Italiani all’estero, Assemblea Plenaria del Cgie dal 17 al 21 alla Farnesina
Sì svolgerà a Roma dal 17 al 21 giugno l’Assemblea Plenaria del Cgie, Consiglio Generale degli Italiani nel Mondo, chiamato in questa occasione a eleggere il nuovo segretario generale dopo la morte di Michele Schiavone. I lavori, che si svolgeranno presso il ministero degli Esteri, nella sala delle conferenze internazionali, si apriranno lunedì 17 alle 9.30 con la riunione del comitato di presidenza per continuare nel pomeriggio con la riunione delle Commissioni Continentali e dei Consiglieri di Nomina Governativa.
La seconda giornata di lavoro si aprirà con il saluto del direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Maeci, Luigi Maria Vignali, al quale seguirà un minuto di silenzio in ricordo del segretario generale Michele Schiavone e il precedente segretario esecutivo Marco Nobili. Da qui i lavori entreranno nel vivo con il seggio elettorale per l’elezione del nuovo segretario generale e, dove necessario, eventuali elezioni di un nuovo vice segretario generale o di un nuovo componente del Comitato di presidenza. Nel pomeriggio si riuniranno le commissioni tematiche.
In programma per mercoledì l’intervento del vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che sarà anche trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della Farnesina.
I lavori dell’Assemblea Plenaria del Cgie continueranno con la relazione del governo e del neo segretario generale eletto.
All’ordine del giorno dei lavori del Consiglio generale degli Italiani all’estero, che si concluderanno venerdì 21 giugno, la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero, la proposta di modifica del regolamento interno del Cgie, la proposta di riforma della legge istitutiva dei Comites (comitati eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero).
Prevista per l’ultimo giorno dei lavori l’informativa del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. I lavori della 46ema Assemblea Plenaria si concluderà con il voto su mozioni e ordini del giorno.
Esteri
Italiano arrestato in Venezuela, Tajani convoca incaricato...
Il ministro degli Esteri su X: "Protestiamo con forza per mancanza informazioni su detenzione"
"Ho fatto convocare stamani l’incaricato d’affari del Venezuela per protestare con forza per la mancanza di informazioni sulla detenzione del cittadino italiano Alberto Trentini e per contestare l’espulsione di 3 nostri diplomatici da Caracas. L’Italia continuerà a chiedere al Venezuela di rispettare leggi internazionali e volontà democratica del suo popolo". Così in un post su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Alberto Trentini, chi è e cosa è successo
E' di ieri l'appello al governo italiano da parte dei familiari di Alberto Trentini, cooperante italiano di cui non si hanno più notizie da quando è stato fermato il 15 novembre scorso dalle autorità del Venezuela. La famiglia, in una nota diffusa con l’avvocato Alessandra Ballerini, chiede di "porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per ripotare a casa Alberto e garantirne l'incolumità".
Alberto Trentini è un cooperante italiano della Ong Humanity & Inclusion. Fondata nel 1982, la Ong lavora in una sessantina di Paesi "al fianco delle popolazioni vulnerabili, specialmente quelle con disabilità". Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo.
Esteri
Accordo tra Israele e Hamas raggiunto solo in parte –...
L'accordo tra Hamas e Israele per un cessate il fuoco a Gaza è solo in parte raggiunto. Anche se come scrive Haaretz che cita una fonte israeliana i negoziati sono ancora in corso. Secondo fonti palestinesi è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma il suo annuncio è stato ritardato a causa di disaccordi sui meccanismi di attuazione. Per il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, il leader de facto di Hamas a Gaza, Muhammad Sinwar, è d'accordo in linea di principio con i termini dell'accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco.
Esteri
Pizza all’ananas a 118 euro, si riaccende il...
Accade nella pizzeria Lupa di Norwich, in Inghilterra, che ha introdotto l'opzione nel suo menu di consegna online
La pizza all'ananas torna alla ribalta delle cronache dopo la decisione di un ristorante di far pagare circa 118 euro per aggiungere questo - a dir poco controverso - ingrediente sul piatto simbolo dell'italianità. Accade nella pizzeria Lupa di Norwich, in Inghilterra, che, più per provocazione che per altro, ha messo in mostra la sua creatività introducendo l'ananas nel suo menu di consegna online.
"Sì, per 100 sterline puoi averlo. Ordina anche lo champagne! Forza, mostro!", schernisce il nuovo menu sull'app di consegna Deliveroo. Ma non ci sono ancora stati ordini. Sorprendentemente, questo non è tuttavia il prezzo più alto per un ananas nell'ultimo anno: lo scorso maggio sul mercato californiano è infatti arrivata una variante rossa da 395,99 dollari.
Ma come nasce la pizza all'ananas? Sono gli anni '60 quando uno chef canadese prese la decisione di mettere dell'ananas in scatola sopra una pizza al prosciutto. Quando Sam Panapoulos creò quella che lui e suo fratello-complice chiamarono 'pizza hawaiana', si trattò di una violazione del protocollo culinario italiano che avrebbe avuto echi nei secoli. Circa sei decenni dopo, la questione se l'ananas sia adatto alla pizza è un argomento che divide nazioni, comunità e persino famiglie.
Il dibattito sull’ananas in cucina: amore o odio?
"Dico 'no' all'ananas", ha detto telefonicamente a Cnn Travel lo chef della Lupa, Quin Jianoran. I fratelli Panapoulous hanno mescolato "sapori agrodolci cinesi con un prodotto tradizionale italiano", spiega. "È molto controverso, perché la gente o lo ama o lo odia. Stiamo solo prendendo posizione". E anche social media si sono riempiti di commenti contrastanti, con alcuni utenti che definiscono l’idea geniale e innovativa, mentre altri la considerano un’esagerazione.
Il ristorante, dal canto suo, ha promesso di inserire l'ananas nel suo menù speciale mensile se i risultati di un sondaggio del Norwich Evening News, un quotidiano locale, saranno a favore del frutto. Al momento, la fazione dei 'no' è in testa con il 62% dei voti, anche se non è ancora stato deciso se il prezzo di 100 sterline si applicherà al piatto offerto nel ristorante fisico. "Le mie opinioni potrebbero cambiare!" ride Jianoran. "Potrebbero essere 200, potrebbero essere 2, chi lo sa."
Mentre l'ananas è stato tradizionalmente evitato dai pizzaioli italiani, un anno fa il maestro della pizza napoletana Gino Sorbillo ha introdotto una pizza all'ananas divisiva nel suo menù in Via dei Tribunali, la via della pizza più nota di Napoli, la capitale mondiale della pizza. La sua intenzione, ha detto, era quella di "combattere i pregiudizi alimentari".