Connect with us

Published

on

Assange, dai ‘War Diary’ al rilascio: le tappe del caso

Era stato arrestato il 12 luglio del 2019 dopo essersi nascosto nell'ambasciata ecuadoriana a Londra dal 2012. Ecco una cronologia delle principali tappe della vicenda

Manifestazione per Julian Assange - (Fotogramam)

Julian Assange, cofondatore di WikiLeaks, è stato rilasciato dal carcere di Belmarsh a Londra dove era detenuto da cinque anni. Era stato arrestato il 12 luglio del 2019 dopo essersi nascosto nell'ambasciata ecuadoriana a Londra dal 2012. Ecco una cronologia delle principali tappe della vicenda:

Luglio 2010: WikiLeaks pubblica il suo Afghanistan War Diary, una raccolta di circa 90.000 documenti del governo Usa, principalmente top secret, relativi all'impegno militare delle forze alleate in Afghanistan;

Agosto 2010: i pubblici ministeri svedesi emanano un mandato di arresto europeo per Assange per le accuse di stupro, molestie sessuali e di ''coercizione illegittima'' che coinvolgono due donne svedesi. Assange nega le accuse;

Ottobre 2010: WikiLeaks pubblica altri 400.000 documenti classificati, questa volta inerenti la guerra in Iraq;

Dicembre 2010: Assange si arrende alla polizia britannica. E' posto in custodia, ma rilasciato su cauzione dopo che i suoi sostenitori pagano 200.000 sterline (circa 235.000 euro) in contanti e garantiscono una serie di misure cautelative come l'obbligo della firma ed il braccialetto elettronico. Inizia la battaglia legale per la sua estradizione in Svezia;

Febbraio 2011: la Belmarsh Magistrates Court di Londra stabilisce che Assange dovrebbe essere estradato in Svezia. Assange giura di appellarsi alla decisione perché teme l'estradizione negli Stati Uniti.

Maggio 2012: la Corte Suprema stabilisce che Assange deve essere estradato in Svezia;

Giugno 2012: Assange si rifugia nell'ambasciata ecuadoriana a Londra, dove chiede asilo politico. Le autorità britanniche minacciano di arrestarlo se lascia la sede diplomatica. L'Ecuador accetta di valutare la sua richiesta di asilo;

Agosto 2012: il governo del socialista Rafael Correa concede asilo a Assange, scatenando una battaglia diplomatica con la Gran Bretagna, che minaccia di entrare nell'ambasciata per arrestarlo;

Agosto 2015: i procuratori svedesi annunciano che tre delle quattro accuse rivolte a Julian Assange sono andate in prescrizione. Rimane in piedi l'accusa per un sospetto stupro nel 2010, per la quale Assange potrà essere incriminato fino al 2020;

Febbraio 2016: un gruppo delle Nazioni Unite stabilisce che la Gran Bretagna e la Svezia hanno assoggettato Assange a una "detenzione arbitraria" e che dovrebbe essere rilasciato. I due Paesi respingono la sentenza definendola non vincolante;

14 novembre 2016: la procura svedese interroga per la prima volta a Londra il fondatore di WikiLeaks sui fatti dell'agosto 2010 al centro dell'inchiesta.

Gennaio 2017: Assange afferma che potrebbe consegnarsi agli Usa in cambio della libertà per Chelsea Manning, la militare transgender informatrice di Wikileaks, ma dopo la concessione della grazia, avvenuta per commutazione, non si è consegnato;

19 maggio 2017: i pubblici ministeri svedesi archiviano l'inchiesta per stupro, facendo così decadere il mandato di arresto europeo. Assange accoglie la decisione e giura di combattere contro la "terribile ingiustizia" nei suoi confronti. Il ministro degli esteri dell'Ecuador esorta la Gran Bretagna a dare ad Assange un passaggio sicuro;

24 maggio 2017: Lenin Moreno diventa presidente dell'Ecuador dopo aver vinto un ballottaggio fortemente contestato e dichiara che Assange può rimanere all'ambasciata. Il principale avversario di Moreno, il conservatore Guillermo Lasso, aveva dichiarato durante la campagna che, se fosse stato eletto, avrebbe chiesto ad Assange di lasciare la sede diplomatica. Il giorno seguente, Moreno avverte Assange di non intromettersi nella politica interna dell'Ecuador e lo definisce un "hacker";

12 dicembre 2017: l'Ecuador concede la cittadinanza ad Assange.

11 gennaio 2018: la Gran Bretagna afferma di aver respinto una richiesta di Quito di concedere lo status diplomatico ad Assange, che gli avrebbe permesso di lasciare l'ambasciata senza essere arrestato;

24 gennaio 2018: Moreno rende chiaro che Assange non è più il benvenuto, dicendo che è un ''problema ereditato'' e un ''sasso nella scarpa'';

6 febbraio 2018: un tribunale britannico stabilisce che il mandato di arresto per Assange per la violazione dei termini della libertà condizionale rimane valido;

28 marzo 2018: l'Ecuador rende noto di aver sospeso l'accesso a Internet di Assange e di avergli vietato di ricevere visite perché i suoi messaggi sui social media stanno mettendo "a rischio le buone relazioni" con la Gran Bretagna, l'Unione Europea e altre nazioni. La mossa arriva dopo che Assange ha criticato l'arresto dell'ex leader catalano Carles Puigdemont su Twitter e si è chiesto se Mosca fosse responsabile dell'avvelenamento con un'agente nervino di un'ex spia russa a Salisbury.

ottobre 2018: l'Ecuador impone una nuova serie di regole ad Assange, dicendo che deve pulire il suo bagno, badare al suo gatto James e pagare per la propria elettricità e connessione internet. Il 29 un giudice ecuadoriano respinge la denuncia di Assange secondo cui le nuove regole sono una violazione dei suoi diritti;

15 novembre 2018: negli Stati Uniti emergono rapporti secondo cui il Dipartimento della Giustizia statunitense si sta preparando a perseguire legalmente il fondatore di Wikileak per crimini non specificati.

23 gennaio 2019: gli avvocati di Assange chiedono alla Commissione interamericana dei diritti umani (Iahcr) di fare un "intervento urgente", sollecitando l'amministrazione Trump a rivelare le accuse "segretamente presentate" contro il giornalista e chiedendo all'Ecuador la protezione per la potenziale estradizione negli Stati Uniti.

15 marzo 2019: l'Iahcr respinge la denuncia di Assange.

2 aprile 2019: Moreno accusa Assange di aver ripetutamente violato le condizioni del suo asilo e, implicitamente, di essere coinvolto nella sottrazione e diffusione sui social media di diverse sue foto private e personali, dove sono ritratti membri della sua famiglia e stanze della sua casa.

11 aprile 2019: Assange viene arrestato nell'ambasciata ecuadoriana dopo che l'ambasciatore ecuadoriano "ha invitato la polizia britannica" all'interno.

1 maggio 2019: Il giudice Deborah Taylor incarcera Assange per 50 settimane per aver violato la sua cauzione chiedendo asilo presso l'ambasciata presso la Southwark Crown Court. Durante l'udienza viene consegnata una lettera al giudice in cui Assange si scusa "senza riserve" con chiunque ritenga di "aver mancato di rispetto" per il modo in cui ha "perseguito" il suo caso.

11 giugno 2019. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiede formalmente alla Gran Bretagna di estradare Assange negli Stati Uniti per affrontare le accuse di aver cospirato per hackerare computer governativi e violato una legge sullo spionaggio.

19 novembre 2019. I procuratori svedesi abbandonano completamente il caso sull'accusa di stupro, adducendo la mancanza di prove e il fatto che è trascorso troppo tempo dai presunti reati.

12 aprile 2020. Si scopre che Assange ha segretamente avuto due figli mentre viveva nell'ambasciata ecuadoriana. La sua compagna Stella Moris ne chiede la liberazione, tra i timori per la sua salute.

24 giugno 2020. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti emette un atto d'accusa aggiornato con 18 capi d'accusa sul presunto ruolo di Assange in "uno dei più grandi compromessi di informazioni riservate nella storia degli Stati Uniti".

4 gennaio 2021. Un giudice britannico stabilisce che Assange non dovrebbe essere estradato negli Stati Uniti per affrontare accuse penali a causa del timore che possa togliersi la vita in prigione. Il governo degli Stati Uniti ha deciso che farà appello contro la decisione, aggiungendo che potrebbe scontare la pena in prigione in Australia.

10 dicembre 2021. Il governo degli Stati Uniti vince la richiesta dell'Alta Corte di ribaltare la decisione del giudice di non estradare Assange.

23 marzo 2022. Assange sposa la sua fidanzata Stella nella prigione di Belmarsh. Lei indossa un abito disegnato da Vivienne Westwood.

17 giugno 2022. Il governo britannico approva l'estradizione di Assange negli Stati Uniti, dove dovrà affrontare l'accusa di spionaggio. L'allora ministro degli Interni Priti Patel firma l'ordine di estradizione per il fondatore di WikiLeaks. Gli vengono concessi 14 giorni per impugnare la decisione.

Giugno 2023. Il giudice dell'Alta Corte di Londra stabilisce che Assange non ha motivi legali per ricorrere in appello.

20 febbraio 2024. Assange lancia quello che secondo i suoi sostenitori sarà il suo ultimo tentativo di impedire l’estradizione.

26 marzo 2024. L'estradizione viene sospesa quando la corte afferma che gli Stati Uniti devono fornire garanzie che Assange non affronterà una potenziale pena di morte.

10 aprile 2024. Il presidente americano Joe Biden afferma che gli Stati Uniti stanno "considerando" di abbandonare il processo contro Assange su richiesta dell'Australia. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha sostenuto una mozione che chiede il ritorno di Assange nel suo paese natale.

20 maggio 2024. L'Alta Corte concede ad Assange il permesso di presentare un ricorso completo contro la sua estradizione sulla base del fatto che, in quanto cittadino straniero sotto processo, potrebbe non essere in grado di fare affidamento sul diritto alla libertà di parola previsto dal Primo Emendamento.

24 giugno 2024. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e Assange rivelano un accordo in cui si dichiarerà colpevole di un reato e sarà condannato a scontare una pena.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sport

As Roma, la lunga estate dei Friedkin: Everton, ipotesi...

Published

on

La possibilità di un disimpegno resta sul tavolo, nonostante gli investimenti fatti sul mercato

Roma, curva Sud  stadio Olimpico

Una lunga estate quella della As Roma e dei suoi proprietari, Dan e Ryan Friedkin. Con alcuni passaggi che hanno modificato, rispetto alle intenzioni e ai piani iniziali, il percorso della società. L'Adnkronos lo ricostruisce incrociando diverse fonti: dalla trattativa per l'acquisizione dell'Everton, all'ipotesi di cessione di una quota o della maggioranza della società, fino al caso De Rossi e a tutte le conseguenze sulla gestione sportiva. Con una domanda che aleggia: cosa vogliono fare ora della Roma i Friedkin?

Per provare a capire una serie di scelte che possono sembrare solo una confusa sequenza di ripensamenti è indispensabile però riavvolgere il nastro all'esonero di José Mourinho. E' a gennaio del 2024 che matura la decisione della proprietà di cambiare strada. Non solo perché sceglie di prenderne una impopolare, il divorzio dall'allenatore più carismatico della storia della Roma, ma perché si fa questo passo nella prospettiva di cambiare la natura dell'investimento nella società. Nonostante siano stati raggiunti alcuni risultati, sul campo con la vittoria della Conference League e la finale di Europa League e nel coinvolgimento della piazza con lo stadio sempre esaurito e un rilancio pieno del 'romanismo', i Friedkin sono insoddisfatti. E' un'insoddisfazione che viene dal campo, il gioco che non soddisfa e i risultati altalenanti in campionato, ma è soprattutto un'insoddisfazione industriale: senza Champions League i ricavi non bastano e senza stadio l'intera operazione Roma rischia di diventare un buco nero.

Via Mourinho e dentro Daniele De Rossi, l'unico uomo capace di tenere una piazza che ha bisogno di metabolizzare un passaggio complicato. Si punta a chiudere la stagione con il miglior risultato possibile e si utilizzano i mesi che mancano fino a maggio per valutare le reali potenzialità di un allenatore che non ha esperienza nel ruolo ma che rappresenta una certezza identitaria per tutti, o quasi, i romanisti.

Intanto, però, i Friedkin iniziano a guardarsi intorno con più attenzione sul piano finanziario. Gli advisor, ne lavorano diversi in questa fase intorno alla Roma, propongono più opzioni. Una diventa con il passare delle settimane più concreta di altre. Prevede, in estrema sintesi, l'acquisto dell'Everton, la seconda società di Liverpool, lo sbarco in Premier League e un progressivo ridimensionamento dell'impegno sulla Roma. C'è pronta l'offerta del Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita . Come in tutte le operazioni del genere, tutto ruota intorno al prezzo giusto. Si ragiona sia sulla cessione della società, ma serve più di un miliardo di euro per far quadrare i conti, sia sulla cessione di una quota nell'ottica di lavorare sull'asse Roma-Liverpool (e Cannes, altra squadra controllata dal gruppo) con le spalle coperte da un socio di minoranza e con più liquidità a disposizione.

Mentre tutto questo si muove, e con il silenzio che resta il marchio di fabbrica della proprietà, a Trigoria c'è una totale impasse. Lo stesso contratto di Daniele De Rossi già annunciato prima del ritorno dei quarti di finale di Europa League, a metà aprile, viene ufficializzato solo il 25 giugno, a pochi giorni dal raduno per il ritiro estivo. Il passo è comunque significativo. Il contratto è triennale, a cifre importanti, e sembra il segnale di una progettualità ritrovata. I Friedkin immaginano per la Roma un nuovo corso, con un respiro diverso e hanno l'intenzione di cambiare anche la natura degli investimenti, anche grazie all'uscita dai vincoli imposti dall'Uefa. Si può costruire acquistando giocatori giovani, e di prospettiva, senza ricorrere più a calciatori a parametro zero. Il disegno è chiaro e coerente. Più investimenti sui cartellini a fronte di una riduzione del monte ingaggi, più valore alla rosa e risultati da consolidare in tre anni. In questa fase sono ancora in piedi le diverse opzioni sul piano finanziario.

Un momento di svolta è il 19 luglio. E' il giorno in cui viene dichiarata ufficialmente saltata la trattativa per l'acquisizione dell'Everton: "Dopo un periodo di trattativa in esclusiva, le discussioni tra Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group su una potenziale vendita di una quota di maggioranza nell’Everton si sono concluse e The Friedkin Group non procederà con l’acquisto del Club". Lo scenario cambia ancora. Si pensa che i Friedkin vogliano tornare a concentrare i loro sforzi solo sulla Roma.

Senza l'Everton, anche se potrebbero esserci ancora sviluppi in vista, ma sempre con gli arabi alla finestra, la società affronta il mercato e continua la sua metamorfosi. I Friedkin investono, e tanto, ma lo fanno con una serie di frizioni con la guida tecnica che hanno scelto. I rapporti tra la Ceo Lina Souloukou e Daniele De Rossi si complicano soprattutto quando le scelte gestionali entrano in conflitto con le esigenze del campo. I casi di Paulo Dybala e Nicola Zalewski, diversi per proporzioni, cifra tecnica e ricadute ambientali, hanno la stessa matrice. Quanto pesa la voce della Ceo, che è quella della proprietà, e quanto pesa quella dell'allenatore? Fino a che punto il progetto industriale può funzionare senza le garanzie tecniche?

A questo punto, e siamo agli ultimi giorni, entrano in gioco direttamente Dan e Ryan Friedkin. Già prima di arrivare in Italia, quando danno il via libera alla Ceo di iniziare a sondare profili che possano sostituire De Rossi. Poi, ci sono le ore trascorse a Roma. Quelle che servono per ascoltare le parti e prendere una decisione che avevano già preso. Il progetto triennale con De Rossi non c'è più, svanisce dietro una svolta a cui contribuiscono una indole 'padronale' e un calcolo che, un'altra volta, sembra avere poco a che fare con il campo.

Ora, è tutto profondamente diverso. Non c'è solo un nuovo allenatore, Ivan Juric, che deve ripartire da capo. I Friedkin hanno fatto una scelta che va oltre l'esonero di un allenatore e che va anche oltre l'esonero di un grande allenatore come José Mourinho. Hanno bruscamente interrotto una relazione profonda. Rompere in questo modo il legame con Daniele De Rossi vuol dire anche rompere la connessione con una tifoseria e una città. Le prossime settimane diranno se i proprietari americani della Roma avranno solo clamorosamente sottovalutato le conseguenze di una scelta sbagliata, per molti versi irreversibile, o se avranno fatto il primo passo verso quel disimpegno che già da qualche mese hanno messo in conto. (Di Fabio Insenga)

Continue Reading

Spettacolo

Festa cinema Roma, a Johnny Depp e Viggo Mortensen i premi...

Published

on

Mortensen presenterà 'The Dead Don’t Hurt', Depp 'Modì', la sua seconda opera da regista dopo l’esordio nel 1997 con 'Il coraggioso'

Johnny Depp e Viggo Mortensen - (Fotogramma)

La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024, assegnerà il Premio alla carriera a Viggo Mortensen e a Johnny Depp. Il riconoscimento a Mortensen verrà assegnato in occasione della presentazione del suo nuovo film, 'The Dead Don’t Hurt' (I morti non feriscono), da lui scritto, diretto e interpretato. L’attore, artista, regista e produttore statunitense sarà inoltre protagonista di una masterclass con il pubblico della Festa.

Ambientato a metà Ottocento, 'The Dead Don’t Hurt' (secondo film di Viggo Mortensen come regista e sceneggiatore dopo 'Falling – Storia di un padre' - 2020) è un raffinato western femminista con protagonisti lo stesso Mortensen e Vicky Krieps nei panni di due immigrati che cercano di costruirsi una vita in una cittadina corrotta del Nevada. Vivienne, una fioraia franco-canadese, indipendente e ribelle, vede la sua vita stravolta quando il suo compagno si unisce alla guerra civile. Rimasta sola, deve affrontare le violente attenzioni indesiderate del figlio di un potente allevatore locale. Con una struttura narrativa che alterna passato e presente, tra paesaggi mozzafiato e interpretazioni eccellenti, Mortensen si serve del western per restituirci il ritratto appassionato di una donna forte e determinata.

Premio alla carriera anche a Johnny Depp che, in occasione della Festa del Cinema di Roma, presenterà al pubblico 'Modì', la sua seconda opera da regista dopo l’esordio nel 1997 con 'Il coraggioso'. Nel cast del nuovo film Riccardo Scamarcio, Antonia Desplat, Bruno Gouery, Ryan McParland, Stephen Graham, Luisa Ranieri, Al Pacino.

La pellicola non è una biopic, ma solo 72 ore nella vita di Amedeo Modigliani, Modì per i francesi che nel 1916 è in fuga dalla polizia, a Parigi. Il pittore vorrebbe abbandonare la città dove è vissuto a lungo, mentre gli amici Utrillo e Soutine e la musa Beatrice Hastings cercano di convincerlo a restare e a continuare a dipingere. Attraverso una notte di allucinazioni e di incontri, con l’amico mercante d’arte e con un collezionista americano, la sua storia cambia. Il progetto, basato sulla commedia Modigliani di Dennis McIntyre, nasce decenni fa, proposto ad Al Pacino, rimandato, sospeso, dimenticato, ritornato con Johnny Depp alla regia, Pacino tra i produttori e nei panni del collezionista, Mary e Jerzy Kromolowski alla sceneggiatura e Riccardo Scamarcio protagonista.

Continue Reading

Sport

McLaren, arriva l”ordine’: ala posteriore va...

Published

on

La Fia chiede modifiche all'alettone che si piega

La McLaren di Piastri

La McLaren deve modificare la propria ala posteriore. La Federazione internazionale dell'automobile (Fia) chiede al team di cambiare il design dell'ala dopo i sospetti di irregolarità alimentati anche da alcuni video negli ultimi giorni. La flessibilità dell'ala posteriore, evidenzia Autosport, è stata documentata da alcuni video realizzati durante il Gp dell'Azerbaigian vinto da Oscar Piastri.

In sostanza, la McLaren sarebbe in grado di procurarsi un vantaggio anche senza attivare il Drs, il dispositivo che migliora la performance aerodinamica delle monoposto. La scuderia, che comanda il Mondiale costruttori, dovrà intervenire per evitare che l'elemento superiore dell'ala si pieghi come è accaduto sinora..

Continue Reading

Ultime notizie

Sport1 ora ago

As Roma, la lunga estate dei Friedkin: Everton, ipotesi...

La possibilità di un disimpegno resta sul tavolo, nonostante gli investimenti fatti sul mercato Una lunga estate quella della As...

Spettacolo1 ora ago

Festa cinema Roma, a Johnny Depp e Viggo Mortensen i premi...

Mortensen presenterà 'The Dead Don’t Hurt', Depp 'Modì', la sua seconda opera da regista dopo l’esordio nel 1997 con 'Il...

Sport1 ora ago

McLaren, arriva l”ordine’: ala posteriore va...

La Fia chiede modifiche all'alettone che si piega La McLaren deve modificare la propria ala posteriore. La Federazione internazionale dell'automobile...

Spettacolo1 ora ago

Rod Stewart torna in Italia, unica data il 10 maggio a...

Il concerto con brani iconici di oltre cinque decenni di carriera Sir Rod Stewart, il leggendario cantante e cantautore due...

Cronaca1 ora ago

Covid Italia, contagi e morti in calo: bollettino ultima...

Dal 12 al 18 settembre 8.490 casi e 93 decessi. Diminuiscono i tamponi eseguiti e il tasso di positività Contagi...

Cronaca2 ore ago

UniCamillus presente 14 volte nella classifica dei migliori...

World’s Top 2% Scientists2024 è stilata dall’Università di Stanford e pubblicata da Elsevier, casa editrice olandese specializzata in medicina e...

Tecnologia2 ore ago

Microsoft lancia una app per usare Windows anche su Mac e...

L'app, in fase di test da quasi un anno, funge da hub centralizzato per accedere a un PC Windows remoto...

Lavoro2 ore ago

Previdenza, Forum Enpaia 2024 su Economia e società scenari...

Martedì 24 settembre dalle ore 10 a Roma Lavoro, capitale umano e intelligenza artificiale, ma anche agroalimentare e sostenibilità saranno...

Cronaca2 ore ago

Processo Open Arms, naufrago chiede risarcimento di 50mila...

Il legale del migrante: "La condotta dell'imputato ha aggravato i danni già subiti in Libia da Musa, che aveva 15...

Esteri2 ore ago

Cercapersone e walkie talkie esplosi, Libano nel panico: la...

Civili sono terrorizzati dal fatto che dispositivi di uso quotidiano possano esplodere in qualsiasi momento Una psicosi collettiva sta dilagando...

Salute e Benessere2 ore ago

Giornata nazionale respiro, 4 sintomi da tenere...

Tosse insistente, senzazione di oppressione al petto, fiato corto e ripetute infezioni respiratorie. Sono questi i 4 sintomi che devono...

Spettacolo2 ore ago

Cancro ovaio Bianca Balti, esperte: “Interventi...

L'associazione aBRCAdabra dopo la testimonianza della modella: "Quello al terzo stadio è al primo posto tra le cause di morte...

Salute e Benessere2 ore ago

Cancro ovaio Balti, esperte ‘interventi preventivi...

"Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che ce la farò". E' di domenica scorsa il post con...

Economia2 ore ago

Manageritalia, educazione finanziaria per le famiglie e la...

Incontro organizzato da Manageritalia Executive Professional, in occasione della seconda edizione della Roma Future Week 2024 Come diffondere una migliore...

Economia2 ore ago

Manovra, Psb atteso in Cdm mercoledì: Istat verso rialzo pil

Mercoledì convocazione sindacati a Palazzo Chigi con Giorgetti e Mantovano sul Piano strutturale di Bilancio Il Piano strutturale di Bilancio...

Tecnologia3 ore ago

Devil May Cry arriva su Netflix nel 2025, il trailer

La serie è prodotta in collaborazione con lo studio di animazione coreano Studio Mir, noto per il suo lavoro su...

Ultima ora3 ore ago

“Come nascondere gravidanza”, le ricerche on...

La 22enne è finita ai domiciliari con l'accusa di aver ucciso i suoi due figli neonati Sul web Chiara Petrolini...

Cronaca3 ore ago

Capo Gendarmeria francese: “Cooperazione con...

"Conosciamo solo il 20 per cento di quello che avviene nel cybercrime. I criminali del cybercrime sono molto duttili e...

Immediapress3 ore ago

Cecconato Impianti entra nel mercato del rifornimento per...

La storica azienda di Arcade, in provincia di Treviso, ha realizzato un impianto di rifornimento carburante per elicotteri per un’azienda...

Moda3 ore ago

Tod’s celebra l’intelligenza artigianale:...

Il direttore creativo, Matteo Tamburini, alla seconda prova per il marchio marchigiano: "Vogliamo mettere in primo piano il valore manuale"...