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Esteri
Elezioni Usa, Biden prepara il duello tv contro Trump: ecco...
Elezioni Usa, Biden prepara il duello tv contro Trump: ecco la strategia
Come anticipa il team elettorale del presidente democratico l'obiettivo è di attaccare il suo avversario come "un pregiudicato con una campagna sfrenata tesa ad ottenere potere e vendetta"
![Joe Biden e Donald Trump](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1ae52ad7174d-53996026514e-1000/format/big/biden_trump.jpeg)
Joe Biden arriva al duello tv con Donald Trump con l'obiettivo di attaccare il suo avversario come "un pregiudicato con una campagna sfrenata tesa ad ottenere potere e vendetta". E' lo stesso team elettorale del presidente democratico ad anticipare la posizione tutta di attacco che Biden terrà nei 90 minuti del primo dibattito presidenziale che andrà in onda domani sulla Cnn.
"Il dibattito di giovedì sarà uno dei primo momenti della campagna presidenziale in cui una grande fetta dell'elettorato americano potrà vedere la netta scelta tra Joe Biden, che lotta per gli americani, e Donald Trump che lotta per se stesso, un pregiudicato con una campagna sfrenata tesa ad ottenere potere e vendetta", ha dichiarato il direttore della comunicazione della campagna di Biden, Michael Tyler.
La linea dell'attacco frontale a Trump è destinata ad accontentare chi, tra i vertici democratici, ritiene che Biden deve smettere di rivendicare successi della sua prima amministrazione - una linea che sembra non avere successo, visti i cattivi risultati nei sondaggi - e passare ad attaccare tutti i punti deboli, a cominciare dalle pendenze giudiziarie, dell'ex presidente.
I rischi di questa strategia però sono molti - fa notare un commento della Cnn - a cominciare dal fatto che Trump, con la sua nota scaltrezza, potrebbe togliere terreno alle accuse dell'avversario, mostrandosi nel dibattito insolitamente controllato e ragionevole. E' questo per esempio il consiglio che gli arriva da Kar Rove, lo stratega delle vittorie elettorali di George Bush figlio: "non deve mostrarsi senza controllo o arrabbiato, le parole 'elezioni truccate' non dovrebbe mai arrivare sulle labbra, deve mantenere la calma e non parlare solo di se stesso".
Suggerimenti in questo senso sono arrivati anche da fedelissimi dell'ex presidente. La governatrice del South Dakota, Kristi Noem, considera il dibattito "una grande opportunità per il presidente Trump di mostrare come le sue politiche quando era alla Casa Bianca siano state positive per ogni famiglia, avevano più soldi in tasca, i prezzi per la spesa, per la benzina sono scesi", ha detto, aggiungendo: "non credo che debba andare sul personale".
Con Trump, comunque, molto probabilmente non mancheranno le sorprese. E già in questi giorni precedenti al dibattito è interessante notare come il suo staff, che da mesi descrive Biden come un presidente troppo vecchio per mettere due parole insieme, ora invece mette in guardia dalle sue capacità quando si tratta di dibattiti. "Sarà pronto ad andare, ha una certa memoria automatica che entra in funzione visto che fa questo da 50 anni", ha detto il consigliere di Trump, Jason Miller.
Intanto, da parte dei democratici si spera che invece "Donald Trump faccia il Donald Trump", come ha detto la senatrice Elizabeth Warren, descrivendo un candidato che si rivolge "alla sua base estremista e dice ai suoi finanziatori super ricchi che se daranno più soldi alla sua campagna, gli regalerà enormi tagli fiscali e taglierà le regole per la lotta ai cambiamenti climatici".
Esteri
Trump vuole immunità, oggi la sentenza della Corte Suprema
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La decisione dei giudici avrà conseguenze sui processi
![Donald Trump](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4380a2a405-0cff55057367-1000/format/big/donaldtrump_ombrello_ipa_fg.jpeg)
C'è grande attesa oggi a Washington per la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che stabilirà se Donald Trump possa o non possa invocare l'immunità di fronte alle accuse che gli sono state rivolte di aver tentato di rovesciare i risultati elettorali del 2024. A conferma della difficoltà della decisione, i nove sommi giudici si sono presi un giorno in più rispetto alla scadenza non ufficiale di fine giugno della sessione estiva.
La loro decisione infatti avrà grandi conseguenze sul destino dei processi federali contro l'ex presidente e di conseguenza anche sulla sua nuova candidatura alla Casa Bianca. Nel suo ricorso, Trump ha detto che se la Corte non riconoscerà la sua immunità metterà a rischio l'operato di ogni futuro presidente che avrà timore di essere poi giudicato da uno zelante procuratore una volta lasciata la Casa Bianca. Un argomento che potrebbe aver avuto leva sulla maggioranza, 6 a 3, conservatrice della Corte Suprema.
Sono in tutto quattro le sentenze che la Corte deve ancora annunciare prima di chiudere la sessione. E verrà rese pubbliche una alla volta al partire dalle 10 ore di Washington, e si prevede che la più attesa, quella sul caso di Trump, sarà l'ultima.
Esteri
Epurazioni, complotti e l’ombra di un colpo di Stato...
Esteri
Joe Biden, geriatra: “Segnali di una malattia di...
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"Può continuare, comunque"
![Joe Biden (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b436f3b9dee-d57a96fb4519-1000/format/big/joebiden_duellotv_afp.jpeg)
Per quanto riguarda il presidente americano Joe Biden ci sono "segnali di una malattia degenerativa", ma "può continuare nella sua campagna elettorale". A dirlo all'Adnkronos Salute Nicola Ferrara, già presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e docente all'università Federico II di Napoli, che torna così sul confronto televisivo tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. "Non possiamo dire quale malattia sia o a che stato" sia arrivata, ma il sistema americano ha tutto per poter andare avanti anche con un presidente over 80". "Non è detto che un 'anziano' con lievi segnali di confusione e rallentamento mentale sia 'peggio' di un altro, poco più giovane, 3 anni di differenza. Ad oggi non abbiamo certezza di alcuna malattia per quanto riguarda Biden, potrebbe anche esserci anche un deficit cognitivo con base vascolare. Ma va giudicato sulle sue azioni di presidente e credo che così faranno gli americani. In passato gli Usa hanno avuto diversi presidenti con malattie, tenute segrete, e la loro democrazia ha sempre tenuto". Così all'Adnkronos Salute Nicola Ferrara, già presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e docente all'università Federico II di Napoli, torna sul confronto Tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti.
"Le malattie neurodegenerative sono molto lente nel decorso - continua - Quindi non vedo, ad oggi, come le condizioni di Biden possano essere un ostacolo ad un nuovo mandato. Sempre che convinca gli americani".