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Spettacolo
Rai, arriva ‘Newsroom’: il progetto...
Rai, arriva ‘Newsroom’: il progetto crossmediale ideato e condotto da Monica Maggioni
Da mercoledì 26 giugno su RaiPlay e dal 17 luglio in prima serata su Rai 3, si parte con l'inchiesta sul fast fashion
![Monica Maggioni - FOTOGRAMMA](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b39782c501b-50351a80a8cb-1000/format/big/workshop_-_sicuri_sul_web_per_una_navigazione_consapevole_-.jpeg)
Racconti e inchieste sulle grandi questioni globali e di attualità. Prende il via 'Newsroom', un programma ideato e condotto da Monica Maggioni, in onda da oggi, 26 giugno, su RaiPlay in formato docuseries (4 episodi da mezz'ora per ogni tema) e in prima serata su Rai 3 dal 17 luglio. Un percorso di approfondimento che si snoda a partire da un luogo - la Newsroom, la redazione - in cui un gruppo di giornalisti si pone domande, intraprende percorsi di inchiesta e analisi di current affairs, per rispondere ai quesiti di una realtà multiforme e troppe volte raccontata in modo superficiale. Dentro 'Newsroom' ci saranno reportage, data analysis, le parole dei protagonisti delle vicende e degli esperti. Le grandi interviste si intrecceranno con i racconti degli inviati in numerosi paesi del mondo. Per la prima volta un programma di approfondimento nasce con l'obiettivo di creare un legame tra l'audience generalista e quella digitale, partendo proprio dalla pubblicazione sulla piattaforma di streaming video della Rai.
"Con 'Newsroom', la Rai torna a sperimentare", afferma Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti Rai che aggiunge: "Siamo infatti molto orgogliosi di affermare che la Rai può tornare a sperimentare con coraggio e convinzione. Non è stato un compito semplice e non è un impegno da prendere alla leggera, specialmente in un momento così delicato per i bilanci, la concorrenza e il periodo estivo". Secondo Corsini, "sperimentare è costoso e rischioso, ma per il servizio pubblico è un dovere" e queste "sono prove di futuro, di innovazione dei linguaggi e dei modelli produttivi". "Questa grande squadra Rai sta illuminando la piattaforma con nuove idee e sperimentazioni", afferma Elena Capparelli, direttrice RaiPlay, che aggiunge: "È una sfida entusiasmante creare un legame ancora più stretto tra la Tv generalista e quella digitale. Da oggi, la piattaforma accoglie già online la prima docu-serie".
Il mondo dei media è in continua evoluzione e l'innovazione è la chiave di tutto. Ne è convinto anche Maurizio Imbriale, direttore Contenuti digitali e transmediali, che spiega: "la nostra direzione ha come obiettivo non solo quello di ringiovanire il target del pubblico, ma anche di sperimentare nuovi formati e nuovi linguaggi. Stiamo cercando di trasformare questa azienda, nel nostro piccolo, in una digital media company, che è uno degli obiettivi principali della nostra governance". E 'Newsroom' ne è la prova. Un lavoro - racconta Monica Maggioni, direttrice editoriale per l’Offerta Informativa - "frutto non di una singola persona, ma di una squadra significativa. È un luogo dove le persone lavorano insieme, fanno i giornalisti e decidono di raccontare le grandi questioni". Per Maggioni un grazie speciale va alla Rai: "Un prodotto di questo tipo non potrebbe nascere altrove".
'Newsroom', è quindi una sperimentazione che, aggiunge Maggioni,"non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma il viaggio è importante quanto l'approdo. 'Newsroom' è un viaggio che la nostra azienda vuole fare. I numeri di RaiPlay ci dicono che siamo decisamente avanti sulla strada. Dentro questo progetto, ci sono temi come il fast fashion, l'inferno di Haiti, l'Artico, il Congo e l'Afghanistan. Questi racconti cercano di far capire i contesti globali e di andare in profondità rispetto a ciò che normalmente viviamo in superficie. È il senso del servizio pubblico", conclude Maggioni.
Le prime tre serie, in onda su Raiplay il 26 giugno, il 3 e il 10 luglio, sono dedicate al mondo del fast fashion, raccontando tutti gli aspetti sociali, ambientali ed economici legati a questo fenomeno globale, ci porteranno nell'isola di Haiti, ex paradiso turistico, oggi inferno sulla terra, e nell'Artico, storico luogo incontaminato, divenuto prima linea di un confronto sempre più teso e armato tra Russia e Nato.
Ogni anno nel mondo si producono 150 miliardi di nuovi capi di abbigliamento, venduti a prezzi stracciati e di qualità sempre più scadente. Li indossiamo poche volte, poi finiscono in fondo all'armadio e non li usiamo più. Ma che cosa succede quando ce ne sbarazziamo? Dove vanno a finire tutti questi vestiti? 'Newsroom' ha seguito le loro lunghissime rotte, fino al Ghana - dove inquinano le spiagge e l'oceano- e il deserto di Atacama in Cile, luoghi magnifici diventati immense discariche a cielo aperto. Dietro ogni maglietta venduta a pochi euro, non c'è solo inquinamento, c'è anche lo sfruttamento di manodopera a basso costo e un enorme volume di affari sul quale ha messo le mani anche la criminalità organizzata.
Spettacolo
Arriva Taylor Swift, boom di prenotazioni per i treni
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A Milano il 13 e 14 luglio i concerti della regina del pop
![Taylor Swift](https://www.adnkronos.com/resources/028a-1a1b6f34e19b-d3617b40b03d-1000/format/big/swift_taylo_afp.jpeg)
Taylor Swift, la regina del pop, ha dato il via al suo tour europeo a Parigi e, dopo i sold out in Spagna e Inghilterra, prosegue nella tour con i concerti che stabbi toccando le principali capitali europee, tra cui Milano, dove si avvicina la doppia data a San Siro il 13 e 14 luglio. Le schiere di fan della cantante non esitano certo a seguirla nei suoi concerti e, in vista della tappa milanese, il treno si conferma uno dei mezzi preferiti.
Secondo lo studio condotto da Trainline, l'app leader in Europa per l'acquisto di biglietti di treni e pullman, le tratte ferroviarie verso Milano hanno registrato incrementi generalizzati del numero di passeggeri rispetto alla settimana precedente al concerto.
Gli esempi più emblematici sono dati dalle rotte che collegano Milano con Napoli e Roma, che hanno quasi raddoppiato, con un aumento rispettivamente del 117% e del 92%, il numero di passeggeri durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un'altra rotta con un incremento più che significativo è la Milano-Firenze, che ha aumentato il numero di passeggeri del 69%.
Secondo un recente studio di YouGov per Trainline, il 50% degli intervistati sceglie il treno come mezzo di trasporto preferito per partecipare a eventi musicali. Una tendenza che, in base ai dati raccolti da Trainline in occasione del tour europeo della Swift, si sta sempre più consolidando, qualificando il treno come mezzo di trasporto privilegiato per raggiungere le destinazioni dei concerti. Con la liberalizzazione e la globalizzazione del settore ferroviario, gli appassionati di concerti e festival godono di una maggiore varietà di opzioni per viaggiare in treno, sia a livello nazionale che internazionale. La tratta Zurigo-Milano, in particolare, ha visto un aumento dei passeggeri che vogliono raggiungere il concerto della cantante nella città meneghina, con un numero di passeggeri in crescita del 360% in questo periodo. La rotta svizzera ha anche superato la performance record del +242% di prenotazioni sulla rotta internazionale.
I milioni di fan della cantante hanno generato un vero e proprio movimento economico globale, noto come 'Swiftonomics', che si riferisce all'influenza economica di Taylor Swift e alla sua capacità di generare attività economiche rilevanti con i suoi tour. L'impatto economico dell'Eras Tour, quindi, diventa sempre più evidente. Oltre al numero di persone che viaggiano a livello internazionale per assistere ai suoi concerti e acquistare i biglietti, c'è il costo dei trasporti, dell'alloggio, del cibo e di altri servizi turistici, che generano un impatto economico ancora maggiore sulle città in cui si esibisce.
La devozione degli Swifties non conosce confini e la loro disponibilità a percorrere lunghe distanze sottolinea la portata globale della Swiftonomics. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni sull'entità dell'impatto economico di Taylor Swift. Si stima che i suoi spettatori negli Stati Uniti abbiano speso in media 1.300 dollari a spettacolo. Questo dà un'idea dell'impatto economico che il tour sta avendo in Europa. Per prevedere l'impatto dei concerti di Taylor Swift, si possono paragonare ai principali eventi sportivi mondiali. Con una capacità media di oltre 72.000 posti a sedere e più di quattro milioni di biglietti venduti durante il suo tour americano, i concerti della Swift dimostrano l'elevata portata di questo fenomeno e superano altri grandi eventi internazionali in termini di mobilitazione di persone e risorse economiche.
Spettacolo
Taranto, l’ironia di Riondino su Fedez-Codacons....
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Il presidente Rienzi: "Critiche social su noi e Fedez? Paese che si scandalizza se si cambia opinione per un bene superiore"
![Taranto, l'ironia di Riondino su Fedez-Codacons. L'associazione attacca:](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43a41bf332-0a8b3d2626de-1000/format/big/fedez_codacons.png)
L'improvvisa 'pace' scoppiata tra Fedez e il Codacons, riunitisi per un'iniziativa di solidarietà a favore dell'Ilva dopo anni di battibecchi e guerriglie, continua a far discutere l'opinione pubblica. Ieri Michele Riondino, organizzatore del concerto del Concerto dell''Uno Maggio' a Taranto, ha espresso alcune considerazioni sulla beneficenza annunciata dal rapper, "arrivato a Taranto senza avvisarci, senza rivolgersi a chi si occupa del problema da decenni", ha detto l'attore e regista in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, sottolineando che in passato Fedez era stato chiamato "diverse volte ad esibirsi sul palco" ma - ha raccontato "non abbiamo mai ricevuto considerazione". Riondino ha ironizzato anche sulla reunion di Fedez con il Codacons: "Quanto all'alleanza con il Codacons avremmo potuto organizzare un incontro di wrestling in piazza a Taranto e avremmo potuto raccogliere molto di più".
Dopo le dichiarazioni di Riondino, arriva la replica stizzita del Codacons: "Anziché criticare chi si attiva per sostenere la battaglia sull’Ilva di Taranto, farebbe meglio a usare le sue energie in favore di cittadini e vittime dell’acciaieria -afferma il Codacons - che nel processo sull’inquinamento ambientale di Taranto rappresenta le parti civili". Riondino "sembra meravigliarsi che personaggi pubblici di rilievo come Fedez decidano di abbracciare vicende come quella sull’ex Ilva -prosegue l'associazione dei consumatori- Ma noi la pensiamo diversamente: chiunque voglia dare il proprio contributo alla causa, e scendere in campo a favore dell’ambiente e del diritto alla salute, è il benvenuto. Una inclusione che deve avvenire senza invidie e ripicche legate ad antipatie personali".
Il Codacons invita dunque Riondino: "Invitiamo il regista, che per la città di Taranto ha già fatto tanto, a non sprecare le sue energie in critiche inutili e di cattivo gusto, ma a dirottarle verso una battaglia comune che deve vedere tutti uniti e sullo stesso piano". Sull'ironia (e le critiche) social che hanno 'accolto' la collaborazione tra il rapper e il Codacons, interviene poi il presidente dell'associazione Carlo Rienzi, che all'Adnkronos dice: "Oramai viviamo in un paese dove si vuole a tutti i costi la guerra, e ci si scandalizza se due soggetti che in passato hanno avuti scontri e scambi anche aspri, possano sotterrare l'ascia di guerra e decidere di fare qualcosa insieme per gli altri. Fortunatamente noi abbiamo l'abitudine di non seguire la massa e di cambiare idee e opinioni, quando serve e soprattutto quando, come nel caso di Taranto, la pace tra il Codacons e Fedez può portare non solo a richiamare l'attenzione sul dramma dei cittadini che muoiono a causa dell'Ilva, ma anche a iniziative concrete per difendere la salute dei residenti, nel nome di un interesse superiore che, evidentemente, ai molti benpensanti sfugge".
Spettacolo
Premio Tenco 2024, Piotta diffida il presidente e chiede...
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I legali dell'artista romano chiedono la sospensione dell'assegnazione del premio per la categoria 'Album in dialetto'
![Er Piotta](https://www.adnkronos.com/resources/0289-1a04146b4f82-717e194f4ca9-1000/format/big/piotta_us.jpeg)
Er Piotta, al secolo Tommaso Zanello, ha deciso di intraprendere un'azione legale contro l'organizzazione del Premio Tenco 2024. Dopo il 'caso dialetto', attraverso i suoi avvocati, l'artista romano ha presentato una diffida formale al presidente del Premio, chiedendo l'accesso agli atti e la sospensione dell'assegnazione del premio per la categoria 'Album in dialetto'. Piotta ha partecipato al Premio Tenco con il suo ultimo album 'Na Notte Infame', pubblicato da La Grande Onda nel 2024. La candidatura dell'album nella categoria 'Album in dialetto' - si legge nella diffida - è stata accettata senza obiezioni dagli organizzatori. Tuttavia, con grande sorpresa dell'artista e del suo staff, l'album non è stato incluso nella rosa dei finalisti.
L'avvocato di Piotta ha espresso il disappunto dell'artista per la mancata comunicazione preventiva dell'esclusione, che è stata resa nota solo dopo l'annuncio ufficiale dei finalisti. La difesa sottolinea che non esiste una motivazione ragionevole per giustificare questa esclusione, che appare "irragionevole, pretestuosa e anche incongrua da un punto di vista artistico". L'album 'Na Notte Infame', scrivono gli avvocati, "è oggettivamente interpretato in dialetto romano", e questo "non solo per nostro parere ma per quello di varie istituzioni e associazioni culturali" e da esperti del settore, tra cui l'Assessorato alla Cultura Municipio Roma III, l'Associazione Culturale Lando Fiorini, e vari professori di linguistica e musica.
In particolare, Giovanni Vacca dell'Università di Roma 3 - Dams ha elogiato il lavoro di Piotta in una email inviata alla Commissione del Premio mentre il presidente dell'Accademia della Crusca, Paolo D'Achille, in un'intervista all'Adnkronos ha detto: "ha ragione Piotta, è labile confine tra italiano e romano".
Il Club Tenco ha dichiarato che l'album non avrebbe rispettato i requisiti previsti dal regolamento. Secondo gli avvocati non si comprende, tuttavia, perché tale esclusione non sia stata comunicata prima dell'inizio delle votazioni. "Sarebbe stato indubbiamente più corretto escludere il lavoro – qualora realmente non conforme al regolamento – prima dell’apertura delle operazioni di voto da parte dei giurati. Lo sarebbe stato nei confronti dell’artista ma anche come segno di rispetto del prezioso lavoro svolto appunto dai suddetti giurati".
Di fatto, l'album è stato comunque ammesso alla votazione e, per stessa ammissione degli organizzatori del Premio, ha ricevuto vari voti. "Alla luce di questa incresciosa situazione", l'artista, dunque, richiede di poter accedere agli atti della procedura di votazione, compresi il numero preciso dei voti ricevuti dall'album e tutte le delibere relative all'esclusione dell'album e all'ammissione degli altri lavori discografici in dialetto.
In via cautelativa, si chiede la sospensione di tutte le operazioni connesse all'assegnazione del Premio Tenco per la categoria "Album in dialetto", con riserva di ogni ulteriore azione legale, anche risarcitoria. La presente comunicazione è stata inviata anche a tutti i componenti della Giuria del Premio Tenco 2024. (di Loredana Errico)