Consumi, brand puntano su personalizzazione per migliorare Customer Experience nel 2024
Il report di Medallia Market Research e Cxpa
Nel 2024, i consumatori vogliono più personalizzazione e, di conseguenza, la personalizzazione è in cima alla lista delle priorità per i professionisti della Customer Experience (CX) nel 2024. È quanto emerge da un nuovo studio congiunto realizzato da Medallia Market Research in collaborazione con la Customer Experience Professionals Association (Cxpa), la principale associazione professionale per i professionisti della CX. Medallia Inc., azienda leader nella gestione dell'esperienza e presente da anni in Italia, ha esplorato l’importanza della personalizzazione nella Customer Experience e il ruolo che gioca nella scelta del brand da parte dei consumatori. Il report, condotto su un campione di 305 professionisti del settore, rivela che la crescente domanda da parte dei consumatori di esperienze personalizzate, unita alle nuove opportunità offerte dall'intelligenza artificiale (Ia), sta spingendo le aziende a investire in modo significativo in questo ambito. I risultati dimostrano che i brand che eccellono nella personalizzazione ottengono una crescita dei profitti significativamente maggiore.
Tuttavia, lo studio evidenzia anche che solo il 24% dei brand ritiene di avere capacità avanzate di personalizzazione. Questo divario tra l'importanza attribuita alla personalizzazione e la capacità effettiva di implementarla rappresenta una sfida significativa per molte aziende. Le principali barriere all'adozione di strategie di personalizzazione avanzate sono: restrizioni di budget (molti brand non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per investire in tecnologie e competenze specifiche per la personalizzazione); complessità di implementazione (l'implementazione di soluzioni di personalizzazione efficaci richiede competenze tecniche e analitiche specifiche, nonché una profonda conoscenza del cliente); preoccupazioni sulla privacy dei dati (i brand devono bilanciare il desiderio di offrire esperienze personalizzate con la necessità di proteggere i dati sensibili dei clienti).
L'intelligenza artificiale (Ia) è considerata un fattore chiave per sbloccare il pieno potenziale della personalizzazione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'Ia non è una soluzione magica. Per ottenere risultati concreti, è fondamentale che i brand sviluppino una strategia di personalizzazione a 360 gradi che integri tecnologie, dati e competenze umane. Lo studio evidenzia anche l'importanza della collaborazione interfunzionale per il successo della personalizzazione. In conclusione, la personalizzazione rappresenta un'enorme opportunità per i brand che desiderano migliorare la customer experience e incrementare i profitti.
Lavoro
Welfare, Rubera (Tim): “Ambiente lavoro inclusivo...
Così Andrea Rubera, Head of Diversity, Belonging & Inclusion di TIM, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit'
"Per TIM promuovere un ambiente di lavoro inclusivo non è solo un impegno etico ma anche la condizione essenziale per consentire a ogni persona di mettere il proprio potenziale a disposizione dell’intero ecosistema aziendale e per attrarre e valorizzare i migliori talenti. Il nostro percorso di diversity & inclusion management è iniziato 15 anni, cercando una strada che potesse essere tagliata su misura per la nostra organizzazione e che potesse offrire un contributo di crescita importante sia all’interno sia all’esterno. Il piano D&I di TIM annovera oltre 100 iniziative che vanno dal disability management alle pari opportunità di genere, all’inclusione delle persone LGBT+, alla valorizzazione di ogni generazione". Così Andrea Rubera, Head of Diversity, Belonging & Inclusion di TIM, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare.
"L'impegno del Gruppo guarda anche all'esterno e alla società, con progetti come 'La Parità Non Può Aspettare', con cui TIM si propone di creare sempre più consapevolezza sul tema della parità di genere e di accelerarne il raggiungimento, per non sprecare talento e risorse preziose, e 4 Weeks 4 Inclusion, una maratona di oltre 300 eventi che coinvolge oltre 400 aziende partner, di cui nel 2025 si terrà la quinta edizione", ha concluso.
Lavoro
Welfare, De Santis (Eni): “Premio Global riconosce...
Luca De Santis, responsabile Risorse Umane e Organizzazione di Eni, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit'
“Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento che conferma il costante impegno di Eni nel costruire un modello di welfare aziendale di eccellenza. Collochiamo da sempre le persone al centro della nostra strategia di business, posizionandoci come una “caring company” e promuovendo un sistema di welfare aziendale in costante evoluzione che, partendo dall’ascolto delle necessità delle nostre persone, comprende un insieme di servizi, iniziative e strumenti volti a migliorare il benessere dei dipendenti e delle proprie famiglie lungo l’intero percorso lavorativo". Così Luca De Santis, responsabile Risorse Umane e Organizzazione di Eni, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare.
Lavoro
Welfare, Massagli (Aiwa): “Benissimo fringe benefit...
Il presidente di Aiwa a margine della prima edizione del 'Global Welfare Summit'
"Aiwa è l'associazione che rappresenta i principali provider di welfare aziendale in Italia, circa i primi 30. Quindi noi da quando siamo nati, dal primo giorno del 2017, interloquiamo con la politica e con le parti sociali proprio in questa direzione, per far sì che si affermi un'idea corretta di fare welfare aziendale. A nostro parere l'idea corretta è la riscoperta dell'origine, anche normativa del welfare aziendale: il motivo per cui i vantaggi fiscali contributivi sono concessi è per il valore sociale dei beni e servizi di welfare. Questa è anche una direttiva per il futuro. Benissimo gli interventi, che ci staranno anche in legge di bilancio sul fringe benefit, ma bisogna tornare a guardare a welfare aziendale vero e proprio, ovvero i benefici di utilità sociale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Emmanuele Massagli, presidente di Aiwa, a margine della prima edizione del 'Global Welfare Summit' in corso a Villa Miani a Roma.
Secondo Massagli "le aziende si attraggono facendo capire loro che il welfare aziendale non è una manata di colore sociale sulle politiche aziendali, non è semplicemente uno stratagemma per il risparmio a bilancio, ma nelle aziende che fanno welfare vero le aziende sono più competitive, i dipendenti sono più contenti e mettiamoci anche il fatto che lo Stato ne ha vantaggio, perché il welfare aziendale genera indotto molto prezioso", ha concluso.