La spaghettata di mezzanotte un rito per tre giovani su quattro
“Spaghetti e buonumore”, cantava il Quartetto Cetra nel 1954: una serata in compagnia, in cui si perde la percezione del tempo e va a finire che si fa tardi, ma ci sono ancora storie e aneddoti da raccontare. E allora arriva l’intuizione, una spaghettata come atto finale delle serate italiane più riuscite, un sipario filiforme e saporito che si abbassa lentamente su una compagnia spensierata. Simbolo di convivialità e tradizione domestica la classica spaghettata al pomodoro è il rito notturno per eccellenza, per cementare amicizie antiche e fondarne di nuove.
Una proposta così sincera da risultare irresistibile e che, ancora oggi, grazie alla Gen Z, sta vivendo una seconda giovinezza a partire dalla frequenza di consumo: in generale, il 41.3% la mangia almeno 7 volte a settimana (con un picco degli uomini 18-23enni – 49% – e nel Centro Italia – 45%) e solo il 30.4% si limita a 4 volte o meno in sette giorni. Ma la pasta non si limita ad essere la protagonista solo a pranzo o a cena. Complessivamente a più di due giovani su tre (68.6%) capita nell’anno di consumarla fuori dai momenti canonici. Quasi 1 su 4 (37,1%) lo fa almeno una volta al mese, con il 19,3% che lo fa addirittura settimanalmente (con una tendenza più marcata tra gli uomini e nel Nord Italia).
Il vero “fuori orario” è la notte, che vince con quasi 3 su 4 (73.4% - 77% per i 24-30enni), molto più del giorno (metà mattina o metà pomeriggio: 43.0%). In particolare, il 35.3% consuma la sera tardi, il 26.0% dopo una sera fuori, il 25.1% a notte inoltrata, magari dopo il concerto dell’artista del cuore (9.0%) o dopo aver ballato in discoteca (11.6%). Lo rivela la ricerca "GenZ e Pasta: amore ai pasti e non solo...", condotta dai pastai di Unione Italiana Food in collaborazione con AstraRicerche , che ha indagato il rapporto dei nativi digitali (nati tra il 1994 e il 2006) con l’alimento principe delle tavole in tutto il mondo.
La pasta conserva l’impronta della convivialità anche in versione “fuori orario”. Non si tratta solo di un attacco di fame: in versione “fuori orario” è sinonimo di felicità (32.9% - 38% per le donne 24-30enni), magari ricordando le spaghettate al mare d’estate (25.1% - 30% per gli uomini 24-30enni) o per la condivisione, la convivialità (19.3%). Può essere relax, pausa (28.5%) ma anche momento di ricarica, di nuova energia e ripartenza (23.1%). Così prende forma la spaghettata di mezzanotte, uno dei rituali più rappresentativi della convivialità italiana, che sfugge agli schemi di un pasto ordinario ma che comunque ruota attorno alla condivisione del cibo più iconico della nostra cultura. E che sia con il partner (28.9%), con altri familiari (29.9% - ma poco con i figli: 7.7%) o con amici/conoscenti (30.4% - persino con colleghi di lavoro: 5.1%), rimane un momento di felicità e convivialità, anche per quel 38.6% che la mangia da solo, riconoscendone il momento di gratificazione.
Curiosità, ma neanche troppo: per gli uomini la pasta fuori orario è più solitaria (43%), per le donne più con il partner (35%); nel Nord è spesso con amici, conoscenti, mentre nel Centro e nel Sud è più diffusa quella con familiari. Il godimento non è solo quello con la forchetta in mano: è anche quello della preparazione visto che il 76.5% ne ama la semplicità, il poco tempo richiesto dalla preparazione, il 75.3% il fatto che sia un piatto gustoso fuori orario, il 67.8% la collega al ricordo di paste notturne adolescenziali; e poi la pasta fuori orario è con tutti (conviviale: 67.5%) e per tutti (inclusiva, per tutti i gusti e le esigenze: 63.2%). Del resto, pochi movimenti che sembrano una coreografia, e in un attimo c’è già l’acqua sul fornello e si mangia tutti insieme. È proprio questo il bello: non ci sono regole ferree, perché la spaghettata di mezzanotte non è un piatto e nemmeno un pasto, ma un’esperienza di condivisione.
Ma quali sono le ricette di pasta che vanno per la maggiore in orari “unconventional”? Se il formato preferito si conferma lo spaghetto, con il 29.1% vincente per tutti (uomini, donne, da Nord a Sud), la pasta al pomodoro (33.0%) occupa il primo posto delle ricette più amate fuori dall’ordinario. Tra i formati più amati per la pasta “fuori orario”, al secondo posto ci sono le penne (22.4%), seguite dalle farfalle (12.1%). Mentre, tra le ricette più amate, al secondo posto si posiziona la aglio-olio-peperoncino (30.1%) seguita dalla carbonara (28.3%). Rispetto agli orari più consueti, cresce la preferenza anche per il tonno (23.7%), per l’arrabbiata (17.0%) e per quella in bianco (o con solo un filo d’olio: 19.3% - il doppio rispetto al ‘normale’).
"La pasta si conferma un alimento centrale nella dieta dei giovani italiani, capace di unire tradizione e modernità. Non solo un semplice piatto ma un vero e proprio simbolo di identità culturale e di convivialità. In un mondo che cambia rapidamente la pasta rimane una costante nel cuore della GenZ italiana – dichiara Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai di Unione Italiana Food - È evidente che la pasta è un elemento di coesione sociale e culturale, capace di unire le generazioni e celebrare la nostra ricca tradizione culinaria".
Le origini dello spuntino notturno per eccellenza sarebbero da tracciare nella Bologna anni ‘60, nello storico night club “Whisky a go go”. La leggenda narra che una sera, dopo un'esibizione di Lucio Dalla, a mezzanotte si servirono spaghetti gratis per tutti, diventando poi un rito che ha travalicato città e generazioni, consolidando il binomio pasta e musica e incontrando la curiosità di turisti stranieri e la passione di molti Chef. Segno dei tempi, oggi lo Spaghetto di Mezzanotte ha una giornata nazionale tutta sua, il 5 luglio. Per celebrare questa passione senza limiti di orario i Pastai di Unione Italiana Food hanno organizzato per domenica 23 giugno, a partire dalle ore 20, un evento unico: “Midnight Pasta”, una grande Spaghettata di mezzanotte in partnership con Spaghetti Unplugged, il format italiano di concerti dal vivo nato per dare voce alla nuova musica.
A partire dalle 21 circa ci sarà un Open-Mic, che consentirà a cantanti emergenti di prenotarsi ed esibirsi con alcuni brani musicali. A chiudere le performance sarà chiamata una guest star: il rapper Tredici Pietro, all’anagrafe Pietro Morandi, che intratterrà il pubblico con i suoi brani più famosi. Infine, alle 24.00, saranno serviti gli Spaghetti cacio e pepe, quelli veri, preparati dallo Chef Ruben, noto sui social per il suo talento culinario e per aver inaugurato un format culinario "dal balcone" durante il lockdown.
Cronaca
Arezzo, donna trovata morta in un campo: si indaga per...
La vittima è una psicoterapeuta di 72 anni
Una donna di 72 anni, Letizia Girolami, psicoterapeuta, è stata trovata morta in un campo vicino all'abitazione dove viveva con il marito nel comune di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Il cadavere aveva la testa fracassata. Si indaga per omicidio e i carabinieri stanno conducendo le ricerche per risalire all'autore del delitto.
Nella serata di sabato 5 ottobre Girolami non è rientrata a casa per cena e il marito, anche lui 72enne, di origini canadesi, interprete di professione, ha avvisato la figlia che si trova all'estero in Spagna. Sono partite poco dopo le ricerche e prima di mezzanotte è stato trovato il corpo senza vita della donna vicino ad un casolare dove la coppia possiede anche annessi agricoli con animali.
Sono stati i vigili del fuoco a fare il ritrovamento del cadavere che presentava una profonda ferita alla testa e da subito gli investigatori dei carabinieri hanno ipotizzato una morte violenta. Secondo quanto si è appreso, non è stata usata un'arma da fuoco e non c'erano oggetti contundenti vicino al cadavere.
Cronaca
Papa: “Concistoro l’8 dicembre per nomina nuovi...
Saranno 21, quattro sono italiani
Il Papa, a sorpresa, all'Angelus ha annunciato oggi un nuovo Concistoro per l'8 dicembre prossimo nel quale creerà 21 nuovi cardinali da ogni parte del mondo.
"Sono lieto di annunciare che l'8 dicembre terrò un concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La loro provenienza esprime l'universalità della Chiesa che continua ad annunciare amore misericordioso di Dio in tutta la terra. L'inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma inoltre manifesta l'inscindibile legame tra la sede di Pietro e le chiese particolari nel mondo", ha annunciato il Papa in piazza San Pietro.
Tra i cardinali ci sono 4 italiani: Mons. Angelo Acerbi, Nunzio Apostolico, 99 anni; S.E. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino; S.E. Mons. Baldassare Reina, Vescovo ausiliare di Roma, già Vice-Gerente e, da oggi, Vicario Generale per la Diocesi di Roma; padre Fabio Baggio, Sotto Segretario Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Si tratta del decimo Concistoro del pontificato di Bergoglio. Nei nove Concistori precedenti il Pontefice ha creato 142 cardinali, 113 gli elettori. Si arriverà quindi alla fine dell'anno verso 140 elettori. Delle 21 porpore che saranno create a dicembre, dieci sono europee, sei arrivano dall'America (cinque sono sudamericani), quattro dall'Asia, un cardinale dall'Africa.
Nel pomeriggio il Papa si è recato a Santa Maria Maggiore per invocare la pace nel mondo.
Cronaca
Giulia Schiff: “Manifestazione a Roma violenta e...
L'ex pilota dell'aeronautica che ha combattuto in Ucraina poi trasferitasi in Israele: "Testimone degli assalti armati dei miliziani di Hezbollah"
"Gli avvenimenti di ieri a Roma evidenziano il fallimento delle istituzioni di informazione e istruzione italiane. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine agli organi di polizia e alle autorità competenti che hanno operato incessantemente per garantire la sicurezza della comunità ebraica, nonostante la manifestazione violenta, antisemita e illegale di ieri". Lo afferma all'Adnkronos Giulia Schiff, l'ex allieva dell’aeronautica militare che denunciò di essere stata vittima di nonnismo nel 'battesimo del volo' e che, dopo l'aggressione russa all'Ucraina, volò a Kiev per arruolarsi come volontaria nella Legione Internazionale, all'indomani dei disordini alla manifestazione pro Palestina a Roma. Schiff ha raccontato di aver lasciato il fronte ucraino per trasferirsi in Israele insieme al marito, che si è arruolato come volontario e veterano di Israele e Ucraina, e in questi giorni è rientrata in Italia per partecipare ad alcuni appuntamenti in ricordo del massacro del 7 ottobre e per la ricostruzione dell'Ucraina.
"È fondamentale sottolineare che nessun ebreo gioisce per la guerra e le perdite civili nel paese che ha perpetrato massacri, stupri e rapimenti di massa, distruggendo intere comunità. Gli italiani hanno perso l’occasione di dimostrare umanità e razionalità, celebrando la più grande carneficina di ebrei dalla Shoah", osserva Schiff. "Tutti si lamentano del fatto che Israele avrebbe potuto prevenire il massacro del 7 ottobre e sono indignati per i suoi tentativi disperati di riportare a casa la propria gente. Ora che Israele ha evitato un secondo massacro, organizzato da Hezbollah a mio avviso per l’anniversario del primo, ma con proporzioni esponenziali, la reazione è ancora di oltraggio - prosegue - Risiedo nel nord del paese e sono stata testimone degli assalti armati dei miliziani di Hezbollah perpetrati da mesi, ignorando la zona cuscinetto dei caschi blu creata per prevenire una nuova guerra. Sono stata recentemente sfollata e ho assistito ad attacchi missilistici contro civili israeliani, che hanno colpito anche i pressi della mia abitazione. Non ho visto nulla di simile in Ucraina. Israele, sotto attacco da sei Stati diversi, ha diritto a difendersi".