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Economia
Di Santo (Fire): “2023 anno record per nomine energy...
Di Santo (Fire): “2023 anno record per nomine energy manager”
Il direttore di Fire, nel suo intervento al webinar per la Presentazione del rapporto Energy Manager in Italia 2024
![Di Santo (Fire):](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4365ce7665-877c79966d8c-1000/format/big/fire_campagna-associativa2022_comm.jpeg)
"Il 2023 è stato l'anno record per le nomine degli energy manager in Italia. Ha superato il 2020, precedente anno record, e soprattutto ha invertito una tendenza che si era manifestata dopo la crisi pandemica, la crisi dei prezzi, ma che fondamentalmente era collegata alla riduzione dei consumi di energia in alcuni settori. Infatti, soprattutto l'industria e i trasporti avevano visto una contrazione e in parte anche il settore civile terziario, mentre altri settori erano rimasti più costanti". Così Dario Di Santo, direttore di Fire, nel suo intervento al webinar per la Presentazione del rapporto Energy Manager in Italia 2024.
Guardando ai numeri, "abbiamo avuto 1728 nomine da soggetti obbligati, con +17% dal 2014 e un +2% dal 2020; quasi 2.500 le nomine totali, +19% rispetto al 2014 e +1% rispetto al 2020. Con un totale di 1822 energy manager nominati, che sono meno delle nomine per il semplice motivo che soprattutto nelle realtà di piccola-media taglia, e in particolare nei soggetti non obbligati, è piuttosto comune che un energy manager sia un consulente esterno (il 33% dei nominati sono consulenti esterni) e che presti la sua opera a più soggetti, da cui un numero di energy manager-persone minore del numero di nomine".
Ma chi è l'energy manager? "È la persona, che può lavorare singolarmente o nelle grandi realtà essere a capo di un gruppo di soggetti, che ha il compito di usare al meglio l'energia. Questo significa approvvigionamenti, stipula di contratti come Ppa o partecipazione eventualmente a comunità dell'energia, possibilità di produrre in loco l'energia, di usarla meglio o di introdurre metodologie per la flessibilità dei carichi, quindi per pagare meno l'energia, e poi tutta una serie di possibilità che investono il processo produttivo e la logistica. La nomina è un'obbligo in Italia per tutti i soggetti che superano certe soglie di consumo che sono pari alle 10mila tonnellate equivalenti di petrolio nell'industria e alle 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio negli altri settori".
La nomina va fatta ogni anno. "Ricordiamo che molti energy manager vengono da lauree tecniche - dice - Tipo l'ingegneria meccanica, energetica e così via. L'altro tema importante da questo punto di vista è quello dell'inquadramento: un 30% circa sono dirigenti, un po' più di un terzo sono quadri e la restante parte sono 'altro'. Questo è uno degli ambiti in cui ci sarebbe da migliorare, perché soprattutto nelle realtà medio-grandi è importante che l'energy manager sia inquadrato correttamente all'interno dell'organizzazione, in modo da avere la capacità e la forza di incidere sulle trasformazioni aziendali, di parlare con i vertici aziendali con una certa continuità e quindi di poter svolgere un'azione più efficace".
"Mi piace anche ricordare che l'energia gestita dai soggetti che nominano corrisponde a 84 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, di cui l'86% per l'industria; se andate a raffrontare con gli oltre 110 Megatep dei consumi finali, anche se non sono quantità esattamente confrontabili, capite comunque che sono quantità rilevanti. Cioè una buona parte dell'energia che transita nelle nostre organizzazioni passa attraverso un energy manager", sottolinea.
Economia
A2A, approda a Cagliari il primo spazio della Sardegna
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consulenti dedicati potranno supportare cittadini e imprese a orientarsi al meglio nel mondo dell’energia
![A2A, approda a Cagliari il primo spazio della Sardegna](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4bfb2c19dd-0d0d13e86c69-1000/format/big/image.jpeg)
Approda a Cagliari il primo Spazio A2A della Sardegna. Qui, consulenti dedicati potranno supportare cittadini e imprese a orientarsi al meglio nel mondo dell’energia. All'interno dello store, situato in via San Benedetto 33, personale specializzato sarà a disposizione per fornire consulenza gratuita nella scelta dell'offerta luce e gas più adattata alle proprie esigenze, presentare i servizi di assistenza di A2A Energia e le soluzioni di A2A per l’efficienza energetica, il fotovoltaico e la mobilità elettrica.
Il nuovo touchpoint, parallelamente allo sviluppo di una rete di 13 shop in shop – punti vendita A2A all’interno di altri negozi – nel territorio sardo, conferma la capillarità del Gruppo nella Regione, oltre a consolidarne la presenza, dopo le ultime aperture a Palermo e Napoli, in tutti territori recentemente acquisiti da A2A Energia per il Servizio Tutele Graduali.
Lo Spazio A2A di Cagliari è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, con orari dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30. Per maggiori informazioni e per fissare un appuntamento con un consulente è possibile visitare il sito spazioa2a.a2a.it.
Economia
Salvini: “Aeroporto Malpensa sarà intitolato a Silvio...
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L'annuncio del ministro dei Trasporti: "Proposta approvata dall'Enac"
![Silvio Berlusconi e l'aeroporto di Milano Malpensa - Afp /Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4bf6308798-4b60d7013128-1000/format/big/berlusconi_malpensa_fg_afp.jpeg)
L'aeroporto di Malpensa sarà intitolato a Silvio Berlusconi. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al forum in masseria. ''Oggi il cda dell'Enac ha approvato la proposta della regione Lombardia di intitolare a Silvio Berlusconi l'aeroporto di Malpensa. Siccome la firma e la decisione è del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti penso, avendo sentito il ministro dei Trasporti, che sarà d'accordo'', dice.
"Proprio oggi - ha poi scritto Salvini su Instagram - il Consiglio di amministrazione dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha approvato la richiesta fatta da Regione Lombardia un anno fa. La decisione finale spetta al ministro alle Infrastrutture e Trasporti e -assicura - sono pronto a mettere l’ultima firma, con orgoglio e commozione, nel ricordo dell’amico Silvio, grande imprenditore, grande milanese e grande italiano. Sempre con noi".
Barbara Berlusconi: "Malpensa? Bene ogni modo per ricordare mio padre"
"Un giusto tributo", commenta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Siamo certi -prosegue il governatore- che il vicepremier Matteo Salvini e il suo ministero porteranno avanti questa proposta. Un riconoscimento che segue all’intitolazione a Silvio Berlusconi del Belvedere del 39esimo piano di Palazzo Lombardia, sede della Giunta e luogo simbolo della nostra regione".
"L'aeroporto di Milano Malpensa sarà intitolato al presidente Silvio Berlusconi: grazie al cda di Enac per aver deliberato a favore di una proposta che, come Forza Italia ed insieme a Regione Lombardia, abbiamo sostenuto sin dall’inizio", dice il deputato di Forza Italia e sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante. "È il giusto tributo per l’immenso ruolo imprenditoriale, politico e istituzionale che Silvio Berlusconi ha ricoperto nella storia del Paese. Dedicare al nostro presidente il più importante scalo nazionale, simbolo per eccellenza di un’Italia protagonista nel mondo, significa ricordare per sempre l’uomo, il politico, l’imprenditore che ha sempre avuto Milano e la Lombardia nel cuore. Berlusconi ha segnato la storia dell’Italia ed è nostro dovere rendergli omaggio. Come Mit porteremo avanti questa iniziativa per dare il riconoscimento che merita ad uno statista che ha contribuito a rendere grande il nostro Paese".
Un cuore azzurro, il tricolore e la foto di Berlusconi in doppiopetto. Su Instagram l'ultima compagna del Cav, Marta Fascina, condivide una 'storia' in cui campeggia la scritta 'L'aeroporto di Milano Malpensa sarà intitolato a Silvio Berlusconi'. Colonna sonora 'Capolavoro' de il Volo.
Economia
Africa, Ceo Multiversity: “Pronti a collaborare su...
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![Fabio Vaccarono, Ceo di Multiversity](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4be5d66fe4-7b714cdd7265-1000/format/big/fabio_vaccarono_multiversity_comm.jpeg)
"Tra vent’anni, secondo le stime dell’Onu, la popolazione del continente africano raggiungerà i 2 miliardi e mezzo di abitanti. Questo significa che una quantità enorme di persone avrà bisogno di servizi essenziali come sanità e istruzione. Parallelamente, l’Europa sta affrontando un inverno demografico. Uno scenario che renderà ancora più rilevante l’immigrazione per i mercati occidentali poiché dovranno sopperire alla mancanza di forza lavoro e sostenere il proprio sistema economico e previdenziale". Ad affermarlo in una nota è il Ceo di Multiversity, Fabio Vaccarono, intervenendo al panel 'Piano Mattei e Global Gateway' del Forum in Masseria, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners, in corso in questi giorni a Manduria.
"Per questo è sempre più importante educare a livello locale la potenziale forza lavoro migrante, offrendo istruzione terziaria di qualità, per creare le competenze richieste dal mercato del lavoro", sottolinea.
Dialogando in merito al Piano Mattei, progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell’Italia volto a rafforzare e rinnovare i legami con il continente africano, Vaccarono ha concluso: "Multiversity, attraverso i suoi atenei Mercatorum, Pegaso e San Raffaele Roma, si propone di collaborare con stakeholder istituzionali e privati per offrire formazione digitale di qualità a livello locale ai potenziali migranti, contribuendo allo sviluppo economico del continente africano e creando profili coerenti con le necessità del mercato del lavoro italiano ed europeo".
Il ministro degli affari esteri Tajani, nel suo intervento ha detto: "Dobbiamo gestire la migrazione in modo controllato e accogliere persone per rispondere alle esigenze delle nostre imprese, utilizzando anche strumenti formativi. Le università telematiche possono essere fondamentali per la formazione a distanza, poiché è importante che i migranti che arrivano siano adeguatamente preparati per soddisfare i fabbisogni delle imprese italiane, così da poter trovare lavoro. Possiamo formare i giovani africani grazie alle università telematiche, offrendo anche borse di studio"