Olimpiadi Milano-Cortina, radiologi Sirm e Coni in pista per tutela atleti
L’annuncio di avvio percorso cooperazione al Mico nella prima giornata del congresso Area radiologica
Una collaborazione fra la Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica e il Coni per supportare l'attività di diagnostica per immagini (radiografie, ecografie, Tac, Rm) a favore degli atleti olimpici e promuovere la formazione e la preparazione dei medici nell'affrontare i traumi sportivi. È l’obiettivo del primo progetto, mai realizzato in Italia, fra la Sirm e il Comitato olimpico nazionale italiano che porterà a un accordo quadro di cooperazione operativo in vista di Milano Cortina 2026. L’avvio del percorso che condurrà alla firma di un accordo di collaborazione è stato annunciato oggi, nella prima giornata del 51esimo Congresso nazionale Sirm ‘The Next Generation’ in corso al Mico di Milano fino a domenica 23 e primo Congresso congiunto dell’area radiologica, che riunisce per la prima volta circa 8mila specialisti delle tre Società scientifiche, medici radiologi (Sirm), medici nucleari (Ainm) e radioterapisti (Airo).
La radiologia è “sempre più centrale fra le branche della medicina – afferma Andrea Giovagnoni, presidente nazionale della Sirm - al cuore della diagnosi e del percorso di cura del paziente. Il nostro ruolo diventa sempre più rilevante anche nella medicina sportiva e nella gestione dei traumi. Per questo ci siamo proposti al Coni per un evento di straordinaria rilevanza come i Giochi olimpici e paraolimpici, trovando grande disponibilità per un progetto comune di lungo periodo”. Dal canto suo, il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e del Coni, Giovanni Malagò, che ha ricevuto proprio oggi la medaglia d'oro del Congresso Sirm dalle mani del presidente Giovagnoni, ‘per le sue doti di grande manager accompagnate da una passione smisurata per lo sport’ , sottolinea: “Siamo davvero contenti e orgogliosi dell’avvio di questo percorso. Il mondo dello sport ha sempre più bisogno di figure mediche specializzate nella gestione dei traumi e non solo - aggiunge Malagò - i radiologi medici italiani rappresentano un'eccellenza che valorizzeremo anche durante i giochi”.
L'accordo di cooperazione “che sarà siglato a breve – aggiunge Ettore Squillaci, delegato Sirm per le Istituzioni sportive - prevede un progetto a più ampio respiro che include un programma educazionale rivolto ai medici sportivi per definire le corrette indicazioni alle indagini di diagnostica per immagine per gli atleti con sospette patologie muscolo scheletriche, cardiovascolari, neurologiche ecc… sia nella fase acuta che nel follow up, durante il periodo di riabilitazione e recupero funzionale. Verranno organizzati corsi di formazione già a partire dal prossimo anno per creare un network nazionale di specialisti radiologi che possano rappresentare un punto di riferimento per tutti gli sportivi”.
Come osserva Giuseppe Massazza, Chief Medical Officer di Milano Cortina 2026, si tratta di “un compito di estrema utilità, non solo per garantire il successo dei giochi ma anche per creare un modello virtuoso a vantaggio dell’intera comunità nazionale, proprio nello spirito olimpico che deve rappresentare un esempio e favorire la diffusione dello sport a tutte le età”.
A tale proposito, “in Italia solo il 26% della popolazione (15 milioni) pratica sport in modo continuativo, mentre 8,3 milioni in modo saltuario - precisa Nicoletta Gandolfo, presidente eletta di Sirm - Milioni di uomini e donne che vanno incontro a traumi o incidenti anche gravi: spesso trascurati e con importanti sequele perché non adeguatamente diagnosticati o trattati. La Sirm oggi si mette al servizio, con i propri specialisti radiologi medici, anche dei milioni di sportivi non professionisti e della ‘domenica’ - prosegue - per assicurare a tutti diagnosi sempre accurate e fondamentali agli idonei successivi trattamenti per un veloce e ottimale recupero”. Si tratta di “un modo concreto per incentivare l'attività sportiva, assicurando un alto livello di competenze mediche, che possa contribuire a combattere la sedentarietà, che coinvolge un terzo della popolazione, soprattutto donne: nel 2022 il 40,2% degli uomini ha praticato uno sport in modo continuativo o saltuario contro il 29,2% delle donne”.
Sulla questione, “la recente legge che inserisce lo sport nell'articolo 33 della Costituzione - conclude il presidente Giovagnoni - impone un impegno comune per garantire la prevenzione e i corretti stili di vita. La Sirm, anche con questo accordo, si conferma in prima linea a salvaguardia della salute della popolazione incentivando l’attività sportiva in tutte le fasce d'età”.
Esteri
Onu, Meloni attesa a New York. Su invito di Biden...
Martedì l'intervento al dibattito di 'Alto livello', dove tornerà a sollevare il tema dell'emergenza migranti
E' la sua seconda volta all'Unga, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite che quest'anno celebra il suo 79esimo appuntamento. In tarda serata, quando in Italia sarà l'alba, la premier Giorgia Meloni arriverà a New York per prendere parte ai lavori nel Palazzo di Vetro, al via da domenica. L'appuntamento più importante nell'agenda newyorkese dei prossimi giorni è l'intervento al dibattito di 'Alto Livello' in cui, nella serata di martedì (19.30 ore locali), la presidente del Consiglio tornerà a parlare anche dell'emergenza migranti, come fece con forza un anno fa, quando esortò le Nazioni Unite a 'non lavarsi le mani' di fronte allo 'scempio' che si consumava nei nostri mari.
Fonti italiane spiegano che Meloni "offrirà il punto di vista dell'Italia sui principali temi dell'agenda internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, soffermandosi sulle grandi sfide" con cui il pianeta è chiamato a fare i conti: oltre al governo dei flussi migratori e il contrasto all'immigrazione illegale di massa, "la lotta alla criminalità internazionale, lo sviluppo dell'intelligenza artificiale", tra gli altri. Particolare attenzione sarà inoltre riservata alle iniziative della Presidenza italiana del G7, al nuovo approccio di relazioni paritarie lanciata dall'Italia nei confronti dell'Africa e alla necessità di costruire un nuovo rapporto con il Sud Globale.
Ma oltre all'atteso intervento al dibattito di 'Alto livello' e a una serie di incontri bilaterali in via di definizione in queste ore, nell'agenda di Meloni trovano spazio altri appuntamenti: tra questi l'intervento al 'Vertice del futuro' in programma lunedì mattina, la consegna del 'Global Citizen Award' in serata -a premiarla sarà Elon Musk- e, su invito del Presidente Joe Biden, l'intervento di martedì all’evento promosso dagli Stati Uniti a margine dell’Unga e dedicato alla minaccia delle droghe sintetiche, un'emergenza che negli States conta ben 75mila morti l'anno.
Nel dettaglio, il 'Vertice del Futuro', a cui la premier prenderà parte lunedì alle 11.15, quando in Italia saranno le 17.15, sarà aperto domenica 22 settembre dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, dal Presidente della 79ma sessione dell’Assemblea Generale, Philémon Yang, e da tre rappresentanti dei giovani (Sud Sudan, Qatar e Stati Uniti d’America). Confermata anche la partecipazione del Presidente namibiano, Nangolo Mbumba, e del Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, le cui due Nazioni hanno svolto il ruolo di co-facilitatori. Nel corso del Vertice, è prevista l'adozione per consenso di una dichiarazione politica a livello di leader, il cosiddetto Patto per il Futuro, corredata da un allegato sul ‘Digitale’ e un altro sulle ’Generazioni Future’.
In serata, alle 19, l'Atlantic Council attribuirà il 'Global Citizen Award 2024' alla premier, che verrà insignita insieme al Presidente del Ghana, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, al primo ministro greco, Kyriakos Mītsotakīs, e alla vice presidente della holding sud-coreana CJ Group, Miky Lee. Tra i precedenti vincitori figurano personalità come Shimon Peres, Henry Kissinger, Volodymir Zelensky, Christine Lagarde, Rania di Giordania, Mario Draghi; il ceo di Google e Alphabet Sundar Pichai. Meloni sarà premiata 'per il suo ruolo pionieristico di prima donna Capo di Governo in Italia, il suo forte sostegno all'Unione Europea e all'alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024'.
Martedì, a partire dalle 9, la premier prenderà parte alla sessione di apertura del dibattito di alto livello della 79ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il tema scelto per quest’anno dal Presidente dell’Assemblea Generale, l’ex primo ministro del Camerun, Philémon Yang, è 'Non lasciare indietro nessuno: agire insieme per il progresso della pace, dello sviluppo sostenibile e della dignità umana per le generazioni presenti e future'. Il dibattito generale è preceduto da una cerimonia di saluto con stretta di mano del Segretario Generale ai Capi delegazione. Dopo gli interventi di Guterres e del Presidente dell'Assemblea Generale, il primo intervento per gli Stati membri spetterà come ogni anno al Brasile, in quanto primo Stato firmatario della Carta delle Nazioni Unite. Seguiranno gli Stati Uniti in qualità di Nazione ospite.
Alle 13.30 di martedì, quando in Italia saranno le 19.30, la premier interverrà su invito del Presidente Biden all'evento, promosso dagli Stati Uniti sul contrasto delle droghe sintetiche. All’appuntamento partecipano i Paesi e le Organizzazioni internazionali che fanno parte della Coalizione Globale contro la minaccia delle 'synthetic drugs', di cui l’Italia è tra le Nazioni più attive.
In occasione del Summit, verrà adottata una Dichiarazione politica con la quale i membri della Coalizione, nelle rispettive giurisdizioni, si impegnano tra le altre cose a contrastare la diffusione delle droghe sintetiche, ad adottare misure sui fornitori dei precursori chimici, a scardinare le rotte dei trafficanti, sviluppare sistemi di monitoraggio dei modelli di consumo ed espandere l'accesso a trattamenti sanitari pubblici.
Dunque alle 19.30, l'1.30 in Italia, l'intervento al dibattito di Alto Livello dell'Unga, che chiuderà, salvo sorprese, la trasferta della presidente del Consiglio a New York. (dall'inviata Ileana Sciarra)
Economia
Sostenibilità, Zacchi (Bper Banca): “Impegnati a...
Giovanna Zacchi, Esg head strategist di Bper Banca, in occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 64esima edizione
“Bper Banca è da sempre attenta a ridurre i propri impatti ambientali ma anche ad essere un partner credibile, attento e coerente per i propri clienti, sia private che corporate. Essere sostenibili infatti vuol dire intraprendere un percorso che ci permetta di essere accanto alla nostra clientela attraverso servizi dedicati, attività di consulenza e prodotti che permettano di perseguire i propri obiettivi di sostenibilità”. Lo afferma Giovanna Zacchi, Esg head strategist di Bper Banca, in occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 64esima edizione, in svolgimento fino al 24 settembre 2024 ed intitolato ‘We are made of sea’.
“Questo vale per tutti i settori ma soprattutto per l’economia del mare - conclude Zacchi - un settore che è da sempre attento all’ecosistema in cui cresce ma che ad oggi ha intrapreso un percorso di sostenibilità per il quale ha bisogno di un credibile partner finanziario: Bper è quel partner”.
Esteri
Onu, Cardi: “Scatto reni su multilateralismo, Meloni...
L'appello dell'ex ambasciatore alle Nazioni Unite alla vigilia dell'Assemblea generale: "L'Italia metta a disposizione le sue capacità di dialogo e contribuisca a sbloccare meccanismi inutilizzati"
Forte di una solida vocazione multilaterale, l'Italia "dovrebbe mettere a disposizione le sue capacità negoziali e di dialogo sempre riconosciute" per sostenere un metodo che appare in netto arretramento in una situazione internazionale sempre più complessa. "Serve uno scatto di reni e mi aspetto dalla premier Giorgia Meloni un appello forte in questa direzione", dice all'Adnkronos Sebastiano Cardi, ex ambasciatore all'Onu, alla vigilia dell'avvio della 79ma sessione dell'Assemblea generale, a margine della quale Antonio Guterres ha convocato il "Summit per il futuro" con l'obiettivo di "ritrovare la strada verso il multilateralismo".
"L’Italia ha una lunga tradizione di paese multilateralista e dispone di capacità istituzionali, diplomatiche e intellettuali che, se mobilitate, potrebbero portare a qualche proposta utile - sostiene Cardi - In quanto presidente di turno del G7 mi aspetterei che la premier portasse un messaggio importante di leadership, con l'Italia, immersa nel Mediterraneo, membro dell'Ue e dalla forte vocazione transatlantica, pronta a prendere iniziative e ad assumersi responsabilità".
L'ex rappresentante italiano al Palazzo di Vetro invoca "uno scatto di reni" e sollecita "un appello molto forte da parte dell'Italia, che ha le carte in regola non solo per auspicarlo, ma anche per metterlo in pratica", contribuendo a "sbloccare meccanismi negoziali finora inutilizzati o per immaginarne di nuovi ad esempio in Medio Oriente, dove esistono margini per rilanciare dinamiche di dialogo,lungo la strada tracciata dagli accordi di Abramo". "Può sembrare un’idea velleitaria data la situazione, ma anche per questo è il momento giusto per approfondirla", insiste Cardi.
'nel nuovo disordine mondiale proliferano paesi con agende alternative e trafficanti'
Lunedì, a New York, il segretario generale ha invitato i Paesi membri al 'Summit per il futuro' in un momento in cui appare "clamorosa ma speriamo non irreversibile la crisi del metodo multilaterale", una crisi già evidente a partire dal 2017-2018, quando erano "forti le avvisaglie della contrapposizione tra Stati Uniti e Russia e tra Occidente e Russia", ricostruisce Cardi, che è stato anche direttore generale degli Affari politici della Farnesina e che nelle settimane scorse ha lanciato, insieme a suoi ex colleghi, International strategic network (Isn), società di consulenza internazionale.
La convocazione di Guterres, dopo l'attacco russo all'Ucraina e il 7 ottobre e "mentre tutto quello che c'è intorno sembra prefigurare una pericolosissima tendenza alla disgregazione totale, risponde all'esigenza di ritrovare la strada del multilateralismo", spiega l'ex ambasciatore. Che avverte sul rischio che "nel nuovo disordine mondiale si inseriscano e proliferino Paesi con agende alternative per posizionarsi in Africa piuttosto che nel mercato energetico, o attori non statali, trafficanti di armi e di uomini, che approfittano del caos per perseguire i loro interessi criminali".
Consapevole che il Summit per il futuro, al quale partecipano tutti i Paesi con le loro diverse sensibilità e agende, "non basterà, nessuno si aspetta idee rivoluzionarie o nuovi strumenti per rafforza il multilateralismo", Cardi sottolinea però che "le idee che emergeranno potrebbero essere le basi" per imboccare di nuovo quella strada. Immaginando, ripete, "uno sforzo per il rilancio di meccanismi regionali di composizione delle controversie, come per esempio l'Osce o il Consiglio d'Europa, se si parla del conflitto in Ucraina".