Attacco con coltello in Germania, diversi feriti. L’obiettivo era un attivista anti-Islam
Sei i feriti tra cui l'attivista tedesco anti-Islam Michael Stuerzenberger. L'aggressore è un 25enne afgano. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz: "Violenza inaccettabile in democrazia"
Un uomo armato di coltello ha ferito sei persone nella piazza del mercato di Mannheim nella Germania sudoccidentale. La polizia ha poi aperto il fuoco contro l'aggressore, ferendolo in modo grave. Sul caso indaga l'antiterrorismo. Tra i feriti figurano cinque membri del movimento Pax Europa e un poliziotto, pugnalato ripetutamente alla nuca, hanno dichiarato le autorità. Tutti i feriti sono stati portati in ospedale e alcuni hanno dovuto subire un intervento chirurgico d'urgenza.
L'aggressore sarebbe un cittadino afgano di 25 anni. Secondo il settimanale 'Der Spiegel' gli investigatori ritengono che l'uomo, identificato dalla Bild come Sulaiman A., abbia agito con un movente islamista.
Tra le tante persone colpite l'attivista anti-Islam Michael Stuerzenberger, "colpito alla gamba e al volto e sottoposto a un intervento di emergenza, ma che non è in pericolo di vita", secondo un'altra esponente di Pax Europa, Stefanie Kizina, citata dalla Bild. Stuerzenberger, scrive la Bild, ha più volte paragonato il Corano al Mein Kampf di Adolf Hitler. Esponente del partito 'Die Freiheit', Stürzenberger ha iniziato la sua ''battaglia contro l'Islam'', dopo la morte di un suo amico in un attentato terroristico, rivendicato da estremisti islamici. Negli anni ha contestato la costruzione di una grande moschea a Monaco raccogliendo decine di migliaia di firme, si è candidato alle elezioni, ha messo in guardia contro l'"islamizzazione'' della Germania.
"Le foto di Mannheim sono terribili" scrive il cancelliere tedesco Olaf Scholz su X. "Diverse persone sono rimaste gravemente ferite da un aggressore. I miei pensieri vanno alle vittime. La violenza è assolutamente inaccettabile nella nostra democrazia. Il colpevole deve essere severamente punito". Sulla vicenda è intervenuta la ministra dell'Interno, Nancy Faeser: "I miei pensieri sono rivolti soprattutto all'agente di polizia che è stato gravemente ferito. Vorrei ringraziare i poliziotti che sono intervenuti immediatamente e i medici e i paramedici che stanno lottando per la vita delle vittime di questo terribile crimine", ha detto Faeser. Anche il sindaco di Mannheim, Christian Specht, si è pronunciato pubblicamente, "Questo brutale attacco ci scuote e ci lascia senza parole", ha affermato, invitando la popolazione a non fare ipotesi sul passato o sul movente dell'aggressore, ma ad attendere i risultati delle indagini. Faeser, tuttavia, ha suggerito che a motivare l'aggressore potrebbe essere stato l'estremismo religioso e politico: “Se le indagini dovessero rivelare un movente islamista, ciò confermerebbe ancora una volta il grande pericolo rappresentato dagli atti di violenza islamista su cui abbiamo ripetutamente messo in guardia”, ha dichiarato.
Polizia spara a donna armata di coltello a Colonia
Agenti di polizia di Colonia hanno aperto il fuoco contro una donna, armata di coltello. Lo riporta un portavoce della polizia della città occidentale tedesca, citato dalla Dpa, precisando che al momento non sono state fornite informazioni sulle condizioni della donna. Secondo quanto reso noto al momento, la polizia sarebbe intervenuta su richiesta di alcuni passanti. All'arrivo degli agenti, la donna li avrebbe minacciati e a quel punto la polizia ha aperto il fuoco. La donna è stata ricoverata in ospedale, nessuno degli agenti è rimasto ferito.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.