‘Shrek 5’, è ufficiale: arriverà nelle sale a luglio 2026
Walt Dohrn dirigerà il film in occasione del 25° anniversario del franchise
Ora è ufficiale: "Shrek 5" è in fase di preparazione e arriverà nelle sale cinematografiche 16 anni dopo il quarto film di animazione della saga, "Shrek e vissero felici e contenti" (2010), che guadagnò al botteghino 752 milioni di dollari a livello mondiale.
Universal e DreamWorks Animation hanno annunciato che il nuovo capitolo del franchise debutterà il 1° luglio 2026. Le star Mike Myers, Eddie Murphy e Cameron Diaz torneranno a dare le loro voci originali 25 anni dopo il primo "Shrek", diretto nel 2001 da Andrew Adamson e Vicky Jenson. Il ritorno di Antonio Banderas nei panni dell'esuberante felino Gatto con gli stivali non è ancora confermato.
Il film, che è in fase di sviluppo da molto tempo, avrà come regista Walt Dohrn, che ha lavorato come sceneggiatore nel secondo e terzo film della serie e come responsabile della storia del quarto. Brad Ableson ("Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo" e "Cattivissimo me 4") sarà il co-regista, mentre la produttrice di "Shrek e vissero felici e contenti" Gina Shay, e l'amministratore delegato di Illumination, Chris Meledandri, saranno i produttori esecutivi.
Nello scorso mese di giugno Eddie Murphy si era lasciato sfuggire di aver già iniziato a registrare le voci per "Shrek " e di voler realizzare un film spinoff su Ciuchino. "Abbiamo iniziato 4 o 5 mesi fa a fare 'Shrek 5'. Ho già registrato il primo atto e lo finiremo quest'anno", aveva dichiarato l'attore in un’intervista alla rivista "Collider"". "Shrek sta per uscire e anche Ciuchino avrà un film tutto. Quindi faremo uno Shrek e un film su Ciuchino", aveva rivelato Murphy.
Il franchise di "Shrek" ha prodotto quattro film tra il 2001 e il 2010. Il film originale "Shrek" ha trasformato la DreamWorks Animation in uno studio al top con un incasso mondiale di 487 milioni di dollari. E sempre "Shrek" è stato il primo vincitore di un Oscar nella categoria dei film d'animazione. "Shrek 2" ha incassato 928 milioni di dollari. Entrambi i film hanno concorso per la Palma d'Oro al Festival di Cannes. "Shrek 3"e "Shrek e vissero felici e contenti" sono riusciti a incassare rispettivamente 813 milioni di dollari e 752 milioni di dollari in tutto il mondo. Anche entrambi gli spinoff del "Gatto con gli stivali" sono stati un successo nelle sale, incassando rispettivamente 555 milioni di dollari e 484 milioni di dollari.
Come riportato da "Variety" nel 2018, Universal Pictures ha incaricato il produttore Chris Meledandr di supervisionare la rinascita delle serie di "Shrek" e dello spinoff "Il Gatto con gli stivali". Il guru dell'animazione era stato categorico all'epoca sulla necessità di non alterare le performance vocali del franchise, che ha riconosciuto essere la chiave del successo dei film di "Shrek".
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Mohamed Al Fayed accusato di stupri e abusi da 20 donne in...
Le accuse al miliardario egiziano ex patron di Harrods, morto un anno fa
Accuse di stupri e abusi sessuali sono state rivolte a Mohamed Al Fayed, l'ex proprietario di Harrods scomparso lo scorso anno a 94 anni, da una ventina di donne intervistate per un documentario della Bbc. Sono cinque le donne che hanno parlato di stupro ed almeno altre 15 hanno denunciato abusi sessuali da parte del miliardario egiziano, padre di Dodi morto insieme a Lady Diana nell'incidente sotto il Ponte dell'Alma a Parigi nell'agosto del 1997.
Le donne, tutte ex dipendente del grande magazzino londinese che, intervistate per un documentario della Bbc, hanno detto di essere state aggredite dal miliardario e che poi Harrods ha insabbiato gli abusi. L'attuale proprietario di Harrods, che Fayed ha venduto nel 2010, si è detto "sconvolto" da queste accuse ed ha presentato le sue scuse alle vittime degli abusi.
Le accuse di molestie sessuali a Fayed non sono una novità. Nel 2009 il Crown Prosecution Service decise di non incriminarlo dopo essere stato accusato di aver aggredito sessualmente una ragazza di 15 anni nei grandi magazzini. Ed ancora nel 2013 fu interrogato dalla polizia dopo che una donna l'aveva accusato di averla aggredita dopo un colloquio di lavoro nell'appartamento del miliardario. Nel 2015 la polizia riaprì l'inchiesta ma non arrivò a nulla.
Nel documentario, intitolato "Al Fayed: Predator at Harrods", le donne hanno raccontato nei dettagli gli abusi, ed alcune si sono fatte intervistate. I fatti denunciati si sarebbero svolti non solo a Londra, ma anche a Parigi, Saint-Tropez e Abu Dhabi. Una delle donne ha raccontato alla Bbc di essere stata violentata, quando era una teenager, da Fayed nel suo appartamento a Park Lane: "era un mostro, un predatore sessuale, senza nessuna moralità", ha detto.
Altre tre donne hanno denunciato di essere state violentate nell'appartamento del miliardario. Ed una quinta, identificata come Gemma, ha detto in un'intervista, che Fayed l'ha violentata nel suo appartamento a Parigi e poi l'ha costretta a lavarsi con il disinfettante, "ovviamente per cancellare ogni traccia". Le donne hanno spiegato di aver deciso di farsi avanti dopo aver visto il ritratto positivo fatto di Fayed nella serie di Netflix "The Crown".
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Roma, esplosione per fuga di gas in appartamento: un ferito...
E' in codice rosso al Policlinico Tor Vergata
Esplosione per una fuga di gas in un appartamento al piano terra di una palazzina in via Rocco Pozzi nel quartiere Torrenova a Roma. Una persona è rimasta ferita e trasportata al Policlinico Tor Vergata in codice rosso. Sul posto cinque squadre dei vigili del Fuoco che stanno mettendo in sicurezza l'area coinvolta.
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Migranti, Mediterranea denuncia Piantedosi al Tribunale...
A renderlo noto è la stessa ong
Mediterranea Saving Humans denuncia il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Tribunale Penale Internazionale. A renderlo noto è la stessa ong. "L'ufficio legale di Mediterranea Saving Humans, ha provveduto a trasmettere nella giornata di oggi all'Ufficio del Procuratore del Tribunale Penale Internazionale Mr. Karim Khan KC, copia della pubblica dichiarazione del Ministro degli Interni italiano, Matteo Piantedosi, riguardanti respingimenti collettivi in Libia operati da milizie facenti capo ad autorità del paese nordafricano", scrive l'ong.
"Piantedosi, con comunicazione su social 'X' pubblicata alle ore 11.15 del giorno 19 settembre 2024, dichiara: 'Sono 16.220 i migranti diretti verso le coste europee intercettati in mare e riportati in sicurezza in Libia da gennaio a oggi. Un dato che testimonia l’efficacia della collaborazione dell’Italia con i Paesi di origine e transito dei migranti nel contrastare i trafficanti di essere umani e le morti in mare'. Essendo la Libia 'posto non sicuro', come certificato dai più autorevoli organismi internazionali e dalle Nazioni Unite - si legge nella nota di Mediterranea - nel caso di collaborazione ad attività di deportazione in quel paese di profughi e rifugiati, si configura il reato di violazione della Convenzione di Ginevra sui profughi e rifugiati e della Convenzione di Amburgo sul soccorso in mare".
E ancora: "Abbiamo provveduto a segnalare quindi al Tribunale Penale Internazionale la 'rivendicazione' di questo gravissimo reato, che per stessa ammissione del ministro Piantedosi, è stato compiuto contro 16.220 esseri umani, dei quali né lui, né altri, possono oggi sapere il destino dopo che sono ricaduti nelle mani dei carcerieri dai quali provavano a fuggire. Auspichiamo di poter contribuire con questa segnalazione al TPI, all'apertura, ai sensi dell'art.15 della Carta di Roma, di un'indagine indipendente condotta dallo staff dell'OTP presso il Tribunale Penale Internazionale".