Gli Stati Uniti spingono per il cessate il fuoco a Gaza – Ascolta
Gli Stati Uniti intensificano le pressioni per un cessate il fuoco a Gaza chiedendo un voto del Consiglio di Sicurezza Onu su una tregua e con un tour di Antony Blinken nella regione. Il segretario di Stato visiterà Egitto, Israele, Giordania e Qatar nel suo ottavo tour regionale dallo scoppio della guerra. La visita di Blinken in Israele arriva all’indomani dell’uscita largamente annunciata e poi rinviata di un giorno, dopo la liberazione di quattro ostaggi in un’operazione a Gaza di Benny Ganz, dal governo di unità nazionale. Proprio in occasione dell’arrivo di Blinken nell’area un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, lancia un appello agli Usa.
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Russia, le foto degli Eurofighter italiani su Kaliningrad
Le immagini dei caccia su un canale Telegram
Le foto degli Eurofighter italiani che volano sui cieli di Kaliningrad finiscono su un canale Telegram russo. Il canale Fighterbomber, che ha oltre mezzo milione di iscritti, ha diffuso alcune foto scattate in volo agli Eurofighter italiani in volo su Kaliningrad. ''Nella regione speciale di Kaliningrad tutto è abbastanza stabile - recita il post - Gli Eurofighter italiani sono venuti a vedere i nostri bellissimi aerei e a mettersi in mostra''.
In tono sarcastico, il post prosegue affermando: ''Mi chiedo se sono qui per il 2% di indennità giornaliera e se i loro finanziatori italiani abbiano finito i soldi sui conti correnti per i viaggi di lavoro e per pagare l'alloggio del personale''.
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Esteri
Nato, Crosetto: “Regole Ue ostacolano difesa”
Se l'Unione Europea "non si rende conto che le regole burocratiche non possono impedire alle nazioni di difendersi", vuol dire che fa una "scelta politica", giudicando "regole burocratiche" più rilevanti della "difesa nazionale ed europea". Lo sottolinea il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine della Ministeriale Nato a Bruxelles, che invita a chiedere al ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, quando l'Italia raggiungerà il 2% del Pil nella spesa per la difesa, come richiesto dalla Nato.
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Esteri
Hamas e il dopo-Sinwar, come funziona la successione e chi...
Sette i possibili candidati a sostituire il leader ucciso da Israele
"Eliminato" Yahya Sinwar si apre la corsa alla successione ai vertici di Hamas. Secondo la tv saudita Al Sharq è attesa a Doha, in Qatar, una riunione della leadership del gruppo all'estero per scegliere il successore di Sinwar, ma Hamas anche potrebbe optare per un "consiglio direttivo", ovvero una guida collegiale. A confermare la morte di Sinwar è stato Khalil al-Hayya, leader di Hamas a Gaza ma che vive in Qatar.
Chi sono i candidati
Il suo nome circola per la 'promozione' così come quelli di Mohammad Sinwar, fratello di Yahya Sinwar, e di Khaled Meshal. Di seguito tutti i possibili 'eredi' di Sinwar:
KHALIL AL-HAYYA: nato a Gaza nel 1960, è il leader del gruppo a Gaza, ma vive in Qatar. Ad agosto è stato scelto come numero due dell'ufficio politico di Hamas. I media israeliani ricordano come mantenga stretti legami con l'Iran e come abbia lasciato la Striscia di Gaza prima dell'attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas in Israele. Ha avuto un ruolo di primo piano nei mesi di negoziati, tuttora in stallo, per un cessate il fuoco e un accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nell'enclave palestinese.
KHALED MESHAL: è considerato una delle figure più potenti all'interno del Politburo di Hamas. Nato in Cisgiordania nel 1956, è il responsabile di Hamas all'estero e ne ha guidato per 21 anni l'ufficio politico (1996-2017) di cui ancora oggi fa parte. Ha vissuto in Kuwait, per poi trasferirsi in Giordania, dove nel 1997 è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento. 'Fuggito' in Qatar, ha poi vissuto in Siria dal 2000 al 2012, prima di tornare in Qatar, dove vive ancora oggi. Nell'ultimo anno è stato coinvolto nei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Fonti israeliane sottolineano la divergenza di opinioni tra Meshal e Sinwar, soprattutto in merito ai rapporti con l'Iran. Secondo notizie mai confermate diffuse ieri sera dalla libanese Lbci, che citava fonti non meglio precisate, potrebbe aver già assunto la guida 'ad interim' del movimento, anche per quanto riguarda i contatti con le parti coinvolte nei negoziati.
MOHAMMAD SINWAR: è il fratello minore di Yahya Sinwar. Nato a Khan Yunis, oggi 49enne, è considerato un veterano del braccio armato del gruppo. Apparso raramente in pubblico, secondo la stampa israeliana, sarebbe il 'candidato' con meno possibilità di raccogliere l'eredità di Yahya Sinwar. Secondo Channel 13, Israele ha tentato per cinque volte di uccidere Mohammad Sinwar.
MOUSA ABU MARZOUK: nato nel 1951 a Rafah, ha contribuito alla fondazione di Hamas nel 1987. E' uno degli esponenti dell'ala politica del movimento, siede nell'ufficio politico.
MUHAMMAD ISMAIL DARWISH: è il capo del Consiglio della Shura di Hamas dall'ottobre dello scorso anno. Il suo nome era circolato ad agosto, dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh. Secondo la tv saudita Al Sharq, sarebbe sotto la sua presidenza un eventuale "consiglio direttivo" per il dopo-Sinwar.
HUSAM BADRAN: nato a Nablus nel 1996, vive a Doha ed è nel Politburo di Hamas. In passato era uno dei leader di spicco del braccio armato di Hamas in Cisgiordania.
MOHAMMED NASR: è nell'ufficio politico di Hamas e secondo media sauditi potrebbe aspirare alla 'promozione'.
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