In edicola ‘La notte del fuoco’, premiato come miglior giallo italiano 2024
Ambientato a Valencia durante la festa Las Fallas, opera d'esordio di Paolo Bernetti
E' uscito in edicola e online in formato Kindle 'La notte del fuoco' (Mondadori), romanzo d'esordio di Paolo Bernetti che ha vinto il Premio Tedeschi della Mondadori come 'Miglior Giallo italiano 2024'. 'La notte del fuoco' è un giallo ambientato a Valencia, città d'adozione dell'autore, con sullo sfondo la festa popolare Las Fallas. "Qualcuno ha ucciso un uomo e ne ha occultato il cadavere dentro una Falla, per arderlo nel rogo purificatore che si celebra il 19 marzo durante la festa popolare Las Fallas, molto sentita e vissuta a Valencia - racconta all'Adnkronos Paolo Bernetti - Chi si ritrova ad investigare è Fabio, uno studente italo-spagnolo di giornalismo che deve aiutare il nonno, un vecchio avvocato, a riaprire il caso per il quale è stato incolpato un innocente. I due si troverano ad indagare nelle relazioni di una importate famiglia di Valencia".
Come nasce il 'cold case' al centro de 'La notte del fuoco'? "Dal fatto che vivo da anni a Valencia, ho una compagna spagnola e un figlio metà italiano e metà spagnolo e la festa Las Fallas mi ha sempre affascinato e interessato", risponde Bernetti, 35 anni, che lavora in Google a Valencia. "Questo romanzo - racconta - l'ho scritto in 4 mesi nel 2018, ma nei successivi 5 anni l'ho migliorato e modificato fino ad oggi". Bernetti, lettore appassionato, ha già pronti altri due romanzi e spera anche di vedere la storia de 'La notte del fuoco' trasposta al cinema perché "ha un ambientazione molto vivida e ho messo tanti angoli di Valencia nel libro".
Un particolare che è piaciuto molto. Infatti, nelle motivazioni per cui la redazione del Giallo Mondadori ha deciso di assegnare il Premio Tedeschi 2024 come miglior giallo italiano inedito a 'La notte del fuoco', c'è proprio la particolarità del luogo: "In una Valencia luminosa e colorata percorsa dal fascino oscuro di un rito senza tempo prende corpo un'inchiesta giornalistica che si fa via via indagine psicologica, dando vita a una complessa opera di ricostruzione che spazia nell'arco di tre decenni in un intreccio di personaggio e di conflitti". Un giallo da gustare nei silenzi delle vacanze estive e perfetto per chi ha in mente di visitare Valencia.
Cultura
Premi, la vincitrice del Malaparte: “Emozionante e...
La scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte
“Sono stata a Capri 10 anni fa in occasione della mia luna di miele e il fatto di tornare qui per ritirare un premio per il mio lavoro è davvero una cosa straordinaria e doppiamente magica”. Cosi la scrittrice britannica Rachel Cusk dopo aver ricevuto il Premio Malaparte, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo a Capri, un evento che ha attirato l'attenzione di critici e lettori.
La Cusk ha condiviso il suo profondo legame con la scrittura, descrivendola come una forma di esplorazione e introspezione. Durante il suo discorso, ha riflettuto sull'importanza della narrazione nella vita contemporanea, sottolineando come le storie possano unire le persone e dare voce a esperienze spesso trascurate e a temi come l’identità e la maternità”.
“Tematiche che non cambiano e che forse sono peggiorate negli ultimi anni e scriverne può essere talvolta difficile – ha dichiarato la Cuck - ma ricevere il Premio Malaparte mi fa sentire che sia stata la cosa più giusta e degna da fare”.
Cultura
Premi, Trevi: “Malaparte alla Cusk giusto...
“Quando è venuto fuori il nome di Rachel Cusk, eravamo a conoscenza della bravura della scrittrice e darle un premio ha significato solo un riconoscimento al suo lavoro”. Cosi Emanuele Trevi scrittore e componente della giura del Premio Malaparte che a Capri, ha premiato, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo, la scrittrice inglese che ieri ha incontrato i componenti della giuria in un dibattito pubblico incentrato sul tema da lei scelto “I libri dovrebbero essere più brevi?”
“Gli scrittori contano sull’intensità e sulla durata dell’esperienza di quello che offrono – ha aggiunto Trevi- e se si parla ancora di un libro della Cuck come “Resoconti” scritto 8 anni fa, è un tempo immenso rispetto ad un mondo “uso e getta”
Cultura
Morto Giorgio Trevisan, fumettista di fama internazionale
Aveva 89 anni. E' stato, tra l'altro, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia
Il pittore e illustratore Giorgio Trevisan, tra i maestri del fumetto italiano di fama internazionale, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia, è morto sabato 5 ottobre all'ospedale 'Madre Teresa di Calcutta' di Monselice (Padova) all'età di 89 anni.
Nato a Merano (Bolzano) il 13 ottobre 1934, dopo il diploma al Liceo classico, Trevisan si trasferì, su consiglio del padre, a Padova per seguire i corsi della Facoltà di Agraria. Qui venne consigliato di dedicarsi al fumetto e all'illustrazione (aveva già disegnato una breve storia a fumetti per un piccolo tipografo editore sull'eroe altoatesino Andrea Soffher) e si trasferì a Milano, dove cominciò a collaborare con lo Studio Dami. Per Roy D'Amy (Rinaldo Dami) tra il 1956 e il 1960 disegnò le matite di "Cherry Brandy racconta..." ed eseguì matite e inchiostrazioni per storie di guerra destinate al mercato britannico.
Tra il 1959 e il 1977 Trevisan lavorò ininterrottamente per la casa editrice del "Corriere della sera". Per il "Corriere dei piccoli" dipinse a tempera le figurine della "Storia di Roma" e "Storia del Risorgimento", poi il paginone centrale con la "Storia d'Italia" su testi di Mino Milani. Per il "Corriere dei ragazzi" disegnò storie delle serie "Catastrofi sulla terra" (in particolare "Paura a Milano", su testo di Milani), "I grandi generali" e "Processi alla Storia". Per "Corrier Boy" disegnò storie a fumetti della serie "I grandi capi indiani".
Nel frattempo, tramite l'agenzia Maffi, tra il 1960 e il 1968, lavorò per la francese Lug disegnando vari personaggi, alcuni dei quali (come Archie e Fury) arriveranno anche alle edicole italiane su testate come "Alex & C.", "Rodeo" e "Zembla". Nel 1961-1962 realizzò anche avventure salgariane per l'editore Vaglieri. Negli anni Sessanta si trasferì a Este (Padova, Italia), dove ha vissuto con la moglie Vera e i quattro figli.
Nel 1965 con lo Studio Dami lavorò per la Fleetway illustrando a china colorata i romanzi per ragazzi "Il giardino segreto", "Il cane delle Fiandre", "Till Ulenspiegel", "Pollicino" e "Gulliver", mentre realizzò a fumetti "Il mago di Oz". Trevisan ha illustrato anche alcuni romanzi per i cofanetti-regalo agli abbonati Mondadori: per il 1971 racconti di Poe, Melville, Melburne; per il 1972 "L'amore" di Stendhal, "Il giovane Werter" di Goethe e "Jacopo Ortis" di Foscolo. Nel 1971 cominciò la collaborazione con il "Messaggero dei ragazzi" di Padova, realizzando "Fatima" su testo di Nicolette. L'insieme della sua attività per la casa editrice della Basilica del Santo gli è valso il Premio Europeo Stampa Cristiana.
Dal 1973 ha disegnato tutti gli otto numeri della serie "Medium" (copertine comprese) per la casa editrice Dardo, più un numero che è rimasto inedito, tutto su testi di Romano Garofalo. Sempre per Dardo disegnò anche varie storie di guerra per le collane Super Eroica, Reportage, Prima linea e Uomini e guerra; realizzò anche molte copertine per "Il menntrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale realizzerà, anche durante gli anni ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parkersile" e "Reportage". Alla fine degli anni Settanta Trevisan entrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale ha realizzato, anche durante gli anni Ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parker. Passò successivamente a far parte della squadra di Julia, la criminologa creata da Giancarlo Berardi e venne incaricato di realizzarne anche il numero celebrativo 100, "Clowns", a colori. Sempre durante gli anni Ottanta Trevisan realizzò anche storie a fumetti con il personaggio di Sherlock Holmes pubblicate dalla rivista "L'Eternauta" su testi di Giancarlo Berardi, trasposizione di alcuni racconti originali di Arthur Conan Doyle. Nel 1991 Trevisan realizzò i Tarocchi Romantici e i Tarocchi del Rinascimento prodotti dalle edizioni Lo Scarabeo.