Prossimo obiettivo di Forza Italia: quota 20 per cento alle politiche
Alle elezioni europee in Germania la Cdu è tornata “la prima forza politica e a giocare il ruolo che aveva quando c’era la Merkel. Complimenti al collega Merz per questo straordinario risultato. Certo l’avanzata di Afd ci preoccupa”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un punto stampa a Berlino.
Poi, a proposito delle eventuali ripercussioni sul sostegno europeo a Kiev che potrebbero avere le sconfitte del presidente francese Macron e del cancelliere Scholz, il titolare della Farnesina dice di escludere "che il fronte europeo” che sostiene l’Ucraina “si incrini perché tutti quanti sanno bene che la difesa del diritto internazionale è un valore”. “Bisognerà vedere anche alla conferenza sulla pace in Svizzera quali passi in avanti si potranno compiere”, aggiunge.
Prossimo obiettivo Forza Italia: quota 20 per cento alle politiche
Tajani dedica ancora una volta a Silvio Berlusconi (''è il nostro regalo a lui'') il sorpasso di Forza Italia-Noi moderati sulla Lega salviniana con il 9,6 per cento e fissa il prossimo obiettivo: quota 20 per cento alle politiche. ''Non è stato affatto facile, ma eravamo convinti che il risultato era alla nostra portata, quello che ci vuole protagonisti nello spazio tra la Meloni e la Schlein", gongola il numero uno azzurro alla sua prima grande elezione dopo la morte del Cav, nella conferenza stampa post voto di stamane nella sede nazionale di via in Lucina. Giusto ad un anno dalla scomparsa del fondatore azzurro, il 12 giugno scorso, il ministro degli Esteri e vicepremier del governo Meloni vede realizzarsi quel 10 per cento pronosticato al B-day di Paestum lo scorso settembre, quando nessuno ci credeva (tanti gli scettici anche in casa propria). E consolida la sua leadership post-Silvio, grazie al 'profilo rassicurante', slogan azzeccato di una campagna elettorale 'centrista', tutta all'insegna della moderazione.
''Ci abbiamo creduto fino alla fine, cinque anni fa abbiamo fatto l'8,8% nazionale con 6 seggi conquistati, oggi c'è solo da esultare, a maggior ragione perché non c'è più il nostro fondatore Berlusconi'', è il coro unanime di chi si gode la seconda posizione nella coalizione di centrodestra ed è convinto che ''si può fare meglio''. ''Ci davano per morti, molti credevano che dopo la scomparsa del nostro fondatore, le sue idee sarebbero finite nel congelatore, e invece siamo qui, vivi e vegeti'', è il leitmotiv di Tajani e i suoi fedelissimi, scorrendo i dati nazionali, che danno Fi al 9,4% nel Nord Ovest, al 7% nel Nord Est, e al 7,3% nel Centro, mentre al Sud il movimento si attesta al 10,7% e nelle Isole fa il botto con il 20,3%. Numeri che rispetto a quelli delle ultime europee del 2019 (Nord Ovest 8,8%; Nord Est 5,8%; Centro 6,2%; Sud 12,2% e Isole 14,7%) consentono di portare, allo stato, a Bruxelles 7 eurodeputati più 1.
Oltre a Herbert Dorfmann, entrato in quota Svp, Tajani iscrive al gruppo Ppe Letizia Moratti e Massimiliano Salini (entrambi in corsa nel Nord Ovest), Salvatore De Meo, già sindaco di Fondi, il campano Fulvio Martusciello, Giuseppina Princi (primo rappresentante a Strasburgo di Reggio Calabria con quasi 84 mila preferenze), i siciliani Edmondo Tamajo e Marco Falcone. Per il 12 Tajani ha convocato alle 11.30 la segreteria nazionale per fare il punto della situazione. Sul suo tavolo, dunque, c'è la mappa dei voti con la 'classifica' delle preferenze che offre un trend positivo, ma non mancano le note dolenti. Se rispetto alle elezioni 2019 al Nord il partito cresce, nel Sud (tranne la Sicilia e la Calabria) ci si aspettava qualcosa di più in alcune Regioni dove, secondo fonti azzurre, avrebbe pesato un combinato disposto di fattori: l'exploit del generale Vannacci, l'effetto di 'mister preferenze' come Aldo Patriciello, il primato del Pd con lo tsunami De Caro a Bari e dintorni, e l'assenza di Berlusconi, 'richiamo' sempre molto forte nel Meridione.
Dati alla mano, infatti, se Abruzzo e Calabria sorridono con un rispettivo 10,8% e 18%, in Puglia delude il 7,8% (a confronto dell'11,11%), tant'è che il commissario regionale Mauro D'Attis fa mea culpa e promette una riflessione interna: ''Inutile negarlo, ci aspettavamo un dato diverso e più generoso ed è per questo che ci sarà l'occasione di dialogo interno al partito per analizzare il voto". Arretra il Molise con l'8,4% (era al 15,3% nel 2019), in flessione pure la Basilicata con l'8,9% (5 anni era al 9,6%). Con il 10,8% in Campania il partito arretra rispetto al 13,6% del 2019 ma regge grazie al traino di Fulvio Martusciello, coordinatore regionale e capo delegazione all'Europarlamento, che si conferma tra i più votati in assoluto con circa 100mila preferenze. ''Il partito ha retto, questo risultato è un punto di partenza, non è certo un punto di arrivo", assicura Martusciello, pronto alla prossima sfida: ''Ora è tempo di prepararci alla madre di tutte le battaglie, la conquista della Regione Campania''.
Esprime soddisfazione Roberto Occhiuto governatore della Calabria che 'incassa' l'eurodeputata Princi: ''Con il 18% raggiungiamo un grandissimo risultato: raddoppiamo quasi il dato nazionale e siamo il secondo partito della Regione". Fi vola in Sicilia. Nelle Isole spicca il recordman di preferenze Tamajo: l'assessore alle Attività produttive del governo Schifani supera i 120mila voti ed è il candidato siciliano più votato, superato nelle liste solo da Giorgia Meloni. Tamajo vince anche la sfida interna con il collega di Giunta, Marco Falcone, che ha la delega all'Economia e ha ottenuto poco più di 100mila consensi. Non la spunta Caterina Chinnici, fortemente voluta da Tajani, sostenuta anche dal Mpa di Raffaele Lombardo, che conta oltre 90mila preferenze.
In Lombardia, una volta roccaforte berlusconiana, i dati definitivi danno Fi al 9,3% dietro la Lega al 13.1% e Fdi, prima forza, al 31,8%. ''In Lombardia abbiamo sfiorato la doppia cifra, un risultato di cui siamo estremamente soddisfatti e orgogliosi'', scrive Alessandro Sorte, segretario regionale forzista, che fa i "complimenti" a Moratti e Salini, eletti al Parlamento europeo con "un'importante affermazione personale". L'ex sindaca di Milano, candidato più votato in tutte le regioni del Nord dopo il capolista Tajani con 42mila preferenze, esulta: ''Siamo andati oltre le aspettative''. L'uscente Salini, invece, incassa 36mila 500 preferenze. Dispiace per il risultato Arcore, luogo simbolo del berlusconismo, dove Fi è solo terza. In ripresa il trend nel Veneto. Per l'ex leghista e sindaco sceriffo di Verona Flavio Tosi ''il partito cresce in tutto il Nord rispetto alle ultime europee del 2019, ma in Veneto l'aumento è decisamente più alto visto che passiamo dal 6% di cinque anni fa all'8,6% di oggi''.
Politica
Emma Bonino ricoverata in terapia intensiva
Per problemi respiratori. Fonti di Più Europa: "Sta migliorando"
Emma Bonino è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santo Spirito di Roma, diretto dal prof. Bosco, dopo aver accusato ieri pomeriggio difficoltà respiratorie. La leader di Più Europa, riferiscono fonti di partito, ''sta rispondendo bene alle terapie ed oggi risulta in netto miglioramento''.
Politica
Processo Open Arms, Salvini: “In aula a testa...
Arringa dell'avvocata Bongiorno: "Ong invece di bighellonare doveva andare in Spagna". In piazza a Palermo manifestazione di solidarietà per il leader della Lega
"Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l'Italia e gli italiani". Lo scrive su X Matteo Salvini, leader della Lega, postando una sua foto, carte alla mano, mentre entra nell'aula del carcere dove oggi è si tiene l'arringa difensiva del processo Open Arms, che vede imputato il ministro per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per non avere fatto sbarcare nell'estate del 2019 i 147 migranti a bordo della nave Open Arms.
Arringa Bongiorno
"Si contesta al ministro Salvini il reato di sequestro di persone per avere tenuto dei migranti a bordo, dal 14 al 19 agosto 2019, al contempo si considera legittimo che Open Arms abbia tenuto a bordo gli stessi migranti dal primo al 14 agosto. Quando era evidente a tutti, persino a Malta, che Open Arms aveva il dovere di andare in Spagna", le parole con cui l'avvocata Giulia Bongiorno ha iniziato l'arringa. "Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli, innumerevoli, innumerevoli rifiuti. Ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera".
In piazza manifestazione di solidarietà per Salvini
In piazza la manifestazione di solidarietà per Salvini. "Credo di essere un cittadino libero che va dove ritiene di dovere andare. Manifestare la solidarietà a Matteo Salvini credo sia un atto doveroso per chi crede nella sua politica", le parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, in piazza Politeama a Palermo, che ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano dell'opportunità della partecipazione di un ministro alla manifestazione di solidarietà, organizzata dalla Lega.
Assegnata scorta a pm processo Open Arms
Il comitato per l'ordine e la sicurezza di Palermo, dopo le minacce ricevute sui social, ha assegnato la tutela alla pm del processo Open Arms Giorgia Righi. Gli altri due pm, Geri Ferrara e il procuratore aggiunto Marzia Sabella, sono già sotto scorta. La campagna diffamatoria sui social e le lettere intimidatorie erano arrivate a settembre dopo la requisitoria al processo Open Arms.
Politica
Open Arms, Bongiorno: “Chiedo assoluzione Salvini...
Arringa dell'avvocata: "Ong invece di bighellonare doveva andare in Spagna. Senza confini regnerebbe il caos". In piazza a Palermo manifestazione di solidarietà per il leader della Lega
"I confini, e lo dico convintamente contrariamente a quanto qualcuno pensa, lungi dall'essere strumenti di discriminazione, sono lo scudo della pace e se non ci fossero regnerebbe il caos. Chiedo per Matteo Salvini l'assoluzione perché il fatto non sussiste". Così l'avvocata Giulia Bongiorno ha concluso la sua arringa difensiva al processo Open Arms, che vede imputato il ministro per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficioper non aver fatto sbarcare nell'estate del 2019 i 147 migranti a bordo della nave Open Arms.
In piazza esponenti e ministri della Lega per esprimere solidarietà a Salvini. "Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l'Italia e gli italiani", ha scritto su X il leader della Lega, postando una sua foto, carte alla mano, mentre entrava nell'aula del carcere dove oggi si è tenuta l'arringa difensiva
L'arringa di Bongiorno
"Si contesta al ministro Salvini il reato di sequestro di persone per avere tenuto dei migranti a bordo, dal 14 al 19 agosto 2019, al contempo si considera legittimo che Open Arms abbia tenuto a bordo gli stessi migranti dal primo al 14 agosto. Quando era evidente a tutti, persino a Malta, che Open Arms aveva il dovere di andare in Spagna", le parole con cui l'avvocata Bongiorno ha iniziato l'arringa. "Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli, innumerevoli, innumerevoli rifiuti. Ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera".
"Dobbiamo uscire dalla logica che è tutto un diritto - ha scandito Bongiorno - Una cosa è un diritto, un'altra è la pretesa. Esiste un diritto allo sbarco, non esiste il diritto di scegliere dove e come farli sbarcare e chi fare sbarcare. Mi sono chiesta perché se c'erano tutte queste opzioni hanno scelto di non andare in Spagna".
E anche in conclusione del suo intervento ha scandito: "Nell'agosto del 2019 il ministro Matteo Salvini sì stava combattendo una battaglia, ma certamente non contro i migranti. Gli atti di questo processo documentano che i migranti sono stati aiutati, assistiti, tutelati. La Guardia costiera si mise in ginocchio. Salvini stava combattendo una battaglia contro chi confonde le pretese e i diritti. Ma usare a sproposito il termine diritto è molto pericoloso, innanzitutto per i diritti. Non esiste il diritto di bighellonare per due settimane con i migranti a bordo pur di non ottemperare un divieto. Non esiste il diritto di rifiutare le indicazioni degli Stati delle zone di ricerche e soccorso. Non esiste il diritto di scegliere dove, quando e come fare sbarcare i migranti e quanti migranti. Non esiste il diritto di ignorare le offerte di aiuto, né quello di rifiutare ogni soluzione".
In piazza manifestazione di solidarietà per Salvini
In piazza Politeama la manifestazione di solidarietà per Salvini. Un primo piano del leader della Lega e le scritte "La difesa della patria è un sacro dovere del cittadino" e "Colpevole di aver difeso l'Italia", sono stampate sulle t-shirt 'stile wanted' indossate dai parlamentari nazionali, europei e regionali del Carroccio e anche da alcuni militanti del partito mentre in sottofondo viene trasmessa in diretta l'arringa di Bongiorno. In piazza anche i ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli e Giuseppe Valditara.
"Sono qui primo perché ero al governo con lui in quel momento e secondo perché sono della Lega come lui", ha detto Giorgetti.
"Io ho legittimo diritto come cittadino a manifestare non contro qualcosa ma a sostegno di Salvini. Sono convinto che la difesa dei confini sia sacra e un dovere e per me Salvini dovrebbe essere premiato, non punito, peggio ancora condannato", ha affermato Calderoli.
Ai cronisti che gli chiedevano dell'opportunità della partecipazione di un ministro alla manifestazione di solidarietà per il leader della Lega, Valditara ha risposto: "Credo di essere un cittadino libero che va dove ritiene di dovere andare. Manifestare la solidarietà a Matteo Salvini credo sia un atto doveroso per chi crede nella sua politica".
Assegnata scorta a pm processo Open Arms
Il comitato per l'ordine e la sicurezza di Palermo, dopo le minacce ricevute sui social, ha assegnato la tutela alla pm del processo Open Arms Giorgia Righi. Gli altri due pm, Geri Ferrara e il procuratore aggiunto Marzia Sabella, sono già sotto scorta. La campagna diffamatoria sui social e le lettere intimidatorie erano arrivate a settembre dopo la requisitoria al processo Open Arms.