Rifugiati, Roma tre partecipa al progetto ‘Corridoi universitari’
Si celebra oggi la Giornata mondiale del rifugiato
Si celebra oggi la Giornata mondiale del rifugiato, appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per riconoscere la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Per l’occasione Unhcr lancia la campagna di solidarietà #WithRefugees, per un mondo dove tutti i rifugiati sono benvenuti perché i rifugiati hanno bisogno del sostegno di tutti, in tutte le fasi della loro vita. Anche nel periodo di studio e di formazione.
L’Università degli Studi Roma Tre ha aderito al programma “University Corridors for Refugees”, un progetto promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per permettere a studentesse e studenti rifugiati di giungere in Italia con un percorso di ingresso dignitoso e sicuro e di proseguire i loro studi. “Sappiamo che l’accesso all’istruzione è un diritto umano fondamentale. Eppure - ricorda Marco Catarci, Prorettore dell'Ateneo ai rapporti con le istituzioni scolastiche, le organizzazioni del Terzo settore e di volontariato - secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nel mondo solo il 68% dei minori rifugiati frequenta la scuola primaria e il 34 % la scuola secondaria. Nel caso dell’istruzione terziaria, poi, la percentuale si riduce al 5%”.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati segnala che dalla nascita del progetto nel 2019, 38 università italiane hanno aderito all’iniziativa, permettendo a 142 studentesse rifugiate e studenti rifugiati di proseguire gli studi in Italia.
Il programma offre a studentesse rifugiate e studenti rifugiati l’opportunità di arrivare in Italia in sicurezza per proseguire gli studi e ricostruire il proprio futuro, aspirando ad una professione in linea con le proprie potenzialità e i propri desideri. Le studentesse e gli studenti in possesso di un titolo di laurea triennale presentano nel Paese di residenza una domanda a un bando che offre una borsa di studio per la frequenza di un Corso di laurea magistrale, alloggio e altre forme di sostegno. Nell’anno accademico 2024/2025, 39 università italiane accoglieranno 67 rifugiati provenienti da Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe. L’Università Roma Tre quest’anno ha ricevuto 43 domande. Per la ripartizione dei rifugiati nelle diverse università italiane sono due le borse disponibili a Roma Tre. I due studenti selezionati provengono dallo Zambia e dall’Uganda.
La borsa di studio viene assegnata agli atenei che esonerano gli studenti da tasse e contributi e offrono tutti i servizi disponibili, compreso l'alloggio tramite accordi con gli enti regionali per il diritto allo studio.
Oltre alle borse di studio, il progetto offre, attraverso un’ampia rete di partner territoriali, il supporto necessario per affrontare con successo il programma di laurea magistrale della durata di due anni e per inserirsi efficacemente nella vita universitaria.
“Attraverso questi "corridoi universitari" - commenta il Rettore di Roma Tre, Massimiliano Fiorucci - i rifugiati possono arrivare in Italia in maniera regolare e sicura, continuando gli studi nel percorso di Laurea Magistrale e contribuendo alla vita accademica e culturale del nostro paese. Le persone costrette alla fuga dal proprio Paese sono 120 milioni a livello mondiale. Come Rettore, ritengo che l'istruzione universitaria sia un diritto e un potente strumento di inclusione. Le università sono comunità aperte a tutti coloro che cercano conoscenza, indipendentemente dalla loro provenienza. Il programma dei corridoi universitari è un esempio significativo di questa naturale dimensione internazionale e interculturale dell'Università”.
Conclude Fiorucci: “L'università gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della società di domani, fungendo da incubatore per idee innovative. L'università è il luogo della ricerca e dell'innovazione. La scoperta di soluzioni a problemi complessi richiede la costruzione di spazi dove la cooperazione internazionale e la dimensione interculturale siano coltivate. Roma Tre è un laboratorio per la costruzione di un futuro sostenibile, inclusivo e di pace”.
Le attività internazionali di accoglienza e di inclusione sono una caratteristica per Roma Tre. Nel 2021 l’Ateneo ha definito un progetto di finanziamento iniziale di 10 borse di studio destinate a studentesse e studenti afghani a seguito dei fatti di agosto dello stesso anno che avevano portato alla ripresa del potere da parte dei talebani, e ampliato con 11 borse aggiuntive nell'aprile del 2022, per un totale di 21 borse. Oltre alla borsa di studio del valore di 12.000 euro, le studentesse e gli studenti beneficiano dell'esonero totale da tasse e contributi fino al conseguimento del titolo. Gli immatricolati sono stati 19.
Già dall'Anno accademico 2021/2022 Roma Tre prevede l'esonero totale da tasse e contributi ai cittadini stranieri cui è stato riconosciuto lo status di titolare di protezione internazionale ai sensi della Convenzione di Ginevra. Inoltre è stata attivata la Clinica legale del diritto dell’immigrazione e della cittadinanza (presso il Dipartimento di Giurisprudenza): la prima clinica legale in assoluto a predisporre un servizio aperto al pubblico all’interno dei locali dell’Università stessa a partire dall’Anno Accademico 2011/2012, un front office (o sportello legale) – attivo tutto l’anno – in cui gli studenti offrono un servizio di orientamento ai diritti a migranti e richiedenti asilo, sotto la supervisione di due avvocati esperti in diritto dell’immigrazione.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.