Starmer vara il governo: chi sono i ministri scelti dal premier
Per la prima volta una donna sarà cancelliere
Keir Starmer vara il governo dopo il trionfo dei laburisti alle elezioni in Regno Unito. Il premier annuncia la sua squadra dopo aver ricevuto l'incarico da Re Carlo III.
Il primo ministro britannico ha nominato Angela Rayner vicepremier e Segretario di Stato per la riorganizzazione delle attività, l'edilizia abitativa e le comunità. Rachel Reeves è stata nominata: Reeves è la prima donna responsabile delle Finanze del Regno Unito.
David Lammy è il nuovo ministro degli Esteri britannico. Era capo della diplomazia del governo d'ombra dei laburisti mentre erano all'opposizione. L'economista Yvette Cooper è il nuovo ministro degli Interni. Dal 2021 era ministro ombra. Starmer ha nominato John Healey ministro della Difesa. Prende il posto di Grant Shapp nominato meno di un anno fa da Rishi Sunak e fra i ministri che hanno perso il seggio.
Chi è il nuovo premier
Starmer, 61 anni, ama ricordare di essere cresciuto in una famiglia della working class. Il padre operaio, la madre infermiera - poi affetta da una rara grave malattia autoimmunitaria - e la sua famiglia era così convintamente laburista da scegliere per il figlio il nome del primo leader ai Comuni del partito, Keir Hardie.
Starmer ama anche parlare della casetta a schiera dove è cresciuto nel Surrey, una "pebble-dash semi" che "era tutto per la mia famiglia, ci dava stabilità", ha scritto nei mesi scorsi in un post per annunciare il progetto per l'edilizia pubblica così che "l'aspirazione dei lavoratori di aver una propria casa può diventare realtà".
Da ragazzo ha frequentato la Reigate Grammar School, le scuole statali di eccellenza britanniche, che due anni dopo il suo ingresso diventò privata: la retta per Starmer fu pagata dal consiglio comunale locale fino ai 16 anni. Dopo il diploma, fu primo della famiglia ad andare all'università, prima a Leeds e poi ad Oxford, diventando nel 1987 avvocato specializzato in diritti umani, cosa che lo portò a viaggiare nei Cairaibi ed in Africa.
Alla fine degli anni '90 difese pro bono i cosiddetti attivisti McLibel, che erano stati accusati di diffamazione da McDonald per aver distribuito volantini in cui mettevano in dubbio per dichiarazioni ambientaliste della corporation del fast food. Nel 2008 viene nominato Director of Public Prosecutions, procuratore più alto in grado in Inghilterra e Galles e nel 2014 viene nominato per questo incarico baronetto, anche se raramente usa il suo titolo di 'Sir'.
L'ingresso in politica arriva nel 2015 quando viene eletto deputato per un distretto del nord di Londra, quando il Labour è guidato dal leader di sinistra Jeremy Corbyn che lo nomina segretario ombra per la Brexit, che una volta approvata viene considerata da Starmer, che si dimette dal suo incarico, "un risultato catastrofico per il Regno Unito, le nostre comunità e le prossime generazioni".
Starmer per anni ha mantenuto questa convinzione, diventando fautore di un secondo referendum per dare la possibilità ai britannici di confermare l'accordo effettivo di uscita dalla Ue. Una posizione che negli ultimi anni ha però abbandonato, mettendo in chiaro che un suo governo laburista non cercherà di fare marcia indietro rispetto all'uscita dalla Ue o dai termini negoziati da Boris Johnson.
Dopo le catastrofiche elezioni del 2019, in cui il Labour ha ottenuto il minor numero di seggi mai ottenuti dal 1935, il massimalista Corbyn lascia la guida del partito, e Starmer viene eletto leader nell'aprile del 2020, con la promessa di guidare il partito "in una nuova era con fiducia e speranza". Attua una netta svolta riformista, con l'obiettivo di recuperare gli elettori persi e intercettare un maggior numero di elettori per riportare il Labour alla vittoria.
Grazie anche ai disastri interni ai Tories, il partito laburista ha cominciato ad essere in testa nei sondaggi nell'ottobre del 2021 e dall'inizio del 2023 ha il 20% di vantaggio con cui si presenta alle elezioni di giovedì prossimo. In particolare, Starmer, dopo l'umiliante sconfitta nelle elezioni suppletive di Hartlepool nel 2021, si è concentrato recuperare elettori nella cosidetta Red Wall, il muro rosso delle storiche roccaforti laburiste dell'Inghilterra settentrionale e del Midlands, vinte dai Tories nelle elezioni del 2019. Ieri il trionfo: 412 i seggi conquistati, +211 rispetto a cinque anni fa, e la promessa di stare "al servizio del Paese, che ricostruiremo mattone dopo mattone".
Esteri
Israele rafforza sicurezza per 7 ottobre. Iran e Libano:...
Capo Idf: "7 ottobre abbiamo fallito, in un anno sconfitta ala militare Hamas". Unifil: "Estremamente pericolose attività Israele in Libano"
Le autorità israeliane hanno rafforzato i livelli di sicurezza in Israele in vista del primo anniversario del massacro del 7 ottobre domani, quando si teme che Hamas possa condurre attacchi per commemorare l'assalto. "Sappiamo che (Hamas, ndr) ha la tendenza a provare a compiere attacchi terroristici in questo tipo di date simboliche ed è per questo che ci stiamo preparando, aggiungendo forze nel sud'', ha detto il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Nadav Shoshani.
Le Idf hanno dichiarato che diverse città nella regione settentrionale della Galilea in Israele sono state designate aree militari chiuse. Lo riporta il sito di Haaretz spiegando che le aree includono le città di Manara, Yiftah e Malkiah.
Nuovi attacchi aerei alla periferia di Beirut
Dopo che l’Idf ha invitato i civili a lasciare l’area circostante quattro siti di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut, i media libanesi riferiscono di attacchi aerei nell’area. Lo riferisce il Times of Israel.
Israele ha chiesto ai cittadini libanesi di lasciare altri 19 villaggi nel sud del Libano, nel raggio di trenta chilometri dal confine israeliano. Agli abitanti di questi villaggi l'esercito israeliano ha detto di spostarsi di 50 chilometri all'interno del Paese.
Questo annuncio segue una serie di avvisi di evacuazione emessi da Israele la scorsa settimana, che ora riguardano un totale di 124 villaggi. Il fiume Awali si trova a nord della città di Sidone e appena a sud di Beirut.
Iran e Libano: stop voli
Tutti i voli da e per l'aeroporto internazionale di Beirut Rafiq Hariri sono stati cancellati da stasera, per 24 ore. L'annuncio dell'autorità dell'aviazione civile libanese segue la decisione dell'aviazione di Teheran di chiudere lo spazio aereo iraniano. Il governo libanese fa sapere che l'ultimo volo charter che era programmato per i britannici che desiderano lasciare il Libano è partito da Beirut.
Unifil: "Estremamente pericolose attività Israele in Libano"
In una nota su 'X' l'Unifil, la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano, scrive che sono uno ''sviluppo estremamente pericoloso'' le recenti attività di Israele in Libano. Unifil esprime profonda preoccupazione per gli ultimi sviluppi. ''E' inaccettabile compromettere la sicurezza delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite che svolgono i compiti loro affidati dal Consiglio di sicurezza'', si legge in un post. La forza Onu ha quindi ricordato ''urgentemente'' a tutti gli attori ''i loro obblighi di proteggere il personale e le proprietà dell'Onu''.
Capo Idf: "7 ottobre abbiamo fallito, in un anno sconfitta ala militare Hamas"
Il 7 ottobre è ''il giorno della commemorazione'', ma anche il giorno in cui ''guardarsi nell'anima, riconoscere i propri fallimenti e imparare da essi'', ha dichiarato il capo di stato maggiore delle Idf Herzl Halevi in una lettera ai soldati e ai riservisti, affermando che ''è passato un anno dal 7 ottobre, il giorno in cui abbiamo fallito nella nostra missione di proteggere i cittadini dello Stato di Israele". Ma "nell'ultimo anno abbiamo sconfitto il braccio militare di Hamas e continuiamo a combattere le capacità terroristiche dell'organizzazione'', ha aggiunto.
Vice Sinwar celebra "glorioso attacco del 7 ottobre, ha infranto illusioni del nemico"
Il vice del leader politico Hamas Yahya Sinwar, Khalil al-Hiya, ha celebrato il ''glorioso'' attacco compiuto il 7 ottobre dello scorso anno contro le comunità del sud di Israele. In un videomessaggio trasmesso alla vigilia dell'anniversario del massacro, al-Hiya ha detto che il ''glorioso attacco del 7 ottobre ha infranto le illusioni che il nemico aveva creato, convincendo il mondo e la regione della sua superiorità e delle sue presunte capacità''.
Il vice del leader di Hamas ha rivolto un appello a ''continuare il jihad e la resistenza''. Accogliendo con favore l'attacco di Beersheba, nel quale è stata uccisa una soldatessa di 25 anni, al-Hiya ha celebrato i "successi" di Hamas. Il vice di Sinwar ha poi salutato i fronti in sostegno di Hamas in Libano, Yemen e Iraq.
Sport
Milan ko 2-1 a Firenze, Adli e Gudmundsson stendono i...
In classifica rossoneri fermi al 6° posto con 11 punti insieme al Torino, mentre i gigliati agganciano Atalanta, Empoli e Roma all'ottavo posto a quota 10
Dopo tre vittorie di fila il Milan va ko in trasferta contro la Fiorentina. Al Franchi i viola si impongono 2-1 grazie ai gol di Adli al 35' e Gudmundsson al 73'; inutile rete di Pulisic al 60' per gli ospiti. La partita passerà alla storia per i tre rigori parati, il primo da Maignan che blocca il tiro di Kean, gli altri due da De Gea che ferma prima Theo Hernandez e poi Abraham. In classifica i rossoneri sono sesti con 11 punti insieme al Torino, due meno del terzetto al terzo posto Juventus, Lazio e Udinese, mentre i gigliati sono ottavi a quota 10 insieme a Roma, Empoli e Atalanta.
La partita
Al 7' giocata di Leao sulla sinistra, il portoghese salta Dodo che lo trattiene platealmente per negargli l'ingresso in area. L'arbitro lo ammonisce. Al 9' calcio di punizione velenoso di Pulisic: Gabbia anticipa De Gea ma manda alto di testa. Al 15' la prima vera chance del match: Emerson Royal crossa dalla destra per Morata che gira di testa mandando fuori di un soffio. Al 17' risponde la squadra di casa: Colpani si accentra dalla sinistra e calcia con potenza ma scarsa precisione e manda alto. Al 21' Di Bello concede un rigore alla Fiorentina per un fallo in area di Theo Hernandez su Dodo. Dagli 11 metri tira Kean e Maignan para bloccando il tiro dell'ex Juve. Al 29' gol annullato a Kean per un netto fuorigioco.
Al 31' lampo di Leao, che sguscia per vie centrali e costringe De Gea alla parata su un sinistro destinato sotto la traversa. Al 35' gigliati in vantaggio con l'ex Adli che non esulta al gol. Il centrocampista francese riceve sulla sinistra e difende il pallone, converge al centro e trova col destro una traiettoria imparabile per Maignan sul palo lontano. Al 39' Fiorentina vicina al raddoppio. Ancora troppo statica la difesa del Milan: Dodo imbuca per Kean, fermato in uscita da Maignan ma sulla ribattuta Colpani tenta un pallonetto che non inquadra la porta. Al 42' insiste Colpani, che stavolta prova il rasoterra di sinistro, pallone fuori. Un minuto ammonizione per Morata che entra scomposto su Comuzzo. Al 46' Ranieri stende Reijnders in area e Pairetto assegna il rigore per il Milan. Dagli 11 metri va Theo ma De Gea intuisce e devia in corner.
In apertura di ripresa, al 3', altro gol annullato a Kean. Altra partenza sul filo del fuorigioco dell'attaccante viola, che era partito di un soffio oltre la linea rossonera prima di battere Maignan. Al 12' terzo rigore del match, il secondo per i rossoneri: corner di Theo sul secondo palo e sponda aerea di Morata. Sul pallone vanno a contatto Kean e Gabbia: Pairetto punisce l'entrata dell'attaccante viola. Dagli 11 metri va Abraham e De Gea ferma anche lui. Tre rigori e tre parate.
Al quarto d'ora Pulisic pareggia: da applausi l'inserimento e la coordinazione dello statunitense sul cross di Hernandez: destro al volo sul palo lontano e De Gea stavolta non può nulla. Al 19' chance per Kean. Assist al bacio di Gosens per l'indisturbato attaccante, che calcia di prima intenzione ma manda alto. Al 22' Palladino si gioca la carta Richardson: esce Cataldi. Al 25' protesta la Fiorentina per l'entrata avventata di Theo su Colpani all'altezza del vertice dell'area di rigore. Pairetto lascia giocare, dello stesso avviso anche il Var.
Al 26' diagonale insidioso di Abraham, De Gea ci mette il piede e respinge. Al 27' finisce la partita di Leao, al suo posto Okafor. Al 28' arriva il gol partita: lancio in profondità controllato col petto da Kean per l'inserimento di Gudmundsson, che calcia dalla distanza con un destro teso. Maignan non ci arriva e il Franchi esplode. Al 32' finisce la partita proprio di Gudmundsson: lo sostituisce Biraghi. Esce anche l'altro goleador Adli: dentro Kouamé. Al 37' entra Chukwueze al posto di Pulisic. Al 40' rosso per Palladino che si fa cacciare da Pairetto per proteste. Al 42' chance per il neo entrato Chukwueze che va al tiro De Gea fa ancora buona guardia. L'ultimo brivido della partita lo regala Kean in pieno recupero con un destro dalla potenza impressionante che sbatte sulla parte inferiore della traversa e poi sulla linea senza che il pallone entri.
Spettacolo
Amadeus da Fazio: “Ascolti? Sapevo che sarebbe andata...
"E' giusto dare il tempo alla trasmissione di rodare, di mettersi a posto, di far sapere alle persone che sono qua"
“La mia è una consapevolezza. Noi facciamo televisione, gli ascolti sono importanti. Ma la consapevolezza è che quando tu inizi… io sapevo che sarebbe andata così. Sono in onda da 14 giorni, ho un contratto di quattro anni, mancano un po’ di centinaia di puntate e quando si inizia un percorso è come fare un viaggio nuovo, in una rete nuova, e quindi è giusto dare il tempo alla trasmissione di rodare, di mettersi a posto, di far sapere alle persone che sono qua". Così Amadeus ospite di Fabio Fazio nella prima puntata di Che tempo che fa sul Nove. "Le persone vanno abituate, non si abituano in due settimane, magari ce ne vogliono dieci... Io non sono sorpreso, in conferenza l’avevo detto che speravo di ripartire dal 3% ed è la verità, ma non perché volessi fare il modesto ma perché fondamentalmente è così”, ha aggiunto.
"La cosa che dispiace di più - ha sottolineato Amadeus - è che la gente che mi sta attaccando pesantemente su alcuni giornali, non capisce che certe scelte sono personali. Io ho 62 anni, ho fatto delle cose credo belle, e magari arrivi a un punto in cui hai voglia di sperimentare. Io sono così, sono un irrequieto".
Amadeus ha poi annunciato che "la Corrida ripartirà lunedì sera 4 novembre e finirà il 23 dicembre. La Corrida è la Corrida di Corrado, ho voluto portarla a quel periodo, sto vedendo tutte le varie esibizioni dei dilettanti allo sbaraglio... Io lo sentivo alla radio, la domenica mattina, ed ero ipnotizzato. Naturalmente ho visto tutte le versioni di Corrado, poi ho avuto il piacere di conoscerlo. Devo dire che è un programma che nella sua semplicità fa sì che sia la possibilità per una persona che fa un mestiere qualsiasi – perché non sono professionisti – di dare sfogo per 5 minuti al proprio sogno, al proprio divertimento”.