Levialdi Ghiron (Tor Vergata): “Medici non sono meri erogatori di prestazioni”
Al Convegno del Collegio Italiano dei Chirurghi, ‘chiamati a rispondere a molteplici cause penali, il più delle volte infondate, perdono la serenità’
“La responsabilità derivante dall’esercizio delle professioni sanitarie, rappresenta un tema che negli ultimi decenni ha acquisito sempre maggiore visibilità e risonanza, tra gli addetti ai lavori e presso l’opinione pubblica. Ad un medico si richiedono molte capacità, conoscenze teoriche, abilità tecniche, ma anche attitudini umane e comunicative. Il medico, i professionisti sanitari in generale non possono essere considerati solo dei meri erogatori di una prestazione, quello sanitario non è solo un servizio da fornire senza ritardi e senza errori, come in alcuni frangenti è stato considerato. Chiaramente, proprio la complessità della professione medica rende difficile creare una normativa di riferimento che possa alla stessa maniera garantire la salute dei cittadini e, contestualmente, tutelare la dignità delle professioni sanitarie”. Lo ha detto Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università degli Studi di Roma Tor Vergata intervenendo al convegno ‘La colpa medica, le linee guida e il ruolo delle società scientifiche’ promosso a Roma dal Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC) con il patrocinio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
“La pandemia correlata al Covid-19 ci ha offerto una lezione importante mostrandoci i limiti dell’attuale sistema, il cui punto cardine è la legge 24/2017 (Sicurezza delle cure in sanità, ndr ) – ha sottolineato Ghiron - Infatti per quel periodo di emergenza sanitaria è stato necessario introdurre soluzioni normative temporanee a significare che la legislazione vigente non era sufficiente ad inquadrare e dare risposta a tutte le situazioni che si verificavano nel quotidiano. La legge24/2017 ha modificato in maniera sostanziale il sistema della responsabilità professionale, sottolineando la necessità di porre il paziente al centro di un sistema di cure efficaci ma anche e soprattutto sicure, ma nella sua attuazione ci si è resi conto che necessita di modifiche per raggiungere tutti gli obietti che il legislatore si era prefissato con l’emanazione della stessa, bilanciando l’esigenza di salvaguardia degli operatori sanitari, la loro professionalità e la serenità necessarie nel prendere le decisioni migliori per il paziente. Serenità che viene spesso meno per le molteplici cause penali, il più delle volte infondate, a cui sono chiamati a rispondere i medici”.
Il problema maggiore, secondo Ghiron “non sono le sentenze, che li vedono in più del 90% dei casi assolti, ma il disagio, l’angoscia e le spese che un medico si trova ad affrontare ogni volta che, magari per un atto dovuto, viene coinvolto in un’inchiesta penale per aver assistito un paziente o per aver cercato di salvargli la vita. Come sappiamo nelle more della revisione della normativa sulla responsabilità medica, che è ormai unanimemente ritenuta necessaria, è stato previsto nel decreto Milleproroghe “lo scudo penale” per gli operatori sanitari fino al 31 dicembre 2024, che prevede la punibilità solo nei casi di dolo o colpa grave, riproponendo in sostanza la stessa misura adottata nel periodo dell’emergenza sanitaria” dovuta al Covid-19. “Tra i vari obiettivi della legge 24/2017 vi era quello di definire in maniera chiara e possibilmente definitiva i vari aspetti della responsabilità civile e penale e le modalità con cui le strutture e i professionisti sanitari potevano essere chiamati in causa. Tali obiettivi sono stati solo in parte raggiunti” ha ricordato il Rettore che ha poi concluso: “Le difficoltà interpretative hanno evidenziato in maniera chiara l’importanza di delineare una normativa che sia non solo efficace ma anche di agevole e possibilmente univoca interpretazione da parte di chi si trova a vario titolo coinvolto in tali fattispecie. Il sistema della responsabilità medica previsto nella legge 24/2017 deve essere ripensato e sicuramente lo sarà anche alla luce dei lavori della Commissione ad hoc istituita presso il Ministero di Giustizia”.
Cronaca
Sciopero dei mezzi pubblici: oggi 24 ore di stop a bus,...
Come sempre ci saranno delle fasce di garanzia
Venerdì nero per i mezzi pubblici. Oggi, 20 settembre, si fermano in tutta Italia bus, tram e metropolitane per uno sciopero congiunto delle organizzazioni sindacali Usb lavoro privato, Cobas lavoro privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti.
A causa della grave situazione meteo che ha causato alluvioni e inondazioni nella regione Emilia Romagna, lo sciopero è stato revocato nei bacini Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna.
Orari e fasce di garanzia
Ventiquattro ore di sciopero nazionale, con astensione dalle prestazioni lavorative dalle ore 8:30 alle ore 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio, garantendo quindi le fasce protette della prima mattina fino alle 8.29 e della fascia 17.01-19.59. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge, precisamente da inizio del servizio diurno fino alle ore 8:29 e dalle 17:00 (comprese) fino alle ore 19:59.
CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB hanno dichiarato che le motivazioni dello sciopero sono "l'indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario, e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL". Mentre per USB Lavoro Privato è il "mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”.
Roma
A Roma l'agitazione di Cobas, Adl, Sgb, Cub Trasporti e Usb lavoro privato interesserà sia la rete Atac sia le linee periferiche gestite da RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis. Il servizio sarà regolare fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20. Parallelamente, sempre venerdì 20 settembre, uno sciopero di quattro ore, dalle 8,30 alle 12,30, proclamato da Usb Lavoro Privato e Orsa, interesserà la sola rete Atac. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge (da inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59.
Milano
A Milano, fa sapere l'ATM lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18 fino al termine del servizio. Mentre sulla Funicolare Como-Brunate gli orari sono leggermente diversi con conseguenze sul servizio dalle le 8:30 alle 16:30 e dopo le 19:30 fino al termine del servizio.
Cronaca
Maltempo Italia, ancora pioggia da lunedì: cosa dobbiamo...
Un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud
Ancora pioggia sull'Italia nella settimana dal 23 settembre. Dopo una breve pausa nel weekend, con molte città dell'Emilia-Romagna e delle Marche che contano i danni delle alluvioni, le previsioni meteo confermano che già a partire da lunedì un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud.
La perturbazione provocherà un graduale peggioramento delle tempo, con precipitazioni significative soprattutto al Nord e sulla Toscana, accompagnate da un nuovo calo delle temperature che scenderanno in maniera progressiva. Non è escluso, purtroppo, che le piogge, accompagnate da venti forti, possano causare locali allagamenti e disagi, specie in Lombardia e poi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
LA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA
Dopo il passaggio della perturbazione, a partire da mercoledì 25 settembre la pressione tornerà ad aumentare al Centro-Sud, regalando giornate via via più soleggiate e anche più calde. Diversamente, il Nord sarà ancora condizionato da un flusso instabile proveniente dall'Oceano Atlantico e sarà così almeno fino a venerdì 27 settembre, con delle piogge e alcuni temporali che potranno interessare buona parte delle regioni settentrionali, risultando tuttavia più diffuse e più forti sui settori montuosi e sulle alte pianure.
Ci sarà un contrasto termico dopo metà settimana. Se le temperature saliranno infatti in maniera importante al Centro-Sud, riportando un clima praticamente estivo su queste zone, al Nord sarà ancora abbastanza fresco.
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 19...
Nessun '6' né '5+1', jackpot sale a 77,7 milioni
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del SuperEnalotto di oggi 19 settembre 2024. Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 77,7 milioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare le vincite
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 3, 13, 44, 45, 56, 61. Numero Jolly: 33. Numero Superstar: 34.