Negata casa a israeliani in Cadore: “Rimanete nel vostro forno”. Indaga la Digos
Zaia: "Atto di odio e discriminazione, determinati a prendere tutte le misure necessarie"
"Potete rimanere nel vostro forno a gas", ha risposto un host di San Vito di Cadore (Belluno) cancellando la prenotazione del suo appartamento da parte di una famiglia israeliana di Ness Ziona con tre figli. Lo il sito web israeliano Ynetnews.com che dà conto dell’episodio e dell’insulto antisemita scritto direttamente in ebraico usando Google Translate. Sull’episodio stanno indagando Digos e Polizia Postale di Belluno che stanno cercando di identificare tal Lorenzo, la firma in calce alla sprezzante risposta, riferita al metodo usato dai nazisti per sterminare gli ebrei durante l’Olocausto.
Zaia: "Indignato, atto di odio da perseguire"
“Voglio esprimere la mia più profonda indignazione e la più ferma condanna per un gesto estremamente grave, se fossero confermate le notizie pubblicate, ed esprimo la mia solidarietà alla famiglia israeliana vittima di questo episodio di antisemitismo. La frase 'Potete restare nei forni a gas', rivolta a questi turisti israeliani, rappresenta un inaccettabile atto di odio e di discriminazione che ferisce non solo la dignità delle persone coinvolte, ma anche i valori fondamentali della nostra stessa comunità", afferma il governatore veneto Luca Zaia. "La Regione Veneto - aggiunge Zaia - non tollera alcuna forma di discriminazione o odio razziale, e siamo determinati a prendere tutte le misure necessarie affinché episodi come questo siano perseguiti”.
De Poli: "Intollerabile e indegno"
E’ semplicemente intollerabile e indegno quello che è successo a San Vito di Cadore nei confronti di una famiglia israeliana, respinta da una struttura turistica con frasi vergognose", il commento del senatore questore Antonio De Poli.
"Penoso anche solo dover commentare: la mia vicinanza alla famiglia offesa dalle orrende frasi antisemite che respingiamo e condanniamo con forza. Viviamo tempi in cui la recrudescenza dell’antisemitismo è sempre più virulenta e feroce. Tempi in cui tutti abbiamo il dovere, con ancora maggior forza, di ribadire i principi democratici e civili che sancisce la nostra Costituzione e che ormai dovrebbero essere patrimonio comune di tutti. Evidentemente serve ancora maggior impegno per estirpare tutte le forme di razzismo e intolleranza che strisciano nel nostro Paese”, aggiunge.
Cronaca
Biologia ambientale a Roma Tor Vergata, si arricchisce...
Tematiche ambientali e biodiversità, conservazione della biodiversità e gestione sostenibile delle risorse naturali: il nuovo corso nascente di laurea magistrale, il quarto dell’offerta didattica di area, amplia l’offerta didattica del dipartimento di Biologia (http://bio.uniroma2.it/ ) ed è pensato per chi ha a cuore le tematiche ambientali e la biodiversità, con un focus sulla conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Poche settimane al via del nuovo corso di laurea magistrale in Biologia ambientale (https://scienze.uniroma2.it/2022/biologia-ambientale-lm-6/) all’Università di Roma Tor Vergata, approvato per l’anno accademico 2024-2025, dal ministero della Ricerca e dell’Università. Tematiche ambientali e biodiversità, conservazione della biodiversità e gestione sostenibile delle risorse naturali: il nuovo corso nascente di laurea magistrale, il quarto dell’offerta didattica di area, amplia l’offerta didattica del dipartimento di Biologia (http://bio.uniroma2.it/ ) ed è pensato per chi ha a cuore le tematiche ambientali e la biodiversità, con un focus sulla conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Sono in tutto tre i percorsi formativi presenti: Evoluzione, Biodiversità e Conservazione, Ecologia. Gli studenti avranno la possibilità di scegliere liberamente gli insegnamenti più adatti ai loro interessi, costruendo un percorso personalizzato che rispecchi le proprie passioni. L’obiettivo è formare biologi ambientali in grado di specializzarsi come ecologi, botanici, zoologi o antropologi fisici, figure professionali sempre più richieste sia nel pubblico che nel privato, con opportunità in ambiti come la ricerca, il management, l’impresa, le amministrazioni pubbliche e l’insegnamento. “Questo corso è il frutto di una forte interazione con soggetti pubblici e privati del mondo della ricerca e dei servizi, che hanno partecipato all’individuazione di temi ambientali attuali di interesse cruciale, con una chiara ricaduta sul mondo del lavoro – chiarisce Antonella Canini, direttrice del dipartimento di Biologia – al tempo stesso abbiamo anche accolto le necessità di studenti e studentesse, incrementando le iniziative sul campo con escursioni che permettano agli studenti di prendere consapevolezza dei vari habitat. Ne è scaturito un corso di studio con una ricchissima offerta didattica nuova e moderna nella quale la teoria va di pari passo con la pratica”.
Nella consapevolezza di un mondo sempre più popolato e con risorse naturali non infinite, nei due anni di corso saranno trattati temi importanti quali la descrizione della biodiversità, il suo monitoraggio e conservazione anche in relazione alle sorgenti di impatto, inclusa la qualità ambientale e gli associati rischi per la salute umana. Secondo una visione di scienza applicata, la nuova laurea magistrale in Biologia Ambientale guarda alle produzioni sostenibili, l’economia circolare, il diritto ambientale e la gestione sostenibile delle risorse e degli ecosistemi d’acqua dolce e marini. L’intero corso è ospitato presso le strutture del laboratorio di Ecologia Sperimentale e Acquacoltura, l’Orto Botanico, il Centro di Antropologia molecolare per lo studio del Dna antico, dove studenti e studentesse seguiranno le lezioni e potranno svolgere l’attività sperimentale di tesi. Il corso di laurea magistrale in Biologia ambientale sarà presentato il 15 ottobre, alle ore 10, presso il laboratorio di Ecologia Sperimentale e Acquacoltura, in via Cracovia, 1 a Roma. Le lezioni avranno inizio il 4 novembre.
Cronaca
G7 a Matera sulle pari opportunità: iniziata la riunione...
Il vertice è presieduto dalla ministra per le Pari opportunità, la famiglia e la natalità Eugenia Roccella
A Matera, nel Palazzo Lanfranchi dei Musei nazionali, è iniziato il vertice ministeriale del G7 sulle pari opportunità e sull'empowerment femminile, presieduto dalla ministra per le Pari opportunità, la famiglia e la natalità Eugenia Roccella. Le delegazioni esaminano i temi del pieno raggiungimento della parità di genere e del godimento dei diritti fondamentali da parte di donne e ragazze su scala globale che fronteggiano ancora discriminazioni, disuguaglianze di opportunità e una violenza diffusa.
Alle ore 16.45 la ministra terrà una conferenza stampa nel museo Ridola. Ieri Roccella ha partecipato a due eventi collaterali, il primo alla Provincia di Matera organizzato da Rete donna e da associazioni impegnate nella parità di genere sulla prevenzione e il contrasto alla violenza; il secondo al cineteatro Guerrieri organizzato dal B7 con la 'Conferenza degli Stakeholder del G7 - Colmare i divari e costruire il futuro: donne, giovani e talenti per una crescita inclusiva'. Domani, alle ore 9.15, nell'auditorium Gervasio del Conservatorio di Matera, si terrà l'evento collaterale conclusivo 'Dialogo tra Ministri G7 per la parità di genere e società civile', organizzato dal Women7, nel quale la ministra Roccella terrà il saluto introduttivo.
Cronaca
Sanità, Giorgetti: “Tema longevità tocca...
Il titolare del Mef tra i partecipanti di una tavola rotonda all'interno del congresso 'Healthy Lifespan' a Milano
Miglioramento della qualità della vita, promozione di una longevità sana, prevenzione e sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale che deve far fronte all’aumento delle patologie croniche legate all’invecchiamento della popolazione. Sono solo alcuni temi al centro di una tavola rotonda che ieri ha chiuso la prima giornata del V Congresso internazionale 'Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport' organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Tra gli ospiti, anche il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti secondo il quale "l’ambito in cui opera la Fondazione Paolo Sorbini, cioè il miglioramento della qualità della vita nel quadro dell’incremento della longevità, tocca profondamente le economie avanzate come quelle italiane". Con la crescita dell’aspettativa di vita "la sostenibilità del Sistema sanitario sarà sempre più legata alla capacità di agire sulla dimensione della prevenzione – ha detto Giorgetti - Prevenzione intesa non solo come individuazione tempestiva delle patologie, ma anche come adozione di abitudini di vita salutari. Questo perché i dati evidenziano che le cause delle patologie connesse all’invecchiamento sono riconducibili in modo significativo a fattori di rischio su cui si può intervenire, come gli stili di vita poco sani".
Quando si parla di longevità – è emerso dalla tavola rotonda - un ruolo importante possono averlo le resolvine, molecole che regolano la fase conclusiva di un processo infiammatorio acuto, riparando i tessuti danneggiati e ripristinando quindi lo stato di buona salute del nostro organismo. "Siamo stati i primi a scoprire le resolvine - ha spiegato Charles N. Serhan, direttore del Center for experimental therapeutics and reperfusion injury presso il Mass General brigham e professore alla Harvard medical school - e ora ci sono 1831 studi su queste molecole e ancora non abbiamo finito di capirle. Siamo solo all’inizio, possono fare molto di più. Possono avere un ruolo nella rigenerazione dei tessuti e la capacità di promuovere la proliferazione delle cellule staminali".
"Nella storia della medicina ci sono dei passi avanti e conquiste che non possono essere dimenticati. L’aspirina, ad esempio, rimane un farmaco miracoloso decenni dopo il suo sviluppo, però dobbiamo prendere in considerazione il quadro generale e considerare l’importanza dell’induzione e la promozione delle resolvine perché certi antiinfiammatori in questo senso non ci aiutano – ha aggiunto Barry Sears, presidente della Inflammation research foundation e ideatore della dieta Zona - Dobbiamo lavorare sul metabolismo e sulla base di questo individuare gli strumenti che abbiamo a disposizione in questa battaglia".
Tra i temi toccati nella tavola rotonda anche le correlazioni tra longevità e diverse patologie come ad esempio il diabete. "Diabete e longevità sana sono tematiche strettamente connesse - ha sottolineato Camillo Ricordi, professore di chirurgia e capo della Divisione di trapianti cellulari dell’università di Miami Miller school of medicine in Fellow - Il diabete è una malattia che accelera il processo di invecchiamento e le strategie che possiamo implementare possono aiutare sia a prevenirlo. In tal senso la pandemia è stata un fortissimo acceleratore per la ricerca sulla longevità sana".
Infine, è stata sottolineata l’importanza dell’esercizio fisico "che ha un ruolo prevalentemente preventivo nelle malattie croniche neurodegenerative – ha poi concluso Alberto Albanese, presidente dell'Associazione internazionale sulle sindromi parkinsoniane e malattie correlate - Quando compaiono i primi sintomi abbiamo margini terapeutici molto ridotti. Per questo la prevenzione è fondamentale. È dimostrato che l’attività fisica continua e regolare di tipo aerobico previene e riduce il futuro sviluppo di malattie neurologiche di vario tipo".