Premio Strega, finale con sestina guidata da Di Pietrantonio. Sorpresa Voltolini
In corsa anche Chiara Valerio, Paolo Di Paolo, Raffaella Romagnolo e Tommaso Giartosio
La 78esima edizione del Premio Strega arriva in finale con una sestina guidata da Donatella Di Pietrantonio, con 248 voti, con 'L'età fragile' (Einaudi). Nella votazione, che si è svolta questa sera al Teatro Romano di Benevento e in diretta streaming su RaiPlay, al secondo posto si è piazzato Dario Voltolini con 'Invernale' (La nave di Teseo) con 243 voti. Terza classificata Chiara Valerio con 'Chi dice e chi tace' (Sellerio) con 213 voti, seguita da Paolo Di Paolo con "Romanzo senza umani" (Feltrinelli) con 195 voti e Raffaella Romagnolo con "Aggiustare l'universo" (Mondadori) con 193 voti. In rappresentanza dei piccoli e medi editori è stato inserito Tommaso Giartosio con "Autobiogrammatica" (Minimum fax) con 126 voti.
La conduzione della serata è stata affidata a Stefano Coletta, che ha intervistato le autrici e gli autori dei dodici libri candidati mentre sul palco avveniva lo spoglio dei voti, al termine del quale Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio Strega ha annunciato i finalisti. L'elezione del libro vincitore si svolgerà giovedì 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre.
Accedono alla seconda votazione sei libri anziché cinque secondo l'articolo 7 del regolamento di votazione: "Se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo (così definito secondo la classificazione delle associazioni di categoria e le conseguenti valutazioni del Comitato direttivo), accede alla seconda votazione quello con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei candidati".
Hanno espresso le proprie preferenze, tra voti singoli e voti collettivi, 626 votanti su 700 (pari all'89% degli aventi diritto): a quelli dei 400 Amici della domenica si aggiungono come di consueto 245 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero, 30 lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.
Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: Antonella Lattanzi, "Cose che non si raccontano" (Einaudi), 153 voti; Daniele Rielli, "Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale" (Rizzoli), 146 voti; Adrián N. Bravi, "Adelaida" (Nutrimenti), 116 voti; Valentina Mira, "Dalla stessa parte mi troverai" (SEM), 101 voti; Melissa Panarello, "Storia dei miei soldi" (Bompiani), 79 voti; Sonia Aggio, "Nella stanza dell'imperatore" (Fazi), 65 voti.
I finalisti della LXXVIII edizione incontreranno il pubblico in 19 tappe, di cui come sempre una all’'stero, l'11 giugno, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles. La serata di Benevento è stata organizzata da Città di Benevento con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega, che promuovono il Premio con il sostegno di Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Bper Banca, media partner Rai, sponsor tecnici Feltrinelli Librerie e Sygla.
Cultura
Boccia–Regina, alleanza artistica per litografie d’autore
Un’opera originale antica e moderna al tempo stesso sugella il matrimonio culturale tra la Boccia Industria Grafica che fa capo al past president di Confindustria Vincenzo Boccia e la Voyage Pittoresque dell’artista Gennaro Regina: una litografia realizzata secondo il metodo utilizzato prima che s’inventasse la quadricromia. Nello specifico, stampando otto diversi colori pantone e impressionando la lastra per ciascuno di questi in modo da trasferirli direttamente sul rullo di caucciù e poi sul foglio in carta d’Amalfi ottenendo un particolare effetto di lucentezza e nitidezza.
Il soggetto prescelto, disegnato e creato per l’occasione da Regina, è uno dei più cari della sua ampia collezione e cioè un Vesuvio di diverse tonalità di rosso accompagnato dal Monte Somma che svetta sull’azzurro del mare con il sole che fa capolino e un fiume di lettere eruttate dal vulcano a comporre la scritta arti grafiche a onore di una disciplina da sempre molto apprezzata e che oggi trova una nuova dimensione.
Dell’opera sono state tirate cento copie sotto la supervisione dell’autore che le ha numerate e firmate una ad una appena rilasciate dalla macchina tipografica azionata dalle esperte maestranze dell’Industria Grafica fondata a Salerno nel 1950 da Orazio Boccia, Cavaliere del Lavoro scomparso di recente al quale il Comune ha dedicato lo slargo che porta allo stabilimento.
Cultura
La Treccani e la vitalità dell’italiano
A scorrere i neologismi individuati nel Libro dell'Anno 2024 emerge che la nostra lingua produce sempre più novità linguistiche
Da 'amichettismo' ad 'arciterrorista', da 'agrobiodiversità a 'pezzotto', da 'autonomia differenziata' a 'trenopolitana', da 'campo largo' a 'spacca-Italia', fino a 'fuffa guru', 'razzismo immobiliare', 'sdigiunino' e 'solidarietà obbligatoria': la lingua italiana, a fronte della continua e massiccia invasione di termini inglesi, è "sempre più vitale e capace di produrre interessanti novità linguistiche dovute alla continua evoluzione dei costumi e delle mode, a una maggiore attenzione all'ambiente o semplicemente ai fatti di cronaca".
La prova viene dai neologismi individuati nel Libro dell'Anno Treccani 2024, parole entrate nell'uso comune nell'ultimo biennio ma non destinate necessariamente ad essere accolte dai dizionari. Il nuovo volume di sintesi dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana - che nel corso del 1925 festeggerà i 100 dalla fondazione da parte di Giovanni Treccani e Giovanni Gentile - registra molti neologismi di casa nostra, tra cui 'fediverso', 'trappola al miele' ed espressioni legate alla politica come 'Telemeloni' e 'vannacciano', ovvero "chi sostiene il militare e politico Roberto Vannacci". E il generale Vannacci è presente anche con la locuzione 'fare una Decima', con il significato di "apporre nella scheda elettorale una croce, vale a dire il segno X, per indicare una preferenza di voto". L'italiano sa creare anche reminiscenze latine o pseudolatine, quali ad esempio 'ius scholae' o 'baratellum'.
"Il nostro è un compito di osservatorio della durata di vita di queste parole - spiega la Treccani, come riferisce l'Adnkronos – e nel Libro dell’Anno Treccani 2024 ci siamo limitati a registrare le forme più diffuse nei mezzi di informazione, consapevoli che spesso poche di queste parole sono destinate a durare e ad entrare stabilmente nell'uso dei parlanti e nei dizionari della lingua italiana. Ma tra le tante neoformazioni linguistiche italiane di quest'anno che potrebbero affermarsi si segnalano 'IA-taliano', che indica la varietà di italiano scritto prodotto da vari tipi di IA generativa, e '5.0', che designa il ciclo produttivo, basato sullo sviluppo delle tecnologie dell'Ict, sulla robotica e sull'intelligenza artificiale".
Tra i vocaboli segnalati dai linguisti della Treccani e ricavati in gran parte dai media - o meglio dagli organi di informazione - troviamo numerosi anglicismi assieme a parole derivate dall'inglese, come 'alcolock', 'pandoro-gate' (la vicenda giudiziaria che ha scalfito l'impero creato negli anni dalla imprenditrice e influencer Chiara Ferragni), 'dissing' (in senso estensivo, scambio di accuse caratterizzato da toni esagitati e insulti, penetrato nel dibattito politico come nella vita quotidiana), 'Swift economy', 'top jobs', 'pommelier' (professionista dell'assaggio e del servizio del sidro), 'crush, brat', 'starmerismo' (la concezione della politica, dell'economia e della società sostenuta dal laburista britannico Keir Starmer, entrato in carica come primo ministro del Regno Unito), 'Maga' (acronimo inglese di 'Make America Great Again' usato in italiano per indicare chi sostiene il presidente statunitense Donald Trump) o 'boppone' (nella lingua colloquiale, canzone molto orecchiabile, ritmata e ballabile, che entusiasma al primo ascolto).
"La diffusione dell'inglese nel linguaggio comune - osserva la Treccani - è sempre molto forte, per l'influenza dei social media e, più in generale, di Internet, della musica e dell'innovazione tecnologica". Ma in qualche caso l'espressione inglese viene sostituita con la corrispondente e più comprensibile frase italiana, come è successo con 'coordinatore di intimità' che traduce l'inglese 'intimacy coordinator', locuzione che indica il "professionista che sul set cinematografico si preoccupa del benessere e della tranquillità di attrici e attori prima che affrontino scene di sesso o altre scene intime di particolare tensione fisica ed emotiva".
(di Paolo Martini)
Cultura
Mostre, prosegue fino al 12 gennaio ‘Trame di...
La kermesse di light art, in collaborazione con l'Airc, devolverà parte del ricavato a sostegno della ricerca sui tumori pediatrici
La magia di “Trame di luce” all’Orto Botanico non finirà il 6 gennaio, come era programmato, ma resterà aperta fino al 12: continua così, nel segno della solidarietà, la mostra sensoriale di light art, che farà compagnia, ai romani e ai turisti in visita nella città eterna, più giorni del previsto, smentendo così il detto sull’Epifania, che tutte le feste le porta via. La kermesse continuerà dunque a far sognare i visitatori per quasi una settimana in più rispetto al previsto e, con l’atteso anno giubilare da poco incominciato, resta valida la possibilità di scegliere di acquistare ticket di ingresso dedicati a Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. Per ogni biglietto venduto, 3 euro andranno infatti a sostegno della ricerca sui tumori pediatrici.
Attraverso alcune delle 22 tappe della nuova edizione della mostra, sarà possibile ripercorrere i momenti più cari legati alle festività natalizie. Grazie alle creazioni che compongono il progetto capitolino internazionale, che trae ispirazione da manifestazioni realizzate a Windsor Park in Gran Bretagna e a Domaine National de Saint Claude a Parigi, ci si immerge nelle atmosfere più iconiche del Natale e ci si stupisce con meraviglia di fronte alla “Corsa ai regali”. L’opera - realizzata con ben 40 tubi di luci a led di 2 metri - evoca l’eccitazione irrefrenabile e incontenibile dei bambini nel momento che precede l’attesissima apertura dei doni. Ispira e scalda il cuore anche “Fluxit”, che evoca la tradizione di stringersi attorno al fuoco durante le festività, per un momento conviviale nel tepore irrinunciabile del focolare domestico. Lo scenario è ricreato da una grande fiamma di luci, per un’emozione primordiale scaturita davanti a un’opera che troviamo per la prima volta a Roma, del duo di artisti olandesi Vendel & De Wolf e fornita da Light Art Collection.
Queste menzionate, sono solo alcune delle scintille di magia che continuano, giorno dopo giorno, a convincere il pubblico che, in questi giorni di festa, non ha perso l’occasione di regalarsi attimi di estasi da vivere in coppia, tra amici e in famiglia. Trame di luce e musica per una mappa delle meraviglie che, in Italia, non si trova altrove e che rinnova il coinvolgimento del Museo Orto Botanico della Sapienza Università di Roma come naturale luogo dell’evento e dove non manca una festosa area “Celebration”. La zona ricreativa del food & beverage celebra il gusto attraverso 10 scelte gastronomiche di qualità adatte a tutte le età e a tema natalizio, proposte da altrettanti food trucks e casette di legno tipiche dei Christmas market tra romantici fili di luminarie.