Connect with us

Published

on

Il potere terapeutico del bacio: una pratica che fa bene alla salute

Il 6 luglio si celebra la Giornata Internazionale del Bacio, un’occasione che va oltre il romanticismo e le ricorrenze commerciali. Dietro questo gesto semplice e apparentemente scontato si nasconde un mondo di significati culturali, storici e benefici per la salute mentale e fisica. Ecco alcuni aspetti meno noti e più curiosi che potrebbero rendere questa giornata un po’ più interessante.

Origini antiche e significati culturali

Il bacio ha radici antiche e diverse interpretazioni culturali, riflettendo la ricca varietà di significati attribuiti a questo gesto universale. In molte culture, il bacio è molto più di una semplice manifestazione di affetto romantico; può rappresentare un saluto, un simbolo di rispetto o persino un atto di adorazione.

Il bacio nell’antica Roma

Gli antichi romani avevano una comprensione sofisticata del bacio, distinguendo tra tre tipi principali: il “basium” era un bacio tra amici, un segno di affetto e amicizia, l’”osculum” era un bacio formale, spesso usato come saluto tra conoscenti o in contesti pubblici, e il “suavium”, il bacio passionale, era riservato agli amanti.

Il bacio nell’antica India

In India, il bacio ha una storia altrettanto affascinante. Nei testi antichi come il Kāma Sūtra, il bacio è descritto non solo come un’arte sensuale ma anche come una forma di connessione spirituale. Il Kāma Sūtra offre dettagliate istruzioni su diversi tipi di baci e su come utilizzarli per intensificare l’intimità e il piacere tra i partner; un approccio inteso non solo come atto fisico, ma come elemento di una pratica più ampia di amore e spiritualità.

Il bacio in Giappone

In Giappone, la percezione del bacio è stata tradizionalmente più riservata. Il bacio in pubblico è stato considerato inappropriato fino a tempi relativamente recenti, riflettendo una concezione più contenuta dell’affetto. Questo riserbo pubblico è in contrasto con le pratiche private, dove il bacio è stato sempre riconosciuto come un gesto intimo e personale. La cultura giapponese valorizza molto la privacy e il rispetto reciproco, elementi che influenzano profondamente il modo in cui l’affetto viene espresso.

Altre culture

In molte altre culture, il bacio ha significati variegati. Ad esempio, nelle culture europee, il bacio sulle guance è un saluto comune che esprime amicizia e affetto. In alcune culture africane e asiatiche, invece, il bacio può essere sostituito da altri gesti, come sfiorarsi il naso o le mani, per mostrare rispetto e affetto senza l’uso diretto delle labbra.

I benefici insospettabili del bacio

Il bacio, oltre ad essere un gesto d’affetto, nasconde numerosi benefici insospettabili per la salute mentale e fisica, come dimostrato da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour.

Bruciare calorie

Un bacio appassionato può bruciare da 2 a 6 calorie al minuto. Sebbene questo possa sembrare insignificante, si somma considerevolmente nel tempo. Per esempio, una sessione di 20 minuti di baci appassionati può consumare fino a 120 calorie, l’equivalente di una breve camminata. Questo effetto, sebbene modesto, rappresenta un modo piacevole e coinvolgente per incrementare il dispendio energetico quotidiano.

Azione antidolorifica

Durante il bacio, il nostro corpo rilascia endorfine, neuropeptidi che agiscono come analgesici naturali. Le endorfine riducono la percezione del dolore, promuovendo una sensazione di benessere generale. Questo effetto antidolorifico è particolarmente utile per alleviare piccoli dolori quotidiani, come il mal di testa. La produzione di endorfine è un meccanismo biologico che migliora la resilienza contro lo stress fisico e mentale, rendendo il bacio un efficace rimedio naturale.

Ormoni della felicità

Oltre alle endorfine, il bacio stimola la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore strettamente associato al piacere e alla motivazione. La dopamina gioca un ruolo cruciale nel sistema di ricompensa del cervello, incentivando comportamenti che portano piacere e soddisfazione. Questo spiega perché baciarsi ci fa sentire così bene, migliorando l’umore e rafforzando i legami affettivi. Lo studio pubblicato su Nature Human Behaviour ha evidenziato che il contatto fisico, incluso il bacio, è particolarmente efficace nel ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Una riduzione dei livelli di cortisolo comporta una diminuzione dell’ansia e una sensazione di calma e relax.

Lo studio ha analizzato 137 studi in una meta-analisi e 75 studi aggiuntivi in una revisione sistematica, coinvolgendo un totale di 12.966 individui. I risultati hanno mostrato che le interazioni di contatto sono particolarmente efficaci nel regolare i livelli di cortisolo, aumentare il peso nei neonati e ridurre il dolore. Inoltre, il contatto fisico riduce significativamente i sentimenti di depressione e l’ansia sia temporanea che stabile.

Altri aspetti curiosi

Oltre ai ben noti benefici psicologici e fisici, il bacio nasconde altri aspetti curiosi e insospettabili che meritano di essere esplorati. Questi effetti vanno ben oltre il semplice piacere momentaneo e abbracciano una serie di vantaggi che possono influenzare positivamente vari aspetti della nostra vita quotidiana. Dal rafforzamento dei legami affettivi al miglioramento della salute dentale, il bacio si rivela un gesto dai molteplici benefici, sorprendendo con le sue proprietà inaspettate.

Rafforzamento dei legami affettivi

Baciarsi regolarmente può aiutare a rafforzare i legami affettivi tra le persone. Il contatto fisico, incluso il bacio, promuove la produzione di ossitocina, spesso chiamata “ormone dell’amore”. L’ossitocina è un neuropeptide che gioca un ruolo cruciale nel promuovere i legami sociali e i sentimenti di attaccamento e fiducia. Questo ormone è particolarmente importante nelle relazioni di coppia, poiché favorisce la coesione e la stabilità emotiva. Durante il bacio, l’ossitocina aiuta a ridurre i livelli di stress e a migliorare l’umore, creando un senso di benessere e connessione. Inoltre, la presenza di ossitocina può aumentare la capacità di empatia e di comprensione reciproca, rendendo le relazioni più profonde e significative.

Miglioramento della salute dentale

Il bacio non è solo un gesto d’amore, ma può anche avere benefici sorprendenti per la salute dentale. La saliva prodotta durante un bacio aiuta a rimuovere i residui di cibo dai denti, riducendo il rischio di carie e malattie gengivali. Questo perché la saliva contiene sostanze antibatteriche che possono aiutare a combattere i batteri nocivi nella bocca. Inoltre, l’aumento della produzione di saliva durante un bacio aiuta a mantenere la bocca umida e a bilanciare i livelli di acidità, proteggendo così lo smalto dei denti. Un bacio appassionato stimola il flusso di saliva, che può contribuire a neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri nella placca dentale, prevenendo così l’erosione dello smalto e le carie.

Sviluppo della capacità di comunicazione non verbale

Un altro aspetto curioso del bacio è il suo ruolo nello sviluppo della capacità di comunicazione non verbale. I baci trasmettono emozioni e sentimenti senza l’uso di parole, permettendo una connessione più profonda e immediata tra le persone. Questa forma di comunicazione può rafforzare l’intimità e la comprensione reciproca, creando un legame emotivo più forte. La capacità di interpretare e rispondere ai segnali non verbali è fondamentale nelle relazioni interpersonali e il bacio è uno degli strumenti più potenti in questo ambito.

Esplorare la Giornata Internazionale del Bacio da queste prospettive meno note ci permette di apprezzare la profondità e la complessità di questo semplice gesto. Dal rafforzamento dei legami affettivi al miglioramento della salute dentale, il bacio offre una gamma di benefici che vanno oltre l’ovvio. Questi aspetti curiosi e insospettabili rendono il bacio non solo un simbolo d’amore, ma anche un importante contributo al nostro benessere fisico ed emotivo.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Demografica

“Motivi comprensibili”, niente ergastolo per doppio...

Published

on

Giustizia Canva

Un verdetto che lascia il paese intero attonito, una sentenza che sta scuotendo la coscienza collettiva: la Corte d’Assise di Modena ha condannato Salvatore Montefusco a 30 anni di reclusione, e non all’ergastolo come richiesto dalla Procura, per il duplice omicidio di Gabriela Trandafir e di sua figlia Renata, uccise a fucilate il 13 giugno 2022 a Castelfranco Emilia. La motivazione che ha scatenato il dibattito politico e sociale è quella della “comprensibilità umana dei motivi che hanno spinto l’autore a commettere il reato“, un concetto che ha suscitato indignazione tra le vittime e in ampi settori della politica.

Una sentenza che scuote

Il caso di Gabriela Trandafir e della figlia Renata ha sollevato un velo doloroso su una realtà che, purtroppo, continua a essere troppo spesso invisibile: la violenza di genere. La sentenza, emessa dalla Corte d’Assise di Modena, ha condannato Montefusco, un uomo di 70 anni, per aver ucciso la sua compagna e la figlia di lei. Sebbene l’imputato avesse collaborato con la giustizia, le attenuanti generiche, tra cui la confessione e l’atteggiamento collaborativo, sono state considerate in modo tale da ridurre la pena da quella che la Procura avrebbe voluto, ovvero l’ergastolo, a una condanna di 30 anni di carcere.

Barbara Iannuccelli, avvocata che assiste la famiglia delle vittime, ha definito la decisione “un messaggio grave”, affermando che tale sentenza rappresenta un segnale pericoloso nella lotta contro il femminicidio e la violenza di genere. Le sue parole, cariche di incredulità, riflettono la delusione per una decisione che considera in modo disgiunto le circostanze emotive dell’assassino rispetto alla brutalità del crimine stesso. “Questa sentenza ci riporta indietro nel tempo, quando omicidi di questo tipo venivano giustificati con la gelosia o le difficoltà familiari. Il messaggio che passa è grave: legittimiamo l’idea che in una situazione conflittuale, un uomo possa eliminare il problema a colpi di fucile”, ha dichiarato l’avvocato, che ha aggiunto come il testimone diretto, il figlio della vittima, avesse fornito una testimonianza cruciale nel processo.

Il caso ricorda la sentenza emessa nel 2016, che riguardava l’omicidio di Olga Matei, quando la corte d’appello aveva ridotto la pena per l’assassino, ritenuto in preda a una “tempesta emotiva” dovuta alla gelosia. Anche in quel caso, l’elemento umano, la comprensione dei motivi che avevano spinto l’autore al crimine, era stato preso in considerazione, creando un precedente che ha suscitato ampie polemiche.

Un messaggio che non può passare inosservato

L’incredulità di Iannuccelli è condivisa da numerosi esponenti politici, che non hanno mancato di esprimere il loro disappunto per la decisione dei giudici. Il ministro per gli affari regionali, Roberto Calderoli, ha commentato: “Non capisco come possano esserci motivi ‘umanamente comprensibili’ per uccidere a fucilate due donne. Come è possibile giustificare un atto così crudele? Non ho parole.” Calderoli ha aggiunto che, sebbene trent’anni o l’ergastolo possano apparire simili in pratica, è la motivazione dietro la pena a destare preoccupazione.

Anche il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha espresso forti perplessità sulla sentenza. “Se ciò che emerge dagli stralci pubblicati fosse confermato, la decisione conterrebbe elementi discutibili e certamente preoccupanti che rischierebbero di produrre un arretramento nella lotta contro i femminicidi e la violenza maschile sulle donne”, ha dichiarato. Secondo Roccella, il problema non è la pena inflitta, ma il ragionamento alla base della decisione: “Colpisce il principio secondo cui ‘la situazione familiare’ avrebbe ‘indotto’ l’imputato a compiere il tragico gesto, rendendo ‘umanamente comprensibili’ i motivi del reato. È un nesso causale pericoloso che potrebbe minare lo sforzo di cambiamento culturale contro la violenza di genere”.

La deputata del PD, Ilenia Malavasi, ha definito la sentenza “un insulto alle donne” e ha accusato i giudici di aver dato troppa importanza alle attenuanti, minimizzando le circostanze aggravanti del crimine. “Questa è la risposta che la giustizia dà alla violenza di genere? Un giudizio che riduce un duplice femminicidio a una mera conflittualità familiare? Un messaggio che rischia di legittimare la violenza maschile contro le donne”, ha detto la Malavasi, criticando l’uso di espressioni che sembrano avallare la cultura patriarcale e la giustificazione di atti violenti.

Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, ha rincarato la dose, affermando che le motivazioni della sentenza rappresentano “un pericoloso precedente” nel contrasto alla violenza di genere. “C’è ancora molto lavoro da fare per abbattere la cultura patriarcale che emerge anche nei tribunali”, ha commentato, sottolineando come una tale giustificazione possa alimentare la percezione che gli uomini possano risolvere i conflitti con la violenza.

Le critiche politiche e le richieste di cambiamento

La politica, nel suo complesso, ha risposto a questa sentenza con un coro di proteste che non lascia spazio a interpretazioni. Il Movimento 5 Stelle, attraverso la deputata Stefania Ascari, ha espresso il suo profondo turbamento per le motivazioni adottate dalla Corte d’Assise di Modena. Secondo Ascari, la giustificazione di un omicidio sulla base di “forti conflitti familiari” e di una condizione psicologica di “profondo disagio” è una riduzione inaccettabile della violenza di genere. “Queste motivazioni evidenziano le criticità di un sistema giudiziario che tende a giustificare la violenza e che non riesce a comprendere la gravità del fenomeno”, ha detto Ascari, chiedendo un cambiamento radicale nella formazione dei magistrati, degli avvocati e di tutti gli operatori del sistema giudiziario.

In una nota congiunta, le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere hanno sottolineato come la decisione della Corte di Assise di Modena rappresenti “un passo indietro”, soprattutto alla luce dei progressi ottenuti con le battaglie delle donne. “Questa sentenza riduce l’assassinio di due donne a un conflitto familiare”, hanno commentato le parlamentari, sollecitando la necessità di un’educazione giuridica che affronti il problema della violenza maschile contro le donne.

Anche Ilenia Malavasi, deputata del PD, ha espresso forti preoccupazioni, denunciando come il linguaggio utilizzato nella sentenza possa portare alla riabilitazione del vecchio delitto d’onore sotto nuove vesti. “Se le motivazioni della Corte non vengono correttamente interpretate e messe in discussione, rischiamo di legittimare la violenza e di dare spazio a giustificazioni che non hanno fondamento”, ha dichiarato.

Un’analisi che va oltre la sentenza

La sentenza della Corte di Assise di Modena, purtroppo, non è un caso isolato. Negli ultimi anni, si sono susseguite decisioni che hanno sollevato interrogativi sulle reali intenzioni della giustizia nel contrastare il femminicidio e la violenza di genere. La tendenza a considerare le dinamiche familiari e i conflitti come attenuanti in omicidi di questo tipo è un tema che continua a riaffiorare nelle aule di tribunale, minando la percezione di equità e giustizia per le donne.

Le critiche al sistema giudiziario sono rivolte soprattutto alla sua incapacità di trattare la violenza di genere con la necessaria severità. Le legislazioni più recenti, che hanno cercato di rafforzare la protezione delle donne, sembrano spesso non essere supportate da un’efficace interpretazione giuridica. “Le parole giuste sono fondamentali per cambiare la cultura della violenza”, ha detto Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, sottolineando come il linguaggio giuridico possa perpetuare pregiudizi che vanno a minare gli sforzi per superare la cultura patriarcale.

La decisione della Corte d’Assise di Modena non è solo una questione giuridica, ma anche un problema sociale. “Le motivazioni di questa sentenza rischiano di far riemergere il delitto d’onore sotto nuove vesti”, ha dichiarato Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati. Secondo Carfagna, l’idea che ci possano essere motivi “comprensibili” per un femminicidio mina le fondamenta di una società che dovrebbe invece proteggere le vittime e condannare senza esitazioni i colpevoli.

Le parole della sorella di Gabriela Trandafir, “l’ergastolo è per noi”, riassumono il dolore e l’amarezza di chi resta. Per i familiari delle vittime, questa sentenza rappresenta una sconfitta, non solo personale ma collettiva. È il fallimento di un sistema che, invece di tutelare le donne, sembra giustificare chi le uccide.

Continue Reading

Demografica

Bambino inquadrato allo stadio, la scuola gli annulla la...

Published

on

Bambino Inquadrato Stadio Assenza Scuola Social

Antonio Gramsci diceva che “Il calcio è il regno della lealtà umana esercitata all’aria aperta”. Ecco, proprio l’area aperta, unita alle telecamere della televisione, ha incasinato Sammy, il giovanissimo tifoso del Newcastle che aveva saltato la scuola per andare a seguire in trasferta la propria squadra del cuore.

Non che lui se ne fosse fatto un problema, mentre celebrava a pugni chiusi e con un grande sorriso la vittoria dei Magpies a danno dell’Arsenal durante la semifinale di andata della Carabao Cup. La sua esultanza, però, è stata trasmessa in diretta televisiva e così la giustificazione apportata alla sua assenza non è stata ritenuta valida dalla scuola che ha scritto ai genitori del piccolo, presenti con lui allo stadio.

La lettera della scuola ai genitori

“Gentili genitori, vi informiamo che l’assenza di Sammy per martedì 7 gennaio 2025 sarà ora classificata come non autorizzata a causa della copertura mediatica che lo mostrava ad una partita di calcio a Londra. Non esitate a contattarci se desiderate discutere ulteriormente questo argomento”, ha scritto la scuola.

Dopo la partita, la pagina Facebook di Away Day Tours ha condiviso un’immagine di Sammy, colto in un momento di festa durante la trasmissione dal vivo, con la didascalia scherzosa che ha attirato l’attenzione di innumerevoli tifosi: “Questo giovane è stato colto a festeggiare la straordinaria vittoria del Newcastle sull’Arsenal. Ha saltato la scuola quel giorno, portando la sua famiglia a ricevere la seguente e-mail. Momenti come questi sono ciò che il calcio rappresenta. E diciamocelo, era un viaggio di geografia!”

Incluso nel post c’era lo screenshot di un’email inviata dalla scuola ai genitori di Sammy.

Le assenze in Inghilterra

Il riferimento “alla lezione di geografia” ha convinto i tifosi a schierarsi dalla parte del piccolo tifoso e della sua famiglia, ma perché l’assenza risulta ingiustificata anche se i genitori ne erano a conoscenza?

Alla base c’è una diversa disciplina della presenza scolastica. In Inghilterra, le assenze non giustificate da scuola possono comportare sanzioni pecuniarie per i genitori. Questo sistema di multe è stato implementato per incentivare la frequenza scolastica regolare e contrastare il fenomeno dell’abbandono o del disinteresse verso la scuola, aumentato considerevolmente dopo la pandemia.

Se un bambino salta la scuola senza l’autorizzazione del dirigente scolastico per almeno cinque giorni, i genitori possono ricevere una multa di £80. Se la multa non viene pagata entro 21 giorni, l’importo raddoppia a £160.

Se un genitore riceve una seconda multa per lo stesso bambino entro un periodo di tre anni, l’importo della multa sarà immediatamente di £160. Dopo la terza infrazione, le autorità possono considerare azioni legali alternative, che potrebbero includere procedimenti penali.

L’intento del governo è quello di promuovere una frequenza scolastica regolare e affrontare le disparità nelle politiche di sanzione tra diverse autorità locali. Nel 2022-2023, sono state emesse quasi 400.000 multe per assenze non autorizzate, con una prevalenza di casi legati a famiglie che prenotano vacanze durante il periodo scolastico.

Confronto con altri Paesi

In altri paesi europei, come la Francia e la Germania, esistono normative simili:

  • Francia: I genitori possono essere multati fino a €1.500 per aver portato i figli in vacanza durante il periodo scolastico senza autorizzazione del dirigente scolastico;
  • Germania: Le multe variano a seconda dello stato federale e possono arrivare fino a €1.000. Le autorità possono anche segnalare i genitori alla polizia per infrazioni ripetute.

Vista l’assenza di un solo giorno, comunque, nessuna conseguenza grave per Sammy. Anzi, un po’ di notorietà e il sorriso per la vittoria dei Magpies, che hanno battuto per 2-0 l’Arsenal e si preparano con più calma alla gara di ritorno del 5 febbraio al St. James’ Park.

Continue Reading

Demografica

La ricchezza italiana? È over 60

Published

on

Anziano che butta banconote

In Italia, la distribuzione della ricchezza segue una linea di separazione netta tra le generazioni. L’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia evidenzia che la ricchezza pro-capite è in diminuzione, ma soprattutto che la maggior parte del patrimonio si concentra nelle mani della popolazione anziana. Dal 2003 al 2023, il reddito disponibile lordo pro-capite è calato del 7%, mentre la ricchezza netta pro-capite si è ridotta del 5,5%. A ciò si aggiunge il dato impressionante che l’85,5% degli italiani considera la mobilità sociale un obiettivo quasi irraggiungibile.

La ricchezza “anziana”

Secondo il Censis, il 58,3% della ricchezza netta italiana appartiene alle famiglie con un capofamiglia nato prima del 1980. Ma se ci addentriamo nei dettagli, il dato è ancora più sbilanciato. I baby boomer (nati tra il dopoguerra e i primi anni ’60) detengono il 43,3% del totale, con una ricchezza media di oltre 360.000 euro per famiglia. La generazione silenziosa, i nati prima della Seconda guerra mondiale, si difende con 280.000 euro in media.

E i giovani? Non pervenuti. Le famiglie capeggiate da millennial o membri della generazione Z arrancano, con una ricchezza media di circa 150.000 euro, meno della metà rispetto ai baby boomer. In altre parole, la disuguaglianza generazionale si fa ogni anno più evidente, mentre la mobilità sociale è un miraggio per l’85,5% degli italiani.

Ma c’è di più: questa ricchezza “anziana” è destinata a diventare ancora più concentrata. La denatalità ha ridotto il numero di potenziali eredi e, quindi, aumentato il valore medio delle future eredità. E qui si apre un altro scenario inquietante.

Un imbuto generazionale

Il fenomeno della denatalità – che ormai rappresenta uno dei mali endemici del nostro Paese – aggrava ulteriormente questa disparità. non solo riduce la popolazione giovane, ma rischia di creare una concentrazione di patrimoni senza precedenti. Dal 2008 al 2023, le nascite si sono ridotte del 34,1%, mentre le donne in età fertile sono diminuite di oltre 2 milioni. Un trend che, anche in caso di inversione miracolosa, non potrà essere recuperato.

Il risultato? Un passaggio intergenerazionale di ricchezza sempre più ristretto, con pochi eredi che erediteranno tanto. Ma questa attesa sta già avendo effetti deleteri. Il Censis parla di una ridotta propensione al rischio imprenditoriale: molti giovani crescono con l’idea di essere “destinatari di successione”, sviluppando una mentalità da rentier, poco incline all’intraprendenza. Un freno, questo, che l’Italia non può permettersi in un momento storico in cui avrebbe bisogno di idee fresche e spirito innovativo.

La crisi demografica e le sue implicazioni

L’analisi demografica del Censis è altrettanto preoccupante: tra il 1984 e il 2024, la popolazione di 20-29enni è diminuita del 17,5%, mentre quella di 30-39enni ha subito un crollo del 29,4%. Guardando al futuro, si prevede un ulteriore calo: entro il 2044, i giovani tra 20 e 29 anni diminuiranno di un altro 15,6%, rendendo sempre più difficile garantire un ricambio generazionale in qualsiasi ambito.

A fronte di una popolazione sempre più anziana, il rischio è quello di un Paese che si muove a rallentatore. Il patrimonio continuerà a rimanere nelle mani degli over 60, mentre i giovani, numericamente inferiori, saranno costretti a contendersi le briciole, senza avere le risorse per innovare, investire o semplicemente immaginare un futuro migliore.

Infinite forme di povertà

A tutto questo si aggiungono le nuove forme di povertà rilevate dal rapporto. L’Italia registra percentuali di rischio di povertà superiori alla media europea: il 27,2% degli italiani è a rischio prima dei trasferimenti sociali, e il 18,9% anche dopo di essi. Inoltre, il 9,8% delle famiglie non riesce a coprire le spese mensili, mentre l’8,4% vive in povertà alimentare e il 9,5% in povertà energetica. Il 36,9% degli italiani, invece, ha dovuto tagliare altre spese per far fronte ai costi sanitari, con punte del 50,4% tra le famiglie a basso reddito.

In questo contesto, la sanità rischia di diventare un privilegio per pochi. Ogni 100 tentativi di accedere al Servizio sanitario nazionale, 35 finiscono nel privato a pagamento. Non è un caso che l’84,2% degli italiani sia convinto che i ricchi possano curarsi meglio e prima degli altri.

Il boom dei miliardari e il rischio della “medietà”

A fronte di questi numeri impietosi, c’è un’altra faccia della medaglia che fa riflettere. Mentre il reddito pro-capite diminuiva del 7% e la ricchezza netta del 5,5% negli ultimi vent’anni, il numero di miliardari italiani è aumentato. Dal 2023 al 2024, sono 6 i nuovi miliardari registrati, per un totale di 62 super-ricchi con un patrimonio complessivo di 199,8 miliardi di dollari. Una crescita del 23,1%, che ci colloca ai vertici europei. Il paradosso è evidente: mentre una fetta sempre più grande della popolazione fatica ad arrivare a fine mese, una piccola élite continua ad arricchirsi, ampliando il divario sociale.

L’Italia si trova in una situazione di stallo, dove la “medietà” denunciata dal Censis non consente al Paese di avanzare né economicamente né socialmente. Da un lato, abbiamo raggiunto record positivi nell’occupazione e nel turismo. Dall’altro, la spinta verso un benessere diffuso si è fermata. La scelta di non osare, di accontentarsi, è il vero nemico del progresso, dice il rapporto.

La concentrazione della ricchezza nelle mani degli anziani e il declino demografico rappresentano due facce della stessa crisi strutturale, ma cosa fare per invertire la rotta? Le soluzioni non sono semplici e richiederebbe interventi immediati e coraggiosi che passano inevitabilmente per tre direttrici: incentivare la natalità, promuovere politiche di redistribuzione del reddito e investire in programmi per favorire la mobilità sociale. Tuttavia, senza un cambio di paradigma, il rischio è quello di rimanere intrappolati in un circolo vizioso di disuguaglianze crescenti e opportunità sempre più limitate.

Continue Reading

Ultime notizie

Economia7 ore ago

Calo del prezzo del gas: future di febbraio sotto i 47 euro...

Il prezzo del gas naturale registra un nuovo calo significativo sul mercato europeo di riferimento. Il future sul metano con...

Attualità7 ore ago

Netanyahu: disponibilità a una tregua prolungata,...

Il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato di essere aperto a un cessate il fuoco di lunga durata, a...

Attualità7 ore ago

Nuove norme contro le recensioni false online: approvato il...

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al primo disegno di legge annuale dedicato alle micro, piccole e...

Sport7 ore ago

Serie A: Il Milan supera il Como in rimonta

Una vittoria in trasferta per i rossoneri nella gara di recupero della 19^ giornata Il Milan si è imposto per...

Politica internazionale7 ore ago

Hamas attende risposte: Israele non fornisce mappe per il...

Gaza – Le negoziazioni mediate a livello internazionale tra Hamas e Israele sembrano essersi arenate, con entrambe le parti bloccate...

Senza categoria8 ore ago

Oliviero Toscani e altri giganti italiani

Oliviero Toscani e altri giganti italiani Oliviero Toscani ci ha lasciati da poco: basta pronunciare il suo nome per evocare...

Cronaca8 ore ago

Superenalotto, numeri combinazione vincente 14 gennaio

Centrati dieci '5' che vincono 18.016,32 euro ciascuno Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, 14 gennaio 2025....

Sport9 ore ago

Como-Milan 1-2, Conceicao torna a vincere con Theo...

I rossoneri superano la squadra di Fabregas al Sinigaglia nel recupero della 19esima giornata di Serie A Il Milan torna...

Cronaca9 ore ago

Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla...

L'uomo avrebbe sparato alla 58enne con un fucile da caccia regolarmente detenuto Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel...

Esteri9 ore ago

Venezuela, cooperante italiano arrestato: chi è Alberto...

Dell'uomo non si hanno notizie dal 15 novembre scorso Su Linkedin si definisce un "professionista con oltre dieci anni di...

GR Audio (Giornali Radio)10 ore ago

GrAudio Flash delle 19:50 del 14 gennaio

Politica10 ore ago

Treni sospesi a Roma Termini, da Conte a Renzi opposizione...

Il M5S: "Game over per il ministro". Italia Viva presenta una petizione: "Basta incompetenza, deve dimettersi". Schlein: "Lui e Meloni...

GR Audio (Giornali Radio)10 ore ago

GrAudio edizione delle 19:30 del 14 gennaio

Sport10 ore ago

Intramontabile Kazu Miura: meteora in Serie A, ancora in...

Primo giapponese nella storia del calcio italiano, oggi continua a giocare in patria. L'ex compagno di squadra al Genoa Manicone:...

GR Audio (Giornali Radio)11 ore ago

GrAudio Flash delle 18:50 del 14 gennaio

Politica11 ore ago

Sicurezza, l’esperto: “‘Scudo...

Il prof. Gian Luigi Gatta docente diritto penale Univ. Studi Milano, 'margini sono ridottissimi' "Allo stato si tratta di un’idea...

Ultima ora11 ore ago

Neil Gaiman, per autore American Gods nuove accuse di...

Lo scrittore britannico oggetto di un'inchiesta del New York Magazine, otto le donne che lo accusano. Il legale di Gaiman:...

Cronaca11 ore ago

PoliMi, con georadar e laser alla scoperta del Castello...

Una innovativa indagine tecnologica ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella...

GR Audio (Giornali Radio)11 ore ago

GrAudio edizione delle 18:30 del 14 gennaio

GR Audio (Giornali Radio)11 ore ago

Rubrica delle buone notizie del 14 gennaio