.
Questo cambio di strategia sarebbe dovuto a diversi motivi. Di natura economica, innanzitutto: parliamo della parcella chiesta a Grillo dall'avvocato Pieremilio Sammarco (spese che il comico genovese avrebbe proposto di onorare attraverso un crowdfunding, una raccolta fondi) ma soprattutto del rischio, più che concreto, di perdere lo scudo legale garantito dal M5S e il contratto di consulenza da 300mila euro l'anno che lega Grillo al Movimento. Senza trascurare le ragioni prettamente giuridiche: nel parere richiesto dal garante, infatti, l'avvocato Sammarco in buona sostanza avrebbe spiegato a Grillo che le sue speranze di impugnare un eventuale voto degli iscritti su nome, simbolo M5S e regola del doppio mandato sono ridotte al lumicino. Ma andiamo con ordine e proviamo a ricostruire le ultime fasi della diatriba legale che vede contrapposti 'l'Elevato' e l'ex premier.
Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre si infiamma lo scontro ai vertici del M5S e il co-fondatore del Movimento 5 Stelle decide che è arrivato il momento di passare alle aule di tribunale. È l'ex sindaca di Roma Virginia Raggi, fedelissima di Grillo e principale esponente dell'opposizione interna a Giuseppe Conte, a favorire l'incontro tra il comico e l'avvocato Sammarco, titolare dello studio nel quale la stessa consigliera capitolina ha lavorato in passato. Il primo faccia a faccia tra Grillo e il professor Sammarco avviene a Roma il 4 di settembre, in territorio neutro: non presso lo studio Sammarco - situato a pochi passi da Piazza Cavour - ma in zona Parioli, lontano da occhi e penne indiscrete.
Il legale, che nel corso della sua carriera professionale ha già affrontato cause relative all'uso di simboli partitici, elabora su richiesta di Grillo un parere nel quale mette nero su bianco quali sono le vie percorribili e quali, invece, gli ostacoli insormontabili in questa lunga guerra di logoramento: da un lato, apprende l'Adnkronos, Sammarco intravede la possibilità concreta di sfilare il simbolo del M5S all'associazione presieduta da Conte; dall'altro fa capire a Grillo che impedire il voto degli iscritti sui "tre pilastri" (nome, simbolo e regola del doppio mandato) è molto, molto difficile, ammesso che l'iter procedurale impostato da Conte per arrivare al voto dopo l'assemblea costituente sia lineare e privo di intoppi (e le opacità, secondo alcuni fedelissimi di Grillo, non mancherebbero, a partire dalla questione degli iscritti aventi diritto al voto).
Le obiezioni di Sammarco non frenano Grillo, anzi. Il garante è determinato come non mai: "Faremo come Highlander, ne rimarrà soltanto uno. Dobbiamo fermare il Mago di Oz..." avrebbe scherzato il comico con i suoi. Ma è quando Sammarco presenta il conto della parcella che Grillo inizia a essere tormentato dai primi dubbi. Dopo aver appurato che l'avvocato romano non avrebbe lavorato pro-bono, il comico tira fuori dal cilindro l'idea del crowdfunding: in pratica, una colletta sul web per raccogliere i soldi necessari a onorare le spese legali. L'idea, riferiscono fonti vicine al dossier, non vede Sammarco particolarmente entusiasta.
Passa qualche giorno e Grillo chiede al prof. Sammarco di sospendere qualsiasi azione giudiziaria contro Conte. E forse non è un caso che, quando il 20 settembre l'Adnkronos intercetta Sammarco all'entrata del suo ufficio legale, l'avvocato paventi la possibilità che la querelle tra Conte e Grillo (derubricata a "lite moglie-marito") possa risolversi fuori dalle aule di tribunale. A raffreddare l'animo barricadero di Grillo, però, sarebbe stata soprattutto la minaccia della sospensione del contratto da 300mila euro e della manleva legale garantita dal M5S. Conte avrebbe fatto recapitare un messaggio molto preciso a Grillo, sintetizzabile più o meno così: al primo atto giudiziario che intraprendi contro di me e il Movimento, annullo il contratto di consulenza e faccio cadere lo 'scudo' che ti esenta dal pagamento delle spese legali per le cause. Senza escludere un risarcimento danni e quindi il versamento degli arretrati. Una doccia gelata per Grillo, che scende a più miti consigli senza però rinunciare alla sua proverbiale vis polemica.
Via web, infatti, 'l'Elevato' continua a pungolare Conte. Sul suo blog il garante inaugura la "bacheca del mugugno" raccogliendo gli sfoghi di iscritti e militanti contro il leader pentastellato; e in ultimo, posta sui social una foto che lo ritrae con la barba lunga, accompagnata dalla didascalia "sto ancora aspettando le risposte di Conte...". Ma le schermaglie, assicura chi conosce bene Grillo, non finiranno certo qui.
(di Antonio Atte)
Sport
Atp Shanghai, Sinner agli ottavi: battuto Etcheverry
L'azzurro, numero 1 del mondo e prima testa di serie, supera in rimonta l'argentino con il punteggio di 6-7 (3-7), 6-4, 6-2 in due ore e 41 minuti
Jannik Sinner agli ottavi di finale dell’Atp Masters 1000 di Shanghai. L’azzurro, numero 1 del mondo, oggi 6 ottobre al terzo turno batte l’argentino Tomas Etcheverry per 6-7 (3-7), 6-4, 6-2, in due ore e 41 minuti.
Il 23enne altoatesino non sfrutta 3 palle break nel primo set che approda al tie-break. Etcheverry non sbaglia nulla e si prende il primo parziale. Il secondo set ruota attorno a 3 break consecutivi tra il quinto e il settimo game: Sinner mette la freccia (4-3) e chiude 6-4 pareggiando i conti. Etcheverry si disunisce e nel terzo set si arrende: Sinner domina con 2 break, il sipario cala con un netto 6-2.
Agli ottavi, Sinner affronterà il vincente del match tra lo statunitense Ben Shelton, testa di serie numero 14, e lo spagnolo Roberto Carballes Baena.
Cronaca
Scontri corteo pro Palestina a Roma, 4 i fermati: tra loro...
Piantedosi: "Oltre 200 allontanati prima dell'inizio della manifestazione". 34 i feriti tra forze ordine
Sono 4 le persone fermate ieri durante gli scontri in piazzale Ostiense a Roma durante la manifestazione non autorizzata pro Palestina: una è stata arrestata e due sono state denunciate. E' quanto apprende l'Adnkronos. Sono oltre 200 invece le persone allontanate prima della manifestazione di cui 51 con foglio di via poiché gravate da precedenti per reati contro l'ordine pubblico e 150 che, per non farsi identificare ai controlli, hanno deciso di tornare indietro scortati fino al limite di provincia. Sono invece 34 le forze dell'ordine ferite dalle violenze dei manifestanti tra cui un dirigente della Polizia che ha riportato la frattura del bacino
Piantedosi
"Il bilancio della manifestazione di ieri a Roma è di 4 persone fermate, tra cui una arrestata, e di oltre 200 allontanate prima dell’inizio. Di queste 51 con foglio di via in quanto gravate da precedenti per reati contro l’ordine pubblico. Tutta la mia vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle Forze di Polizia aggrediti e feriti nell’occasione". Lo scrive su X il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ringrazie "le Forze dell’ordine e la questura di Roma per l’efficace ed equilibrata gestione di una situazione difficile, a difesa della sicurezza dei cittadini".
Mattarrella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quanto si apprende, ieri sera ha chiamato il capo della Polizia, per esprimere solidarietà agli agenti feriti e apprezzamento per le forze di polizia dopo la manifestazione di ieri pro Palestina.