Bellucci: “Impegno per aiutare chi aiuta persone con sclerosi multipla”
"In questo momento l'incertezza del futuro riguarda tutti, ma chi ha una malattia come la sclerosi multipla affronta quest'incertezza con una profondità di difficoltà maggiore"
“Come esponente di Governo sottoscrivo la Carta dei Diritti promossa dall’Aism, perché è importante 'aiutare chi aiuta' le persone con sclerosi multipla e i familiari. Continueremo ad accompagnarvi in questa avventura umana e sociale, dando il massimo di concretezza nella realizzazione dei principi universali della Carta, con la certezza che i diritti reclamati dalle persone con sclerosi multipla sono gli stessi di chi ha un’altra malattia cronica o disabilità. Lavoriamo per una politica che non decida sulle persone, ma con le persone. In questo momento l'incertezza del futuro riguarda tutti, ma chi ha una malattia come la sclerosi multipla affronta quest'incertezza con una profondità di difficoltà maggiore". Così Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, intervenendo al convegno organizzato da Aism, alla Camera dei deputati, in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla.
"Quando la malattia entra nella vita cancella quell’idea di onnipotenza che abbiamo, facciamo i conti con la nostra fragilità, la nostra umanità e con la nostra imperfezione. Chi ha la sclerosi multipla ha un compagno che ti prende per mano e che non ti lascia più. Ci uniamo con Aism per portare avanti il diritto a una vita migliore dei pazienti, una vita libera in cui coltivare i propri sogni, andando oltre la malattia. Il Governo è vicino a voi tutti", conclude Bellucci.
Politica
Manovra, Meloni: “Risorse anche da banche e...
La presidente del Consiglio: "Ispirata a buon senso, smesso di gettare soldi da finestra"
Da dove arriva una parte dei soldi della manovra? Da banche e assicurazioni, "una cosa che nessuno aveva avuto il coraggio di fare finora e che rappresenta una grande novità rispetto al passato". Ad affermarlo via social è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo aver riepilogato alcuni dei principali provvedimenti contenuti nella legge di bilancio.
"Abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, abbiamo esteso l'esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli anche alle lavoratrici autonome e abbiamo rinnovato la detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit. Abbiamo confermato la super deduzione del 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni, e scelto di rifinanziare la Nuova Sabatini, portando il fondo per il 2025 a 607 milioni di euro e incrementando le risorse fino al 2029", ha affermato per poi aggiungere: "E dove abbiamo preso i soldi per fare tutto questo, visto che di soldi non ne abbiamo molti? Una parte arriva dal nuovo rapporto che abbiamo costruito tra fisco e contribuenti e che ci ha permesso di avere più entrate nelle casse dello Stato. Un'altra dal contenimento della spesa dei ministeri e un'altra parte ancora da banche e assicurazioni. È una cosa che nessuno aveva avuto il coraggio di fare finora e che rappresenta una grande novità rispetto al passato".
"Abbiamo, di fatto, smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, o in cose secondarie o addirittura inutili, quando non controproducenti, e abbiamo abbassato le tasse, nonostante la situazione dei conti pubblici che abbiamo ereditato non esattamente facile", ha scritto ancora.
"In un tempo di grandi trasformazioni, di cambiamenti che sono epocali nel modo di produrre, nel modo di lavorare e nel modo di investire, penso che il compito del Governo debba essere quello di accompagnare le piccole e medie imprese nelle sfide di questo tempo, fornire loro gli strumenti per liberare al massimo il loro potenziale. Penso all'attenzione per la produttività del lavoro, alla necessità di garantire il ricambio generazionale, alla priorità di assicurare il fabbisogno di personale qualificato. E penso al taglio della burocrazia e all'obiettivo di costruire uno Stato che sia un alleato di chi fa impresa, e non un ostacolo o un nemico", ha sottolineato ancora la premier.
"Su queste e su molte altre sfide -ha proseguito - il Governo è costantemente al lavoro. Lo abbiamo dimostrato in questi due anni, e ci impegniamo ovviamente a farlo per i prossimi, a partire dalla nuova legge di bilancio. Una manovra ispirata al buon senso e al pragmatismo, che concentra le risorse a disposizione per sostenere le imprese che assumono e creano posti di lavoro, e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie".
Politica
Mattarella-Musk, Stroppa difende mister X: “Ha...
L'esperto di cybersicurezza considerato il referente in Italia del padron di Tesla assicura: "Non voleva ledere sovranità del nostro Paese"
"Credo che le parole" sui giudici italiani postate da Elon Musk su X, a cui ha replicato anche i presidente Mattarella, "siano come spesso accade frutto di un pensiero onesto, di certo non voleva ledere la sovranità del nostro paese o entrare nelle dinamiche del nostro paese: non è nel suo interesse". A dirlo a 'Start', su Skytg24, è Andrea Stroppa, l'esperto di cybersicurezza considerato l'uomo di Musk in Italia, ricordando che patron di Tesla ha espresso le sue opinioni "da privato cittadino, da imprenditore" e non ricoprendo un "ruolo che entrerà in carica solo tra qualche mese".
"Elon Musk è una persona che ha avuto molti problemi con l'amministrazione Biden perché diceva quello che pensava sul presidente in carica, causando anche danni concreti alle sue aziende". E poi ha aggiunto: "da questo punto di vista se qualcuno pensa di intimidirlo forse non ha compreso fino a fondo la persona".
Secondo Stroppa “Musk non è un uomo di destra, è difficile metterlo in uno schema politico ma si può dire che come imprenditore è molto interessato ai temi dei diritti civili e della sicurezza sul lavoro”. In un'intervista ad Agorà, su Rai3, alla domanda su quale possa esser un punto debole dell'imprenditore risponde: “La sua troppa trasparenza in quello che pensa e che dice”.
Attacco ai giudici, Mattarella stoppa Musk. E 'Mister X' sente Meloni
Rispondendo ad una domanda sulle accuse che gli vengono contestate, Stroppa ha poi spiegato che "la giustizia deve fare il suo corso, è bene che si facciano indagini, io sono indagato e tra virgolette essere indagati è anche un'opportunità per difendersi, per spiegare la propria posizione. Quindi va sempre rispettato un magistrato che fa un'indagine e bisogna aspettare l'accertamento di tutti i fatti e poi il giudizio. E' così che funziona in democrazia quindi ben vengano anche le indagini, è pesante a livello personale ma è giusto, è così che funziona in un paese democratico".
Stroppa si è poi soffermato su Starlink, spiegando che "è considerato negli Stati Uniti un asset strategico del governo americano". "Questo asset strategico si attiva e si disattiva in accordo con il governo americano. Elon Musk e nessun altro amministratore della sua azienda può decidere in modo autonomo di staccarlo", ha affermato. "Questo viene detto perché in Ucraina a un certo punto Starlink è stato disattivato alle forze ucraine che stavano per attaccare una nave russa - ha proseguito - Questo è avvenuto non perché lo ha deciso Musk, ma perché lo ha deciso il governo americano".
"Quindi quando si parla di staccare o riattaccare Starlink, per esempio se venisse usato in un Paese come l'Italia per settori strategici ci sarebbe il coinvolgimento diretto con l'Ammistrazione americana. Noi dobbiamo decidere se siamo un alleato degli Stati Uniti e ci fidiamo di quel Paese oppure no. Questo è il tema - ha affermato ancora Stroppa - Però non è Musk che si alza e stacca i satelliti. E' un'idiozia che racconta chi non conosce come funziona Starlink e come funziona quell'azienda lì, che, ripeto, è un'azienda strategica americana".
Politica
Elon Musk, l’appello di Ruotolo (Pd): “Chi ama...
L'europarlamentare: "Lasciate X del signor Musk che ha appena attaccato la magistratura italiana"
Il Pd a favore della 'fuga da X' dopo l'attacco di Elon Musk ai giudici italiani. E' Sandro Ruotolo, europarlamentare e componente della segreteria del Partito Democratico, a prendere posizione. "E' bello essere in uno spazio libero. Mi appello a chi ama la democrazia: lasciate X del signor Musk che ha appena attaccato la magistratura italiana. La presidente Meloni è rimasta in silenzio. Solo il presidente Mattarella ha reagito all'interferenza americana: l'Italia sa badare a se stessa", afferma l'europarlamentare dopo gli avvenimenti delle ultime 24 ore.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una dichiarazione ha replicato - senza citarlo espressamente - agli attacchi che Musk ha indirizzato nei confronti dei giudici italiani che si sono pronunciati contro i trattenimenti dei migranti in Albania.
Il magnate, in una successiva dichiarazione, ha espresso "rispetto" per il Presidente Mattarella e per la Costituzione italiana ma ha ribadito l'intenzione di esprimere "liberamente le proprie opinioni".
Le posizioni assunte da Musk, che si appresta a ricoprire un ruolo di primo piano nell'amministrazione del neo presidente americano Donald Trump, sono diventate oggetto di discussione su X, il social di proprietà del magnate. Nelle ultime ore, personaggi noti - come Piero Pelù e Elio e le storie tese - hanno annunciato l'intenzione di lasciare il social. Più rumore, a livello internazionale, hanno provocato le decisioni di quotidiani prestigiosi come il Guardian o La Vanguardia, che non diffonderanno i propri contenuti attraverso la piattaforma di Musk. Ora, con la dichiarazione di Ruotolo, il tema diventa pienamente politico.