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Esteri
Ucraina, Zelensky al fronte nel Donetsk: l’avanzata...
Ucraina, Zelensky al fronte nel Donetsk: l’avanzata russa non dà tregua
Visita a sorpresa del presidente ucraino: "La popolazione merita risposte"
![Volodymyr Zelensky](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b092bde18e2-41e879cb31d5-1000/format/big/zelensky_giacca_fg_ipa.jpeg)
La Russia preme, l'Ucraina resiste: la difesa di Kiev continua a soffrire lungo il fronte orientale nel Donetsk, dove la pressione delle forze di Mosca è costante. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a sorpresa nella regione dell'est, per dare un segnale alle truppe impegnate ad arginare la costante offensiva nemica.
Con lui c'era il generale Andriy Hnatov, appena nominato al comando delle forze congiunte. L'obiettivo è sostenere il morale delle truppe, mentre le forze russe continuano ad avanzare e va avanti la guerra esplosa il 24 febbraio del 2022 con l'avvio dell'invasione russa dell'Ucraina.
La visita, nelle parole di Zelensky, è servita per "incontri dettagliati sulla sicurezza e sul sostegno alla popolazione". Il presidente ucraino è arrivato a Pokrovsk, città di circa 61.000 abitanti prima dell'inizio del conflitto, a due giorni da un attacco russo che ha fatto almeno cinque morti e 41 feriti. Da qui ha registrato un video dopo aver celebrato la "giornata storica" per l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue e prima di congratularsi oggi con il prossimo segretario generale della Nato Mark Rutte, ringraziando il precedessore Jens Stoltenberg per il "sostegno incrollabile" a Kiev.
"Ho vistato la regione di Donetsk con i nostri combattenti, con il comandante Syrskyi e il nuovo capo delle forze congiunte, generale Hnatov - scrive il presidente in un post su X - Lho presentato ufficialmente a tutti i responsabili per la difesa della regione di Donetsk". Zelensky spiega di aver ricevuto "aggiornamenti sulla situazione operativa" e di aver "parlato delle nostre azioni" con Syrskyi e "i comandanti di brigata".
Nel video il presidente ha puntualizzato sui temi affrontati durante la visita, non solo dal punto di vista militare, ma anche per quel che riguarda la popolazione e sembra volere una risposta migliore da parte di funzionari di Kiev che supervisionano i dossier. Zelensky non è entrato nel dettaglio, ma ha assicurato che, di rientro nella capitale, parlerà con chi "deve essere qui e in altre aree vicine alla linea del fronte, nelle comunità difficili in cui la gente ha bisogno di soluzioni immediate" e ha aggiunto di essere rimasto "sorpreso nel sapere che alcuni non vengono qui da sei mesi o anche più".
Nei giorni scorsi, come riportato dalla Ukrainska Pravda, gli analisti del progetto ucraino 'DeepState' hanno segnalato un'avanzata delle forze russe nelle località di Novooleksandrivka e Sokil e nei pressi di Novopokrovske e Volodymyrivka. La conquista di Novooleksandrivka, evidenzia il Guardian, avvicina le forze russe alla strada tra Pokrovsk e Kostiantynivka, arteria cruciale per i rifornimenti per le truppe ucraine, e Mosca sembra voler sfruttare un'opportunità strategica prima che l'Ucraina riceva nuovi aiuti militari dall'Occidente, anche gli F-16 e decine di migliaia di munizioni per l'artiglieria grazie a un'iniziativa ceca.
Contractor Usa in Ucraina?
Con il conflitto che va avanti da oltre due anni, secondo fonti della Cnn l'Amministrazione Biden punterebbe a consentire il dispiegamento di contractor militari americani in Ucraina nell'intento di sostenere le forze di Kiev nella manutenzione e nelle riparazioni dei sistemi d'arma. Un funzionario dell'Amministrazione ha precisato che "non è stata presa alcuna decisione". Poi il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha sottolineato come "il presidente e il segretario" alla Difesa siano stati "chiari" e "non invieremo truppe statunitensi a combattere in Ucraina". Un punto fermo, ha detto, che "non cambierà".
E nelle scorse ore l'Ucraina è stata al centro di un colloquio telefonico fra il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa russo, Andrey Belousov, una conversazione avviata dagli Stati Uniti - come hanno spiegato dal Dipartimento - in nome dell'importanza di mantenere aperte le comunicazioni tra gli eserciti dei due Paesi. E' stato il primo contatto tra i ministri della Difesa di Usa e Russia dal 15 marzo 2023.
All'epoca a Mosca era ancora in carica Sergei Shoigu, colpito nelle scorse ore - insieme al capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov - da mandati d'arresto spiccati dalla Corte penale internazionale. Sono accusati di aver ordinato attacchi contro infrastrutture civili in Ucraina. Per il Cremlino, i mandati d'arresto sono "assurdi".
Intanto a Ekaterinburg era in aula Evan Gershkovich, il giornalista 32enne del Wall Street Journal da quindici mesi in prigione in Russia, arrestato con l'accusa di spionaggio mentre stava facendo un reportage per il giornale americano. Addebiti respinti da Gershokovich, dalla sua testata e dal governo americano che lo considera detenuto illegalmente dalla Russia. Se condannato rischia 20 anni di prigione.
Esteri
Gaza, Netanyahu: “Israele vicino...
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Il premier assicura che le operazioni delle Idf continueranno e Israele raggiungerà tutti i suoi obiettivi di guerra. Bufera sul rilascio del direttore dell’ospedale al-Shif. Blinken: "Tensioni con Hezbollah possono peggiorare"
![Soldati a Gaza - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43fd39efdf-9abc9b5257ef-1000/format/big/israele_gaza_soldati_idf_afp.jpeg)
Israele si sta avviando a concludere "la fase di eliminazione dell'esercito terroristico di Hamas". Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando agli studenti del National Defense College, secondo quanto riferito dal Times of Israel.
Netanyahu ha spiegato che le operazioni delle Idf continueranno per "colpire i resti" di Hamas e ha ribadito - alla presenza di studenti stranieri provenienti da Germania, Singapore, Giappone, Italia, Repubblica Ceca e Corea del Sud - che Israele raggiungerà tutti i suoi obiettivi di guerra.
E mentre continua lo scambio di accuse tra ministri e funzionari della sicurezza, Netanyahu ha definito la scarcerazione del direttore dell'ospedale al-Shifa, Mohammad Abu Salmiya, "un grave errore e un fallimento dal punto di vista etico". "Quest'uomo, sotto la cui responsabilità sono stati tenuti prigionieri e assassinati i nostri ostaggi, appartiene alla prigione", ha sottolineato Netanyahu in una nota. Secondo il premier, che ha chiesto un'indagine sulla scarcerazione di Abu Salmiya, la decisione è stata presa all'insaputa dei vertici politici e dei capi delle agenzie di sicurezza. Domani intanto è atteso un primo report del direttore dello Shin Bet, Ronen Bar.
Blinken: 3 scenari inaccettabili per futuro Gaza
"Sappiamo che ci sono tre cose che sono inaccettabili per il futuro di Gaza: un'occupazione israeliana, che continui la leadership di Hamas oppure il caos, l'anarchia e l'illegalità - che è ciò a cui stiamo assistendo oggi in gran parte di Gaza", ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante un intervento alla Brookings Institution. "Quando questo conflitto finirà, non potrà e non dovrà finire con un vuoto di potere a Gaza. Deve finire in modo da garantire che ci siano piani chiari, coerenti e realizzabili per la governance, la sicurezza e la ricostruzione di Gaza", ha aggiunto Blinken.
Il segretario di Stato americano ha poi ammesso che la guerra in Libano può scoppiare anche se nessuna delle parti in causa la vuole. Sottolineando che Israele "ha effettivamente perso la sovranità nel quadrante settentrionale del Paese perché le persone non si sentono sicure nel tornare a casa", Blinken ha ribadito la sua convinzione che lo Stato ebraico non vuole una guerra in Libano, ma ha ammesso che "potrebbero essere pronti a combatterne una se necessario - dal loro punto di vista - per proteggere i propri interessi. "
Secondo il segretario di Stato, anche Hezbollah in realtà non vuole la guerra né il Libano perché ne sarebbe la prima vittima. "Da un lato, nessuno vuole davvero una guerra. Dall'altra parte, c'è uno slancio che potrebbe portare nella direzione che siamo determinati a provare ad arrestare", ha concluso.
Distrutto a Rafah più grande sito produzione razzi Jihad Islamica
E' stato individuato e distrutto a Rafah, nel sud di Gaza, quello che è ritenuto essere il più grande sito di produzione di razzi della Jihad islamica scoperto fino ad oggi nell'enclave palestinese. Lo hanno annunciato le Idf, sottolineando che le truppe della Brigata Commando, della 401ma Brigata Corazzata e dell'unità d'elite del genio militare Yahalom nelle scorse ore hanno fatto irruzione in un compound e in un sito sotterraneo nel quartiere nordoccidentale di Tel Sultan.
I militari, secondo le Idf, hanno scoperto una struttura sotterranea utilizzata dalla Jihad islamica per produrre parti di razzi e razzi a lunga gittata. Il sito negli ultimi anni è stato utilizzato per costruire centinaia di proiettili. Durante il blitz, sempre stando alle Idf, ci sono stati scontri sopra e sottoterra e diversi operativi del gruppo jihadista sono stati uccisi utilizzando droni e missili guidati.
Israele bersagliata dai razzi dalle Brigate al-Quds
Israele intanto oggi è tornata a essere bersagliata dai razzi lanciati delle milizie palestinesi. Dalla Striscia di Gaza, e in particolare da Khan Younis nel sud, ne sono stati lanciati almeno venti verso le comunità di confine. Come riferiscono le Forze di difesa israeliane alcuni sono stati abbattuti dalla contraerea, mentre altri sono caduti nel sud del Paese. L'azione è stata rivendicata dalle Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica. L'organizzazione era stata obiettivo ieri di un attacco israeliano che ha preso di mira la casa di un leader della cellula di Tulkarem in Cisgiordania.
Esteri
Violenta turbolenza ferisce 30 passeggeri, atterraggio di...
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L'aereo, un Boeing 787-9 era partito da Madrid ed era diretto a Montevideo, in Paraguay
![Aereo dell'Air Europa](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b43e4d1f903-02670ef7d0af-1000/format/big/aireuropa.jpeg)
Almeno 30 persone sono rimaste ferite a bordo di un aereo dell'Air Europa in volo da Madrid a Montevideo, in Paraguay, a causa di una violenta turbolenza incontrata questa mattina presto. L'aereo, un Boeing 787-9, è stato costretto ad effetture un atterraggio di emergenza a Natal, in Brasile.
A bordo del volo UX045 c'erano 325 passeggeri. Come ha affermato un portavoce di Air Europa, la turbolenza è arrivata mentre era in volo sopra l'Atlantico quando stava per raggiungere la costa brasiliana. L'aereo è atterrato normalmente ed è stato accolto da una flotta di ambulanze.
Air Europa'nın Madrid'den Montevideo'ya giden UX045 sefer sayılı uçakta şiddetli türbülans nedeniyle çok sayıda kişi yaralandı. Uçak, Brezilya'nın Natal kentine acil iniş yaptı#airlines #aviation pic.twitter.com/Ob4yre3WnC
— HavaTurkCom (@havaturkcom) July 1, 2024
I funzionari dell'aeroporto hanno dichiarato che alcuni passeggeri hanno avuto bisogno di assistenza medica e sono stati trasportati all'ospedale più vicino. Un team medico locale ha dichiarato ai media brasiliani di aver prestato assistenza ad almeno 30 passeggeri di diverse nazionalità e che 10 di loro sono stati trasportati in ospedale.
I pazienti avevano sbattuto la testa durante la turbolenza e riportato lesioni tra cui fratture craniche e tagli al viso, hanno aggiunto i medici.
L'incidente si è verificato poche settimane dopo che un volo della Singapore Airlines è stato sottoposto a forti turbolenze in Myanmar, provocando decine di feriti e la morte di un cittadino britannico.
Forti turbolenze sono rare, ma studi recenti hanno dimostrato che il cambiamento climatico potrebbe aumentarne il rischio .
Esteri
Steve Bannon va in prigione, l’ex guru di Trump:...
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Si è consegnato in Connecticut: sconterà 4 mesi. Il suo rilascio è fissato il prossimo 31 ottobre
![Steve Bannon - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/026f-13b50f191a0f-b25cfe4931cf-1000/format/big/steve_bannon_fg_ipa.jpeg)
Steve Bannon si è consegnato alla prigione di Danbury, in Connecticut, dove l'ex stratega di Donald Trump dovrà scontare la condanna a quattro mesi di carcere per oltraggio al Congresso. La Corte Suprema degli Stati Uniti la scorsa settimana ha infatti rigettato l'ultimo ricorso contro la condanna presentato dal guru dell'estrema destra americana che si era rifiutato di testimoniare sul suo ruolo nell'assalto al Congresso di fronte alla commissione di inchiesta della Camera.
Bannon ha detto alla Nbcnews che il suo rilascio è fissato il prossimo 31 ottobre, quindi la settimana prima delle elezioni presidenziali.
"Sono un prigioniero politico di Nancy Pelosi. Sono un prigioniero politico di Merrick Garland, sono un prigioniero politico di Joe Biden e sul suo establishment corrotto", ha detto Bannon ai giornalisti poco prima di consegnarsi alla prigione del Connecticut.
"Sono stati Pelosi e Garland a fare di me un martire, giusto?", ha aggiunto il guru dell'estrema destra americana, riferendosi all'ex Speaker della Camera, che ha chiesto la sua incriminazione, e il ministro della Giustizia democratici. "Ma i martiri muoiono, mentre io sono ben lontano dall'essere morto, baby", ha aggiunto.
"Sono orgoglioso di andare in prigione - ha continuato - se questo è necessario per fronteggiare la tirannia, il sistema penale corrotto di Garland, se questo è necessario per tenere testa a Pelosi e Biden, allora sono orgoglioso di farlo". Infine Bannon ha detto che la sua condanna a quattro mesi è "nulla" al confronto "all'enorme processo farsa" di New York in cui Trump è stato condannato per 34 capi di imputazione.