Alimenti, Pulina (UniSassari): “Sostenibilità economica e ambientale vanno a braccetto”
Il professore dell’Università di Sassari alla presentazione del rapporto ‘La transizione digitale delle filiere italiane della carne’: “Alle aziende agricole è richiesta una smart farming con sistemi digitali”
“La sostenibilità è la chiave di volta dell’economicità perché se non si è efficienti e non si è sostenibili economicamente si produce di meno utilizzando più risorse. Essendo sostenibili, non solo dovrò attingere a meno risorse provenienti dalla natura, ma avrò anche meno scarichi. Ecco perché la sostenibilità economica e quella ambientale vanno a braccetto”. Lo ha detto Giuseppe Pulina, professore di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti presso l’Università di Sassari, a valle della conferenza stampa per la presentazione del Rapporto “La transizione digitale delle filiere italiane della carne” indetta su iniziativa del Senatore Antonio De Poli in collaborazione con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, che si è tenuta nella mattinata del 29 maggio presso la Sala Caduti di Nassirya in Senato.
La conferenza è stata anche l’occasione per siglare il Manifesto Smart Meat 2030 - Sustainable Management and Advanced Responsible Technologies for Meat Ecosystems and Agri-food Tracking - per la sostenibilità digitale del settore zootecnico italiano: “Alle aziende agricole è richiesto una smart farming. Ciò significa che bisogna riprogettare le aziende con sistemi digitali”, spiega Pulina. “La trasformazione digitale è un processo ineludibile perché ci consente di utilizzare i processi produttivi, ma soprattutto di disintermediare le filiere - prosegue il professore - Oggi, un qualsiasi allevatore attraverso il proprio smartphone può accedere, ad esempio, alle migliori condizioni di acquisto di un bene, come il mangime piuttosto che il concime, oppure può collocare meglio le sue produzioni sul mercato, capendo che le offerte proposte non sono più solo quelle della propria circoscrizione, ma sono offerte su scala di mercato più ampie”, conclude.
Lavoro
Giovani commercialisti, non condivisibile riapertura...
Francesco Cataldi: "Ci costringe oggi a rivedere nuovamente l’organizzazione delle attività dei nostri studi, con dispendio di risorse e aggravio delle procedure”
“Non è assolutamente condivisibile la riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. La riapertura dei termini, avvenuta dopo aver obbligato i commercialisti a rispettare la scadenza del 31 ottobre, ci costringe oggi a rivedere nuovamente l’organizzazione delle attività dei nostri studi, con dispendio di risorse e aggravio delle procedure”. Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Francesco Cataldi, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“Questi interventi - spiega - sono irrispettosi del lavoro dei professionisti e rappresenta l’ennesima dimostrazione di un palese fallimento della tanto proclamata volontà di creare un rapporto di fiducia tra fisco e contribuente. I professionisti si trovano, ancora una volta, a fronteggiare decisioni tardive e incoerenti che minano la programmazione del lavoro e compromettono la qualità del servizio che siamo chiamati a offrire ai nostri clienti”.
“Nonostante le promesse di semplificazione e dialogo - sottolinea - le scelte dell’apparato governativo continuano a penalizzare chi, ogni giorno, contribuisce con il proprio lavoro a garantire trasparenza e correttezza nel rapporto con l’amministrazione finanziaria. Chiediamo, dunque, ancora una volta, che venga posto fine a questa gestione frammentaria e disorganizzata che compromette l’efficacia e l’efficienza del sistema fiscale del nostro Paese”.
Lavoro
Automotive, Buck (Ahk Italien): “Forte sostegno a...
La Camera di commercio Italo-Germanica, aiutare imprese nella transizione, non va in questa direzione taglio di 4,6 mld al fondo
"In questo contesto serve soprattutto un forte sostegno politico alla filiera" dell'auto "e alla transizione. Altrimenti, rischiamo che la filiera italiana e quella tedesca si separino, con effetti nefasti per entrambi i Paesi". E' l'allarme che lancia, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Jörg Buck, Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), sul tema della transizione alla mobilità elettrica.
"L’azione - spiega Buck - dovrà essere multilivello. Innanzi tutto, bisogna aiutare le imprese nella transizione: non va in questa direzione il taglio di 4,6 mld al fondo automotive, anzi serve prevedere fondi specifici per aiutare le imprese a riconvertirsi e per supportare attivamente il re-skilling dei lavoratori".
"Inoltre, serve -aggiunge ancora- sostenere il mercato: gli ecobonus vanno resi strutturali in questa fase, perché siamo partiti più tardi rispetto ad altri paesi UE. Da ultimo, serve intervenire a livello infrastrutturale: le postazioni di ricarica per veicoli elettrici sono in aumento in tutta Italia, ma serve fare di più e creare una rete capillare su tutto il territorio nazionale, per non lasciare indietro nessun territorio", aggiunge ancora Buck.
Buck sottolinea che "il mercato europeo dell’auto sta virando verso l’elettrico, ma in modo ancora troppo lento rispetto a quanto servirebbe per decarbonizzare il settore. Complici anche i prezzi troppo alti: per agevolare la transizione verso l’elettrico sono fondamentali degli incentivi pubblici che sostengano i cittadini nel passaggio dall’auto a benzina a quella elettrica, oltre che una migliore offerta delle case produttrici di modelli più economici".
"Partiamo -spiega Buck- da un dato: in Italia si vendono 1,5 milioni di auto all’anno, in Germania 2 e mezzo. In Cina 25 mln, di cui un terzo elettrico, una quota sempre più in crescita. Non possiamo pensare che un nostro rifiuto dell’elettrico possa davvero influenzare il mercato. Il tema, quindi è come possiamo gestire il cambiamento".
Secondo il Consigliere delegato di Ahk Italien "si è consolidata la narrativa di un forte rifiuto dei consumatori verso l’elettrico, ma è, appunto, una narrativa: se guardiamo ai dati di settembre 2024, ad esempio, le immatricolazioni di veicoli elettrici in Ue calano del 6%. Se però scorporiamo la Germania da questi dati, salgono del 6% a livello UE: la situazione tedesca, dunque, incide ovviamente sulle vendite, e la grandezza del suo mercato influenza i dati, che però vanno visti globalmente. Anche in Italia, ad oggi i motori esclusivamente a benzina sono già una minoranza tra quelli venduti. I consumatori sembrano orientati soprattutto verso gli ibridi senza carica autonoma", conclude.
Lavoro
Solidarietà: sabato 16 novembre ‘Giornata nazionale...
In oltre 11.600 supermercati italiani l’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e svolta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Sabato 16 novembre 2024, in oltre 11.600 supermercati italiani, torna la 'Giornata nazionale della colletta alimentare', l’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e svolta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. In un contesto di crescente difficoltà per molte famiglie e scarsità di risorse, la Colletta Alimentare rappresenta un gesto concreto di solidarietà e attenzione verso chi vive situazioni di fragilità.
Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha rivolto un appello in occasione della Colletta: “Il Banco Alimentare da tanti anni ci coinvolge e crea occasioni di condivisione. In realtà, quello che ci viene chiesto è un piccolo gesto, che diventa grande perché è un gesto di solidarietà e di attenzione. È importante già solo sapere che qualcuno ha pensato a me e che la mia condizione di difficoltà è stata presa in carico.”
Riflettendo sulla povertà e sull’iniziativa del Banco Alimentare, il Cardinale ha aggiunto: “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. È proprio così, perché solo nella condivisione troviamo il senso della vita. Troviamo il senso del Vangelo, infatti, partendo dai fratelli più piccoli di Gesù, che dobbiamo amare e sul cui amore saremo giudicati: ‘perché avevo fame e mi hai dato da mangiare’ ”.
Inoltre, Zuppi ha evidenziato l’emergere di una povertà crescente e cronica: “Vi auguro che questa condivisione non sia soltanto una vicinanza pratica, necessaria e indispensabile per aiutare nell'emergenza, ma possa anche diventare occasione per trovare soluzioni che sconfiggano fame e isolamento, offrendo nuove prospettive di vita e lavoro”.
Nella giornata del 16 novembre, i 150.000 volontari del Banco Alimentare, identificabili dalla pettorina arancione, accoglieranno nei supermercati chi vorrà contribuire acquistando alimenti a lunga conservazione -come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, e alimenti per l'infanzia - che saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner in tutta Italia (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono oltre 1.790.000 persone.
La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali, l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, e il Lions Club International. Dal 16 al 30 novembre sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito colletta.bancoalimentare.it.