Imprese, Passera (illimity): “Aumentare investimenti per essere competitivi”
Il fondatore e amministratore delegato illimity all’assemblea di Centromarca: “Se non si è competitivi non c'è crescita”.
“Abbiamo bisogno di grandi investimenti perché l'innovazione è l'elemento chiave per aumentare la produttività. E senza produttività non si è competitivi, non crescono i salari e quindi non cresce il reddito di tutti”. Sono le considerazioni di Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico, fondatore e amministratore delegato illimity, intervenuto all'assemblea generale di Centromarca che per l’occasione ha organizzato a Milano l’incontro “Geopolitica, società, innovazione - Scenari e priorità per l’Industria di Marca”. “Vanno premiati gli imprenditori, gli azionisti che mettono capitale nelle aziende favorendo le aggregazioni - riprende Passera che aggiunge - Vanno create le condizioni per il dinamismo aziendale, prima di tutto in formazione perché oggi c'è un grandissimo mismatch tra ciò che le imprese chiedono in termini di competenza e quello che la scuola propone e produce”. Sul tavolo dei lavori dell’assemblea di Centromarca competitività, innovazione, sostenibilità e legalità e per l’ex ministro dello sviluppo economico “La crescita dipende da tutte queste cose insieme”.
Economia
Italia-Emirati, Enel con Cattaneo ad Abu Dhabi insieme a...
Energia tra capitoli principali della cooperazione
L’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, è oggi ad Abu Dhabi, insieme alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la cerimonia di apertura del Sustainability Week 2025, evento che da oltre quindici anni promuove l’interazione tra Paesi e i principali player locali nel campo dello sviluppo sostenibile.
L’energia rappresenta uno dei capitoli principali della cooperazione tra Abu Dhabi e Italia e, in quest’ambito, Enel - unica azienda energetica italiana presente - è all’appuntamento con il suo vertice, portando il know-how e l'esperienza di leader mondiale delle energie rinnovabili e della transizione energetica in 28 Paesi del mondo. A quanto si apprende, a conferma delle ottime relazioni tra il gruppo elettrico italiano e le principali aziende locali, Enel ha perfezionato a dicembre scorso una partnership industriale a lungo termine da 1,7 miliardi di euro con Masdar, società di Abu Dhabi leader nell’energia green negli Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo di energie rinnovabili in Spagna attraverso Endesa, società controllata da Enel. Non si escludono in futuro possibili nuove collaborazioni tra Enel e Masdar sempre nel campo delle energie rinnovabili.
La visita ad Abu Dhabi mostra ancora una volta il ruolo cruciale delle grandi aziende nella politica estera del governo, e in particolare di Enel, che negli ultimi mesi ha intensificato i suoi rapporti internazionali in varie aree strategiche del mondo. In continuità con lo spirito del Piano Mattei e sulla scia dell’esperienza del G7 in Puglia, il sistema paese consolida l’alleanza virtuosa tra istituzioni e grandi gruppi industriali, specialmente quelli attivi in ambiti fondamentali come quello energetico, per aumentare la proiezione internazionale del Paese.
Economia
Il debito supera i 3000 miliardi, Bankitalia spiega cosa...
Il nuovo record va letto in rapporto al pil, ricorda via Nazionale, comunicando il dato. E aggiunge: "Conta la capacità del Paese di fare fronte"
Nuovo record per il debito pubblico, che sale oltre quota 3000 miliardi, per la precisione a 3005,2, in aumento a novembre di 23,9 mld. Il dato fornito da Bankitalia si aggiunge alla sequenza pressoché costante di rialzi mensili e le associazioni dei consumatori, puntualmente, evidenziano quale sia il peso ricorrendo a un'operazione grossolana ma significativa: un debito pro capite sarebbe di oltre 50 mila euro, 50.944 euro, a italiano, costituendo "una zavorra per le future generazioni".
La stessa Bankitalia spiega anche come va letto il dato. Via Nazionale ricorda che "il debito pubblico in termini nominali presenta variazioni del suo valore da un mese all’altro solitamente al rialzo nel corso dell’anno", mentre "le riduzioni sono più rare, di solito in mesi dove si concentrano le principali scadenze tributarie". Dal punto di vista economico, sottolinea Via Nazionale, "nel valutare lo stato di salute delle finanze pubbliche di un paese non conta tanto il debito pubblico in termini nominali, quanto il suo andamento in relazione alla capacità del paese di fare fronte ad esso. In Italia nel triennio post-pandemico 2021-23 il debito nominale è aumentato di quasi 292 miliardi; in rapporto al pil è sceso di oltre 19 punti percentuali".
Mettendo da parte i tecnicismi e anche la composizione del debito pubblico, è importante evidenziare cosa comporta la puntualizzazione che mette nero su bianco la Banca d'Italia nella sua pubblicazione 'Finanza pubblica: fabbisogno e debito'. Cosa vuol dire considerare l'andamento del debito in relazione alla capacità del paese di fare fronte ad esso? Prima di tutto che è necessario crescere di più per contenere l’aumento del debito, perché conta il dato del debito in rapporto al pil e perché la crescita 'neutralizza' parte del debito prodotto. Il Governatore Fabio Panetta, nel suo intervento al Meeting di Rimini di questa estate spiegava: "Il problema cruciale rimane la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto".
Va considerato che un debito troppo alto penalizza tutto il resto dell'economia. Lo stesso Panetta, evidenziava in quella occasione come "un debito elevato rende più onerosi i finanziamenti alle imprese, frenandone la competitività e l’incentivo a investire; espone l’economia italiana ai movimenti erratici dei mercati finanziari. Sottrae risorse alle politiche anticicliche, agli interventi sociali e alle misure in favore dello sviluppo". L’Italia, ricordava, "è l’unico paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l’istruzione".
E' un paragone efficace, che serve a introdurre l'altro tema centrale, ovvero a cosa serve il debito che viene prodotto. Torna utile, in questo senso la distinzione tra debito 'buono' e debito 'cattivo' cui ricorreva spesso Mario Draghi quando era premier: “Il debito buono è quando si danno risorse a una società, in modo che questa riesca a fare riforme tali da diventare autonoma, e iniziare a volare con le proprie ali. Il debito cattivo è fatto di quei sussidi che vengono erogati senza che ci sia un piano industriale“.
Queste parole aiutano ad arrivare alla conclusione: il debito record, sopra 3000 miliardi, non può essere una buona notizia, comunque lo si legga; è indispensabile proseguire nella riduzione del rapporto debito/pil e, soprattutto, serve una politica economica che sia in grado di fare fronte al peso del debito che si continua ad accumulare mese dopo mese. (Di Fabio Insenga)
Economia
Bonus elettrodomestici 2025, come funziona: occhio a click...
La misura pensata per rinnovare gli apparecchi domestici e sostenere al contempo l’industria europea del settore
La Legge di Bilancio 2025 introduce il bonus elettrodomestici, una misura pensata per rinnovare gli apparecchi domestici e sostenere al contempo l’industria europea del settore, ma occhio al click day.
Come funziona
"L’agevolazione - spiega Simona Volpe, dell'Unione nazionale consumatori - si presenta particolarmente vantaggiosa, con un rimborso del 30% sul prezzo d’acquisto che può arrivare fino a 100 euro per tutti i nuclei familiare. Per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro, il contributo massimo sale a 200 euro, confermando l’attenzione particolare verso le fasce di reddito più contenute".
"E' importante sottolineare - avverte - che il bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Non si tratta però di un’agevolazione per qualsiasi apparecchio: gli elettrodomestici dovranno essere di classe energetica B o superiore e, aspetto particolarmente rilevante, dovranno essere prodotti in Europa. Inoltre, sarà necessario procedere alla sostituzione contestuale del vecchio apparecchio, promuovendo così un corretto processo di smaltimento e riciclo. Per questa iniziativa, il Governo ha previsto uno stanziamento significativo di 50 milioni di euro".
Occhio al click day
"Il bonus - continua - sarà valido per tutto il 2025, ma è fondamentale prestare attenzione alle tempistiche: le modalità operative verranno definite entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, con l’introduzione di un sistema di click-day per la presentazione delle domande".
"Gli obiettivi dell’iniziativa - ricorda - sono molteplici e si inseriscono in una strategia più ampia di sostenibilità ambientale e sviluppo industriale. Da un lato, si punta a sostenere il settore europeo degli elettrodomestici, attualmente in una fase delicata; dall’altro, si vuole accelerare la transizione verde delle famiglie italiane, promuovendo una maggiore efficienza energetica domestica e incentivando pratiche virtuose di smaltimento degli apparecchi obsoleti". "Nei prossimi mesi - afferma Simona Volpe - un decreto congiunto del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero dell’Economia e delle Finanze definirà nel dettaglio i criteri di accesso, le modalità di erogazione e le procedure per la richiesta del bonus".
"Vista la modalità di accesso tramite click day e la limitatezza dei fondi stanziati - suggerisce - consigliamo ai consumatori interessati di rimanere aggiornati sulle procedure di richiesta: c’è infatti il rischio concreto che i fondi possano esaurirsi rapidamente".