Biden, conferenza con gaffe ma non molla: “Devo finire il lavoro, batterò Trump”
Il presidente degli Stati Uniti risponde alle domande per un'ora: "Non mi ritiro"
"Io sono la persona più qualificata per correre per la presidenza. Ho battuto Trump una volta, lo batterò di nuovo. La campagna è ancora lunga, io continuerò ad andare avanti. Ho un lavoro da fare". Joe Biden non arretra. Il presidente degli Stati Uniti, nella conferenza in chiusura del vertice Nato, risponde alle domande di un'affollatissima sala stampa nel primo vero test dopo il disastroso confronto televisivo del 27 giugno con Donald Trump. Incappa in lapsus e gaffe che non sfuggono ai media americani e nemmeno al suo rivale. Il presidente, però, non cambia idea: "Batterò Trump, sono il più qualificato per guidare il paese".
Biden, che arriva sul podio con un'ora di ritardo rispetto alle 17.30 inizialmente annunciate, esordisce con una lunga prolusione sull'importanza della Nato e sull'importanza del rapporto tra gli Stati Uniti e l'Alleanza, con riferimenti espliciti alle posizioni assunte da Trump in passato. "Una Nato forte è essenziale per la sicurezza degli Stati Uniti. Io credo che il popolo americano sappia che il mondo è più sicuro con la Nato e che l'America sia più forte con quest'alleanza. L'America deve guidare il mondo, non può arretrare. Siamo gli Usa, siamo una nazione indispensabile", dice prima di rispondere alle domande per un'ora.
Le gaffe su Zelensky, Trump e Harris
Le prime, prevedibilmente, riguardano la campagna e le elezioni in programma a novembre: Biden è convinto di andare avanti? "Io sono la persona più qualificata per correre per la presidenza", dice ribadendo un concetto già espresso. Il tono è perentorio, nonostante un lapsus che lo porta a confondere la vicepresidente Kamala Harris con Donald Trump. Un assist che l'ex presidente sfrutta subito con un velenoso post pubblicato sul social Truth: "Ottimo lavoro, Joe".
Biden tira dritto, archivia sorridendo l'altro scivolone della giornata - il 'Putin' con cui ha presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - "Non credo che Trump sia qualificato per fare il presidente. Ho battuto Trump una volta, lo batterò di nuovo. La campagna è ancora lunga, io continuerò ad andare avanti. Ho ancora lavoro da fare", dice.
C'è almeno un altro scivolone, che Trump sottolinea puntualmente online. "Ascolto i consigli del mio comandante in capo", dice Biden. Il 'commander in chief', negli Stati Uniti, è il presidente.
L''accusa' allo staff: "Troppi impegni"
Se recentemente è apparso decisamente sotto tono, dice, la colpa è anche degli impegni senza fine. "La mia agenda è strapiena, ho partecipato ad una ventina di grandi eventi. Amo il mio staff, ma continuano ad aggiungere cose... Prima del prossimo dibattito, non attraverserò 15 fusi orari...", dice. E' vero che intende abbreviare le giornate lavorative andando a dormire prima? "Se una raccolta fondi inizia alle 21, si può iniziare alle 20 e la gente va a casa alle 22: tutto qui. La mia agenda è strapiena, ho partecipato ad una ventina di grandi eventi. Io ho orari massacranti, Trump giocava a golf. Gli alleati europei -dice- mi dicono 'vai avanti e batti Trump'...".
La salute del presidente e in particolare le sue capacità cognitive sono sotto la lente di ingrandimento dei media: "Se i medici pensano che ci sia un problema... se credono che io debba fare un altro test neurologico, lo farò. Ma nessuno me l'ha prescritto. Se mi dicono di farlo, lo farò. Chiedete anche a Trump dei suoi test cognitivi".
No al colloquio con Putin
Nella conferenza quasi monotematica, c'è spazio per una domanda su un eventuale incontro con Vladimir Putin, definito "un pazzo assassino in marcia" all'inizio della conferenza. "Non ho nessuna ragione per parlare con Putin. Ma non c'è nessun leader al mondo con cui non sarei pronto a interagire. Putin è pronto a parlare? Io non sono pronto a parlare a meno che lui non sia pronto a cambiare il suo atteggiamento", dice escludendo per ora l'ipotesi di un dialogo diretto con il presidente russo.
"Putin ha un problema: in questa guerra non hanno avuto molto successo, hanno perso oltre 350mila soldati tra morti e feriti. Mentono spudoratamente su quello che accade, sono abili a controllare la comunicazione con l'opinione pubblica. Se permettiamo alla Russia di avere successo in Ucraina, non si fermerà. Leggete i discorsi di Putin dopo l'invasione, guardate qual è il suo obiettivo. Io sono pronto a parlare con qualsiasi leader che voglia parlare, compreso Putin se chiamasse e dicesse di voler parlare" ma al momento non c'è motivo per un colloquio.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.