Camera, Mollicone (Fdi): ”Io presidente super partes, da M5s ignoranza istituzionale”
“Replico al gruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura per la difesa dell’istituzione che ho l’onore di rappresentare da inizio legislatura, ricordando ai componenti che l’incarico di Presidente è un incarico elettivo. Nell’attuale legislatura nella commissione che ho l’onore di presiedere maggioranza e opposizione hanno condiviso provvedimenti importanti: il 25% dei provvedimenti conclusi in commissione è appannaggio dell’opposizione e tre leggi – di cui una comprensiva anche di una delega al Governo – sono state votate all’unanimità. In Commissione ho sempre tutelato i diritti dell'opposizione. Abbiamo votato 4 leggi in sede legislativa, l'unica commissione alla Camera, fra cui proprio una dell'opposizione''. Lo dichiara il Presidente della Commissione Cultura della Camera e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.
''Desta sincera ilarità il fatto che tra i firmatari della surreale richiesta ci sia il collega Amato che è stato sospeso 15 giorni, il massimo dei giorni di sospensione che puó attribuire l’Ufficio di Presidenza, per aver occupato l’aula della Giunta delle Elezioni vietando l’esercizio delle funzioni ai deputati della Repubblica. Tra loro, sempre sospeso per 15 giorni per lo stesso fatto e -come ha ricordato il Vice Presidente della Camera Mulè - per aver aggredito un assistente parlamentare, c’era anche il collega Donno, che oggi, sprezzante del ridicolo, annuncia querela contro me e contro i colleghi che lo avrebbero aggredito quando lui stesso, in tutte le interviste, ha dichiarato di non essere in grado di stabilire chi materialmente lo avesse colpito.
''In più, l’ufficio di Presidenza, a cui mi sono sottoposto e ho riconosciuto le sanzioni, ha stabilito che io ho fatto solo invasione dell’emiciclo e diverbio verbale, come testimoniano le immagini. L’analisi delle stesse immagini, anzi, puó portare a grandi sorprese che non anticipo qui ma che ho dato ai miei legali con l’indicazione di verificare la sostenibilità di una querela per aggressione, diffamazione e falso ideologico. Donno non è nuovo a simili comportamenti, che tendono a destabilizzare l'aula e a provocare chi non la pensa come lui, evidentemente per supplire alla carenza di contenuti: il solo fatto di affiancarlo a Matteotti è un vergognoso insulto alla sua memoria e importanza storica.”
Politica
Gasparri: “Musk, Zuckerberg e Amazon banditi fiscali,...
Il capogruppo di Forza Italia: "Sulle banche, ribadisco, si possono cercare tecnicalità fiscali a vantaggio del bilancio dello Stato ma senza introdurre nuove tasse"
"Siamo contrari a nuove tasse a carico di chi già le paga. Ricordo, pochi lo sanno, che le banche già pagano una tassa supplementare rispetto agli altri. Invece tutto ciò che emergerà da intese con il governo, senza introdurre nuove tasse, con il confronto e il dialogo con le parti lo valuteremo quando sarà il momento". Lo afferma ad Affaritaliani.it il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri parlando della prossima Legge di Bilancio per il 2025.
"Se vogliamo parlare di tasse - spiega ancora Gasparri - bisogna tassare i giganti della Rete che non pagano nulla, una vera vergogna. Sono banditi fiscali che tutto il mondo dovrebbe tassare e penso ad Amazon, Zuckerberg, Musk e tutti i giganti del web. Ci sono poi grandi gruppi, e non parlo delle banche, che grazie a una maggiore crescita economica aiutano anche lo Stato, perché più un'azienda fattura e più paga imposte. Sulle banche, ribadisco, si possono cercare tecnicalità fiscali a vantaggio del bilancio dello Stato ma senza introdurre nuove tasse", conclude il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama.
Politica
“Segre agente sionista”, a corteo pro Pal a...
Coro di solidarietà. La Russa: "Pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate"
"Liliana Segre agente sionista". Al corteo pro Palestina di oggi a Milano spuntano cartelli con la foto della senatrice a vita indicata, insieme ad altri tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, Riccardo Pacifici e John Elkan, come 'complice' di Israele. Un gesto stigmatizzato con forza dalla politica che ha espresso solidarietà bipartisan alla senatrice Segre.
"Condanna ferma e decisa per quanto accaduto al corteo pro Palestina di Milano, durante il quale sono stati esposti cartelli con nomi e cognomi di persone che vengono accusate di essere 'agenti sionisti', tra cui la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crosetto e Riccardo Pacifici", scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate. A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica", conclude La Russa.
"Dopo la lista di proscrizione arrivano le foto in corteo - afferma su Facebook Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile nazionale del partito -. Il prossimo passo quale sarà? Solidarietà alla comunità ebraica, a Liliana Segre, a Riccardo Pacifici e a tutti gli amici di Israele coinvolti in questa indecente minaccia. Quanto denunciato sui social da Giubilei, anche lui nel mirino degli antisemiti, non può e non deve rimanere in silenzio!", conclude
“Liliana Segre merita solo rispetto, per la sua storia, per il suo pensiero, per il suo impegno politico e culturale - dice il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi - . Oggi anche, con il ministro Crosetto, la solidarietà delle politica, delle istituzioni e della società civile per quanto accaduto a Milano: un fatto indegno che insulta la città, che deve restare un esempio di apertura e pluralismo culturale", è il richiamo di Lupi.
Di "foga cieca e settaria" parla Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva stigmatizzando i manifestanti pro-Pal che "sono arrivati al punto di infangare la figura della senatrice a vita Liliana Segre, presentata in alcuni cartelli come 'agente sionista'. Nell’esprimere piena solidarietà alla senatrice Segre, che rappresenta un punto di riferimento indiscusso di garbo, stile e civiltà democratica, oltre che un simbolo della più profonda tragedia del Novecento come la Shoah, è bene che tutti stigmatizzino queste derive fanatiche, intolleranti e offensive che inquinano il dibattito pubblico e non fanno altro che alimentare tensioni oltre che a rendere anche un cattivo servizio alla causa che si pretende di sostenere".
Politica
Conte: “Renzi vuole distruggere il M5S, il Pd? Ci...
Il leader del Movimento 5 Stelle all'attacco: "Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia". E a Grillo dice: "Non ci intralci"
Non si placa il fuoco incrociato nel cosiddetto 'campo largo'. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte insiste nella linea dura contro Italia Viva . "Qui stiamo parlando di una forza politica che vale l'1,2% e che fa perdere 4, 5 punti alla coalizione, lo dicono tutti i sondaggi. Ed è una forza politica deliberatamente orientata a distruggere il Movimento e quindi", l'affondo anche dopo la "rottura definitiva" proclamata in vista delle elezioni in Liguria da Matteo Renzi .
"Il Pd sta accettando che il Movimento sia distrutto - va oltre Conte - . Un pensiero maligno è necessario tirarlo fuori. Si vuole distruggere il Movimento 5 Stelle. Il Pd vuole distruggere il Movimento 5 Stelle?", la domanda dell'ex premier ad 'Accordi e disaccordi' sul Nove.
Conte non le manda a dire. "Ci sono problemi con il Pd? E' inutile nasconderli. Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia: ci sono problemi con il Pd. Perché il Pd, con questa formula giornalistica del 'campo largo', intende ci ritroviamo tutti insieme appassionatamente e il pensiero che non viene esplicitato è 'noi Pd, forti del risultato alle europee, possiamo arrivare al 30% e tutte le altre forze si predisporranno, come cespugli, a farci governare'. Temo che i segnali e gli indizi vadano in questa direzione".
Quanto ai problemi interni a Movimento, non tralascia di lanciare una bordata anche a Beppe Grillo. "Noi stiamo facendo il nostro processo costituente, Grillo si è espresso e immagino che continuerà a farlo. Dobbiamo sentire la comunità, non conta il pensiero di Beppe Grillo o di Giuseppe Conte. Mi sono fatto da parte io, con tutto il gruppo dirigente, ed è giusto che si faccia da parte anche lui, o meglio che si esprima ma senza intralciare il processo costituente".