Francia, moda e politica: Bardella icona di stile ‘en bleu’
E' il colore simbolo del FN, quasi una divisa identitaria, un dress code non sempre obbligatorio. 'Elegante secondo misura', il giovane Bardella (classe 1995), capello alla Rodolfo Valentino, indossa abiti sartoriali, raramente il nero, piuttosto una predilezione per l'azzurro foncé o il bleu, camicie bianche o azzurre, cravatte ton sur ton
Nessuno, qualche anno fa, avrebbe scommesso su Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National. Figlio di emigrati italiani, cresciuto in una delle banlieue di Parigi più a rischio, a Drancy, astro nascente della politica francese che il prossimo 30 giugno alle elezioni anticipate, indette da Macron per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale, potrebbe cambiare tutte le carte in tavola dell'attuale governo e diventare il più giovane primo ministro della 'République'.
'Elegante secondo misura', il giovane Bardella (classe 1995), capello alla Rodolfo Valentino, indossa abiti sartoriali, raramente il nero, piuttosto una predilezione per l'azzurro foncé o il bleu, camicie bianche o azzurre, cravatte ton sur ton. D'altronde, il bleu è il colore simbolo del FN, quasi una divisa identitaria, un dress code, anche se non sempre obbligatorio. "Un giovane uomo elegante, con le idee ben chiare- spiega all'Adnkronos lo stilista Guillermo Mariotto - E l'aspetto fisico, un metro e 90 di altezza, contribuisce al suo indubbio charme. Jordan Bardella ha carisma, sa essere equilibrato e convincente nel suo eloquio, mai toni forzati, enfatici, il presidente del Rassemblement National appare misurato. E anche l'abito in questo caso fa... il monaco". Dal doppiopetto di Berlusconi al loden del presidente Monti, la politica passa attraverso l'abito? "Non sempre - risponde il noto stilista - Direi che con gli anni la politica passa sempre più attraverso i social. Di questo Jordan Bardella è stato maestro. Certo il suo 'physique du role' lo ha aiutato. Mai sopra le righe, l'enfasi vestiamentaria non fa parte della sua natura di giovane appartenente alla generazione Z'".
Edoardo de' Giorgio, esperto di comunicazione e moda non ha dubbi: "Nelle vene di Jordan Bardella scorre sangue italiano, ha tutto il sex appeal del maschio italiano, ma mai smodato, così diverso dai francesi, più caustici, intellettuali, a volte più cerebrali - ha detto - Ed è forse quello che piace ai francesi del presidente del RN, oltre alla sua indiscussa 'gioventù', questa sua apparente pacatezza, il saper dosare le parole dinanzi al pubblico, non alzando mai i toni. E poi come tutti i giovanissimi Jordan Bardella sa usare i social, è un influencer suo malgrado". "La scelta dei toni del bleu per i suoi abiti? - ha aggiunto Edoardo de' Giorgio - Colori rassicuranti, simbolo di autorità e non di autoritarismo. Eleganti, sartoriali, ci scommetterei... - ha concluso il noto esperto di moda e comunicazione - Dal taglio delle maniche, a mio avviso, sono di ottima fattura partenopea".
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.