Corea Nord-Russia, a Pyongyang al via i negoziati tra Kim e Putin
I due hanno avviato prima con le rispettive delegazioni, poi a tu per tu, i colloqui previsti nell'ambito della visita a Pyongyang del presidente russo
Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-Un hanno firmato un accordo globale di partnership strategica. I due hanno avviato questa mattina prima con le rispettive delegazioni, poi a tu per tu (due ore di faccia a faccia), i colloqui previsti nell'ambito della visita a Pyongyang del presidente russo.
Un formato, ha voluto sottolineare il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov, citato dalla Tass - che permette di affrontare "le questioni più importanti, più delicate" e al quale i membri delle due delegazioni possono sempre unirsi, se ritenuto necessario.
Putin è arrivato ieri in Corea del Nord per quella che è la prima visita nel 'regno eremita' negli ultimi 24 anni. Si tratta del terzo incontro tra i due leader dal 2019.
Cosa prevede l'accordo
L'accordo porta le relazioni tra i 2 paesi "ad un nuovo livello" e "prevede assistenza reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato'', ha spiegato lo stesso Putin parlando di ''fornitura di assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti dell'accordo".
La Russia e la Corea del Nord sono ''contro le sanzioni motivate politicamente'' che ''compromettono la situazione internazionale'', ha dichiarato poi Putin nel corso di una conferenza stampa a Pyongyang. "Ci opponiamo alla pratica di applicare sanzioni e restrizioni motivate politicamente. Tali azioni illegittime minano solo il sistema economico e politico globale", ha sottolineato il leader del Cremlino come riporta la Ria Novosti.
Putin ha aggiunto che la Russia e la Corea del Nord si stanno sviluppando con successo in modo indipendente, nonostante le pressioni esterne. Il presidente russo ha garantito che Mosca e Pyongyang si daranno pieno sostegno reciproco come veri amici e buoni vicini.
Kim Jong-un dal canto suo ha definito la Russia ''l'amico e alleato più onesto'' della Corea del Nord e Putin ''il più caro amico del popolo coreano'' nel corso della conferenza stampa con Putin. E ha dichiarato che ''in questo momento, in cui il mondo intero presta molta attenzione a Pyongyang, sono insieme ai compagni russi, che sono i nostri amici e compagni più onesti, in questa sala delle cerimonie".
Kim Jong-un ha quindi notato che il ''potentissimo accordo'' firmato tra la Russia e la Corea del Nord non sarebbe stato possibile senza la ''eccezionale lungimiranza'' e la determinazione di Putin, che è ''l'amico più caro del popolo coreano''.
A comprehensive strategic partnership agreement was signed. It will take the interaction between the two countries “to a new level.” This applies to the political, trade and investment, cultural and humanitarian fields, as well as the security sphere;
▪️The agreement also provides for “providing mutual assistance in the event of aggression against one of the participants”;
▪️Russia “does not rule out the development” of military-technical cooperation with the DPRK;
▪️Countries are developing relations in the field of education;
▪️Interactions are developing in the field of agriculture, in the cultural and humanitarian sphere. The parties also established work in the tourism sector;
▪️The Russian Federation and the DPRK “consistently defend the idea of forming a more just and democratic, multipolar world order”;
▪️Moscow and Pyongyang’s assessments regarding the root causes of the escalation of military-political tensions coincide;
▪️Moscow and Pyongyang will continue to oppose Western sanctions;
▪️The UN Security Council sanctions regime launched by the United States “with respect to the DPRK must be reviewed.”
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.