Farmaceutica, Merck Italia sul podio degli NC Awards con la campagna ‘Per Te’
Iniziativa di awareness in campo oncologico tra social media activation e sustainable communication
Con la campagna 'Per Te. Il nostro impegno, incessantemente', Merck Italia, affiliata italiana di Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento agli NC Awards. La premiazione - informa una nota - si è svolta venerdì scorso nel corso della cerimonia conclusiva degli NC Awards, presso il Talent Garden Calabiana di Milano, dove l'azienda si è piazzata sul podio, con un bronzo nella categoria Best Holistic Campaign - Health & Pharma.
La campagna, nata in occasione del World Cancer Day 2023, vuole confermare l'impegno dell'azienda nel campo dell'oncologia dando vita a un progetto di sensibilizzazione che dimostri vicinanza a caregivers e pazienti, affinché nessuno si senta solo nell'affrontare la malattia. La strategia di comunicazione si è basata sul desiderio di fare prevenzione coniugando l'utilizzo di canali differenti, digitali e fisici, nel corso dei principali momenti di awareness sulle patologie oncologiche. Tra le azioni di maggiore impatto relative al concept 'Per Te', quelle pensate per il Colorectal Cancer Awareness Month, con una comunicazione che ha preso vita tra le strade di Milano e Roma attraverso i graffiti sostenibili e la forza comunicativa dell'Out of home, per sottolineare l'importanza della diagnosi precoce del tumore del colon-retto.
'Per Te. Il nostro impegno, incessantemente' - spiega la società farmaceutica - è parte di una narrativa che ha l'obiettivo di dare voce all'agire quotidiano di Merck in campo oncologico e all'impegno per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi per fare la differenza nella vita delle persone. Ideata e realizzata insieme al partner di comunicazione digitale GreatPixel, il concept vive di volta in volta grazie alla collaborazione con realtà capaci di colorare le strade di messaggi e immagini di impatto. Una di queste è GreenGraffiti, specializzata in floor advertising, guerrilla e street marketing, che in occasione del Colorectal Cancer Awareness Month ha impreziosito i quartieri di Milano con forme d'arte a basso impatto ambientale grazie all'utilizzo di una miscela alimentare a base di yogurt e stencil in alluminio riciclabile. I graffiti pensati per la campagna raccontano come in campo oncologico anche i piccoli gesti possano generare grandi benefici: una serie di messaggi che hanno l'obiettivo di sensibilizzare sull'importanza della prevenzione e di incoraggiare chi ha paura di affrontarla. Nella stessa occasione, nella città di Roma, Urban Vision ed Esotas hanno fatto vivere il racconto di Merck Italia attraverso, rispettivamente, attività di Out of Home (Ooh) e Digital Out of Home (Dooh).
"Questo riconoscimento ci rende felici e ci riempie di orgoglio - dichiara Iris Buttinoni, direttore Comunicazione Merck Italia - perché premia l'approccio olistico che l'azienda ha voluto imprimere alla comunicazione, integrando digital, social, attività pr e media classiche e comunicazione fisica Ooh. Uno dei nostri propositi è quello di rispondere alle esigenze informative sperimentando sempre nuovi linguaggi e canali, per essere certi che i nostri messaggi siano memorabili e di impatto, e raggiungano più persone possibili con informazioni di educazione alla salute di alto valore sociale".
Giunti alla loro 18esima edizione - ricorda la nota - gli NC Awards, sono una vetrina di eccellenza e punto di riferimento per tutto il panorama della comunicazione integrata e di tutti i suoi mezzi. Il premio annovera ogni anno l'iscrizione delle più importanti campagne da parte delle maggiori strutture italiane ed è l'unico premio italiano che vanta una giuria composta da circa 45 manager provenienti da aziende di tutti i settori merceologici e top spender in comunicazione.
La strategia narrativa delle varie iniziative legate a 'Per Te' è sia sul profilo LinkedIn aziendale che sulla pagina Instagram attraverso l'hashtag #PerTe.
Cronaca
Napoli, sequestrato autosalone di Pasquale Manna: il...
I carabinieri della stazione di Qualiano (Napoli) hanno messo i sigilli all'intera struttura di 3.700 metri quadrati
Per carenza di alcune autorizzazioni sono stati messi i sigilli all'autosalone del noto tiktoker Pasquale Manna. I carabinieri della stazione di Qualiano (Napoli), insieme a personale dell’ufficio tecnico del Comune, hanno denunciato il titolare dell’autosalone che sorge in località Pozzo Nuovo. Pasquale Manna è un rivenditore popolarissimo sui social, in particolare su TikTok, per il suo stile 'urlato' e i siparietti con cui commercializza le automobili in esposizione.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, l’attività era sprovvista delle autorizzazioni ambientali e della documentazione per la prevenzione incendi. L’intera struttura, costituita da capannone per rimessaggio auto, uffici e locale lavaggio veicoli, non aveva le autorizzazioni edilizie. L’intera area di 3.700 metri quadrati è stata sequestrata preventivamente.
Cronaca
Neonati morti a Parma, psichiatra: “Mamme malate di...
"Crederlo, però, ci rassicura" dice Alessia Cicolini a capo di una Rems che in passato ha ospitato molte madri colpevoli di aver ucciso i propri figli
"Si tenta sempre di giustificare reati efferati, in particolare figlicidi da parte di madri, con una patologia di mente. Questo, probabilmente, perché ci rassicura". A spiegarlo all'Adnkronos Salute, in merito al caso di Chiara Petrolini che avrebbe seppellito due neonati nel giardino di casa, è Alessia Cicolini, psichiatra della Società italiana di psichiatria (Sip) e direttore della Rems - Residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza, strutture che hanno sostituito gli Opg - di Castiglione delle Stiviere, che dai anni '90 fino al 2015 ha accolto 55 figlicide.
"L'infanticidio non coincide con la malattia"
"La mia, ovviamente, è una valutazione generale. Conosco il caso in questione solo attraverso i giornali e non posso commentarlo nello specifico", tiene a sottolineare. Dunque "lungi da me fare ipotesi di malattia o non malattia". Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, "è una struttura dove le persone che hanno compiuto reati vengono assegnate per ordine della magistratura, ma solo dopo che sono state reputate affette da una patologia di mente all'epoca del loro reato. E non tutte le mamme che compiono neonaticidi o figlicidi vengono assegnate a queste strutture. Alcune sono in carcere - precisa la specialista - a dimostrazione che l'infanticidio non coincide con la malattia".
"Si può arrivare a disperazione tale da non riuscire a valutare realtà"
Per quanto riguarda l'azione compiuta in totale solitudine, che sembra emergere dal caso di Chiara, la psichiatra evidenzia come "si può essere soli anche se sono presenti persone dove si vive e si hanno relazioni. Non sappiamo, però, quanto questa donna si sentisse realmente supportata da una rete intorno. In alcuni casi si arriva a una disperazione talmente grande che non si riesce neanche a valutare la realtà".
Con l'esperienza di Castiglione delle Stiviere, "che era un ospedale psichiatrico giudiziario fino al 2015, fino a 10 anni fa sono state prese in carico 55 figlicide di tutta Italia. Una statistica ampissima - rimarca Cicolini - una delle più grandi d'Europa. Lo studio che abbiamo fatto su questo campione di donne ha dimostrato che nella maggior parte dei casi, al momento del reato, la donna aveva avuto un episodio psicotico. Ma parliamo di donne per le quali era stata riconosciuta la malattia", conclude l'esperta, ricordando che oggi la struttura non è più nazionale, ma regionale, come tutte le Rems, e accoglie solo pazienti lombarde.
Cronaca
Sclerosi multipla, nuovi dati confermano efficacia...
Presentati all'Ectrims dimostrano impatto su progressione disabilità, neuroinfiammazione e ricostruzione immunitaria in forma recidivante
Nuovi risultati confermano il profilo di sicurezza a lungo termine e di efficacia sostenuta di cladribina compresse nei soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante (Smr). Tra le 34 presentazioni totali su cladribina compresse vi sono i dati di diversi sottostudi dello studio Magnify-Ms che dimostrano, a 4 anni, l'impatto del trattamento sulla progressione della disabilità e sull'infiammazione a livello centrale e una presentazione orale sugli effetti della ricostituzione immunitaria. Questi dati, insieme ad altri 6 abstract, sono stati saranno presentati da Merck al 40esimo Congresso dell'European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (Ectrims), che si conclude oggi a Copenhagen.
"L'efficacia di cladribina compresse è stata dimostrata da tempo attraverso il raggiungimento degli endpoint tradizionali degli studi registrativi - afferma Alexander Kulla, Senior Vice President e Medical Unit Head Neurology & Immunology di Merck - Oggi, con ulteriori misure dell'impatto sulla neuroinfiammazione e sulla progressione della patologia, possiamo riaffermare e consolidare ulteriormente il suo posizionamento di trattamento con efficacia a lungo termine nel panorama terapeutico della sclerosi multipla. Cladribina compresse continua a dimostrare un profilo di sicurezza costante e benefici duraturi, con un impatto sulla vita di oltre 100mila persone che convivono con la sclerosi multipla".
La sclerosi multipla è una malattia cronica e infiammatoria del sistema nervoso centrale e costituisce il più comune disturbo neurologico disabilitante di origine non traumatica nei giovani adulti.
I risultati dell'estensione del Magnify-Ms, uno studio di fase IV che ha valutato i pazienti (219) in trattamento con cladribina compresse con Smr altamente attiva - si legge in una nota - hanno confermato che il 79,2% dei pazienti non ha manifestato alcuna evidenza di attività di malattia (Neda-3) durante il quarto anno di trattamento. Il tasso annualizzato di ricadute (Arr) è rimasto complessivamente basso (0,09) e si è ulteriormente ridotto (0,06) nei pazienti naïve al trattamento, nell'arco di 4 anni. Analogamente, l'estensione dello studio Clarify-Ms ha mostrato i benefici sostenuti nei pazienti trattati con cladribina compresse (280) sull'attività cognitiva, oltre che sugli esiti alla risonanza magnetica e sulle ricadute, 4 anni dopo la dose iniziale di trattamento. Per quanto riguarda l'attività cognitiva, il 77,5% dei pazienti ha ottenuto punteggi migliori o stabili a 4 anni, sulla base del cut-off a 8 punti del Symbol Digit Modalities Test (Sdmt). In entrambi gli studi, i dati sul profilo di sicurezza sono risultati consistenti con quanto emerso negli studi clinici.
I dati a 2 anni di un sottostudio del Magnify-Ms - prosegue la nota - hanno evidenziato che i pazienti con Smr altamente attiva trattati presentano complessivamente un basso tasso di accumulo della disabilità, compresi bassi tassi di progressione indipendente dalle ricadute (Pira). A 2 anni, i tassi di tutti gli indicatori di disabilità erano complessivamente bassi, con il 93,7% dei pazienti liberi da Pira. La riduzione del Pira è particolarmente evidente nei pazienti naïve al trattamento (3,4% contro 8,5% nei pazienti con precedente esperienza di trattamento), sottolineando i vantaggi dell'inizio precoce del trattamento con cladribina compresse. Nel complesso, questi dati suggeriscono che il farmaco è in grado di preservare le capacità fisiche e di prevenire le ricadute nei soggetti affetti da Smr, supportando l'efficacia e l'effetto duraturo del farmaco.
Sulla base dei dati precedenti, che hanno dimostrato che cladribina compresse riduce o elimina le bande oligoclonali nel liquido cerebrospinale (Csf), i nuovi dati a 2 anni dimostrano la riduzione dell'espressione genica e dei livelli dei marcatori associati all'infiammazione, comprese le citochine pro-infiammatorie, fornendo indicazioni sul potenziale effetto diversificato nel sangue periferico e nel Csf. Questi dati suggeriscono che il meccanismo di ricostituzione immunitaria successivo al trattamento può ricondurre il sistema immunitario a uno stato meno patogenetico. Le analisi della proteomica del liquor e della trascrittomica delle cellule T e B supportano ulteriormente i risultati clinici, confermando il valore di cladribina nel ridurre l'attività e la progressione della malattia nei pazienti affetti da Smr.