Connect with us

Published

on

‘Hot Rodent Men’, perché definire qualcuno uomo-topo è body shaming

Uomini dal fisico esile, dalla bocca sottile e dal naso pronunciato: forse non lo sapete, ma siete degli ‘Hot Rodent Men’ ed è il vostro momento. Il trend degli ‘uomini-topo’ – perché la bellezza è (anche) una moda – ha appena soppiantato quello dei coccolosissimi e biondissimi ‘Golden Retriever Men’ sui social e, a quanto pare, nelle preferenze estetiche delle donne. Un endorsement importante in questo senso è arrivato recentemente dall’ammiratissima super modella Emily Ratajkowski, che in un video su TikTok – poi tolto – si è dapprima lamentata della mancanza di uomini di qualità, e poi ha dichiarato che le donne preferiscono gli uomini-topo, con fattezze non convenzionali e dal grande fascino.

Alle donne piacciono gli uomini-topo

Queste le parole di Ratajkowski, recentemente tornata single dopo il divorzio da Sebastian Bear-McClard: “Volevo parlare della mancanza di uomini di qualità nel mondo (…). Capisco perché tutte le belle ragazze vanno verso uomini che assomigliano a topi e ratti. Perché come faccio a trovare qualcuno che sia, scusate, più alto di un metro e ottanta? Mi dispiace, tipo divertente, intelligente, gentile? La gentilezza dovrebbe essere al primo posto. La gentilezza è la cosa più importante (..). Insomma, uomini, dove siete finiti?”

Per avere un’idea della tipologia di uomo di cui si parla, ecco dei vip che rientrano nella categoria: Adam Driver, Kieran Culkin, Tobey Maguire, Dustin Hoffman, Timothée Chalamet (su cui però ci sono opinioni contrastanti), Vincent Cassel, William Dafoe, ma anche cantanti come il nostrano Ghali.

Attenzione: non si parla solo di estetica. I Rodent Men si caratterizzano sì per i visi spigolosi, le orecchie grandi, le bocca piccola e il naso grosso ma, senza che la scienza possa evidentemente stabilire una correlazione, sono considerati anche premurosi, attenti, gentili, timidi, sempre pronti al sorriso, rassicuranti. E soprattutto, hanno molto carisma e personalità.

Body shaming o apprezzamento?

La tendenza degli uomini-topo ha un pregio: quello di discostarsi dai canoni di bellezza che soprattutto il cinema, oggi anche dai social, impongono non solo alle donne ma anche agli uomini.

Non a caso, infatti, è la GenZ ad apprezzare particolarmente questa nuova categoria che rigetta gli stereotipi ancora in vigore: i Rodent Men sono magri o magrolini, non troppo muscolosi, hanno lineamenti spigolosi, naso o orecchie pronunciati, labbra sottili. Sono insomma lontani anni luce dal maschio alfa dominante, spesso tossico, che ancora oggi passa per essere il modello di riferimento maschile.

La tendenza perciò è anche un modo per allargare gli standard di attrattività visto che, diciamolo, non tutti possono essere Brad Pitt e definire qualcuno “un ragazzo non Brad Pitt” è probabilmente ancora peggio che dargli del Rodent Men, come fa notare il New York Times che all’argomento ha dedicato un recente articolo.

Allo stesso tempo però il trend degli uomini-topo è stato criticato non solo in quanto trend, quindi ‘moda’ del momento (l’anno scorso i golden retriever, ora i topi, e l’anno prossimo?) ma anche perché definire qualcuno ‘topo’ è pericolosamente vicino al body shaming. In effetti dare a qualcuno del roditore non sembra esattamente un complimento, e chi ha fattezze di questo tipo probabilmente viene facilmente preso in giro.

Gli Hot Rodent Men sono sexy

Sui social si è aperto un dibattito al riguardo. La comunità Thatsfab ha scritto in un post, riferendosi al video di Ratajkowski:

Viene da chiedersi cosa sarebbe successo se la stessa frase fosse stata detta da uomo. Ma soprattutto se avessero etichettato i lineamenti fisici di una donna appellandola come ‘donna ratto’ o ‘donna maiale’. Il tatto, l’empatia, la sensibilità e il rispetto che chiediamo verso le donne dovrebbero essere riposti anche nei confronti degli uomini. Perché giudicare ed etichettare una persona per il suo aspetto fisico è body shaming, tanto per le donne quanto per gli uomini”.

Il body shaming può sembrare una sofisticheria del nostro tempo, secondo alcuni dominato dal politically correct, per cui ‘non si può più dire niente’, ma in realtà è un problema serio. Così come lo erano le prese in giro quando eravamo bambini, solo che non le chiamavamo bullismo, allo stesso modo a ogni età la messa in risalto dei (presunti) difetti corporei fa male e può portare alla perdita dell’autostima, ai disturbi alimentari, alla depressione, o anche a discriminazioni e violenza di genere.

Le donne lo sanno benissimo, essendo da sempre bersaglio prediletto di qualsiasi tipo di critica e derisione per qualsiasi cosa. Ma non c’è da gioire se anche gli uomini vengono fatti oggetto di attenzione per quanto riguarda l’estetica. Non è certo questa la ‘parità’ di genere da ricercare, che poi a ben guardare non è parità neanche nel caso del body shaming.

C’è una differenza, infatti, e sta nella parolina ‘hot’ che il NYT ha accostato alla definizione ‘Rodent Men’. In pratica, gli uomini-topo sono sexy, e infatti tutti i vip che vengono citati come rappresentanti della categoria sono considerati affascinanti e piacciono a tutte – o quasi – le donne.

E piacciono proprio per il loro essere lontani dai canoni convenzionali, per essere belli in modo diverso. Niente più sorrisi a 32 denti e volti cesellati à la Brad Pitt o Chris Hemsworth. La loro attrattiva sta proprio nel proporre una bellezza più reale: desiderare gli uomini topo significherebbe anche rifiutare l’Intelligenza Artificiale, i filtri, le app di ritocco e la chirurgia estetica. “Se ci viene offerta una falsa perfezione, desidereremo ardentemente le imperfezioni umane”, dice il NYT.

Purtroppo, difficilmente si sente dire altrettanto delle imperfezioni femminili: cantanti, attrici e vip di ogni genere sono costantemente criticate senza se e senza ma per l’abbigliamento, per la cellulite, per le rughe, per i capelli, e se hanno mangiato un piatto di pasta subito ci si chiede se siano incinte. Insomma, per loro il giudizio rimane tale e senza sfumature.

Tuttavia rimane vera una riflessione più generale, e cioè che anche gli uomini ormai sono vittima di valutazioni negative sul loro corpo, che passano dal loro peso alla loro muscolosità, dalla presenza o assenza di un addominale scolpito alla calvizie, fino alla loro ‘dotazione’. Il problema in pratica invece di migliorare si è allargato e non risparmia più nessuno.

Rimane infine anche un altro dubbio: per i diretti interessati essere definiti uomini-topo ma sexy è un insulto o un complimento? E i comuni mortali, non corazzati dall’essere vip amati e venerati, come la pensano? Nel dubbio, per fare colpo su un uomo meglio non dirgli che è un ‘Hot Rodent Man’.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Demografica

In aumento i casi di pertosse in Europa e in Italia, a...

Published

on

neonato in terapia intensiva

Suscita preoccupazione tra esperti e autorità sanitarie l’aumento dei casi di pertosse in Europa. Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, nel 2023 e fino ad aprile 2024 sono stati registrati quasi 60mila casi in Europa, con un incremento di oltre dieci volte rispetto agli anni precedenti, segnando una vera e propria emergenza sanitaria.

In Italia, la situazione non è meno allarmante: tra gennaio e maggio 2024 sono stati registrati 110 casi di pertosse, con un preoccupante aumento dei ricoveri in terapia intensiva, soprattutto per neonati e lattanti. La Società Italiana di Pediatria ha rilevato più di 15 ricoveri di neonati in condizioni critiche, con la morte di tre bambini, l’ultimo dei quali all’ospedale di Padova, dove un neonato di 34 giorni non è riuscito a superare la malattia.

Un fenomeno in crescita che preoccupa pediatri ed esperti

La situazione è critica, come confermato dalla Società Italiana di Pediatria, che ha evidenziato l’intensificarsi dei casi di pertosse, specialmente tra neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. L’incremento dei ricoveri per pertosse è stato pari all’800% rispetto ai due anni precedenti, una cifra che evidenzia un allarmante ritorno alla ribalta di una malattia che, grazie alla vaccinazione, si pensava ormai sotto controllo. Secondo Alfredo Guarino, coordinatore della rete clinica Inf-Act, l’infezione ha colpito soprattutto neonati da madri non vaccinate, con circa il 95% delle madri di questi bambini che non aveva ricevuto alcuna forma di protezione preventiva, e l’80% che non era nemmeno a conoscenza della possibilità di vaccinazione prenatale.

Il problema non è solo di tipo medico, ma anche culturale. I pediatri del Bambino Gesù di Roma, con l’approssimarsi della stagione invernale, consigliano a partire dai sei mesi di età le vaccinazioni contro influenza, pertosse e Covid-19. È un intervento che potrebbe fare la differenza, ma il sistema di prevenzione sembra essersi inceppato. A Padova, la morte di un bambino a causa della pertosse ha gettato ombre su come vengono gestite le informazioni e le pratiche vaccinali.

Un allarme che rimanda ai tempi bui delle malattie prevenibili

Le parole di Massimo Andreoni, professore emerito di Malattie Infettive all’Università di Roma Tor Vergata, sono fortemente cariche di preoccupazione: “Con tre neonati morti per pertosse in Italia stiamo tornando al Medioevo. Assurdo e vergognoso che ciò accada ancora nel 2024″. La pertosse, infatti, è una malattia prevenibile grazie alla vaccinazione in gravidanza, un intervento che permette al neonato di nascere già protetto. Nonostante la vaccinazione abbia quasi annullato la mortalità infantile per questa malattia in passato, l’assenza di protezione in gravidanza sta tornando a costare vite umane. Andreoni denuncia un grande problema di sanità pubblica, l’esitazione vaccinale, che sta guadagnando terreno in molte famiglie. “Dobbiamo tornare a fare formazione ed educazione perché è inaccettabile che ci siano delle morti oggi per una malattia assolutamente prevenibile”.

L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, sottolinea che “un neonato che muore di pertosse nel 2024 è una cosa inaccettabile”. La sua analisi va al cuore della questione: “Il sistema di prevenzione ha fallito, ma ha fallito la società”. Bassetti solleva domande cruciali riguardo alla protezione della madre durante la gravidanza e al possibile fallimento dell’informazione sui vaccini. La morte di un neonato di soli 24 giorni a Padova, come evidenziato anche da Bassetti, è un caso emblematico di un errore che non dovrebbe accadere, dato che esiste una protezione efficace.

La crescente minaccia delle infezioni respiratorie e del virus sinciziale

Oltre alla pertosse, la stagione invernale porta con sé un altro gruppo di malattie respiratorie che colpiscono principalmente i neonati e i bambini piccoli. Il virus respiratorio sinciziale (Rsv), noto per causare brochioliti, è uno dei maggiori responsabili delle ospedalizzazioni nei più piccoli, con circa quindici decessi ogni anno in Italia. Per questo motivo, i pediatri e gli esperti di malattie infettive consigliano di proteggere i neonati con anticorpi monoclonali, che possono prevenire le complicanze più gravi della malattia. La combinazione di vaccino per le madri in gravidanza e anticorpo monoclonale per i neonati è vista come una strategia complementare che, se applicata correttamente, potrebbe limitare i danni.

Fabio Midulla, responsabile della Pediatria d’urgenza del Policlinico Umberto I di Roma, ha messo in evidenza come la situazione sta evolvendo con l’arrivo delle temperature più rigide, con un trend crescente di infezioni respiratorie e polmoniti da Mycoplasma pneumoniae. Fortunatamente, sebbene le infezioni possano coinvolgere i polmoni, la malattia non si presenta nella forma grave in tutti i casi. Tuttavia, l’incremento degli accessi al pronto soccorso e la resistenza ai trattamenti antibiotici comuni sono fattori che destano preoccupazione.

Continue Reading

Demografica

Niente più sesso, mariti, appuntamenti e figli. Cos’è il...

Published

on

Femmisnimo Usa Canva

Si chiama 4B ed è un movimento femminista nato in Corea del Sud, ma che sta prendendo sempre più piede nel resto del Mondo. Negli Stati Uniti, infatti, l’interesse per il movimento è aumentato significativamente dopo la rielezione di Donald Trump come presidente.

Questo movimento, che ha guadagnato popolarità tra le giovani donne su piattaforme come TikTok e Instagram, promuove la libertà di autodeterminarsi. Quando ciò non è possibile è “bene che le donne eterosessuali si rifiutino di sposarsi, avere figli, frequentare uomini o avere rapporti sessuali con loro”.

Le sostenitrici del movimento 4B affermano di essere esasperate dal fatto che molti uomini hanno votato per un candidato accusato di abusi sessuali e che ha nominato tre giudici conservatori alla Corte Suprema, contribuendo all’annullamento delle tutele nazionali sul diritto all’aborto. In risposta, queste donne stanno incoraggiando altre a unirsi a loro nel rinunciare agli uomini. Ma è plausibile pensare che ciò si diffonda Europa e America come in Corea del Sud?

Cos’è il movimento 4B

Il movimento 4B, abbreviazione di bihon (niente matrimonio), bichulsan (niente parto), biyeonae (niente appuntamenti) e bisekseu (niente sesso con gli uomini), è emerso in Corea del Sud intorno al 2015 o 2016.

Questo movimento è nato come risposta alla forte disuguaglianza di genere nel Paese, diventando un #MeToo sulla disparità femminile. La brutalità di alcuni episodi di violenza contro le donne, come l’omicidio di una donna nei pressi di una stazione della metropolitana di Seoul nel 2016, ad esempio, ha scatenato una riflessione nazionale sul trattamento delle donne e ha portato a discussioni su femminicidio, revenge porn e crimini sessuali digitali.

Nonostante le difficoltà nel valutare le reali dimensioni e la portata del movimento, 4B ha attirato l’attenzione sulla disuguaglianza e ha enfatizzato l’importanza dell’azione collettiva.

Diffusione del movimento 4B nel mondo

Il movimento 4B ha iniziato a diffondersi oltre i confini della Corea del Sud, trovando eco in altre parti del mondo. In particolare, le giovani donne negli Stati Uniti e in Europa hanno iniziato a discutere e adottare i principi del movimento, ispirate dalle storie di resistenza e autodeterminazione delle donne sudcoreane.

Le piattaforme social come TikTok e Instagram sono diventate i canali prediletti per la diffusione del movimento, permettendo alle donne di condividere esperienze e strategie di resistenza contro il patriarcato e la misoginia. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza globale delle disuguaglianze di genere e ha incoraggiato alcune donne a mettere se stesse al primo posto.

Secondo un’analisi dell’Institute for Strategic Dialogue (ISD), attacchi sessisti e offensivi nei confronti delle donne, con slogan come “Il corpo è tuo, la scelta è mia” oppure “Torna in cucina”, sembrano essere aumentati sui social media dopo la rielezione di Donald Trump. Un post su X del nazionalista Nick Fuentes, che diceva “Your body, my choice. For ever”, appunto “Il tuo corpo, le mie scelte”, è stato visualizzato più di 90 milioni di volte e ripubblicato più di 35.000 volte. Lo scorso weekend, l’ISD ha registrato un aumento del 4.600% nelle menzioni della frase su X.

Molti di questi troll fanno parte della cosiddetta “manosfera”, descritta dall’ISD come “comunità misogine online che variano dall’antifemminismo alla retorica più esplicita e violenta nei confronti delle donne”. Gli esperti temono che questo tipo di molestia possa estendersi anche al mondo offline.

Cory Hirsbrunner, sovrintendente del distretto scolastico di Stevens Point nel Wisconsin, ha dichiarato: “È semplicemente inaccettabile che gli studenti usino un linguaggio di natura minacciosa. Qualsiasi studente che violasse la politica dell’istituto sarà soggetto a misure disciplinari”. La nota è arrivata dopo aver segnalato l’escalation della diffusione di quello slogan tra gli adolescenti della scuola.

Le elezioni americane e il dibattito sul 4B

Le elezioni americane hanno stimolato il dibattito sul movimento 4B negli Stati Uniti. Alcune donne stanno riscoprendo il movimento e considerano la possibilità di unirsi, mentre altre, già sposate o in coppia, intendono protestare in altri modi, come boicottare le attività commerciali di proprietà maschile o rifiutarsi di fare solo da angelo del focolaio o supporto emotivo, ma non economico, ai propri uomini.

Sebbene il movimento 4B non sia così diffuso ancora in Occidente, i sentimenti che lo animano sono condivisi da molte donne americane e europee.

Critiche al movimento 4B

Nonostante il sostegno che ha ricevuto, il movimento 4B non è esente da critiche. Alcuni sostengono che il movimento si basi troppo sul binarismo di genere, escludendo le esperienze delle persone queer e trans. Altri, invece, criticano il suo approccio radicale che potrebbe ulteriormente isolare gli uomini invece di promuovere un dialogo costruttivo.

C’è chi poi ne ha ironizzato sui social, rispondendo che lo praticavano inconsapevolmente da tempo perché da diversi mesi non avevano relazioni sessuali o affettive con degli uomini.

E in Italia?

La diffusione del fenomeno italiano sembra essere pari a zero. Il 4B in Corea del Sud e, in forma minoritaria negli Stati Uniti, arriva in risposta a forme di misoginia e disparità di genere nei campi relazionali e affettivi nei quali l’Italia non sembra essere in condizioni così gravi.

Nonostante si posizioni tra i posti più bassi nella classifica dei Paesi europei per occupazione femminile e nonostante ci siano proposte di legge per introdurre l’educazione affettiva e sessuale, in modo strutturato, nelle scuole pubbliche, la denatalità nel nostro Paese sembra avere altre motivazioni.

Rispetto ad un’ideologia che nasce da una protesta, come può essere quella del 4B, nel Bel Paese nascono meno bambini:
• per l’aumento del costo della vita,
• per le difficoltà ad acquistare una prima casa e a rendersi indipendenti sin da giovani,
• per le difficoltà nel conciliare vita privata e lavorativa,
• per le preoccupazioni per il futuro climatico e così via.

Le motivazioni sono tante e diverse tra di loro. Quello italiano lo potremmo definire un “4B involontario e generalizzato”, ma non certo paragonabile – per misura e forma – a quello coreano. Mentre in America, è l’inasprimento della retorica violenta online e la deriva populista che arrivano in un momento di crescente tensione sociale.

Continue Reading

Demografica

Bonus Natale 2024, il sostegno si allarga a 4,5 milioni di...

Published

on

Neonato davanti ad albero di Natale

Il Bonus Natale di 100 euro, una misura pensata per supportare le famiglie in vista delle festività natalizie, si allarga nel 2024 per raggiungere oltre 4,5 milioni di lavoratori e contribuenti.

La misura pensata per supportare le famiglie in vista delle festività natalizie, inizialmente riservata a un numero relativamente ristretto di lavoratori (poco più di un milione di beneficiari), si amplia con la modifica contenuta nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, annunciata dal viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo.

Con il provvedimento non è più necessario avere il coniuge a carico per ottenere il bonus: è sufficiente avere almeno un figlio. Questo cambiamento ha aperto le porte a una larga fascia di genitori single e famiglie monoreddito.

Caratteristiche del Bonus Natale

Il Bonus Natale viene accreditato automaticamente nella tredicesima mensilità dei lavoratori dipendenti, seguendo un meccanismo di erogazione simile a quello previsto per altre indennità. Di fatto, il datore di lavoro opera da sostituto d’imposta, anticipando l’importo al lavoratore per poi recuperarlo attraverso un sistema di compensazione fiscale. La somma del bonus va inoltre proporzionata alle giornate di lavoro svolte nel corso dell’anno, affinché rispetti il calcolo delle detrazioni sui redditi da lavoro dipendente.

I requisiti per accedere al Bonus

Per accedere al Bonus Natale 2024, i requisiti per i lavoratori dipendenti sono piuttosto chiari e prevedono una serie di condizioni che devono essere soddisfatte:

  1. Reddito annuo complessivo: Il reddito non deve superare i 28.000 euro. Questo limite si applica al reddito da lavoro dipendente, escludendo i redditi da pensione e altre fonti non lavorative.
  2. Figli a carico: Fino alla recente modifica, era necessario avere sia un coniuge che almeno un figlio a carico. Con la nuova norma, invece, basta avere almeno un figlio a carico per poter beneficiare del bonus, senza necessità di essere sposati o di avere il coniuge a carico.
  3. Imposta lorda superiore alle detrazioni: Il lavoratore deve avere un’imposta lorda calcolata sui redditi di lavoro dipendente che sia superiore alle detrazioni di lavoro dipendente previste dalla legge.

Continue Reading

Ultime notizie

Economia17 minuti ago

Moda, Liverani (Doxa): “Negozio fisico continua a...

La special projects unit manager di Bva Doxa alla presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni ‘Fashion & Identity –...

Sport25 minuti ago

Marigona, chi è la tifosa dell’Olympiacos diventata...

La ragazza è originaria del Kosovo ed è stata inquadrata durante una partita di Eurolega Di Olympiacos-Asvel, partita valida per...

Economia27 minuti ago

Ieg: nei primi 9 mesi ricavi a 179,4 mln (+19,8%), utile...

Italian Exhibition Group (Ieg) ha chiuso i primi nove mesi con ricavi pari a 179,4 milioni di euro, in crescita...

Cronaca35 minuti ago

Sanità: Consulcesi, il webinar ‘libera professione e deroga...

Il supporto per affrontare burocrazia e vincoli autorizzativi Ha offerto un approfondimento sulla normativa che consente attività lavorative al di...

Sport38 minuti ago

Calcio: gli angoli del cuore di mister Ranieri, dalla...

"Claudio, core de Testaccio, mettece 'na mano te". L'augurio (e l'auspicio) di buon lavoro a mister Claudio Ranieri arriva da...

Esteri39 minuti ago

Alzheimer, Ema ci ripensa e dice sì al lecanemab

Riesaminato il parere negativo L'Agenzia europea del farmaco Ema ci ripensa e dice sì alla terapia anti-Alzheimer lecanemab (Leqembi*). "Dopo...

Sport47 minuti ago

MotoGp, Marquez: “Senza la Ducati mi sarei ritirato....

Il pilota spagnolo sarà compagno di squadra di Pecco nel 2025: "Voglio tornare a vincere un titolo" Aspettando il gran...

Cronaca47 minuti ago

“Accusati di genocidio, turisti israeliani rifiutati...

"Responsabili di genocidio, israeliani non sono clienti ben accetti", si legge nello screenshot della risposta in inglese data dall'hotel pubblicato...

Cronaca48 minuti ago

Inaial, al via progetto ‘studenti attivi in...

Più di 150 tra studenti, dirigenti scolastici e Rspp degli Istituti superiori del capoluogo siciliano hanno partecipato alla presentazione del...

Cronaca50 minuti ago

Benini (Fand): “Attendiamo da Aifa ok a insulina...

"Cinquantadue somministrazioni anziché 365 rappresentano cambiamento nella gestione malattia" "Cinquantadue somministrazioni invece di 365 è il cambiamento nella gestione del...

Sport50 minuti ago

MotoGp, Bagnaia ancora campione del mondo? Le combinazioni

Ecco cosa serve al pilota italiano della Ducati per il tris nella classe regina Il countdown è quasi giunto al...

Spettacolo53 minuti ago

Elio e le Storie Tese lasciano X ma Rocco Tanica continua a...

Anche Gassmann verso l'addio alla piattaforma: ''Forse è la decisione giusta in questo momento'' Dopo Piero Pelù anche Elio e...

GR Audio (Giornali Radio)56 minuti ago

GrAudio Flash delle 17:50 del 14 novembre

Spettacolo57 minuti ago

Modà tornano in concerto a San Siro, unica data nel 2025....

Il cantante in diretta su Rtl 102.5 si commuove e riabbraccia Lorenzo Suraci che lo aveva scoperto Kekko Silvestre, per...

GR Audio (Giornali Radio)1 ora ago

GrAudio edizione delle 17:30 del 14 novembre

Cronaca1 ora ago

Morta dopo rinoplastica, il capo di Margaret: “Non...

La 22enne lavorava da due anni nella reception della Rsa di Francesco Terranova che dice: "E' una perdita immensa" Era...

Economia1 ora ago

Moda, sociologo Ferraresi: “Il contesto digitale...

Il sociologo della comunicazione alla presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni ‘Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture’ “Il...

Spettacolo1 ora ago

Su DeAKids il nuovo game show ‘Gioco da ragazzi’

Marcy, Nicopunto, Lightning95, Rebby e Zeyxon24, 5 tra i gamer più amati su youtube, si mettono alla prova in un...

GR Audio (Giornali Radio)1 ora ago

GrAudio regione Puglia delle 17:25 del 14 novembre

GR Audio (Giornali Radio)1 ora ago

GrAudio regione Sicilia delle 17:15 del 14 novembre