Secondo gli exit poll, affermazione dei partiti di destra
Francia, Germania, Austria, Grecia. Gli exit poll e i primi risultati delineano il primo quadro delle elezioni europee 2024 nei paesi in cui le urne si sono chiuse. Boom delle destre secondo le indicazioni che arrivano da Parigi, Berlino e Vienna.
Maggioranza Ursula tiene
Secondo le proiezioni aggiornate della composizione del Parlamento Europeo nella legislatura 2024-29, la maggioranza Ursula dovrebbe disporre di 409 seggi su 720, in crescita rispetto alla precedente proiezione, ma ancora in calo rispetto ai 417 attuali. Secondo il 'camembert' pubblicato poco fa, il Ppe sarebbe a quota 191, l'S&D a 135, Renew a 83. Ecr 71, Id 57, Verdi 53, Sinistra 35, Non Iscritti 45, neoeletti non affiliati 50.
Germania
In testa alle elezioni europee, secondo i primi exit poll, in Germania ci sarebbe il partito conservatore Cdu-Csu con il 30,7% dei voti. Al secondo posto ci sarebbe il partito di estrema destra Afd con il 14,5%, in linea con la 'Spd del cancelliere tedesco Olaf Scholz con il 14%. I Verdi si attesterebbero al 12,5%.
Francia
Exploit destra anche in Francia. Il Rassemblement National di Jordan Bardella e di Marine Le Pen in testa con il del 31,5%.
Valérie Hayer, la candidata della maggioranza del presidente Emmanuel Macron, raggiungerebbe il 14,5% mentre Raphaël Glucksmann (Partito socialista-Place publique), otterrebbe il 14. La France insoumise guidata da Manon Aubry avrebbe il 10,1% mentre François-Xavier Bellamy (Les Républicains) si aggiudicherebbe il 7,2 %. Marion Maréchal (Reconquête), otterrebbe il 5,5%. Seguono Marie Toussaint (Europe Ecologie-Les Verts) con il 5,3%.
Spagna
Il PP spagnolo, secondo gli exit poll di Sigma Dos per il canale tv spagnolo Rtve, sarebbe il partito più votato alle elezioni europee con il 32,4% dei voti e un range compreso tra 21 e 23 seggi, ma potrebbe trovarsi a pari merito con il Psoe, che otterrebbe il 30,2% e 20-22 eurodeputati sui 61 che la Spagna conta al Parlamento europeo. Vox otterrebbe il 10,4% dei voti (6-7 seggi) mentre Sumar si aggiudicherebbe il 6,3% (3-4 seggi).
Austria
In Austria vince l'estrema destra: il Partito della libertà (Fpoe) è il primo partito con il 25,5% dei voti, secondo i risultati preliminari. Secondi i popolari dell'Oevp, con il 24,7%, seguiti dai socialdemocratici del Spoe al 23,3%. E' la prima volta che il Fpoe arriva in testa in un'elezione nazionale.
I 20 seggi che spettano a Vienna nel Parlamento Europeo sarebbero così ripartiti: 6 a Id, 5 ciascuno a S&D e Ppe, due ciascuno a Verdi/Ale e Renew.
Polonia
Piattaforma Civica (Po), il partito europeista del primo ministro, Donald Tusk, è in testa alle elezioni europee in Polonia, secondo stime diffuse dal Parlamento Europeo. Po avrebbe ottenuto il 38,2% dei voti, superando il partito di destra Diritto e Giustizia (Pis), che avrebbe conquistato il 33,9% dei consensi.
Grecia
Nuova Democrazia, il partito del premier Kyriakos Mitsotakis affiliato al Ppe, ha ottenuto il 28,1% dei voti nelle elezioni europee in Grecia, conquistando 8 dei 21 seggi che spettano ad Atene nel nuovo Parlamento Europeo. Lo riferisce il sito di Kathimerini, precisando che il dato si riferisce al 98,7% dello scrutino. La sinistra, con Syriza, ha conquistato 4 seggi (14,9%), mentre i socialisti dell'S&D (Pasok, 12,8%) ne hanno presi 3. Due seggi per il Kke, il Partito comunista greco, e per i nazionalisti di Soluzione Greca, mentre un seggio l'hanno conquistato il Niki di estrema destra e Voce della Ragione.
Olanda
Secondo stime pubblicate poco fa dal Parlamento Europeo, basate su exit poll e su altri dati non ufficiali, i 31 seggi nell'Aula di Strasburgo che spettano ai Paesi Bassi sarebbero così ripartiti: Renew Europe 7, Identità e Democrazia 7, Ppe 6, Verdi/Ale 4, S&D 4, Sinistra 1, Ecr 1, altri 1 (la categoria Altri comprende i neoeletti che sbarcano per la prima volta al Parlamento Europeo).
Tra i partiti, il primo è la coalizione GroenLinks-Pvda (Verdi e Laburisti), al 21,6%; segue il Pvv di Geert Wilders al 17,7%, mentre il Vvd (liberali, il partito di Mark Rutte) all'11,6%.
Croazia
L'Hdz, partito di centrodestra affiliato al Ppe, avrebbe conquistato la metà dei seggi spettanti alla Croazia nel Parlamento Europeo per la legislatura 2024-29. Secondo stime pubblicate dal Parlamento Europeo, basate su exit poll e altri dati non ufficiali, i 12 seggi croati sarebbero così suddivisi: Ppe 6, S&D 4, Verdi/Ale 1, altri 1. La categoria altri comprende i neoeletti non affiliati ad alcun gruppo politico Ue. L'Hdz avrebbe ottenuto il 33,7%, la Koalicija Sdp (centrosinistra) al 27,8%.
Esteri
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E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.