Schillaci: “Sm sfida complessa per Ssn, richiede determinazione e impegno”
Messaggio del ministro della Salute all’Aism in occasione della presentazione del Barometro Sm 2024, 'noi impegnati anche a promuovere cultura dell’inclusione e della solidarietà'
"La sclerosi multipla è una sfida complessa per il nostro sistema sanitario, con ricadute sulla salute e sulla sfera socio-economica dei malati e dei loro cari. Affrontarla richiede determinazione e un impegno concreto in termini di ricerca, innovazione e rafforzamento dei servizi per garantire un'assistenza adeguata e personalizzata. Attraverso la riforma dell'assistenza territoriale, con i fondi del Pnrr, e in particolare con l’assistenza domiciliare, stiamo rafforzando la sanità di prossimità, basata sulla centralità della persona e sulla personalizzazione delle cure. La casa diventerà il primo luogo di cura, con il supporto necessario ai malati senza spostamenti gravosi". Così il ministro per la Salute Orazio Schillaci in un messaggio al presidente dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) Francesco Vacca, al presidente della Fism, la Fondazione di Aism Mario Alberto Battaglia e a tutti i partecipanti alla Giornata mondiale della sclerosi multipla, in occasione della presentazione del Barometro Sm e patologie correlate 2024 che si è tenuta oggi alla Camera.
"Riconoscendo l’importanza di un approccio globale, siamo impegnati anche a promuovere una cultura dell'inclusione e della solidarietà per superare le barriere e i pregiudizi che ancora circondano la sclerosi multipla. La collaborazione con le associazioni dei pazienti, come Aism, è fondamentale per raggiungere questi obiettivi" ha poi concluso.
Cronaca
‘Le Pro Loco sono un motore economico delle comunità...
Secondo una indagine del Censis sono ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 per la promozione del territorio e la conservazione delle tradizioni locali
Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il tragico fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco, si legge in una nota, sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del Censis condotta nel 2024 per Unpli - Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’Unpli, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni. Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si discuterà oggi e domani durante l’assemblea dell’Unpli in corso a Roma all’Ergife Palace Hotel.
“Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione – spiega il presidente Unpli, Antonino La Spina. - L’ Assemblea sarà un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità".
Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampiamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi. Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione.
Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%. Oltre l'80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio Dop, Igp, Doc e Docg, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale.
Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre ben l'87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l'economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall'estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione. In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano. La ricerca del Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività.
Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all'attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l'importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale. Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani.
L’Unpli è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali. Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari.
L'impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.
Cronaca
Influenza, colpiti più di 1,3 milioni di italiani: picco...
Pregliasco: "Inizio stagione intenso, fondamentale vaccinarsi. Ben venga la maggiore disponibilità che vediamo all'immunizzazione"
Già più di 1,3 milioni di italiani colpiti da influenza e sindromi simili, oltre 370mila nell'ultima settimana. "Di sicuro la stagione sta iniziando in modo abbastanza intenso, come già le prime previsioni facevano pensare. Si conferma la circolazione di un mix di virus", da quelli dell'influenza ai loro tanti 'cugini', dal virus respiratorio sinciziale Rsv a Covid. "Siamo ancora in una fase iniziale", ma il freddo è cominciato e "credo che, come sempre, il picco arriverà presumibilmente a cavallo delle festività natalizie".
In totale, l'influenza 2024-25 con il suo cocktail di patogeni metterà a letto "circa 15 milioni di italiani". Il virologo Fabrizio Pregliasco conferma all'Adnkronos Salute le sue stime, dopo il primo bollettino del sistema di sorveglianza RespiVirNet diffuso dall'Istituto superiore di sanità. Massima circolazione fra i bimbi under 5, con quasi 14 casi su mille assistiti contro un'incidenza di oltre 6 casi su mille nella popolazione generale.
"Vedremo quanto peserà il virus H3N2", la nuova variante 'australiana' che nell'altra metà del mondo ha alimentato la seconda stagione influenzale più pesante dell'ultimo decennio, e "che insieme al 'vecchio' H1N1 è già stato isolato più volte nel nostro Paese. Davvero attenzione a quella che sarà una stagione intensa - raccomanda il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano - e ben venga una certa maggiore disponibilità alla vaccinazione antinfluenzale, che stiamo registrando. Proteggersi è fondamentale", ricorda l'esperto, soprattutto per le categorie più a rischio come anziani e fragili.
Cronaca
Papa ai preti di Roma: “Dare un tetto a chi ha...
L'appello in vista del Giubileo accanto "all'accoglienza rivolta a tutti i pellegrini che accorreranno"
Papa Francesco ha rivolto un appello ai parroci romani per sbloccare gli immobili da destinare ai poveri. "In vista del Giubileo ho chiesto alla mia Diocesi di dare un segno tangibile di attenzione alle problematiche abitative affinché, accanto all' accoglienza rivolta a tutti i pellegrini che accorreranno, siano attivate forme di tutela nei confronti di coloro che non hanno una casa o che rischiano di perderla”. “In questa prospettiva, - ha disposto Bergoglio - desidero che tutte le realtà diocesane proprietarie di immobili, offrano il loro contributo per arginare l'emergenza abitativa con segni di carità e di solidarietà per generare speranza nelle migliaia di persone che nella città di Roma versano in condizione di precarietà abitativa”.
“Le istituzioni e le amministrazioni ai vari livelli, insieme alle associazioni e ai movimenti popolari, - spiega - si stanno organizzando per rafforzare la risposta di accoglienza e di solidarietà verso questi fratelli e sorelle, operando in collaborazione tra istituzioni e società civile, e la Chiesa è chiamata a contribuire. Per questo motivo chiedo a tutte le realtà ecclesiali di compiere un coraggioso gesto di amore per il prossimo offrendo gli spazi che hanno a disposizione, soprattutto chi possiede strutture ricettizie o appartamenti liberi. Le persone da accogliere saranno seguite dalle istituzioni e dai servizi sociali, mentre le associazioni e i movimenti popolari forniranno i servizi alla persona, le attività di cura e i beni relazionali che contribuiscono in modo fondamentale a rendere l'accoglienza degna e a costruire fraternità. Chi di voi si renderà disponibile a rispondere a questo appello potrà fare riferimento al Vicario Generale della Diocesi di Roma, il Cardinale Baldassare Reina”.