Connect with us

Politica

Dal Pnrr all’antisemitismo, oggi alla Camera question...

Published

on

Dal Pnrr all’antisemitismo, oggi alla Camera question time con 6 ministri

Fitto, Urso, Abodi, Roccella, Valditara e Piantedosi rispondono alle interrogazioni, i temi oggi in Aula

Camera dei deputati - Fotogramma

Dal Pnrr all'antisemitismo. Oggi question time alla Camera con i ministri Fitto, Urso, Abodi, Roccella, Valditara e Piantedosi. Il question time è trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio a partire dalle 15.00.

I temi del question time ministro per ministro

Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, risponde a una interrogazione sulla tempistica concernente l’attività di verifica e rendicontazione degli obiettivi della settima rata del Pnrr (Foti – FdI).

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sul rispetto dei principi di trasparenza e meritocrazia previsti dal contratto di servizio in relazione a recenti assunzioni presso la Rai (Boschi – Iv); sulle politiche a favore del tessuto imprenditoriale, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (Lupi – Nm).

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, risponde a una interrogazione sulle iniziative in ordine al corretto utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per il Servizio civile universale, alla luce di recenti inchieste giornalistiche (Silvestri F. – M5s).

La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, risponde a una interrogazione sulle iniziative per un sostegno effettivo alle famiglie e alla maternità, attraverso la promozione di adeguate condizioni di lavoro e di conciliazione con la vita privata per le lavoratrici (Braga – Pd-Idp).

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a interrogazioni sulle iniziative per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ordinari per docenti di cui ai decreti dipartimentali n. 498 e n. 499 del 2020 (Tenerini – Fi-Ppe); sulle iniziative in merito alla carenza di docenti di sostegno, ai fini della promozione di un’effettiva inclusione scolastica (Sasso – Lega); sulle iniziative in materia di percorsi abilitanti previsti per gli insegnanti di seconda fascia con tre anni di servizio presso le scuole statali o paritarie (Ruffino – Az).

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risponde a una interrogazione sulle iniziative per il contrasto ad ogni forma di apologia del nazifascismo e di propaganda dell'odio razziale, dell'omofobia e dell'antisemitismo (Fratoianni – Avs).

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Politica

L’Italia come la Francia, Le Pen come Meloni? Ecco tutte le...

Published

on

La più evidente è la linea agli antipodi in politica estera

Marine Le Pen e Giorgia Meloni - Fotogramma

Non importa che il voto sia in Francia, in Grecia o in Papua Nuova Guinea: ci sarà sempre un politico italiano che cercherà di leggerlo in chiave nazionale. Ma quali sono le affinità e le differenze tra l’inedita situazione politica che emerge dalle legislative francesi, e il sorprendentemente stabile mondo italiano?

Fronte repubblicano contro Fronte Nazionale

Il Front National è stato fondato da Jean-Marie Le Pen nel 1972: sono 52 anni che il partito - oggi si chiama Rassemblement National - prova a sfondare il “cordone sanitario” che il sistema istituzionale francese gli ha teso intorno dalla sua nascita, considerandolo al di fuori dell’arco costituzionale e opponendo, a ogni ballottaggio raggiunto da un membro della famiglia Le Pen, il cosiddetto fronte repubblicano, un’alleanza “tutti contro uno” per tenere fuori un movimento, ispirato al MSI italiano, che affonda le sue radici nel petainismo e tra i collaborazionisti di Vichy. Diversamente dagli eredi di Almirante, che nel 1994 arrivarono al governo grazie al crollo della Dc e allo sdoganamento di Berlusconi, passando poi per la svolta di Fiuggi e il viaggio di Gianfranco Fini in Israele, fino al 2015 il Fronte Nazionale non aveva rinnegato un bel niente.

Ma in quell’anno, le frasi sulle camere a gas (“un dettaglio della Seconda Guerra Mondiale”) sono valse a Jean-Marie una multa per antisemitismo e la cacciata dal partito che aveva fondato. La figlia Marine, da tempo in prima linea, ha iniziato allora un processo edipico di “uccisione del padre”, che l’ha portata a bandire ogni ostilità con il popolo ebraico, nonché ad aprire su questioni fino a quel momento inaccettabili per i nostalgici del Fronte: diritti Lgbt, aborto, laicità dello Stato. Storico “l’outing” di Florian Philippot, vicepresidente del partito, che nel 2014 finì in prima pagina del rotocalco “Closer” con il suo compagno. Fu allora che Marine Le Pen iniziò a difendere pubblicamente le scelte “sacre” della vita privata di ognuno.

Una destra moderna ed europea? Non proprio…

L’apertura sui diritti civili, in un Paese peraltro dalla forte connotazione laica e libertaria, non sono però state sufficienti per considerare i lepenisti potabili per gli altri movimenti politici. Tralasciando i programmi degli ultimi 20 anni, in occasione di queste elezioni legislative, il Rassemblement National guidato dal 2022 dal giovane Jordan Bardella, ha incentrato la sua campagna elettorale sull’attacco agli stranieri. Con una serie di proposte unanimemente considerate incostituzionali, che avrebbero messo “i francesi prima di tutto”: nel welfare, nei servizi sociali, nelle graduatorie, indipendentemente dai diritti degli “altri” (residenti ma non di nazionalità francese). Oltre a discorsi molto duri contro la minoranza di origine musulmana e magrebina (oltre sei milioni di persone), Bardella e Le Pen si sono messi ad attaccare i cittadini con doppia nazionalità, sottintendendo una mancata fedeltà alla Repubblica e proponendo di escluderli da ruoli nella pubblica amministrazione (in particolare nei settori difesa, sicurezza, intelligence). Si tratta però di oltre 3,5 milioni di persone che sono parenti, colleghi e amici di altri milioni di francesi. Una proposta che ricorda le leggi che negli anni ’30 colpirono gli ebrei e che ha avuto un effetto notevole nell’impedire al RN di ripetere ai ballottaggi il buon risultato del primo turno.

L’Italia non ha la storia coloniale francese, non vive la stessa frattura culturale e sociale con il mondo islamico, non ha una comunità di persone con doppia cittadinanza numerosa e attiva come la Francia. Il RN, in particolare dopo il flop di Zemmour, si è posizionato come il nemico numero uno della comunità maghrebina, e cerca di attirare i voti sia di chi vive nelle banlieues a contatto con queste comunità, sia di chi le teme a prescindere. Semplificando molto, nel nostro Paese la comunità islamica è meno numerosa, è composta non da giovani africani di seconda o terza generazione (con molta rabbia nei confronti di una Francia che non ha saputo integrarli), ma da asiatici di prima generazione (pakistani e bengalesi) che tendenzialmente non vivono l’Islam in chiave politica e non covano risentimento per ragioni coloniali.

Nato, Unione Europea, Stati Uniti

Giorgia Meloni all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina si è schierata nettamente in difesa di Kyiv, e da presidente del Consiglio ha ribadito il legame con gli Stati Uniti e il ruolo italiano nella Nato, instaurando anche una stretta relazione con Ursula von der Leyen. Marine Le Pen è, tuttora, agli antipodi in politica estera. Se il francese medio diffida degli Stati Uniti, la leader di RN è sempre andata al di là della diffidenza, schierandosi più volte contro Washington e al fianco di Putin, il “patriota”. Nel 2014, a poche settimane dall’annessione illegale della Crimea, il suo partito ottenne un prestito da 9 milioni di euro da una banca ceco-russa. Ha sempre difeso questa scelta spiegando che le banche dell’UE non le facevano credito, e che le alternative erano cinesi o iraniane.

Nella campagna elettorale per le europee, Marine Le Pen è apparsa in videomessaggio durante il summit di Identità e Democrazia, il gruppo europeo di cui forse non farà più parte, organizzato a Roma dalla Lega. Nel video, buona parte era dedicata a un attacco a Giorgia Meloni per il suo rapporto con Ursula von der Leyen, considerata da Le Pen la causa del disastro economico e sociale europeo. Anche in questo campo, le differenze tra la destra francese (ricordiamo che Le Pen si definisce “né di destra né di sinistra, ma solo patriota”, come Putin) e la destra di Fratelli d’Italia, restano notevoli.

La posizione (comoda) dell’opposizione

Quando nacque il governo Draghi, all’inizio del 2021, Fratelli d’Italia fu l’unico partito italiano a restare all’opposizione. Persino la Lega che fu no-Euro e poi giallo-verde si unì alla grande coalizione guidata dall’ex presidente Bce. Aver evitato i palazzi romani sin dalla nascita del partito (nel 2012) ha permesso a Meloni e i suoi di sfruttare al massimo l’effetto anti-establishment (o “underdog”, come si è auto-definita) e vincere le elezioni nel 2022. I Le Pen hanno avuto vita molto difficile all’Assemblea nazionale: il sistema uninominale a due turni per decenni ha tenuto fuori gran parte dei loro candidati. Nel 2022, con Macron rieletto ma indebolito in parlamento, ottengono 89 seggi e per la prima volta riescono a formare un gruppo. Con il voto di ieri arrivano a 126 deputati (più i ribelli di Eric Ciotti) e diventano il primo partito. Esclusi dal governo, hanno la chance di continuare ad accumulare consensi, reiterando l’accusa di “golpe amministrativo” e di “alleanza del disonore” contro il fronte repubblicano.

A differenza di Meloni, però, potrebbero non essere i soli all’opposizione. Bisogna ancora capire quale ruolo e quale peso potrà avere La France Insoumise, partito di Mélenchon, nel governo che verrà. Prima del ballottaggio, Macron aveva detto che avrebbe tenuto fuori dalla maggioranza l’odiato leader della sinistra oltranzista. Ieri sera Edouard Philippe, ex primo ministro macroniano, ha detto che andrà costruita una coalizione con dentro tutti tranne Rassemblement National e France Insoumise. Mélenchon appena si sono chiuse le urne ha subito preso il controllo della narrazione del Nuovo Fronte Popolare, e ora socialisti, comunisti e ambientalisti non possono scaricarlo, non subito almeno.

Un terzo “incomodo” fuori dalla grande coalizione potrebbe essere anche il gruppo dei Repubblicani, gli eredi dei gollisti che da Sarkozy in poi hanno perso milioni di voti a favore di Le Pen e Macron. Far parte della nascente maggioranza avrebbe il vantaggio di piazzare qualche pedina al governo e lo svantaggio di finire definitivamente scavalcati dalla destra più “pura”, cioè dai ribelli di Eric Ciotti e dal Rassemblement National. Ieri sera uno dei leader repubblicani con ambizioni per l’Eliseo, Laurent Wauquiez, ha detto che non ci sarà “né coalizione né compromissione” con la strana alleanza sinistra+centristi. Il partito, dopo lo scisma di Ciotti, non ha una guida ufficiale, e non è detto che ubbidirà compatto a questo ordine.

La sinistra italiana sogna Parigi e Londra (ma si sveglia a Roma)

Dopo il successo di Keir Starmer e lo scatto della sinistra francese, in Italia torna il modello straniero come strategia per riconquistare il potere. Un film già visto: dalla B di Blair alla Z di Zapatero, c’è sempre un leader oltreconfine che custodisce la ricetta per una vittoria progressista. La sinistra italiana è riuscita addirittura a chiamare un partito in onore di un premier della Grecia – l’unico paese allora messo peggio di noi in termini economici – durato il tempo di un’elezione e un referendum (“L’Altra Europa con Tsipras”). Il problema è che i francesi non hanno (ancora) trovato il modo di far convivere il partito comunista e Horizons, la “gamba destra” del gruppo macronista, due ruoli che in Italia potremmo assegnare a Fratoianni e Calenda. O di far la pace tra il leader di Place Public Raphaël Glucksmann e Jean-Luc Mélenchon, definito solo tre giorni fa, in piena campagna elettorale in cui doveva fingere armonia, “un problema immenso”. Per ora il campo largo italiano, che non esiste a livello nazionale ma fa capolino alle elezioni amministrative con alterne fortune (bene nei comuni, meno nelle regioni), dovrà trovare al suo interno – se esiste – il modo di creare una coalizione strutturata.

Continue Reading

Politica

Ue, nasce con la Lega il gruppo dei ‘Patrioti’:...

Published

on

Salvini: "Per cambiare il futuro dell'Europa". Aderisce anche il Rassemblement National

Roberto Vannacci

"Oggi, dopo un lungo lavoro, nasce con la Lega a Bruxelles il grande gruppo dei Patrioti, che sarà determinante per cambiare il futuro di questa Europa". Matteo Salvini, leader della Lega, su X annuncia la nascita del nuovo gruppo all'Europarlamento.

Il gruppo è stato lanciato dal primo ministro ungherese Viktor Orban, dall'ex premier ceco Andrej Babis e dal presidente del Freiheitliche Partei Österreichs Herbert Kickl. Jordan Bardella, leader di Rassemblement National, è stato eletto presidente dello schieramento di cui fa parte anche la formazione francese di destra. Tra i sette vicepresidenti c'è l'eurodeputato della Lega Roberto Vannacci. Prima vicepresidente è l'ungherese Kinga Gal.

Chi sono i Patrioti

Al gruppo dei Patrioti nel Parlamento Europeo aderiscono "84 eurodeputati" provenienti da "12 Paesi" membri dell'Ue, spiega il capodelegazione della Lega Paolo Borchia a Bruxelles. La Lega è la terza delegazione, dopo il Rassemblement National francese e gli ungheresi di Fidesz.

Nel dettaglio si tratta di 30 eurodeputati del Rassemblement National (Francia), Fidesz e Partito Popolare Cristiano Democratico (Ungheria) con 11; la Lega con 8 eurodeputati; Ano 2010 (Movimento dei Cittadini Insoddisfatti) di Andrej Babis con 7 (Repubblica Ceca); Přísaha a Motoristé con 2 (Repubblica Ceca, letteralmente 'giuramento e automobilisti'); Fpoe con 6 (Austria); Pvv di Geert Wilders con 6 (Olanda); Vox (Spagna) di Santiago Abascal con 6; il Vlaams Belang (Fiandre, Belgio) con 3; Chega con 2 (Portogallo); Dansk Folkeparti con uno (Danimarca); il greco Fonì Logikis (la Voce della Ragione) con un eurodeputato; Latvija pirmajā vietā (Prima la Lettonia) con uno.

Continue Reading

Politica

Gaza, Meloni sente Netanyahu: “Al più presto un...

Published

on

"Necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano"

Giorgia Meloni (Fotogramma/Ipa)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Nel riconoscere il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza Onu e con l’azione di mediazione americana", viene reso noto.

"La conversazione telefonica - si aggiunge - ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l’Italia è in prima linea per la stabilità dell’area attraverso la sua partecipazione alla missione Unifil".

Continue Reading

Ultime notizie

Esteri2 ore ago

Casa Bianca: “Biden non è in cura per il...

Riflettori sulla presenza di un neurologo alla Casa Bianca per 8 volte in pochi mesi Il presidente degli Stati Uniti...

Tecnologia3 ore ago

Echo Spot è la nuova sveglia smart di Amazon con Alexa

Display frontale touch screen, speaker per la musica, comani vocali: il nuovo dispositivo per la smart home presentato oggi da...

Spettacolo4 ore ago

‘Pettinami ancora’, Stefano Accorsi e la chioma...

Il sex symbol del cinema italiano della sua stempiatura aveva fatto un tratto distintivo, parte di un look classico che...

Curiosità4 ore ago

Giuseppe De Lucia un vero fenomeno dell’arte della...

Giuseppe De Lucia, ha avuto una vita non sempre semplice. Inizialmente era attraversato da vari tipi di problemi e non...

Cronaca5 ore ago

Strage Bologna, confermato in appello ergastolo a Bellini

Il difensore: "La città ha trovato la sentenza a misura, noi ricorreremo in Cassazione" Confermata in appello la condanna all'ergastolo...

Economia5 ore ago

Università, Cavallaro (Iuav): “Per noi importante...

Gli aspetti innovativi del corso 'Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri' "Il corso in 'Mobilità sostenibile...

Lavoro5 ore ago

Imprese: Omit: innovazione manageriale per organizzazioni...

L’Osservatorio sull’Innovazione Manageriale del Terziario presenta la nuova survey elaborata insieme ad Akron Quali sono le aziende che possiamo definire...

Economia5 ore ago

Bonus colonnine, al via le prenotazioni: cosa c’è da sapere

La somma massima erogabile ammonta a 1.500 euro A partire da oggi lunedì 8 luglio è possibile inoltrare sull'apposita piattaforma...

Cronaca5 ore ago

Quarta ondata di caldo africano sull’Italia, le...

L'apice tra giovedì e sabato con picchi tra 41-42° Quarta ondata di caldo dell'estate sul Sud e sulle isole, ma...

Esteri5 ore ago

Squadra cricket Indie occidentali insegna a Carlo nuova...

"Davvero complicato", ha commentato il sovrano che ha ricevuto la squadra a Buckingham Palace La squadra di cricket delle Indie...

Economia5 ore ago

Energia, Scarpa (Iuav): “Fondamentale studiare...

“Il corso di laurea in 'Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri' riguarda la progettazione di infrastrutture e di...

Esteri5 ore ago

Ue, capodelegazione Vox: “Menzogna, Meloni non si sente...

Per il capodelegazione di Vox al Parlamento Europeo, Jorge Buxadé Villalba, la presidente dell’Ecr Giorgia Meloni “non si sente tradita”...

Esteri5 ore ago

Ue, Borchia (Lega): “Patrioti saranno incisivi”

Il gruppo dei Patrioti, il terzo del Parlamento Ue con 84 eurodeputati provenienti da 12 Paesi, nasce con l’obiettivo di...

Cronaca5 ore ago

Alex Marangon, gli investigatori ora cercano i due...

Gli officianti del rito sciamanico potrebbero essere testimoni chiave della notte del delitto: "Alex si è allontanato con loro" Mentre...

Economia5 ore ago

Università, Monaco (Iuav): “Spazio costiero e...

La docente di Diritto amministrativo alla presentazione della nuova offerta didattica: 'Il corso 'Science and design for maritime spatial planning'...

Ultima ora5 ore ago

Sostenibilità, Malagò: “Con Mase siamo apripista...

“Il Coni è l’emanazione del Cio e, in quanto tale, ne abbracciamo le missioni. Per il Cio la parola sostenibilità...

Esteri6 ore ago

Francia, mea culpa Bardella: rischio tensioni con Le Pen?

Il 'delfino' ammette errori nella campagna per le elezioni legislative. Per Politico, la convivenza tra i due big di RN...

Ultima ora6 ore ago

Sport, Malagò e Barbaro presentano il protocollo...

Nella Sala Giunta del Coni al Foro Italico ll Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il Sottosegretario di Stato al...

Salute e Benessere6 ore ago

Estate, caldo e notti insonni, dalla sonnologa le scelte...

Lo spot, con Luisa Ranieri, di una famosa marca di tè con il tormentone "Anto', fa caldo" è diventato il...

Esteri6 ore ago

Lo yacht di Zuckerberg a Castellammare, le foto del...

Post Content