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Cronaca
Bimbo morto nel pozzo, oggi i funerali a Palazzolo Acreide
Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino
![Vincenzo Lantieri, il bimbo di 10 anni morto giovedì scorso dopo essere precipitato in un pozzo](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b46feb097bc-aceddb7e65c8-1000/format/big/siracusa_pozzo_vvf_2_.jpeg)
Saranno celebrati oggi a Palazzolo Acreide, nel Siracusano, i funerali di Vincenzo Lantieri, il bimbo di 10 anni morto giovedì scorso dopo essere precipitato in un pozzo mentre stava giocando. Le esequie si terranno, alle 16.30, nella Basilica di San Sebastiano e la messa sarà celebrata dall'arcivescovo di Siracusa, monsignore Francesco Lomanto.
Il sindaco Salvatore Gallo ha disposto il lutto cittadino "in segno di cordoglio, vicinanza e riflessione" e interpretando "il sentimento dell'intera comunità, profondamente colpita da questo drammatico evento" e che "ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore dei familiari".
Autopsia conferma decesso per annegamento
L'autopsia ha confermato che Vincenzo è morto per annegamento. Sono al momento nove le persone indagate per omicidio colposo, tra cui il proprietario del terreno in cui si trova il pozzo e l'educatrice che ha provato a salvare il bimbo lanciandosi nel pozzo.
Cronaca
Strage Bologna, confermato in appello ergastolo a Bellini
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Il difensore: "La città ha trovato la sentenza a misura, noi ricorreremo in Cassazione"
![Paolo Bellini - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b5202f785a3-3ed4e2fc258b-1000/format/big/paolo_bellini_fg.jpeg)
Confermata in appello la condanna all'ergastolo per Paolo Bellini, l'ex di Avanguardia Nazionale, imputato per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna. Ribadita dalla Corte di Assise di Appello di Bologna la colpevolezza anche degli altri due imputati, l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio e condannato a sei anni di reclusione e Domenico Catracchia, ex amministratore di condominio in via Gradoli, a Roma, accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini, condannato a quattro anni.
"Bologna è felice, ha trovato la sentenza a misura. Che altro posso dire? Non mi so spiegare le motivazioni di una pronuncia che arriva dopo sei ore di camera di consiglio ma certo ricorreremo in Cassazione. Bellini alla pronuncia era già via, ancora non lo abbiamo sentito", ha commentato all'Adnkronos il difensore di Bellini, l'avvocato Antonio Capitella.
In una nota, il sindaco di Bologna Matteo Lepore parla di "una sentenza importantissima che ci avvicina ancora di più alla verità di quello che è realmente accaduto il 2 agosto 1980. Una strage che aspetta dopo quarantaquattro anni giustizia. Condividiamo con i familiari delle vittime e con tutta la città di Bologna la soddisfazione di questa conferma in appello. Un grazie a chi ha con tenacia cercato e perseguito questo esito, dai familiari delle vittime, alla procura, agli avvocati di parte civile, che hanno lavorato in questi anni per offrire un quadro probatorio solido, che oggi trova un pieno riconoscimento dalla Corte d’Appello di Bologna".
Cronaca
Quarta ondata di caldo africano sull’Italia, le...
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L'apice tra giovedì e sabato con picchi tra 41-42°
Quarta ondata di caldo dell'estate sul Sud e sulle isole, ma le temperature saliranno questa settimana in tutta Italia. L'apice tra giovedì e sabato con picchi tra 41-42° nelle aree interni peninsulari e sulle isole.
Cronaca
Alex Marangon, gli investigatori ora cercano i due...
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Gli officianti del rito sciamanico potrebbero essere testimoni chiave della notte del delitto: "Alex si è allontanato con loro"
![Alex Marangon](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b4be66aaa82-8f0757fb88cd-1000/format/big/marangon_alex_fb.jpeg)
Mentre la famiglia ora chiede “silenzio”, gli investigatori sono sulle tracce dei due ‘curanderos’ che la settimana scorsa conducevano il rito sciamanico all’abbazia di Vidor (Treviso) dove il 25enne Alex Marangon, a quanto emerso dall'autopsia, sarebbe stato aggredito con bastoni e pietre per poi finire, probabilmente già in fin di vita, nel Piave, dov’è stato ritrovato due giorni dopo.
I due potrebbero essere testimoni chiave in grado di rivelare cosa è successo quella notte, ma al momento non sono stati rintracciati. Uno è il colombiano Johnni Benavides, mentre dell’altro non si conoscono le generalità: proprio loro due hanno seguito Alex, che si era alzato per uscire all’esterno, tornando indietro dopo dieci minuti dicendo che il ragazzo era improvvisamente scappato e di averne perso le tracce. Sarebbero stati anche tra i primi, con una buona parte dei venti partecipanti, ad abbandonare Vidor ancor prima che alle sei arrivassero i carabinieri.
A raccontare il dettaglio è uno degli organizzatori del rito, già stato sentito dagli investigatori con altri cinque partecipanti, che avrebbe assicurato che i due “non sono scappati”. Il testimone, con un’altra decina di partecipanti - “quelli che erano svegli” –, ha partecipato quella notte alla ricerca di Alex: “Era un mio amico, lo conoscevo, io stavo suonando, l’ho visto che si allontanava e che i due ‘curanderos’, che sono preparati per questo, lo stavano accompagnando. Quando sono ritornati dicendo che era scappato e non lo trovavano più, tutti quanti ci siamo messi a cercarlo, dappertutto, fino a quando non abbiamo chiamato i soccorsi”.