A pochi giorni dalla sua elezione tra le fila di Alleanza Verdi Sinistra, le hanno tolto il braccialetto elettronico con cui era ai domiciliari
La neo europarlamentare Ilaria Salis è libera. La polizia ungherese ha lasciato il suo domicilio a Budapest, dopo averle tolto il braccialetto elettronico. Lo si apprende da fonti legali. A pochi giorni dalla sua elezione tra le fila di Avs, è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare. La donna è accusata di aver aggredito alcuni partecipanti di una manifestazione neonazista a Budapest dell'11 febbraio 2023, i reati al centro del procedimento prevedono una condanna fino a 24 anni di carcere.
"Finalmente! Siamo felici della notizia che giunge da Budapest, l'europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l'hanno indicata centinaia di migliaia di elettori", dicono in una nota congiunta Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs. "Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo".
Ilaria Salis eletta europarlamentare
Ilaria Salis è stata eletta alle elezioni europee. "Ilaria ha preso 170 mila preferenze, 120mila nel nord ovest e il resto in Sardegna e Sicilia", ha detto il padre Roberto Salis a fine spoglio delle schede. Se l'Ungheria chiederà la revoca della sua immunità da europarlamentare, come preannunciato dal capo di gabinetto del governo ungherese Gergely Gulyás, sarà il Parlamento europeo ad avere l'ultima parola.
E a Strasburgo cosa dicono? Il Parlamento Europeo "non commenta casi singoli. Al di là delle disposizioni generali stabilite dalla legge elettorale", l'immunità dei deputati europei "è principalmente definita dalle leggi elettorali nazionali. Vi invito a rivolgervi alle autorità italiane. In base alle disposizioni vigenti, un candidato eletto eurodeputato beneficia delle immunità previste dall'articolo 9.2 del protocollo sui privilegi e sulle immunità, ma non commentiamo casi singoli" ha detto la viceportavoce capo del Parlamento Europeo Delphine Colard.
Ilaria Salis: "Pronta per fare la mia parte"
La docente da europarlamentare godrà dell'immunità. "Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto - ha scritto in un post su Instagram, dopo aver ricevuto la notizia dell'elezione -. Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all'estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l'uguaglianza e si trova a subire ingiustizie". "L'antifascismo, oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale. Abbiamo dimostrato - ha scritto - che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo. Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.