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Esteri
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Gaza, Netanyahu ribadisce sostegno a piano Biden: “Hamas solo ostacolo”
Washington Post: "115mila palestinesi da Striscia in Egitto da inizio guerra". Operazione Idf a Gaza City: "Uccisi 40 miliziani di Hamas". Raid Israele contro casa leader Jihad Islamica in Cisgiordania
![Benjamin Netanyahu - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b39b704082f-8a4d3167fa66-1000/format/big/netanyahu_afp.jpeg)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito il suo sostegno al piano elaborato dall'Amministrazione Biden per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza affermando che ''Hamas rappresenta solo un ostacolo per il rilascio degli ostaggi'', e ''oggi tutti conoscono questa semplice verità''. Per Netanyahu serve ''una combinazione tra pressione politica e militare, soprattutto pressione militare'', per riportare indietro tutti i 120 ostaggi a Gaza.
Washington Post: "115mila palestinesi da Gaza a Egitto da inizio guerra"
Sarebbero 115mila i palestinesi che hanno lasciato la Striscia di Gaza e si sono trasferiti in Egitto dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre. Lo scrive il Washington Post citando l'ambasciata palestinese al Cairo e sottolineando che si tratta soprattutto di migliaia di persone malate o ferite. Oltre a loro, gli altri hanno raggiunto l'Egitto con l'assistenza di ambasciate straniere o attraverso un'agenzia di viaggi egiziana privata che chiede ingenti somme di denaro per garantire la loro uscita dall'enclave palestinese, ha aggiunto il Washington Post.
"La maggior parte di loro resta nel limbo, senza uno status legale e senza un altro posto dove andare", si legge nell'articolo. "Sono membri di una nuova diaspora di palestinesi, un popolo già tormentato dai ricordi dello sfollamento", ha aggiunto il giornale.
Operazione Idf a Gaza City: "Uccisi almeno 40 miliziani di Hamas"
Intanto, nell'operazione che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto nel quartiere di Shejaiya di Gaza City sono stati uccisi almeno 40 miliziani di Hamas e sono stati distrutti diversi tunnel. Lo riferiscono i militari israeliani, aggiungendo che altri miliziani di Hamas potrebbero trovarsi sotto le macerie dei tunnel e dei palazzi distrutti. L'operazione contro Shejaiya è stata lanciata giovedì dall'Idf dopo aver avuto notizie sulla presenza di uomini di Hamas nel sobborgo.
Raid Israele contro casa leader Jihad Islamica in Cisgiordania
Un drone israeliano ha quindi colpito la casa del leader della Jihad islamica vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferiscono i media palestinesi precisando che la casa era di proprietà dello zio del leader locale della Jihad islamica nel campo di Nur Shams. Nell'attacco sarebbe morta una persona e cinque sarebbero i feriti, di cui due in modo grave, ha riferito il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) identificando la vittima in Saeed Jaber, membro di un gruppo armato nell'area di Tulkarem.
Jaber è parente di Muhammad Jaber, noto con il nome di battaglia di Abu Shuja'a, comandante dell'ala di Tulkarem della Jihad Islamica.
Governo Israele approva nomina nuovo ambasciatore Onu
Il governo israeliano ha intanto approvato all'unanimità la nomina di Danny Danon come nuovo ambasciatore presso le Nazioni Unite. Lo riporta l'emmittente N12. ''Sono orgoglioso e felice di tornare a servire lo Stato di Israele in questo periodo critico'', ha scritto Danon su 'X'. ''In un momento in cui lo Stato di Israele sta combattendo su un gran numero di fronti, ognuno di noi deve fare del suo meglio nell'ambito delle proprie capacità ed esperienze. E' così che ho agito in passato ed è così che continuerò ad agire in futuro'', ha aggiunto.
''Di fronte al terrore diplomatico che alza la testa in questi giorni, sono obbligato a presentare la verità a testa alta per il bene del popolo di Israele e del nostro futuro comune'', ha concluso.
Ministero Sanità Gaza: "Almeno 37.877 morti da inizio guerra"
Sarebbe salito ad almeno 37.877 il numero dei palestinesi che sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dallo scoro 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza spiegando che almeno 43 persone sarebbero morte nelle ultime 24 ore. Altri 86.969 palestinesi sarebbero rimasti feriti, aggiunge il ministero.
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I dati in un rapporto Onu: cosa è cambiato tra il 1° marzo e il 31 maggio 2024, le difficoltà per la popolazione, l'attacco alle infrastrutture energetiche, la nuova offensiva a Kharkiv
![Vittime in Ucraina - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/027c-16ba84a4d435-8d0538ae2e43-1000/format/big/ucraina_soldati_resti_afp.jpeg)
A maggio si è registrato il più alto numero di vittime civili "in quasi un anno" in Ucraina. A renderlo noto è stata la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) denunciando un aumento degli attacchi russi tra marzo e maggio.
Il rapporto illustra la situazione tra il 1° marzo e il 31 maggio e sottolinea le difficoltà affrontate dalla popolazione e l'impatto degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche, parla della nuova offensiva a Kharkiv e di altri sviluppi nelle aree occupate.
"I combattimenti della primavera hanno avuto un bilancio terribile tra i civili, in particolare nella regione e nella città di Kharkiv", ha dichiarato Danielle Bell, capo dell'Hrmmu. "Gli attacchi incessanti hanno provocato tragiche perdite di vite umane, sfollamenti e distruzione di case e aziende".
La missione Onu ha evidenziato tra le cause principali di questa situazione l'uso di bombe e missili lanciati dall'aria su aree popolate e i casi di attacchi successivi sulla stessa località in un breve periodo di tempo, con conseguenti vittime tra coloro che sono accorsi in aiuto dopo il primo attacco.
Inoltre, durante questo periodo, le forze armate russe hanno lanciato la più grande campagna di attacchi contro le infrastrutture critiche in Ucraina dall'inverno del 2022 e 2023. "Cinque ondate di attacchi alle infrastrutture energetiche hanno provocato vittime civili e gravi interruzioni di corrente per milioni di persone in tutto il Paese, con effetti a cascata sull'approvvigionamento idrico, sulla connettività Internet e sui trasporti pubblici", ha dichiarato Bell.
"Il pieno impatto degli attacchi alle infrastrutture energetiche diventerà chiaro solo nel prossimo inverno, quando la ridotta capacità di produzione di energia elettrica dell'Ucraina potrebbe lasciare molti senza accesso al riscaldamento e ad altri servizi necessari per la sopravvivenza", ha affermato il capo della missione.