Dalla solidarietà agli obiettivi green, le azioni di McDonald’s Italia
Lanciato nel 2020 ‘Sempre aperti a donare’, progetto dedicato a sostenere le persone bisognose offrendo loro anche un momento di conforto e di convivialità
“Per un brand come il nostro, che ha fatto dell’accessibilità economica un elemento distintivo, abbiamo ritenuto importante supportare quella parte di popolazione per la quale visitare i nostri ristoranti rappresenta una difficoltà. Per questo abbiamo lanciato nel 2020 ‘Sempre aperti a donare’, progetto dedicato a sostenere le persone bisognose offrendo loro, oltre che un pasto caldo, anche un momento di conforto e di convivialità. Insieme a Fondazione Ronald McDonald e con la collaborazione di Banco Alimentare e Comunità di Sant’Egidio, questo nostro impegno si è rinnovato di anno in anno, ben consapevoli che questa emergenza, purtroppo, non si è ancora esaurita”. Così Giorgia Favaro, amministratrice delegata di McDonald’s Italia, fa il punto con l’Adnkronos sulle attività del brand per la comunità, in occasione della presentazione dei risultati della quarta edizione di ‘Sempre aperti a donare’, iniziativa benefica di McDonald’s, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, Banco Alimentare e Comunità di Sant’Egidio.
“Solo nelle ultime edizioni abbiamo preparato e offerto oltre 527mila pasti e anche quest’anno abbiamo raggiunto più di 240 comuni, donando oltre 223mila pasti caldi, un piccolo ma significativo gesto che per tante persone può rappresentare anche un momento di gioia e condivisione”, spiega.
Non solo. “Grazie alle nostre persone e ad un sistema formato da 155 imprenditori locali, siamo parte attiva delle comunità in cui siamo inseriti e capaci di ascoltarne i bisogni e partecipare dove possibile alle soluzioni. La nostra capillarità e il milione di consumatori che ci visita ogni giorno ci dà la possibilità di agire come megafono su tematiche di urgente attualità, come quello della violenza di genere – continua Favaro - ‘Non sei sola, lasciati aiutare’ offre visibilità al numero 1522: nei servizi femminili degli oltre 700 ristoranti McDonald’s sono affissi degli adesivi che suggeriscono alle donne che dovessero trovarsi in contesti di violenza di chiamare al 1522, il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, disponibile gratuitamente tutti i giorni, 24 ore su 24. Anche in questa iniziativa il ruolo dei nostri dipendenti è ancora una volta fondamentale: sono diventati veri e propri ambasciatori di questa iniziativa e contribuiscono a diffondere sensibilità e conoscenza sul servizio”.
Non mancano le azioni green. “Il nostro senso di responsabilità è forte anche nei confronti dell’ambiente. Abbiamo investito per accelerare il processo di transizione ecologica dalla plastica alla carta del nostro packaging. Oggi, oltre il 90% del nostro packaging è realizzato in carta certificata e riciclabile. E anche questo risultato non lo abbiamo raggiunto solo coinvolgendo i fornitori, licenziatari, comuni, municipalizzate, dipendenti e consumatori con l’obiettivo di migliorare anno su anno le nostre performance di riciclo dei rifiuti ma anche proponendoci di sensibilizzare la comunità su un tema importante come l’abbandono dei rifiuti nelle strade, nei parchi, sulle spiagge – conclude - ‘Le Giornate insieme a te per l’Ambiente’, sono nate con questo obiettivo, con la collaborazione di Assoambiente e Utilitalia. Un’iniziativa giunta quest’anno alla sua quarta edizione e che ogni anno registra oltre 150 giornate dedicate alla raccolta dei rifiuti, centinaia di collaborazioni locali con scuole, società sportive e associazioni ambientali e sociali, e migliaia di volontari, tra dipendenti e cittadini”.
Economia
Diritti, a StatisticAll confronto su uguaglianze e lotta a...
Cristina Freguja: "Bisogna far capire al pubblico che è necessario valorizzare l’ eterogeneità".
Inclusione e diritti sono tra i temi trattati a StatisticAll, il festival della statistica e della demografia in corso a Treviso. Nel panel intitolato “Uguaglianze, discriminazioni e diversity policy: dati, divari e diritti” si è osservato il quadro contemporaneo nazionale e internazionale sulla giustizia sociale, i diritti umani e le politiche di inclusività. La statistica ci può aiutare a rispondere a una domanda: la nostra società si sta finalmente liberando delle discriminazioni di genere, origine etnica, religione, orientamento sessuale o, invece, si tratta di un fenomeno in continuo aumento? Un compito arduo e allo stesso tempo imprescindibile per comprendere meglio la contemporaneità.
“La statistica ufficiale ha investito molto, negli ultimi anni, nella misura delle disuguaglianze, anche per far emergere fenomeni sommersi, cercando attraverso le indagini di studiare anche i processi discriminatori. Siamo in un contesto internazionale che spinge in questo senso, l’ Europa lavora contro queste discriminazioni” ha spiegato Cristina Freguja che poi ha aggiunto: “un problema che esiste anche sui luoghi di lavoro. Bisogna far capire al pubblico che è necessario valorizzare l’ eterogeneità. In questo modo si possono creare relazioni che creano coesione, un tessuto sociale. Un ambiente che favorisce la pluralità non avvantaggia solo la persona, ma la stessa produttività dell’azienda.“
Anche Agnese Canevari, dirigente dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR)–Dipartimento Pari Opportunità–PCM, ha voluto sottolineare come l’ambiente lavorativo possa fare la sua parte raccontando i risultati di una ricerca svolta con l’Istat: “In termini generali una persona su quattro ha dichiarato che il proprio orientamento sessuale ha costituito una discriminante sul posto di lavoro. Le persone non si sono sentite libere, nel proprio ambiente di lavoro, di manifestare la propria identità. Il tema dell’equality data è fondamentale, e il fenomeno della discriminazione deve essere dapprima conosciuto per essere poi affrontato. Linda Laura Sabbadini, che è stata Chair di Women20, ha analizzato il panorama internazionale: "La scarsa sensibilità della rilevanza statistica ufficiale ai fini di adozione di strategie, è un elemento fondamentale di cui tenere conto. Questo è un problema generale che si ha sempre nei contesti internazionali e mondiali. Si riflette particolarmente sulle discriminazioni, specie quelle di genere. Abbiamo paesi del G20, come la Russia, l’Arabia Saudita, il Brasile, in cui c’è il deficit di conoscenza su temi come la violenza sulle donne”.
Una testimonianza dall’estero è fornita anche da Tommaso Vitale, professore di Sociologia nell'Istituto di Studi politici di Parigi (Sciences Po): “La cosa più importante attiene al tipo di conoscenza di cui disponiamo sui fenomeni del razzismo, che può essere individuato come percezione soggettiva della discriminazione o sulle attitudini delle persone. La scelta in Francia è stata di demandare a un ente pubblico di misurare ogni anno le attitudini, con un campione significativo della popolazione. Il questionario è sottoposto a una commissione formata da esperti, in statistica pubblica e alla società civile. Pur nella volontà di mantenere il cuore e gli indicatori fissi, ogni anno viene introdotta una nuova questione a seconda della sensibilità dei cittadini. Credo che vi sia qualcosa di importante in questo metodo: è un metodo che coinvolge molte associazioni”.
Economia
Ue, Saraceno (Ofce): “Possiamo avere un’Europa...
Intervento a StatisticAll con un focus sul futuro del Vecchio Continente
"Viviamo in un mondo in cui è difficile pensare che uno stato europeo, che sia l’Italia, la Francia o la Germania, possa da solo far fronte alle sfide globali. Dobbiamo ragionare in una dimensione europea, non ci sono le risorse per fare diversamente. È, però, possibile immaginare un’Europa diversa da quella avuta fino ad oggi”. Così Francesco Saraceno, vice direttore dell'Ofce, centro di ricerca in economia di Sciences Po a Parigi, durante il panel dal titolo “Un’altra Europa è possibile? La governance europea e il suo futuro” ospitato all’interno di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia in corso a Treviso.
Con l’inflazione che torna rapidamente sotto controllo, occorre tornare a concentrare l’attenzione sulle sfide strutturali che il vecchio continente deve affrontare e un cambiamento che può avvenire anche a livello monetario: “Un altro euro è possibile e viste le sfide che abbiamo davanti è necessario – ha aggiunto Saraceno – L'Europa è drammaticamente in ritardo sulle sfide della transizione e della produttività, per questo non si può fare a meno di immaginare un'Europa moderna che funzioni meglio".
Economia
StatisticAll, Chelli (Istat): “AI è di supporto per nostro...
“Nel campo della statistica l’intelligenza artificiale ci può aiutare a trovare velocemente, consultando un numero infinito di documenti e di archivi, ciò che stiamo cercando”. Così Francesco Maria Chelli, presidente Istat, in occasione della decima edizione di StatisticAll, il Festival della Statistica e della Demografia. Una quattro giorni intensa e ricca di appuntamenti sul tema “Statistiche senza frontiere. Fiducia, etica, sistema: il futuro dei dati in Europa”, in svolgimento a Treviso.