“Tutta colpa del mare”, il singolo del ritorno di Christiano Mara
Napoli 10 luglio 2024
Prodotto da Italy Sound Lab, esce il videoclip del brano che racconta il gelo e la rinascita artistica del cantautore-libellula
Le restrizioni del Covid, il timore per le persone care più fragili da proteggere, le sofferenze patite da tanti, i limiti ai contatti umani, quelli imposti e quelli autoimposti. L’artista Christiano Mara, che proprio in quel periodo stava sviluppando un progetto per portare la sua musica nelle case, negli spazi vissuti quotidianamente dalle persone, si è ritrovato come un naufrago su un’isola deserta, con il mare a separarlo dalle tante altre isole vissute da ognuno di noi. Un blocco artistico durato tre anni, un’infinità per una persona che nella sua carriera ha scritto e collaborato alla realizzazione di un migliaio di brani.
“Tutta colpa del mare” è il singolo pubblicato a fine giugno, del quale uscirà ora il videoclip – disponibile nei distributori online e nelle piattaforme streaming - sempre prodotto da Italy Sound Lab, che segna la ripresa del viaggio artistico di Christiano Mara, che ha finalmente trovato l’ispirazione e la forza per riprendere il suo viaggio, per attraversare nuovamente quel mare che lo aveva tenuto distante persino dalla sua arte, dove la vera star è il suo pubblico.
A dargli la spinta per tornare a navigare nel meraviglioso mare della musica è stato un amico, che gli ha proposto di lavorare ad un piccolo video per Fiorella Mannoia. E naturalmente l’editore Alfonso La Verghetta, che ha curato anche gli arrangiamenti del brano, interamente registrato, mixato e masterizzato nello studio di Italy Sound Lab a San Paolo Ben Sito a Napoli. Divenuto la casa di questo nuovo progetto che Christiano Mara ha dedicato ad Alfredo Leo, Fiorella Mannoia e Benedetto Casillo.
Un singolo estivo, fresco, frizzante “Tutta colpa del mare”, la canzone che racconta questi anni vissuti dal cantautore, fino al suo risveglio artistico. “Il mare nel titolo di questo singolo – spiega Christiano Mara – era il mio progetto artistico. Ed è stato come se le correnti mi avessero portato a largo e non sapessi come tornare indietro, perché avevo smarrito i perché. Ho provato diverse volte, ma tornavo a largo”.
“Tutta colpa del mare” è dunque un brano che racconta l’esperienza biografica, intima vissuta da Christiano Mara in questi anni. Un viaggio alla ricerca di sé, e della propria immagine perduta. Riprendere sé stesso, la propria storia, il proprio corpo, finanche il nome. Ritrovare ciò che contraddistingue la sua natura artistica, il suo modo unico di comunicare con il mondo: tornare ad essere Christiano Mara. Dopo una crisi, un naufragio, il deserto, e, infine l’assenza di vita.
Ma in questa canzone c’è di più: un messaggio per tutti, che supera i confini di spazio e tempo, e vuole riunire le persone nella calda luce di un faro di speranza.
Un concetto spiegato nel brano dalla frase “guardarsi da lontano come Messina e Reggio ma non così lontano…”. E dalla risposta svelata sempre nel testo: “La distanza non esiste”. Perché noi ci sentiamo, ci sfioriamo, ci portiamo dentro. Non servono ponti sugli stretti delle nostre vite.
Il videoclip
Il videoclip, prodotto da Italy Sound Lab, con riprese di Ena Serra e montaggio di Walter Rastelli, mostra Christiano Mara che si si risveglia sulla spiaggia e non ricorda più né chi sia, né come abbia fatto ad arrivare lì. Si rialza e inizia a gattonare alla ricerca di una risposta. Quel gattonare che è simbolo di rinascita.
E nel suo percorso sofferto e incerto, che più volte lo vede incespicare, trova nella sabbia pezzi di specchio, ognuno dei quali riflette un pezzetto della sua immagine, da ricomporre. E soprattutto, il simbolo della sua identità e del progetto perduto: la libellula.
“La libellula – spiega Christiano Mara – quella che ti colpisce e ti regala un senso inaspettato. Proprio come accadde a me trovando un giorno una libellula in un parco”.
Un video nel quale è compresa una speciale performance artistica realizzata da Christiano Mara e concepita con il Maestro Lavinio Sceral, pittore, denominata “Arte Strappata” partendo da un’idea dello stesso: i disegni che Christiano presenta nel video, e strappa, sono di Sceral, così come il cuore di legno.
Il percorso di artista
Un video che diventa dunque contenitore di più forme artistiche, secondo quelle contaminazioni a cui così tanto piace lavorare a Christiano Mara. Che artista per passione lo è sempre stato, ma che in questo mondo è stato portato dall’intuizione di Sergio Bruni, rimasto colpito dalla sua voce mentre canticchiava canzoni napoletane come suo solito durante il lavoro. E di cui Mara è poi stato allievo, con Gianluca Cerino, potendo anche apprendere da Ernesto Migliacci. Per crescere ulteriormente sotto la guida di Giancarlo Bigazzi.
Significativo è stato anche l’incontro con Filippo Raspanti e la collaborazione con Blandizzi, con il quale ha firmato molti brani. E poi numerose altre collaborazioni con artisti della scena italiana, tra cui Anna Capasso, per la quale sta realizzando nuovi brani. Progetti che hanno portato appunto Christiano Mara a firmare e a collaborare alla scrittura di un migliaio di brani.
Fino a quel suo progetto di cantautore, lasciato nel periodo buio della pandemia. E la rinascita segnata dal brano “Tutta colpa del mare”. Singolo di un album in lavorazione, sempre con l’editore Italy Sound Lab, dal titolo “La grande matrioska”, che conterrà 13 brani.
(foto di Riccardo Piccirillo)
Contatti:
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https://www.facebook.com/ChristianoMaraOfficial
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Fondazione Snaitech e Fondazione Francesca Rava, insieme...
Riqualificazione degli spazi dedicati al gioco e allo sport, accesso a corsi ed attività sportive e tre giornate di volontariato aziendale: così nel 2024 si è confermata la collaborazione tra le due realtà per sostenere i minori accolti nelle strutture di Milano, Roma, Firenze ed Empoli
Milano, 4 dicembre 2024 – Prosegue anche nel 2024 il percorso che vede Fondazione Snaitech e Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS unite per sostenere bambini e ragazzi accolti nelle strutture supportate da Fondazione Rava presenti nelle città di Milano, Roma, Firenze ed Empoli attraverso una serie di iniziative che vedono protagonista lo sport.
Nel corso dell’anno Fondazione Snaitech ha infatti contribuito a migliorare gli spazi in cui i minori possono trascorrere il loro tempo libero giocando insieme e in sicurezza ma anche permettendo loro di accedere a corsi e attività sportive. Non solo, proprio in questi giorni, i colleghi e le colleghe di Snaitech sono impegnati in tre giornate di volontariato aziendale nell’ambito del progetto “UNISCITI al VOLOntariato” per regalare momenti di svago e divertimento con consegna di doni e animazione in vista delle festività natalizie ai giovani ospiti delle strutture presenti nelle regioni dove ha sede l’azienda.
“Quello tra Fondazione Snaitech e Fondazione Francesca Rava è un legame solido cresciuto in oltre 10 anni di impegno congiunto che ci vede condividere un importante obiettivo: offrire ai bambini e ragazzi le basi per costruire un futuro più equo e inclusivo attraverso il sostegno educativo e lo sport” ha dichiarato Fabio Schiavolin, Vicepresidente di Fondazione Snaitech e AD di Snaitech “Anche nel 2024, grazie a questa collaborazione possiamo dare nuovo impulso a due pilastri a cui teniamo molto: la promozione dell’attività sportiva come strumento fondamentale di integrazione e crescita, e il coinvolgimento delle nostre persone in un’esperienza di solidarietà e condivisione”.
Nel capoluogo lombardo, Fondazione Snaitech ha contribuito al rifacimento del campo da calcetto della Comunità Buon Pastore, offrendo così ai giovani ospiti un ambiente sicuro e attrezzato per la pratica sportiva. Inoltre, ha finanziato l’accesso a corsi di Taekwondo, calcio, nuoto e altre discipline di squadra per i minori ospitati nei due CAS di Via Aquila e Cascina Gobba e nella comunità mamma-bambino Casa di Elena.
A Roma, l’impegno della Fondazione ha permesso di mettere a disposizione dei giovani ospiti di Casa Betania la partecipazione a diversi corsi sportivi; mentre in Toscana, il sostegno ai giovani è passato attraverso l’associazione Chicco di Grano e le sue strutture presenti a Firenze ed Empoli, nelle quali i bambini hanno potuto seguire corsi di Taiso e biodanza, attività scelte per il loro valore educativo e terapeutico. L’associazione ha potuto inoltre acquistare anche alcuni arredi sportivi, tra cui canestri e reti da calcio, per attrezzare gli spazi esterni delle sue strutture.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Ufficio Stampa Snaitech: Ad Hoc Communication Advisors
Pietro Cavalletti – Cell. 335 1415577; e-mail: pietro.cavalletti@ahca.it;
Sara Mastrorocco – Cell. 335 1415590; e-mail: sara.mastrorocco@ahca.it;
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Caterina Moscini, l’autrice di romance che fa riflettere...
Roma, 4 dicembre 2024.Caterina Moscini è stata per 40 anni insegnante di scuola primaria e ora si dedica alla scrittura di romance impegnati: "Sento il bisogno -spiega- di affrontare problematiche sociali e quindi scrivere e riflettere sui temi delicati della vita. La famiglia, l'educazione dei figli, l’amore. Questi sono i grandi temi trattati nei miei libri. Argomenti sempre vivi e attuali affrontati con empatia verso il lettore, attenzione allo spessore psicologico dei personaggi, particolare cura della scrittura, del vissuto e rispetto della sensibilità umana. Le storie sono le più varie, tipiche del genere romance impegnato. Inizio pacato e positivo, conflitto aperto e sofferto, ampio ventaglio di crescita dei personaggi e finale felice. I libri hanno, secondo me, il potere di far comprendere problematiche nuove e consentire una condivisione col lettore più ampia. Pertanto possono offrire l’opportunità di vivere momenti di lucidità che rendono le persone più capaci di gestirsi".
Ossessione è la sua ultima opera letteraria. Pubblicato da Delos Digital l’ebook racconta la vita di Erika, giovane donna in preda alla depressione devastata da esperienze molto dolorose. Lorenzo, marito innamorato che ha accettato anche Claudia, la figlia di lei avuta da un altro uomo, si prodiga nel dimostrarle il più ampio e generoso affetto, soprattutto dopo la nascita di Luca, il loro figlio. Ma la donna, presa dal vortice di una vita godereccia, lo lascia e si concede esperienze di alcool e droga: "Si apre per lei -afferma la Moscini- una voragine che la inghiotte fino al desiderio di recupero che l'aspetta solo dopo il ritrovamento di Lorenzo, avvenuto per caso. Alla fine sarà l'amore a salvarla".
Sono dieci i libri pubblicati da Caterina Moscini, sono in vendita sulle piattaforme online. "Trovo ogni giorno le motivazioni e gli spunti per scrivere di fatti veri -ricorda l'autrice- e li interpreto attraverso la mia esperienza di vita. Non disdegno, tuttavia, il ricorso a scritture ricche di storie e fantasie con riferimenti a epoche diverse. In queste settimane, sto ultimando un altro testo “Scolpito nell’anima” che raccoglierà le mie memorie. Mi pongo come obiettivo, per questa lettura, quello di proporre spunti e riflessioni su eventi realmente accaduti nella mia vita che hanno fatto parte anche della quotidianità di chi viveva con me quel momento".
Per informazioni:
https://caterinamosciniautrice.com/
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Riccardo Mazza, vi spiego come funziona il self-publishing...
Roma, 4 dicembre 2024.Si tratta di un mondo in decisa crescita che permette a chi ha qualcosa da raccontare di renderlo pubblico. Si intende per self publishing l’auto-pubblicazione su Amazon di romanzi, racconti ed altre opere letterarie senza il coinvolgimento di una casa editrice. Ma cos'è e come funziona? Riccardo Mazza è un giovane imprenditore che, con l'aiuto dell'Intelligenza artificiale e un'attenta analisi di mercato, dà vita a libri a consumo. Volumi per bambini o per coppie e persino quaderni dove annotare le varie password che condizionano la nostra vita quotidiana: "Il fenomeno -spiega- è ormai consolidato e vive su poche e semplici regole".
Riccardo Mazza, a 25 anni è alla guida di un business di successo nel settore del self-publishing e tiene corsi di formazione ad hoc ma cosa bisogna sapere per entrare in questo mondo? "Fare self-publishing -afferma Mazza- vuol dire pubblicare le proprie opere in maniera autonoma tramite l'utilizzo di un sito o una piattaforma digitale online, la più nota è Amazon. Qui si carica il file del libro ed è possibile pubblicarlo nel formato che si preferisce, tra ebook e cartaceo. In questa fase non avrai nessuna spesa, perché non dovrai sostenere costi per stampa o pubblicazione. Dopo la vendita, Amazon trattiene una percentuale sul tuo incassato, pari al 30% per gli e-book e 40% sui libri cartacei. Con un'avvertenza: per accedere a questo tipo di servizio, occorre avere una partita Iva come ditta individuale che ti consente l'iscrizione contemporaneamente al registro delle imprese all'Inps per il pagamento dei contributi".
Per poter vendere prodotti online, bisogna inoltre inviare la Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, e abbonarsi ad un servizio per la firma digitale e per una casella PEC: "Le tasse si pagano -sottolinea Mazza- in base al proprio regime fiscale. Mentre i guadagni vanno dal 35% al 70%, a seconda del prezzo di vendita del libro. La scelta del 35% è sempre disponibile, per qualsiasi prezzo di vendita. L'opzione del 70% è possibile invece solo se il prezzo di vendita dell'ebook va da 2,99 euro a 9,99 euro. Un business model che ha insomma grandi potenzialità ma che consente di coronare un sogno a chi ha voglia di scrivere. Un sogno realizzabile con passaggi semplici e sicuri".
Per informazioni:
https://www.instagram.com/riccardomazzareal/