Torna Eco, il Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti, che si terrà quest'anno a Roma, il 17 e 18 settembre prossimi. Si tratta di un evento che punta a contribuire alla divulgazione della cultura della mobilità sostenibile nel nostro Paese, in particolare questa seconda edizione, di scena all'Acquario romano, vuole mettere in evidenza, attraverso testimonianze, workshop e best practices, l’incidenza diretta dei trasporti sostenibili nella vita e sulla salute di ognuno di noi: basti pensare ad esempio a come i trasporti impattano sulla qualità dell’aria nelle nostre città.
“La mobilità sostenibile e la ciclabilità in particolare rappresenta un fattore sempre più determinante nel plasmare la configurazione di comuni e città, e la loro qualità della vita. Oggi reti e servizi sono resi sempre più efficienti con l'uso di soluzioni digitali a beneficio dei nostri cittadini e delle imprese. Una città intelligente, in questo senso, ha molto da esprimere in termini di riduzione delle emissioni e tutela dell’ambiente ma anche di innovazione sociale e inclusione. Per questa ragione sono felice che l’Eco-festival di settembre ospiti le numerosissime buone pratiche e le esperienze che i comuni italiani stanno mettendo in campo per favorire una transizione ecologica giusta ed efficace”, ha sottolineato Roberto Pella, vicepresidente Anci, nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso la sede dell’Anci a Roma, moderata dalla giornalista di Rtl 102.5 Ludovica Marafini.
"Un festival molto importante perché, promuovendo buone pratiche, si concentra su un aspetto fondamentale: il cambiamento culturale nelle abitudini della mobilità contro l'uso smodato dell'autovettura. Obiettivo è la diffusione di un maggiore attenzione tra i cittadini su ciclabilità, intermodalità degli spostamenti e pedonalità. E quindi far sì che l'uso del trasporto pubblico diventi mezzo primario", ha dichiarato Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità del Comune di Roma. Quanto alle piste ciclabili nella Capitale, l'assessore fa il punto illustrando i prossimi lavori: "Noi oggi abbiamo circa 330 chilometri, compresi i 100 nei parchi, su 8.700 km di strade, un quantità bassa che va assolutamente elevata. I primi passi in questo senso li abbiamo già compiuti perché un pezzo della ciclabile Ostiense, così come un tratto della Sapienza-Termini, sono stati già realizzati. Ma soprattutto a luglio inizieranno i lavori per il Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab), una ciclovia turistica molto importante che essendo circolare si intreccerà con tutte le altre".
Intervenuto anche Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, che ha anticipato invece criteri e finalità della survey sul tema 'I giovani e la mobilità sostenibile' che verrà presentata nel corso della due giorni di Eco a settembre alla quale saranno presenti altri divulgatori d’eccezione come la fisica Gabriella Greison e il geologo Mario Tozzi. “Le nuove generazioni, nell'immaginario collettivo, sono legate in maniera inscindibile all'attivismo per la difesa dell'ambiente e il contrasto al cambiamento climatico - ha spiegato Grassucci in conferenza stampa -tuttavia sono estremamente attive non solo nelle manifestazioni di piazza ma anche nell'attuazione di cambiamenti pratici e quotidiani, scelte personali che hanno un impatto concreto sulla causa. Attraverso la ricerca, che svolgeremo in partnership con Eco Fest, capiremo quanto il tema della mobilità sia sostenibile sia diffuso, conosciuto e considerato tra i giovani italiani".
L’evento è stato anche l’occasione per la presentazione del comitato scientifico di Eco e per illustrare dei dati che evidenziano la necessità di un cambio di rotta nel settore dei trasporti in Italia. Negli ultimi decenni, infatti le emissioni di gas serra sono cresciute del 7.4% (1990-2022), con il trasporto su strada al 91.5% del totale. Il parco veicolare è ancora dominato da veicoli a benzina e gasolio (85.8% nel 2022) e anche i mezzi commerciali diesel hanno un impatto significativo (98.3% delle percorrenze totali dei veicoli merci). Il trasporto marittimo e l'aviazione contribuiscono alle emissioni rispettivamente col 4.2% e del 59.3% dal 1990 al 2022.
Nonostante alcuni progressi negli ultimi anni, riduzione tra il 2007 e il 2019 e nel 2020 (dovuta alla pandemia), dal 2021 le emissioni sono tornate a crescere. Per invertire la tendenza è necessario migliorare l'intermodalità, la sostenibilità e l'efficienza nel settore dei trasporti. L'uso di veicoli elettrici e ibridi, insieme a migliori infrastrutture per la mobilità sostenibile, è dunque cruciale per ridurre le emissioni.
Pienamente in linea con gli obiettivi e le finalità di Eco si sono detti Enel - presente alla conferenza stampa con Simone Tripepi, head of Charging Point Operator Italy - Intesa Sanpaolo, Conai e Amazon, sponsor e sostenitori dell’iniziativa del prossimo settembre, durante la quale racconteranno i loro ultimi progetti su temi quali le infrastrutture energetiche, la riforestazione urbana, l’economia circolare e la logistica sostenibile.
“Nel 2019, Amazon ha co-fondato il Climate Pledge - ha spiegato invece l’azienda americana - un impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto a quanto stabilito dagli Accordi di Parigi. Ad oggi, sono oltre 500 le organizzazioni nel mondo ad aver aderito. Le principali aree di intervento riguardano la riduzione degli imballaggi superflui, l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e la decarbonizzazione della rete dei trasporti, grazie all'elettrificazione della flotta dei partner di servizi di consegna, all'introduzione di hub di micromobilità nei centri urbani e allo spostamento di volumi su soluzioni intermodali marittime e ferroviarie”.
Ambiente e clima
La Regione Lazio a supporto della sostenibilità: bando...
La Regione Lazio ha annunciato una nuova iniziativa, presso lo spazio Europa Experience di Piazza Venezia il 25 luglio 2024, volta a promuovere l’economia circolare e a incentivare pratiche produttive sostenibili nelle imprese; si tratta del bando Circular Economy Lazio 2025. Alla presentazione hanno partecipato Roberta Angelilli (vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internazionalizzazione), Laura D’Aprile (responsabile del Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi), Paolo Barberi (presidente di Unicircular Assoambiente) e Francesco Marcolini (presidente di Lazio Innova). Scopriamo di seguito i dettagli di questa misura, cosa prevede e chi può beneficiarne.
A quanto ammonta il fondo Circular Economy?
Durante la conferenza stampa, sono stati presentati e descritti tutti gli incentivi di questo bando, che mette a disposizione complessivamente 30 milioni di euro per sostenere le Piccole e Medie Imprese (PMI) del Lazio nel percorso verso un’economia circolare. Di questo stanziamento, una quota di 10 milioni di euro è riservata esclusivamente alle imprese che operano all’interno delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA). In termini di contributi, invece, ogni progetto deve prevedere un investimento minimo di 150.000 euro, mentre il finanziamento erogato a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 2 milioni di euro per progetto, coprendo fino al 60% delle spese sostenute.
Obiettivi e finalità del bando per l’Economia Circolare
Lo scopo principale del fondo perduto è sostenere le imprese nel ridurre l’utilizzo di risorse naturali e la produzione di rifiuti, promuovendo l’impiego di materiali riciclati, noti come materie prime secondarie, al posto di quelle primarie tradizionali. Il bando incoraggia inoltre il recupero e riutilizzo degli scarti generati durante i processi produttivi, trasformandoli in risorse utili per nuove lavorazioni. Un altro obiettivo fondamentale è migliorare la qualità e la durata dei prodotti, incentivando attività di riparazione e manutenzione, soprattutto per le parti che tendono a diventare obsolete o a danneggiarsi rapidamente. La misure pone anche l’accento sulla progettazione di beni che, una volta giunti alla fine del loro ciclo di vita, possano essere facilmente smontati per recuperare materiali utili e ridurre i rifiuti non riciclabili o inutilizzabili.
In sintesi, gli obiettivi principali del Circular Economy includono:
- Riduzione del consumo di risorse naturali attraverso l’adozione di materie prime riciclate al posto di quelle primarie.
- Promozione del riutilizzo e del riciclo degli scarti industriali, trasformandoli in risorse per nuovi cicli produttivi.
- Allungamento della durata dei prodotti, favorendo interventi di riparazione e manutenzione per prolungarne l’utilizzo.
- Progettazione sostenibile di beni, pensati per essere facilmente smontati e riciclati a fine vita, riducendo al minimo i rifiuti non recuperabili.
- Efficientamento energetico dei prodotti, diminuendo il consumo di energia durante l’uso rispetto ad alternative presenti sul mercato.
Chi può accedere al fondo perduto?
Il bando Circular Economy Lazio è destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nella regione Lazio o che prevedono di avviare una sede operativa in quest’area. L’iniziativa accoglie richieste sia da parte di aziende che agiscono autonomamente, sia da quelle che scelgono di collaborare in rete, unendo competenze e risorse per realizzare progetti comuni. Un criterio fondamentale per l’accesso al contributo è rappresentato dall’importo complessivo del progetto, che deve essere pari o superiore a 150.000 euro. Tale soglia è stata stabilita per garantire che le proposte abbiano un reale impatto nella transizione verso un’economia circolare, sostenendo interventi innovativi e mirati alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione dei processi produttivi.
Allo stesso tempo, le imprese interessate devono considerare l’importanza di una gestione finanziaria e fiscale ben pianificata per ottimizzare al meglio i fondi ricevuti. Un esperto commercialista per pianificazione fiscale a Roma rappresenta un supporto essenziale, aiutando le aziende a impostare una strategia efficace per l’utilizzo delle risorse, mantenendo la conformità alle normative fiscali e prevenendo eventuali problematiche legate alla gestione dei contributi pubblici. Grazie a una pianificazione accurata, le imprese possono massimizzare i benefici derivanti dall’iniziativa, assicurando solidità finanziaria e continuità nei loro progetti di crescita sostenibile.
Come richiedere il contributo: modalità e procedura
Le imprese interessate a partecipare al bando possono presentare la domanda semplicemente tramite la piattaforma GeCoWEB Plus, sviluppata e gestita da Lazio Innova. La procedura segue il criterio a sportello: le richieste saranno valutate nell’ordine in cui vengono ricevute, fino al completo utilizzo dei fondi disponibili. Le candidature potranno essere inoltrate a partire dalla metà di settembre 2024, offrendo alle aziende del Lazio un’occasione concreta per accedere a risorse pensate per favorire progetti di economia circolare. La tempestività, però, è un fattore determinante, dato che i fondi stanziati vengono assegnati fino al loro esaurimento.
Economia
Titoli Stato fuori da Isee, i benefici da assegno...
Introdotta la misura che consente di non calcolarli, cosa cambia e le principali novità
A partire dal 2025 sarà possibile escludere i titoli di Stato dall'Isee, fino a un massimo di 50.000 euro. Con la manovra di bilancio 2024 è stata introdotta la misura che consente di non calcolare, per determinare l'Indicatore della situazione economica equivalente, bot, ctz, btp, cct, buoni postali fruttiferi e libretti di risparmio postale, prevedendo una copertura di 44 milioni di euro. La norma però, per entrare in vigore, aveva bisogno di un dpcm attuativo, che è arrivato ieri mattina. L'Isee serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.
L'accesso a queste prestazioni, infatti, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas, ecc.) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia. Grazie al decreto del presidente del Consiglio dei ministri diventa così operativa la possibilità per le famiglie italiane di escludere dal calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente. Il provvedimento, spiega Palazzo Chigi in una nota, fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
Le principali novità
Tra le principali novità, l’esclusione dalla determinazione dell’Isee, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale. ''Il nuovo decreto, nell’ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali'', spiega palazzo Chigi.
Inoltre, per i nuclei familiari aventi tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti, sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.
Il decreto prevede comunque una disciplina transitoria di validità delle attestazioni Isee già rilasciate e che resteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Resta comunque la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione Isee calcolata secondo le regole fissate dal nuovo dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Economia
Calo del prezzo del gas: future di febbraio sotto i 47 euro...
Il prezzo del gas naturale registra un nuovo calo significativo sul mercato europeo di riferimento. Il future sul metano con consegna a febbraio si è chiuso a 46,9 euro per Megawattora, segnando una diminuzione del 2,7% rispetto alla giornata precedente. Questo dato emerge dalla chiusura delle contrattazioni sul mercato di Amsterdam, punto di riferimento per l’andamento del prezzo del gas in Europa.
Un ribasso che segna la tendenza del mercato
La flessione odierna consolida una dinamica di ribasso che ha caratterizzato il mercato nelle ultime settimane. L’indice TTF (Title Transfer Facility), utilizzato come benchmark per il gas naturale nel continente, continua a mostrare segnali di stabilizzazione dopo le forti oscillazioni registrate nel corso dello scorso anno.
Gli operatori del settore attribuiscono questo calo a diversi fattori, tra cui il miglioramento delle condizioni di approvvigionamento e il clima mite che ha ridotto la domanda stagionale. Inoltre, le politiche di diversificazione energetica e gli stoccaggi più alti rispetto agli anni precedenti hanno contribuito a rafforzare la sicurezza energetica europea, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi.
Un punto di riferimento per l’Europa
Il mercato di Amsterdam si conferma il principale hub di riferimento per il trading del gas naturale in Europa. La sua performance è monitorata attentamente dagli esperti del settore, poiché rappresenta un indicatore chiave per le dinamiche del mercato energetico globale.
Il dato di chiusura a 46,9 euro al Megawattora segna una delle quotazioni più basse degli ultimi mesi, riflettendo un progressivo allentamento delle tensioni che avevano caratterizzato i mercati energetici durante la crisi dello scorso anno.
Impatti sul mercato energetico
Il calo del prezzo del gas è destinato a generare effetti positivi a cascata su diversi settori economici. Una riduzione dei costi energetici potrebbe tradursi in bollette meno onerose per le famiglie e in una maggiore competitività per le imprese, soprattutto quelle ad alta intensità energetica.
Tuttavia, gli analisti rimangono cauti, sottolineando che l’andamento dei prezzi del gas rimane influenzato da molteplici variabili, tra cui eventuali tensioni geopolitiche, variazioni nella domanda globale e l’evoluzione delle politiche climatiche ed energetiche.
Nonostante il ribasso odierno, il mercato del gas naturale continua a essere caratterizzato da una certa volatilita. Gli esperti invitano a monitorare attentamente i prossimi sviluppi, soprattutto in vista delle decisioni che potrebbero emergere a livello internazionale sul fronte della transizione energetica e delle nuove infrastrutture di approvvigionamento.
In conclusione, la chiusura a 46,9 euro al Megawattora rappresenta un segnale positivo per l’Europa, che potrebbe beneficiare di una maggiore stabilità dei prezzi nel medio termine. Tuttavia, la prudenza rimane d’obbligo in un contesto globale in continua evoluzione.