Schneider Electric è l’azienda più sostenibile al mondo secondo il Time e Statista
Stezzano (BG), 28 giugno 2024 - Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, è al primo posto della lista World's Most Sustainable Companies for 2024" stilata dal prestigioso magazine internazionale Time e da Statista.
Il riconoscimento riflette gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle proprie emissioni di anidride carbonica fissati da Schneider Electric, ma anche l’impegno dell’azienda nell’aiutare i suoi clienti a migliorare la loro efficienza energetica e ridurre le loro emissioni.
Time e Statista hanno usato una metodologia trasparente e a più livelli per identificare le aziende più sostenibili del mondo per il 2024. Il processo è iniziato analizzando un gruppo di oltre 5.000 tra le aziende più grandi e influenti a livello globale. Dopo un rigoroso percorso di valutazione suddiviso in quattro stadi, la classifica finale ha estromesso i settori non sostenibili e ha preso in considerazione fattori quali l’acquisizione di rating esterni di sostenibilità, gli impegni presi, le pratiche adottate per il reporting e altri indicatori di performance ambientali e sociali. Sono quindi state selezionate e classificate 500 aziende, provenienti da oltre 30 paesi.
Time e Statista hanno valorizzato la competenza tecnologica di Schneider Electric e il programma Schneider Sustainability Impact. Questo programma guida il percorso dell’azienda verso i suoi obiettivi di sostenibilità globali, fissati per il periodo 2021-2025, e consente di misurare i risultati ottenuti; tali obiettivi contribuiscono al raggiungimento di sei impegni di lungo termine che l’azienda ha preso, relativi a tutte le dimensioni ESG (ambiente, società, governance). Tra i risultati fin qui ottenuti, l’azienda ha aiutato i suoi clienti a ridurre le loro emissioni di anidride carbonica – con 553 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate ed evitate dal 2018 in poi. Le emissioni dei 1000 fornitori più importanti per Schneider Electric si sono ridotte del 27% da quando è stato avviato un programma dedicato a questo scopo – e il 21% dei partner più strategici per la supply chain dell’azienda hanno raggiunto gli standard per le condizioni di lavoro accettabili previsti da Schneider Electric.
“E’ un incredibile onore essere riconosciuti come azienda più sostenibile al mondo” ha commentato il CEO di Schneider Electric Peter Herweck. “Questo risultato testimonia il nostro indefesso impegno per la sostenibilità, che è parte integrante di tutto ciò che facciamo. Teniamo in considerazione l’ambiente, la società e una buona governance in tutte le nostre decisioni e azioni quotidiane. E’ per questo che ci impegniamo così tanto per fare ancora maggiori progressi verso i nostri obiettivi di sostenibilità e assicurarci che ognuno contribuisca ad avere un impatto positivo e durevole”.
Schneider Electric recentemente è anche stata inclusa per il tredicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index posizionandosi al primo posto tra le aziende del suo settore e assicurandosi la presenza anche nell’indice europeo. Il risultato riflette a sua volta le solide performance ESG e la centralità della sostenibilità nelle strategie del Gruppo.
Ulteriori Risorse
• World's Most Sustainable Companies 2024 | TIME
• TIME/Statista World's Most Sustainable Companies 2024 Methodology | TIME
Informazioni su Schneider Electric
Lo scopo di Schneider è quello di creare un impatto tangibile consentendo a tutti di sfruttare al meglio l’energia e le risorse disponibili, coniugando progresso e sostenibilità. Questo in Schneider lo chiamiamo Life Is On.
La nostra missione è quella di essere il partner di fiducia per la sostenibilità e l’efficienza. Siamo un leader globale nelle tecnologie industriali con competenze d’avanguardia a livello mondiale nell'elettrificazione, nell'automazione e nella digitalizzazione per industrie smart, infrastrutture resilienti, data center a prova di futuro, edifici intelligenti e case intuitive. Grazie alla nostra lunga esperienza in questi ambiti, forniamo soluzioni integrate, end to end per tutto il ciclo di vita, basate sull’ IoT industriale e abilitate dall'intelligenza artificiale, con prodotti connessi, automazione, software e servizi, fornendo gemelli digitali che consentano una crescita redditizia per i nostri clienti.
Siamo un'azienda di persone con un ecosistema di 168.000 dipendenti e più di un milione di partner che operano in oltre 100 paesi per garantire la vicinanza ai nostri clienti e stakeholder. Abbracciamo i valori di diversità e inclusione in tutto ciò che facciamo, guidati dal nostro obiettivo di un futuro sostenibile per tutti.
www.se.com/it
Prima Pagina Comunicazione
Caterina Ferrara, Ivonne Carpinelli, Cristiana Stradella
caterina@primapagina.it; ivonne@primapagina.it; cristiana@primapagina.it
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Cecconato Impianti entra nel mercato del rifornimento per...
La storica azienda di Arcade, in provincia di Treviso, ha realizzato un impianto di rifornimento carburante per elicotteri per un’azienda leader mondiale del settore
Treviso, 20 settembre 2024. Si amplia, e si diversifica sempre di più, l’attività di Termoidraulica F.lli Cecconato. La società, nata nel 1973 e specializzata nell'esecuzione e manutenzione soprattutto di grandi impianti termoidraulici industriali, oltre che di quelli civili, entra ora nel mercato del rifornimento per l’aviazione con la recente realizzazione di un impianto di carburante JET A-1 per il rifornimento di elicotteri per un’azienda leader del settore. “Si tratta del primo impianto che riporta il nostro marchio, dopo avere contribuito a realizzare parti di sistemi per altre aziende in passato – spiega Mirco Cecconato, responsabile della Gestione del Personale e dei Cantieri – Un progetto che ci rende ancora più orgogliosi del nostro lavoro e delle competenze di tutti i nostri dipendenti”.
L’impianto è stato realizzato in collaborazione con Aerofueltech, azienda di Villorba (TV) che si occupa proprio della progettazione e consulenza per la realizzazione di impianti relativi allo stoccaggio ed alla distribuzione di combustibili per l'aviazione e l'autotrazione, sia in ambito civile che militare. “Abbiamo costruito questo importante impianto – osserva Nicola Bergo, amministratore unico di Aerofueltech – sviluppando la progettazione in sintonia con il cliente, curando specifici dettagli ed esigenze visto che si trattava di integrare il sistema in una struttura già esistente”.
Grande attenzione è stata posta alla selezione dei componenti e dei materiali, privilegiando l’acciaio inossidabile anche per la realizzazione del telaio e la carpenteria di supporto. In un’ottica di fornitura “chiavi in mano”, la F.lli Cecconato si è occupata anche del decommisioning, ossia dello smontaggio e smaltimento del vecchio impianto, oltre che dell’installazione e messa in servizio di quello nuovo.
“Questo è solo il primo dei progetti in questo settore – conclude Mirco Cecconato – abbiamo già una commessa per un deposito JET A-1 da 100 m3 con impianto di carico/scarico per un aeroporto in Germania. Il nostro obiettivo è quello di realizzare impianti di stoccaggio e rifornimento in aeroporti di piccole e medie dimensioni”.
Un’area di attività che si unisce ai molteplici settori in cui opera la Cecconato Impianti, dall’impiantistica nel settore enologico a quella della trasformazione dei tabacchi, curando ogni aspetto della lavorazione fino al collaudo finale ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per informazioni www.cecconatoimpianti.com
Contatti: www.cecconatoimpianti.com
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Fondazione Snaitech con ChangeTheGame per un mondo dello...
Apre presso la Sapienza Università di Roma il primo sportello in Italia di assistenza psicologica per le vittime di abusi e violenze in ambito sportivo
Milano, 20 settembre 2024 – Fondazione Snaitech e l’associazione ChangeTheGame uniscono le forze per promuovere un ambiente sportivo a misura di atleta e annunciano oggi la loro nuova collaborazione. Grazie all’incontro di queste due realtà con La Sapienza Università di Roma ha preso vita il primo “sportello di counseling psicologico” presente nel nostro Paese e rivolto agli sportivi e alle sportive che hanno subito violenze e abusi.
Per Fondazione Snaitech lo sport rappresenta un importante strumento per favorire l’inclusione e promuovere un confronto sano e positivo. Per questo è inaccettabile che proprio questo ambito si riveli troppo spesso teatro di abusi e violenze. La Fondazione ha scelto quindi di affiancare ChangeTheGame e supportare il progetto di istituire uno sportello di ascolto e supporto affinché ogni atleta possa sentirsi davvero valorizzato e protetto, condividendo l’obiettivo comune di costruire un futuro in cui lo sport sia per tutti e tutte sinonimo di rispetto, sicurezza e condivisione.
Lo sportello, collocato all’interno del dipartimento di psicologia dell’ateneo romano, permetterà alle atlete e gli atleti di incontrare e confrontarsi con figure competenti in grado di supportarli e guidarli e di accedere ad un servizio di counseling psicologico gratuito. Presso lo sportello sarà poi possibile intraprendere percorsi dedicati di inclusione e crescita sempre legati all’ambito sportivo.
“Il processo di vittimizzazione è molto articolato e include spesso aspetti che riguardano la perdita della propria capacità di rivendicare un ruolo attivo e propositivo nelle relazioni e di svalutazione delle proprie risorse e delle proprie caratteristiche. Per questo i percorsi di counseling non si limitano alla analisi delle esperienze traumatiche, ma ricercano attivamente la possibilità di reinserire le persone nel proprio naturale percorso di autodeterminazione e di recuperare la propria efficacia personale e sociale.” commenta Fabio Lu cidi, dottore di ricerca in Psicologia e Professore Ordinario di Psicometria alla Sapienza - Università di Roma, dove è Prorettore con delega alla Quarta Missione e ai rapporti con la Comunità Studentesca e dirige il Comitato Tecnico Scientifico sulla Diversità e l'Inclusione, il Laboratorio e il Servizio di Psicologia dello Sport.
“Questo sportello di aiuto, ascolto e supporto per le vittime di violenza nello sport nato dalla collaborazione di ChangeTheGame, l’Università La Sapienza e grazie al supporto di Fondazione Snaitech è di fondamentale importanza nel nostro Paese e segna un grande passo avanti per quanto riguarda le azioni di tutela. In Italia 4 atleti e atlete su 10 subiscono una forma di violenza. La maggior parte di queste vittime sviluppano problemi di natura psicofisica, allontanandosi o abbandonando lo sport e vengono lasciate sole per uscire dal buio del loro dolore. Da sopravvissuta alla violenza, conosco bene quel senso di solitudine e abbandono, quella ferita profonda e perenne che ti viene lasciata e so che è anche attraverso la cura di persone qualificate e preparate che si può iniziare a vedere la luce. Questo sportello vuole andare oltre l’assistenza ed essere uno spazio sicuro per le vittime, uno spazio dove possa avvenire un processo di elaborazione dell’accaduto e una fioritura personale”, dice Giulia Pairone, survivor tennista professionista e volontaria di ChangeTheGame.
La nuova collaborazione tra Fondazione Snaitech e ChangeTheGame è stata presentata oggi in occasione di “Racconti di vita e di sport”, l’evento dell’associazione che dal 2018 offre supporto e assistenza gratuita alle vittime di violenza e abuso nel contesto sportivo. L’appuntamento, ospitato nella splendida cornice dell’Ippodromo Snai San Siro di proprietà di Snaitech è stata l’occasione per riflettere sul rapporto tra sport ed etica grazie al prezioso contributo di quattro sportivi d’eccezione e volti dell’associazione: sono stati infatti Filippo Galli, Josefa Idem, Matteo Tagliariol e Edoardo Verzotti ad accompagnare i presenti nel racconto del loro percorso sportivo, dei valori e dei principi che ne hanno guidato i successi e la carriera.
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Superare lo skills gap: in Alto Adige nasce il primo...
Bolzano, 20 settembre 2024. Formazione, impresa e innovazione non sono mai state così vicine. Per rispondere alle sfide di un mondo del lavoro in continuo cambiamento e formare competenze quanto più possibile allineate alle esigenze delle imprese, la Libera Università di Bolzano inaugura la sua nuova Facoltà di Ingegneria, insediandola all’interno di un parco scientifico e tecnologico, il NOI Techpark di Bolzano, che raddoppia, di fatto, la sua dimensione raggiungendo oltre 2.400 persone tra personale del mondo dell’innovazione, della ricerca, dell’impresa, ma anche studenti e studentesse.
L’hub, nato nel 2017, continua così la sua crescita, rappresentando un contesto dinamico e all’avanguardia in cui formarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro. Attualmente ospita 52 laboratori scientifici e di prototipazione, tre istituti di ricerca (Eurac Research, Fraunhofer Italia, Centro di Sperimentazione Laimburg), 70 aziende e 27 start-up operative in quattro settori di specializzazione: Green (sistemi energetici, edifici e quartieri sostenibili, tecnologie idriche); Food & Health (materie prime e sottoprodotti, processi di lavorazione ottimizzati e fermentazione, scienze omiche e salute di precisione); Digital (Internet of Things, Open Data Hub, Intelligenza Artificiale) e Automotive & Automation (automotive e mobilità, manufacturing, agri-automation). Un distretto in cui la Facoltà di Ingegneria era già presente coi suoi laboratori, assieme alle Facoltà di Economia e di Scienze agrarie, ambientali e alimentari, e su cui ora rinnova la sua scommessa, scegliendolo come vero e proprio campus per la nuova facoltà. Qui, studenti e studentesse potranno studiare le nuove tecnologie, applicandole al progresso umano e al potenziamento del sistema economico e produttivo, creando un ponte reale e quotidiano con il mondo delle imprese e della ricerca.
«Siamo consapevoli di quanto sia importante investire sulle competenze e dotarci di personale altamente qualificato per restare competitivi in un contesto economico sempre più sfidante e votato all’innovazione. Per questo, l’arrivo di una nuova Facoltà di Ingegneria, focalizzata su automazione, settore già molto importante per il nostro territorio, robotica e Intelligenza artificiale, è cruciale per il futuro del nostro territorio. E non poteva esserci luogo migliore per collocare una facoltà di questo tipo del NOI Techpark» - ha commentato il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
Due saranno gli assi tematici principali della facoltà: il primo, che spazia dalle tecnologie hardware e software digitali innovative (tra cui intelligenza artificiale e human-computer interaction), fino agli elementi più avanzati dell'ingegneria industriale, meccanica ed energetica; il secondo, focalizzato sulle applicazioni al servizio del territorio, dalla conservazione delle risorse naturali e ambientali, fino all’impatto sulle persone e sul benessere della società. In perfetta coerenza con la mission del NOI Techpark, il cui acronimo sta per Nature of Innovation, innovare secondo la natura.
A caratterizzare la nuova Facoltà saranno, in particolare, l’approccio multidisciplinare di ricerca e insegnamento, la forte contaminazione tra la parte informatica e la parte ingegneristica, la connessione con un territorio industriale dalla forte propensione innovativa e internazionale, e la modalità formativa altamente esperienziale, agevolata dalla prossimità con i luoghi dell’innovazione: dai laboratori, deputati ai progetti di ricerca e sviluppo e al trasferimento tecnologico alle imprese, all’incubatore per start-up che darà la possibilità ai giovani talenti di osservare da vicino il percorso che consente alle idee di diventare imprese.
La facoltà, in cui si parlano correntemente tre lingue (italiano, tedesco e inglese), conta 800 studenti e studentesse, destinati a diventare presto più di 1000, provenienti da tutta l’area mitteleuropea. Si avvale, inoltre, di un modello organizzativo basato su tre istituti (Computer Science, Information Engineering e Industrial & Energy Engineering) e nove macroaree di ricerca (Knowledge and Data, Data-driven Artificial Intelligence, Mathematical Foundations, Materials and Devices for Smart Systems, Software Engineering and Autonomous Systems, Human-centered Intelligent Systems, Industrial Engineering and Automation, Energy Resources and Energy Efficiency, Sustainability and Safety for the Natural and Built Environment).
«Per una Facoltà come la nostra, la collocazione nel NOI è un’opportunità davvero unica perché avvicina le attività di ricerca e le attività didattiche con gli studenti alle aziende. Sarà un impulso anche allo sviluppo del parco tecnologico stesso perché gli studenti e le studentesse saranno inseriti/e nel mondo dell’innovazione, potranno interagire con le realtà di ricerca e collaborare con le start-up. Una volta terminati gli studi, potranno diventare loro stessi/e fondatori/fondatrici di nuove iniziative e, così, essere protagonisti del futuro imprenditoriale del territorio. La sinergia farà bene ad entrambe le comunità, quella di unibz e quella del NOI Techpark, e magari aprirà le porte all’insediamento al NOI di altre Facoltà» - commenta il prof. Paolo Lugli, rettore della Libera Università di Bolzano.
«Con l’inaugurazione della facoltà di ingegneria, NOI Techpark continua il suo percorso di crescita realizzando un vero e proprio raddoppio, passando da 1.200 a 2.400 persone altamente qualificate. Una community internazionale, in cui si parlano almeno 15 lingue da ancora più Paesi, che contribuirà a contaminare positivamente il percorso di formazione delle/i future/i ingegnere/i e, a sua volta, a farsi contaminare da queste giovani menti. Un processo osmotico che, siamo sicuri, contribuirà al progresso tecnologico, scientifico e culturale del nostro territorio e delle nostre comunità» - dichiara Helga Thaler Ausserhofer, presidente del NOI Techpark.
«Il campus riunisce tanti laboratori sotto uno stesso tetto e ciò facilita le collaborazioni tra discipline diverse oltre al fatto che questi laboratori non vengono usati solo per la ricerca ma anche dagli studenti. Contiamo di proseguire nello sviluppo di un’offerta didattica sempre più orientata alla formazione di tipo esperienziale, organizzando l’attività educativa in maniera tale che la parte di apprendimento teorico e quella di applicazione pratica convivano e confluiscano in un percorso coerente e ciclico fatto non solo di “sapere”, ma anche di “saper fare”» - sottolinea il prof. Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano.
Il NOI Techpark si dimostra essere, quindi, il luogo ideale per far fiorire i talenti del futuro grazie alla vicinanza con il mondo dell’innovazione. Il quartiere, che occupa una superficie complessiva di 12 ettari, per il 40% già edificati, ha recentemente inaugurato altri due nuovi edifici, il D2 e D3, con nuove aziende e nuovi laboratori nei settori Green e Food & Health, e ha già progettato altri due complessi, il D4 e D5, che si focalizzeranno su Digital & AI, Automation & Robotics. Parallelamente, anche i servizi del parco sono in costante crescita: solo nell’ultimo anno, ne hanno usufruito oltre 1.000 clienti, tra cui 745 aziende, con 660 progetti di R&S con un budget di 44,5 milioni di euro, mentre gli investimenti complessivi dei privati nelle start-up insediate al NOI ammontano già a 7,8 milioni di euro.
Maggiori informazioni sui siti di unibz e di NOI Techpark.