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Welfare, Adnkronos Q&A Demografica: su work-life balance per lavoratori c’è gap da colmare

Dibattito al Palazzo dell’Informazione di Roma

Welfare, Adnkronos Q&A Demografica: su work-life balance per lavoratori c’è gap da colmare

La cura e l’attenzione alle persone nel mondo del lavoro devono avere una prospettiva ampia e lungimirante che tenga nel giusto conto la parità di genere, i bisogni dei caregiver e il diritto alla genitorialità senza impedimenti e limitazioni. In una parola, il work life balance, l’equilibrio tra il tempo del lavoro e il tempo della vita privata e della famiglia: principio divenuto di grande attualità negli ultimi anni, in cui lo sviluppo tecnologico ha reso più labile il confine tra vita professionale e vita privata. Le politiche pubbliche devono fare la loro parte ma molto possono fare le aziende.

E’ quanto emerso in occasione di Adnkronos Q&A Demografica 'La cura delle persone. Work life balance per tutti, il tempo risorsa per genitori e caregiver', che si è svolto oggi a Palazzo dell’informazione di Roma. Una data scelta non a caso, poiché coincide con la Giornata mondiale della Popolazione. Il dibattito ha un obiettivo preciso: sensibilizzare sulle tematiche legate alla demografia, come l'importanza del controllo familiare sulle nascite, la parità tra i sessi, il contrasto alla povertà, la salute durante la maternità e i diritti sociali.

La discussione ha preso il via con alcune interviste a rappresentanti istituzionali, per poi incentrarsi - grazie agli interventi di rappresentanti di istituzioni pubbliche, associazioni di categorie e aziende - su tre temi principali: work life balance, parità di genere, caregiver. E proprio su quest’ultimo tema ha voluto inviare un videomessaggio Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, stigmatizzando il fatto che spesso il caregiver si senta solo e poco supportato nel proprio lavoro di cura.

“È necessario ripensare i servizi - ha dichiarato il ministro - e tracciare una nuova cornice normativa a tutele differenziate. Il primo passo è stato fatto con l’apertura di un tavolo interministeriale tra ministero della Disabilità e ministero del Lavoro, ma per noi l’impegno più cogente è la riforma sulla disabilità, a partire dal 'progetto di vita', con al centro la persona e la rete familiare. Non si possono più dare risposte frammentarie perché i bisogni non lo sono, ci vuole un progetto globale che tenga conto non solo dei servizi sanitari e sociosanitari ma anche delle relazioni, degli affetti e della dimensione sociale della vita. La riforma, legata al Pnrr, è già avviata con la sperimentazione su 9 province già individuate a partire da gennaio 2025. Il prossimo G7 su inclusione e disabilità, in programma ad Assisi e Perugia dal 14 al 16 ottobre, traccerà le linee fondamentali di un cambiamento già in atto. Un cambiamento che è soprattutto di sguardo e di prospettiva”.

Un cambiamento, giocoforza, che coinvolge anche l’aspetto della demografia e il modo in cui sta cambiando negli anni la 'geografia' della popolazione.

“Il trend demografico ci interroga - ha affermato Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali - e incide in maniera rilevante sulle politiche sociali. La demografia serve a intercettare il futuro e governare i processi politici. In Italia, come è noto, stiamo attraversando una situazione particolarmente difficile, con un inverno demografico che si prolunga ormai da circa 20 anni. Tuttavia, accanto alla bassa natalità, c’è una speranza di vita più lunga. Abbiamo quasi un record di 22mila centenari. È sicuramente una buona notizia ma ci pone tanti interrogativi sulla necessità di rimodulare le politiche sulla terza età, sulla non autosufficienza, sulle fragilità. Il governo sta lavorando su queste che sono ormai considerate delle vere emergenze, con la riforma in favore della terza età e della non autosufficienza”.

“La necessità - ha proseguito il viceministro - è quella di avviare politiche attive con piani di esistenza e non solo di assistenza. Ovvero progetti che governino il presente, garantendo nel contempo una progettualità efficace e coerente per affrontare al meglio il futuro e le inevitabili fragilità. Bisogna reimmaginare un sistema di long care che sia sostenibile. Ci sono tanti fronti aperti di riforma, che riguardano l’introduzione di un sistema misto previdenziale, pubblico e complementare, oltre alla volontà di riscrivere il Codice del Terzo Settore, asset strategico del nostro Paese, allo scopo di semplificare i processi amministrativi e operativi, facilitare e incentivare i tanti volontari attivi, spina dorsale delle politiche sociali”.

Un modo nuovo di governare i processi relativi all’aspetto previdenziale -garanzia dei diritti acquisiti dei lavoratori e baluardo dell’esigibilità di ulteriori diritti che spettano a coloro che inevitabilmente vanno incontro ad una stagione della vita caratterizzata da fragilità - è stato prospettato dall’intervento di Gabriele Fava, presidente Inps, il quale ha assicurato che “l’Inps gode di buona salute ed è ormai una vero partner di vita di tutti noi cittadini”.

“Ricordo - ha precisato Fava - che tutta la nostra vita rientra e gravita attorno all’istituto previdenziale pubblico: dunque il percorso avviato è quello di garantire risposte efficaci e immediate ai lavoratori e alle lavoratrici, ma anche ai giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro. In tal senso, l’Inps vorrebbe portare avanti un progetto dinamico di educazione previdenziale e fiscale rivolto in particolar modo ai giovani, ai quali va garantito un ingresso nel mondo del lavoro attivo e consapevole. L’Istituto vorrebbe inaugurare un nuovo corso anche per diventare partner importante delle istituzioni nelle nuove politiche di welfare generativo, in risposta alle esigenze sempre più diversificate di lavoratori, famiglie, anziani, caregiver, persone con fragilità. La platea dei bisogni negli ultimi anni si è ampliata con un livello maggiore di complessità che va governato con strumenti nuovi e soprattutto con una progettualità concreta”.

“Abbiamo voluto riflettere insieme - ha affermato Davide Desario, direttore di Adnkronos - su un tema di grande rilevanza: i genitori e i caregiver nel mondo del lavoro, un argomento che tocca la vita di milioni di persone. È quanto mai necessario, sia nel pubblico che nel privato, che i datori di lavoro facciano di tutto per garantire la parità di genere (non solo salariale), ma anche un diritto fondamentale come quello di decidere se, quando e quante volte avere figli. Tematiche a cui Adnkronos dà molta attenzione e spazio nelle proprie attività multicanale. E non intende abbassare la guardia”.

La necessità di garantire alle persone un giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata è emersa con chiarezza anche nella recente rilevazione realizzata da Adnkronos su un’audience di 1.900 utenti sui propri canali web e social, in un periodo compreso tra il 14 giugno e l’8 luglio 2024.

Alla domanda sul grado di soddisfazione del proprio work life balance, il 66% ha risposto in modo negativo e, di converso, nella stessa percentuale, gli utenti hanno affermato l’importanza di questo, unitamente al welfare aziendale, nella scelta del luogo in cui lavorare, anche rispetto alle valutazioni su carriera, stipendio e formazione. Tuttavia, il dato generale che emerge dalla rilevazione, è la convinzione (80%) che il welfare pubblico e accessibile a tutti sia di gran lunga auspicabile rispetto al welfare privato.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Lavoro

Infortuni, Safety Expo: “Giubbotti air-bag per...

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Claudio Galbiati (presidente sezione Safety di Assosistema Confindustria): "La tecnologia e l'innovazione dei DPI possono aiutare ad aumentare la sicurezza dei lavoratori"

Infortuni, Safety Expo:

Transizione digitale, innovazione e nuovi orizzonti per la prevenzione: su queste direttrici Safety Expo - organizzato da Epc Periodici in collaborazione con le riviste Antincendio e Ambiente & Sicurezza sul Lavoro e con l'Istituto Informa - si conferma come momento nodale per comprendere verso quale direzione sia orientata la sicurezza in Italia, attraverso un ricco programma di incontri e momenti di approfondimento con esperti e operatori di settore. Quasi 11 mila presenze - con un picco record sulla prima giornata - 18mila mq di esposizione con più di 300 espositori, 250 relatori e 120 eventi tra convegni, tavole rotonde, corsi di formazione e addestramento pratico, spettacoli e presentazioni di prodotti, servizi e tecnologie.

Tra le tecnologie innovative presentate in questa settima edizione, che si è conclusa il 19 settembre a Bergamo Fiera, ci sono anche giubbotti con air-bag integrato per la protezione dalle cadute, applicazioni di realtà aumentata per la formazione in sicurezza e sistemi automatici di rilevamento e spegnimento incendi di ultimissima generazione.

Safety Expo 2024 ha guardato all’attualità normativa: patente a crediti in edilizia e accordo sulla formazione in sicurezza sono stati i temi centrali della prima giornata, mentre per l’Antincendio attenzione puntata sulle attese semplificazioni delle procedure. Nella seconda giornata di lavori, focus sui DPI e l’innovazione tecnologica al servizio della protezione dei lavoratori, sulla sicurezza nei cantieri edili e sulle sfide poste dalle nuove tecnologie energetiche alla progettazione antincendio attraverso un proficuo scambio di esperienze e know-how fra esperti, vigili del fuoco e professionisti del settore.

“La tecnologia e l'innovazione dei DPI - ha precisato Claudio Galbiati, presidente sezione Safety di Assosistema Confindustria - possono aiutare ad aumentare la sicurezza dei lavoratori. Realizzando DPI confortevoli e adattabili alle differenti esigenze dei lavoratori e utilizzando nuove soluzioni tecnologiche”. Flaminia Ciccotti, responsabile della rivista Antincendio: “Quest'anno abbiamo voluto creare una piattaforma di dialogo e confronto per fornire un quadro completo sulle evoluzioni normative e operative del settore, guardare al futuro e tracciare un percorso condiviso verso una sempre maggiore sicurezza ed efficienza del sistema”.

Nicoletta Cornaggia, DG Welfare Regione Lombardia, è intervenuta nel convegno dedicato al Tavolo Tecnico Costruzioni di Regione Lombardia e alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri edili: “L'impegno della Regione nel contrasto al fenomeno infortunistico è ampio e diversificato. Il settore edile è ancora ai primi posti per quanto riguarda i tassi di frequenza infortunistica e la dinamica della caduta dall'alto continua ad essere ricorrente nonostante tutte le tecnologie a disposizione. Basti pensare che nel mese di agosto si sono registrati in Lombardia ben 9 infortuni mortali, non solo nel settore edile. Istituzioni, imprese e sindacati portano avanti un lavoro d'insieme per la salute e la sicurezza sul lavoro condividendo strategie, monitoraggi e risultati nell'ambito di cabine di coordinamento. C'è poi un dialogo costante con le associazioni di categoria, ma c'è ancora molto da fare per quanto riguarda la cultura della prevenzione. E' necessario quindi partire da lontano, intervenendo in maniera ancora più importante e strutturata dalle scuole elementari all’università, inserendo nei programmi lo sviluppo della competenza in salute e sicurezza. Ci sono molte esperienze virtuose che la Regione sta portando avanti in questo ambito registrando anche la soddisfazione delle associazioni datoriali che possono così assumere giovani lavoratori più formati. E poi, c'è ovviamente il tema dei controlli, già potenziati dalla Regione Lombardia ma su cui occorre fare di più, e di tutte le iniziative di prevenzione da intensificare con il rafforzamento dell'organico delle Asl (in Lombardia Ats)”.

La sicurezza in scena. Anche quest’anno non sono mancati momenti di intrattenimento e spettacolo, dal grande impatto emotivo e scenografico, con simulazioni acrobatiche delle cadute dall’alto, una delle principali cause di infortunio in Italia, realizzate da stuntman professionisti, commentate da esperti in lavori in quota.

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Lavoro

Tra zombie e addetti al truccabimbi, 150 opportunità di...

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'Job Talent Day' il 28 settembre, domande entro il 22

Tra zombie e addetti al truccabimbi, 150 opportunità di lavoro a Cinecittà World

Centocinquanta nuove risorse da inserire nel proprio staff. Le ricerca Cinecittà World. Il prossimo 28 settembre nel Parco divertimenti del cinema e della Tv di Roma si terrà il 'Job Talent Day', un'intera giornata dedicata alla selezione di figure professionali pronte a unirsi alla squadra in vista dell'attesissimo periodo di Halloween e delle attività annuali.

"Lavorare in un parco divertimenti -spiega ad Adnkronos/Labitalia Stefano Cigarini, amministratore delegato Cinecittà World- è una vera scuola di vita professionale. A Cinecittà World i nostri dipendenti si confrontano ogni giorno con il pubblico, gestiscono situazioni e relazioni complesse, imparano il lavoro di squadra, sviluppano competenze trasversali, indispensabili per qualunque carriera futura. È un’ottima scuola per i giovani alle prime esperienze. Noi investiamo nella crescita dei talenti, molti dei nostri manager di prima linea infatti arrivano da ruoli operativi. E poi lavorare in un parco significa lavorare…divertendosi!”.

Tra le figure ricercate, spiccano i figuranti che avranno il compito di interpretare zombie terrificanti e creature mostruose, dando vita a un'atmosfera da brivido durante il mese di Halloween più lungo d’Italia, che avrà inizio il 5 ottobre.

Ma le opportunità non finiscono qui: Cinecittà World cerca anche addetti alla ristorazione, addetti alle attrazioni, addetti alle pulizie, steward, artisti per il cast resident (cantanti e ballerini/e), addetti alle vendite, addetti alla biglietteria e addetti al truccabimbi. E ancora: tecnici audio, video e luci, responsabili della manutenzione, manutentori elettronici, elettricisti e addetti alla reception e alla control room.

L’offerta di lavoro è rivolta a tutti, senza limiti di età. Sono benvenuti i giovani alla ricerca della prima occupazione, studenti che desiderano lavorare nei fine settimana, e chiunque voglia unire il piacere del divertimento a un’esperienza lavorativa. Cinecittà World offre un ambiente stimolante e dinamico, dove ogni collaboratore può crescere professionalmente con l’obiettivo di garantire un elevato standard di qualità nel servizio offerto a oltre mezzo milione di visitatori che ogni anno visitano il parco. Per candidarsi, è necessario inviare il proprio curriculum vitae entro il 22 settembre tramite la sezione 'Lavora con noi' del sito ufficiale di Cinecittà World: https://www.cinecittaworld.it/it/info/lavora-con-noi

I candidati selezionati riceveranno un'email con l'invito a partecipare al Job Talent Day del 28 settembre, durante il quale avranno l’opportunità di sostenere un colloquio conoscitivo con il team risorse umane. Inoltre, potranno trascorrere il resto della giornata a Cinecittà World, osservando da vicino l’organizzazione e la gestione di un'intera giornata nel Parco.

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Lavoro

Auto sempre al parcheggio? Al via campagna Flee per nuovo...

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Brand della startup Moov-Tech che scardina i luoghi comuni sulla mobilità con una soluzione di noleggio a lungo termine flessibile che rappresenta il primo passo verso la creazione di un nuovo ecosistema di mobilità attraverso un’unica piattaforma

Auto sempre al parcheggio? Al via campagna Flee per nuovo ecosistema mobilità

In Italia, un’auto trascorre più del 90% del tempo parcheggiata: è il dato alla base della nuova campagna di comunicazione di Flee, il brand della startup Moov-Tech, che scardina i luoghi comuni sulla mobilità con una soluzione di noleggio a lungo termine flessibile che rappresenta il primo passo verso la creazione di un nuovo ecosistema di mobilità attraverso un’unica piattaforma. Affidata all’agenzia creativa Child, la campagna di comunicazione lanciata sui social e sulle principali tv on demand consiste in diversi spot realizzati dal regista emergente Enea Colombi, che mettono in risalto in modo ironico e pungente alcuni paradossi legati alle abitudini di utilizzo dell’automobile: nel primo di questi, un ragazzo appare spaesato alla ricerca del proprio veicolo, 'dimenticato' in chissà quale parcheggio della città. Tra migliaia di auto ferme sulle strade non riuscirà a ricordare dove si trovi la sua, fino ad arrivare, trasportati dalla narrazione cinematografica di Colombi, all'epilogo il giorno dopo.

Semplice nell’utilizzo, flessibile nei costi, green nei consumi, sicura sulle strade, l’offerta di Flee è un noleggio a lungo termine flessibile. Sono presenti due soluzioni (con la possibilità di passare da una all’altra): la prima è un noleggio a consumo (pay per use), con una rata che varia in base ai chilometri (ma che si blocca automaticamente una volta arrivati a 1.250 km al mese); la seconda 'flat', a rata fissa.

Entrambe comprendono: utilizzo dell’auto, manutenzione ordinaria e straordinaria, un ricco pacchetto di protezione per l’auto (RC Auto con guida libera e senza rivalsa, Furto e Incendio senza penali, Danni auto – grandine, atti vandalici, cristalli, ecc. – senza penali) e per la persona (Infortunio del conducente e Tutela Legale e perdite pecuniarie), assistenza e soccorso stradale, auto sostitutiva in caso di furto, servizi di telematica e un supporto costante dell’assistenza clienti.

Con Flee, però, non si tratta solo di noleggiare un’auto, è un invito ad entrare a far parte di un progetto che vuole realizzare un nuovo ecosistema di mobilità: al noleggio a lungo termine si aggiungeranno presto servizi complementari all’auto come il pagamento dei parcheggi, il carburante e le ricariche elettriche ed altri legati alla mobilità come, ad esempio, la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici.

“Quando abbiamo pensato alla campagna per Flee, insieme a Matteo Baiamonte, Arianna Votta e Filippo Nesti, il nostro obiettivo era creare uno stile comunicativo distintivo per Flee, capace di esprimere un forte insight con un tocco di ironia - spiega Clelia Mattara, Head of Marketing di Moov - Child ha accolto la nostra sfida e ha realizzato una campagna che, attraverso un linguaggio video unico, mette in luce i paradossi legati all'uso dell'automobile oggi. Questo progetto rappresenta un investimento significativo nella costruzione del brand, ponendo solide basi per la nostra narrazione futura e consolidando l'identità di Flee nel mercato”.

“A noi di Child - dicono Alessandro Egro e Giovanni Chiarelli, soci fondatori di Child - piace in particolar modo collaborare con le nuove realtàFlee è un brand di una giovane start up - Moov - che guarda al futuro non solo in termini di business ma anche di impatto ambientale e per rendere la nostra idea ancora più 'child', abbiamo coinvolto un regista giovane e talentuoso come Enea Colombi che ha saputo aggiungere il suo stile alla nostra storia”.

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