Sono migliaia i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’ultimo evento di presentazione dell’offerta formativa dell’università di Roma Tor Vergata, in vista delle immatricolazioni al nuovo anno accademico 2024-2025. Curiosi di conoscere l’offerta formativa del nostro Ateneo, a settembre si iscriveranno all’università: quale facoltà scegliere?
Nell’edificio A della Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata, il 10 luglio, dalle 15 alle 18, i futuri studenti hanno ascoltato la presentazione delle sei facoltà e visitato le aree dedicate, parlando con gli oltre 70 tra professori, ricercatori e tutor che hanno descritto gli oltre 100 corsi di laurea, coinvolgendoli in attività laboratoriali hands-on. Per Giurisprudenza c’è il laboratorio della 'La scena del crimine' con uso di Chat GPT e per i più attenti alle cronache quello della 'Riforma costituzionale del premierato'. Il manichino su cui effettuare pratiche di rianimazione per la facoltà di Medicina e Chirurgia. Laboratori anche per scienze matematiche fisiche e naturali e per Ingegneria.
Inoltre per immaginare il loro futuro in aula, gli studenti hanno potuto interagire con applicazioni di Intelligenza Artificiale grazie a visori 3D di ultima generazione, sperimentare applicazioni di realtà virtuale e immergersi in coinvolgenti video 360 nel campo della letteratura, dell'ingegneria delle scienze e della medicina.
Presenti anche i desk dei servizi agli studenti: Erasmus; Placement; Caris, per l’assistenza alla disabilità; le segreterie studenti; il servizio accoglienza; CampusX e Lazio Disco; il Centro AntiViolenza. Anche il CUS di Ateneo, il centro universitario sportivo, ha organizzato giochi e attività ludiche per il team building per i partecipanti. Presenti i ragazzi della Scuderia Tor Vergata: prevalentemente studenti in Ingegneria, ma anche di Economia e Lettere, costruiscono la loro monoposto per partecipare alla Formula SAE, nei circuiti di tutta Europa.
Per l’evento è stata presente UniRadio Tor Vergata, la giovanissima radio studentesca on line nata nel marzo 2024.
L’Open day è terminato alle ore 18:30 con un aperitivo di saluto accompagnato dalla musica di UniRadio Tor Vergata.
Lavoro
Ricerca, Bordi (Roma Tre): “Nuove tecnologie ormai...
“Nel dipartimento dei studi umanistici abbiamo un laboratorio che si chiama il DH Lab, Digital Humanities Lab e per noi è ormai naturale lavorare in sinergia con i colleghi di scienze, di ingegneria e di architettura. Abbiamo tantissimi progetti e li sviluppiamo insieme con loro anche toccando temi come l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale. Stiamo potenziando questo tipo di approccio perché oggi è imprescindibile''. Lo ha dichiarato Giulia Bordi, dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre, durante la “Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici” evento di chiusura della Settimana della Scienza, presso l'Università degli Studi Roma Tre.
''Ad esempio, il Medioevo sembrerebbe il periodo meno adatto alla tecnologia, invece per noi è fondamentale: studiando le chiese medievali attraverso la realtà virtuale e i digital twin, riusciamo a riportare indietro nel tempo l'architettura e far vedere come erano nel Medioevo e come erano anche le pitture al loro interno. Attraverso il restauro virtuale aiutiamo il pubblico a capire come poteva essere una pittura medievale al suo tempo. Le nuove tecnologie sono per noi uno strumento ormai imprescindibile di ricerca, ma anche lo strumento che abbiamo per poter comunicare la scienza, quello che studiamo, ad un pubblico più ampio. Oggi riusciamo ad arrivare a chiunque con la realtà virtuale, che è uno strumento fondamentale perché mette in contatto le persone e rende immediato quello che in passato dovevamo spiegare attraverso articoli e saggi, quindi solo attraverso la scrittura. Oggi con le immagini possiamo comunicare in modo immediato la nostra scienza” .
Lavoro
Ricerca, De Angelis (Roma Tre): “Con la Notte aperta...
"Con la Notte della Ricerca l'Università si apre ai piccoli e ai grandi, è proprio questo il senso della scienza e l'Università Roma Tre vuole sempre aprire le porte al pubblico e condividere la conoscenza con tutti. È bellissimo condividere la nostra passione per l'universo, per quello che c'è sotto i nostri piedi, con appassionati, curiosi e anche con chi non ne sa niente. C'è tantissima curiosità. Tutti diventano bambini. Ci sono tantissimi bambini questa sera ma sono bambini anche a 60 anni, a 80 anni perché veramente si torna curiosi quando riusciamo a far mettere le mani in pasta alle persone su quello che facciamo. Siamo abituati a un linguaggio rigoroso all'interno dell'università ma occasioni come queste ci permettono veramente di aprirci e anche di conoscerci fra noi, quindi di creare nuova conoscenza. Impariamo tantissimo dal pubblico, dalle domande, che sono le cose più importanti per sviluppare nuova cultura. Le domande che ci fanno le persone, i bambini, gli adulti in queste circostanze sono quelle che ci andranno ad arricchire di più e ci faranno sviluppare ancora più ricerca". Così Ilaria De Angelis, dipartimento di matematica e Fisica Università degli Studi Roma Tre, durante la “Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici”, evento che fa parte del progetto #LEAF, acronimo per “heaL thE plAnet's Future”, cura il futuro del pianeta, organizzato da Frascati Scienza e promosso dalla Commissione Europea e dalla Regione Lazio, presso l'Università degli Studi Roma Tre.
Lavoro
Ricerca, Corrado (Roma Tre): “Raccontare per...
"Siamo qui per raccontare la scienza e la cultura in generale alla società, alle persone che non fanno questo di mestiere, perché per una sera chi fa ricerca, sia in ambito scientifico ma anche in ambito umanistico, vuole trasmettere il senso della passione del lavoro che sta svolgendo, perché scoprire qualcosa di nuovo è sempre un'avventura estremamente avvincente. Il senso è proprio trasmettere questa passione e, ovviamente, anche i risultati più significativi, soprattutto in un contesto che ci vede in questi anni impegnati in prima linea con problemi come il cambiamento climatico; la sostenibilità ambientale è in qualche maniera la parola chiave di questa serata". Lo ha sottolineato Sveva Corrado, dipartimento di Scienze Università degli Studi Roma Tre, in occasione della 'Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici' manifestazione che fa parte del progetto #LEAF, organizzato da Frascati Scienza e promosso dalla Commissione Europea e dalla Regione Lazio, presso l'Università degli Studi Roma Tre.
"Vogliamo spiegare come le nostre ricerche possono contribuire realmente alla realizzazione di una società pacifica, in cui c'è spazio e risorse per tutti e questo lo vogliamo fare avvicinando le persone a un modo di lavorare che spesso è complesso, laborioso, si basa sulla acquisizione di informazioni utilizzando il metodo scientifico, che - conclude - è qualcosa di molto serio ed è entrato nelle nostre vite di ricercatori ma spesso non è conosciuto da persone che non si occupano di ricerca”.