Berlusconi, attacco M5S durante commemorazione: Forza Italia lascia Aula
Ricciardi: "Non accettiamo la beatificazione". Fratelli d'Italia: "Vomitevole"
Scintille durante la commemorazione di Silvio Berlusconi alla Camera. "Noi riteniamo che l'eredità di Silvio Berlusconi sia stata politicamente e moralmente disastrosa", ha detto durante il suo intervento Riccardo Ricciardi del Movimento 5 Stelle. I deputati di Forza Italia, oltre a protestare vigorosamente per le parole del pentastellato, hanno lasciato l'aula.
Cosa ha detto Ricciardi (M5S)
"Non è mai esistito un presidente condannato per frode fiscale, che ha legittimato gli evasori fiscali, che dava sempre la colpa ai giudici, ha inquinato rapporti tra politica e magistratura", ha detto Ricciardi, più volte interrotto dalle proteste dei banchi della maggioranza.
"Non accettiamo la beatificazione di una persona", ha proseguito il deputato del M5s aggiungendo: "Non dimentichiamo che questo Parlamento ha votato, per ordine di Berlusconi, il fatto che Ruby era la nipote di Mubarak. A quest'aula dobbiamo rispetto". Tra le proteste dei deputati di Forza Italia, che hanno lasciato l'aula, Alessandro Cattaneo ha commentato: "Non è stata commemorazione ma uno sciacallaggio di natura politica".
La reazione di Tajani
''Se a M5S andava bene Berlusconi nel governo Draghi, non vedo perché non dovrebbe andare bene adesso. Non capisco perché il giudizio morale dovrebbe essere cambiato. Se era così negativo, perché accettare di stare insieme...'', è stata la dura replica di Antonio Tajani alle critiche di M5S.
Fratelli d'Italia: "Attacco vomitevole"
"Vomitevole usare la commemorazione di un morto per attaccare la sua figura, chiunque esso sia, compreso Silvio Berlusconi. Noi non saremo mai come questi sciacalli pentastellati. Per questo siamo usciti dall'Aula", ha detto il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Augusta Montaruli, sui social.
"Capisco che per loro sia un momento di difficoltà, che gli piacerebbe recuperare quella vecchia base elettorale che, una volta scoperto il bluff, li ha abbandonati, ma l'attacco a Berlusconi a opera del vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi, è uno dei punti più bassi vissuti dal Parlamento italiano. Pur di fare notizia sono arrivati a lambire il vilipendio di cadavere, con la solita ignoranza e disonestà intellettuale che contraddistingue il loro agire. Chi non è capace di portare rispetto verso la persona e confonde il piano politico con quello personale non dovrebbe fare politica", ha detto il deputato di Fratelli d'Italia, Antonio Baldelli.
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega:...
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra la presidente del Consiglio e l'ex premier a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".