Le best practice della Lombardia nella lotta alle infezioni virali alla MidSummer School di Milano
Focus su HCV, HDV e HIV nella seconda giornata della terza edizione dell'evento organizzato da Motore Sanità.
Milano, 12 luglio 2024 - Le best practice della Regione Lombardia nella lotta contro le infezioni virali, tra cui HCV, HDV e HIV, sono al centro dell'attenzione nella seconda giornata della terza edizione della MidSummer School di Motore Sanità, con il patrocinio di Regione Lombardia e promossa in media partnership con Eurocomunicazione, AskaNews e Mondosanità, in corso a Milano.
Il trattamento dell’HCV con i moderni trattamenti ha provato a essere estremamente efficace con tassi di efficacia superiori al 95% e riducendo le possibili conseguenze della cirrosi, epatocarcinomi e trapianti di fegato. “È oramai tempo di considerare lo screening come un investimento e non come un costo sanitario, dal momento che la sua attuazione comporterebbe una sensibile riduzione dei costi sanitari legati alle conseguenze di malattie HCV correlate non trattate”, spiega Stefano Fagiuoli, Direttore Gastroenterologia 1 e Dipartimento di Medicina, ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo.
Gli obiettivi di eliminazione dell’HCV
In linea con l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) di eliminazione dell’HCV entro il 2030, a livello nazionale sono stati stanziati oltre 70 milioni di euro per effettuare gli screening HCV dedicati a 3 specifiche popolazioni (SERD, carcerati e persone nate tra il 1969 e il 1989). Le regioni italiane hanno adottato programmi e campagne differenti con vari livelli di efficacia. “In effetti, la situazione è variegata - continua Fagiuoli, con regioni che non solo hanno recepito il decreto, ma hanno anche programmato e attuato sul campo l'attività di screening (ad esempio, Lombardia ed Emilia Romagna, Veneto e altre). Altre regioni hanno recepito il decreto e disegnato un modello di attuazione che, tuttavia, non è ancora pienamente operativo, e infine ci sono regioni che non hanno neppure abbozzato un programma”.
L’iniziativa della Lombardia per HCV
Ancora Fagiuoli: “La Lombardia ha attivato un programma di screening nelle strutture ospedaliere per pazienti degenti e per coloro che afferiscono ai laboratori prelievo, rientranti nelle classi di età definite dal decreto sullo screening HCV. Oltre all'offerta di screening all'atto dell’accesso presso le strutture sanitarie, è partito l'invio di SMS/email ai pazienti rientranti nelle classi di età per incentivare il processo”.
Esiti degli screening e nuove proposte
Da alcune ricerche è emerso che la probabilità di trovare soggetti con infezione HCV nella popolazione generale è più alta nelle fasce di età più avanzate, rispetto a quelle attualmente sottoposte a screening. “I risultati dei primi 400.000 pazienti screenati - prosegue Fagiuoli, confermano una bassa prevalenza di HCV nella popolazione generale sottoposta allo screening. Altri studi spontanei confermano la maggiore prevalenza di HCV nella popolazione generale tra le fasce di età più avanzate (dal 1949 al 1968). Regione Lombardia ha avanzato una richiesta formale al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e al Ministero della Salute per allargare le classi di età per lo screening HCV. Inoltre, ha in programma il progressivo coinvolgimento nell'attività di screening del territorio (ospedali e case di comunità, medici di assistenza primaria) e delle farmacie. Questa decisione spetta al MEF e Ministero della Salute”.
La sfida dell’HIV
“Sono trascorsi 40 anni dalla scoperta dell’HIV, un virus che ha avuto un impatto significativo sulla storia della medicina e della sanità pubblica -, ricorda Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità. Oggi, grazie alla disponibilità di numerose classi di farmaci estremamente efficaci, l'infezione da HIV è diventata una condizione cronica, permettendo alle persone con HIV di avere un'aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. Tuttavia, il recente rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità (volume 36, numero 11, novembre 2023) solleva importanti riflessioni sui dati epidemiologici. Attualmente, in Italia, 140.000 persone convivono con l’HIV. Un dato preoccupante è che oltre il 58% delle diagnosi avviene in fase avanzata di infezione, un fenomeno noto come "late presenters". In Lombardia, questo dato raggiunge il 62%. Inoltre, il 40% della popolazione HIV+ ha più di 50 anni e presenta un'alta percentuale di comorbidità in trattamento. Il profilo delle persone che vivono con HIV sta dunque cambiando rapidamente, diventando sempre più complesso e richiedendo un approccio terapeutico altamente specializzato e multidisciplinare. Recentemente, in alcune regioni italiane sono state avanzate raccomandazioni che semplificano la gestione terapeutica delle persone con HIV, basandosi su raggruppamenti non scientifici o clinici delle terapie per fasce di prezzo, piuttosto che su caratteristiche farmacologiche e cliniche. Questo approccio rischia di banalizzare la gestione dell’infezione e solleva dubbi sulla corretta gestione clinica. La gestione dell’HIV è complessa e specialistica, e richiede l’accesso a tutte le classi di farmaci per prevenire e affrontare efficacemente fallimenti terapeutici, resistenze e comorbidità emergenti. È necessaria una dedizione costante nella lotta contro le infezioni virali, adottando un approccio scientifico e umano che pone il paziente al centro. Continuando a investire in ricerca e innovazione, ci poniamo l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da HIV, HCV e HDV, garantendo cure efficaci e sostenibili”.
Prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse
“Regione Lombardia ha avviato diversi percorsi di prevenzione per le infezioni sessualmente trasmesse, in accordo con l’intento più ampio di mantenere alta l’attenzione sui temi della prevenzione – afferma Danilo Cereda, Unità Organizzativa Prevenzione Direzione Generale Welfare Regione Lombardia. È importante ricordare che nei centri MTS/IST è possibile testarsi per HIV e altre malattie sessualmente trasmesse (come gonorrea, sifilide e altre) con accesso diretto e che, per tutti i nati tra 1969 e il 1989, è attivo lo screening per HCV (finora sono state testate oltre 400.000 persone). Regione Lombardia inoltre, tramite le ASST, fornisce i test per le malattie sessualmente trasmesse agli enti del terzo settore con cui ha stretto intese di collaborazione di modo che le associazioni possano testare i pazienti e, se reattivi, orientarli in ospedale per la diagnosi e presa in carico. Regione Lombardia auspica la possibilità di utilizzare i fondi nazionali per lo screening HCV, per ampliare la fascia di età di popolazione a cui offrire gratuitamente il test per l’infezione da HCV”.
Si ringrazia Gilead per il contributo incondizionato.
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Tennis –Sinner, favoritissimo per la vittoria alle Finals,...
Roma, 15 novembre 2024 –Jannik Sinner senza freni. Il campione azzurro, numero 1 del ranking mondiale di tennis, non ha lasciato scampo a Daniil Medvedev nell’ultimo incontro della fase a gironi delle ATP Finals e vola in semifinale con un percorso netto dove non ha lasciato neanche un set agli avversari. Jannik va così a caccia non solo del primo successo tra i maestri ma anche di una leggenda come Ivan Lendl, ultimo ad aver vinto il torneo senza perdere neanche un set. Il fenomeno cecoslovacco, unico ad aver disputato 9 finali consecutive, di cui 5 vinte, al Masters oggi rinominato ATP Finals, sconfisse Noah, Gomez ed Edberg ai gironi e impose la sua legge a Mats Wilander, in semifinale, e a Boris Becker, nella sfida per il titolo. Gli esperti Sisal ritengono l’impresa alla portata di Sinner tanto che lo vedono trionfare, in maniera netta, a 3,00.
Escludendo la questione relativa ai set, il più forte giocatore del mondo vede la sua quota abbassarsi ancora visto che il successo di Jannik, il primo per un tennista italiano, si gioca a 1,50. Alle sue spalle sgomitano sia Alexader Zverev, trionfo a 5,00, che Carlitos Alcaraz, vittoria in quota a 7,50. Appaiono molto lontani al momento sia Taylor Fritz, dato a 12 e che riporterebbe il titolo negli Stati Uniti a distanza di 25 anni dal trionfo di Pete Sampras, che Casper Ruud: il successo del norvegese, finalista nel 2022, pagherebbe 33 volte la posta.
Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento.
La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di partecipare a gare per aggiudicarsi nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.
Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore al mondo di scommesse sportive online e iGaming, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello globale e quotato alla Borsa di New York.
Sisal Italia S.p.A.
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Transizione digitale della sanità: formazione per 120...
Amedeo Blasotti, Asl Caserta: una assistenza medica innovativa passa anche dalle persone
Caserta, 15 novembre 2024. Si è conclusa la prima fase delle attività di formazione per i dirigenti medici dell’ASL di Caserta svoltasi nell’ambito del progetto Sistemi Informativi a supporto dei processi di pianificazione e controllo e, in particolare, per le due progettualità attive presso l’ASL di Caserta: Data Analytics e Controllo di Gestione e Valutazione della Performance.
“La trasformazione digitale di tutti i processi aziendali – afferma Amedeo Blasotti, Direttore Generale dell’Asl di Caserta - è tra i principali obiettivi strategici dell’Azienda e attraverso un innovativo processo di digitalizzazione desidera mettere a sistema numerose iniziative, progettualità e processi, con la finalità del benessere sociale, assistenziale, economico e ambientale di tutti gli utenti in un'ottica di efficacia, efficienza ed economicità oltre che di sicurezza dei dati.
Il progetto di transizione digitale e innovazione che ottimizza i servizi sanitari e monitora i costi e le performance, può incontrare il pieno raggiungimento degli obiettivi se medici e tutto il personale dell’ASL sono formati al cambiamento – continua Blasotti - Ecco perché per noi l’investimento in formazione non è meno importante di quello in software avanzati e in intelligenza artificiale. Il cambiamento passa prima da noi, dalle persone, dalla nostra cultura. E sappiamo bene che cambiare prassi non è affatto semplice”.
Il progetto e il percorso innovativo dell’ASL di Caserta è realizzato in collaborazione con società leader del settore della tecnologia, Oracle, KPMG e Fastweb, che supportano l’azienda sanitaria nei processi di transizione digitale.
L’obiettivo è rendere più efficiente il processo di valutazione delle prestazioni attraverso la revisione dei processi e l’adozione di una soluzione innovativa nel rispetto della normativa vigente nel contesto dell’Amministrazione. In questo modo si completa la digitalizzazione del processo di assegnazione degli obiettivi, monitoraggio e consuntivazione e si elimina completamente la documentazione cartacea, con la possibilità di conservare e analizzare i dati nel tempo, confrontando annualità differenti. Ma non è tutto: la piattaforma innovativa consente anche l’integrazione con i sistemi di controllo di gestione, per la raccolta dei dati relativi agli obiettivi, a consuntivo.
La Formazione e il supporto al personale sono trasversali a tutte le attività sopra indicate. Il piano di formazione e la sua strategia sono stati attivati per garantire una piena comprensione delle potenzialità del Cruscotto di Monitoraggio e del Sistema di Valutazione delle Performance.
Le attività di formazione della prima fase “Accesso e utilizzo del sistema” (in aula on-site), si sono svolte nei mesi di settembre ed ottobre ed hanno riguardato circa 120 utenti tutti dirigenti medici: direttori di distretto di presidio e di reparto. Vale a dire direttori Di Macro-Struttura, di UOC (Unità Operativa Complessa) / UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale) e UOS (Unità Operativa Semplice) dell’ASL di Caserta che comprende 11 distretti sanitari, che costituiscono 11 strutture complesse.
La fase due delle attività di formazione “Guida alla comprensione e analisi delle Dashboard e dei Report e Guida ai processi di Valutazione delle Performance tramite il sistema” sarà attivata intorno alla seconda metà di novembre ’24 e avrà una durata orientativa di 4 settimane. L’utenza coinvolta sarà la stessa della prima fase, mentre la modalità di svolgimento avverrà tramite webinar.
Ad accompagnare l’attività di formazione c’è anche un servizio di Help Desk che viene svolto da Mediacom e che offre un supporto iniziale e personalizzato agli utenti, facilitando l’introduzione e il continuo utilizzo del nuovo strumento.
Tra i temi oggetto di formazione ci sono il processo delle schede obiettivi che riguarda la creazione e l’approvazione di una scheda di struttura e per la valutazione degli obiettivi. In particolare, durante l’attività formativa sono state illustrate alla platea le tre fasi principali del ciclo della scheda e della valutazione degli obiettivi.
L'azione complessiva messa in campo dall'Azienda Sanitaria di Caserta, che si realizzerà completamente entro il 2028, prevede investimenti (già ampiamente avviati) per un valore complessivo di 22.200.000 euro, rispetto ai quali un importante aiuto arriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, con la sua Missione 6 relativa alla Salute, prevede riforme e investimenti per 15,63 miliardi di euro da indirizzare in particolare proprio alla sanità digitale. La Regione Campania ha infatti sostenuto questo progetto, con 11.300.000,00 finanziati proprio mediante l’utilizzo dei fondi assegnati alla Regione dal PNRR, cui si aggiungono i 3.300.000 derivanti dai fondi sugli obiettivi di piano.
dott.ssa Mia Cava
Giornalista Professionista Comunicazione, ufficio stampa e relazioni pubbliche Sindacato Unitario Giornalisti Campania - Vicesegretario ( formazione, stampa online, brand marketing)
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Borgo di Vione – L’oasi di lusso alle porte di Milano...
Milano, 15 novembre 2024. Situato a pochi chilometri dal cuore pulsante di Milano, il Borgo di Vione si è consolidato come una delle destinazioni preferite dagli expats che scelgono di vivere nell'area metropolitana, attirando professionisti internazionali grazie alla sua combinazione unica di privacy, servizi all'avanguardia e contatto con la natura. Negli ultimi anni, il passaparola tra residenti ha contribuito a far crescere la comunità cosmopolita del Borgo, che oggi ospita una varietà di nazionalità provenienti da diversi continenti.
Aumentano gli expats in Italia Secondo gli ultimi dati, al 1° gennaio 2024, A Milano e hinterland, vi sono circa 261.000 residenti stranieri, con una forte componente di manager, imprenditori e studenti universitari. Milano rappresenta quindi la città più attrattive per chi si trasferisce dall'estero.
ll trend degli expats in Italia continua a crescere, con una presenza significativa di lavoratori stranieri, digital nomad e pensionati attratti dalla qualità della vita e dal patrimonio culturale del Paese. Nel 2024, si osserva un costante aumento del numero di residenti stranieri, spinto anche da incentivi fiscali per i nuovi residenti, come la tassa forfettaria, che attira soprattutto individui con alto reddito.
Walter Parisi, Resident Manager del Borgo di Vione, racconta come la struttura abbia conquistato il cuore di molti stranieri: "Qui riusciamo a mantenere un ambiente dove culture e abitudini diverse convivono in armonia. Che si tratti di CEO, imprenditori, ambasciatori, al Borgo di Vione siamo tutti uguali, con un forte spirito comunitario".
Parisi descrive il Borgo come un luogo sicuro, dove adulti e bambini possono godere di momenti di svago e socialità, immersi in un contesto storico e naturale. "È uno spazio aperto dove i bambini giocano liberamente, e le famiglie possono godere di momenti di relax e condivisione", aggiunge.
Il segreto del successo di Borgo di Vione tra gli expats risiede anche nei servizi di alto livello offerti: "Riusciamo a dare assistenza in più lingue, e siamo in grado di risolvere qualsiasi problema entro tre o quattro ore, anche nei fine settimana", afferma Parisi. Tra i servizi più apprezzati le aree comuni con palestra, zona relax, piscina, la fibra ottica ultraveloce e le colonnine per le auto elettriche, che permettono ai residenti di sentirsi a Milano senza rinunciare alla tranquillità della campagna. Un ottimo ristorante contribuisce ancora di più alla comodità del Borgo.
A Borgo di Vione vengono anche organizzati corsi di yoga, ginnastica posturale, pilates, e boxe per i più sportivi. Esiste anche la possibilità di prenotare massaggi o un personal trainer.
Un'esperienza internazionale su misura La comunità di Vione è estremamente variegata, con residenti provenienti dai cinque continenti. Vi abitano statunitensi, sudafricani, europei di ogni nazione, diverse famiglie italiane di ritorno dopo importanti esperienze lavorative all’estero, ma il Borgo accoglie anche cittadini di molte altre nazionalità, creando un meltingpot di culture e stili di vita. "Organizziamo eventi come feste di Halloween e saggi di musica classica nella chiesa del Borgo, coinvolgendo non solo le famiglie, ma anche le scuole internazionali, come la Scuola Americana di Milano. Ovviamente abbiamo anche attività didattiche per i più piccoli", racconta Parisi.
Situato a Basiglio, il secondo comune più ricco d'Italia, il Borgo di Vione si trova vicino a Milano 3, un complesso residenziale storicamente noto come "villaggio nel verde". Mentre Milano 3 si distingue per la sua architettura moderna e lo sviluppo in altezza, il Borgo di Vione offre una differenza sostanziale grazie alla sua storicità che risale all’anno Mille e alle sue abitazioni cielo-terra, che garantiscono maggiore privacy e sicurezza.
Questo ambiente esclusivo e riservato, immerso nella natura, attira expats e famiglie internazionali in cerca di una qualità della vita elevata, senza rinunciare alla vicinanza con Milano.
Uno sviluppo continuo Con il 90% delle unità abitative già vendute, il Borgo di Vione continua a crescere. Entro il 2025 saranno consegnati tre nuovi edifici, e il progetto si estenderà fino al 2030, con l’obiettivo di offrire sempre più soluzioni abitative su misura per una clientela esigente e internazionale.
Walter Parisi, resident manager, spiega che le nuove abitazioni, frutto di risanamento conservativo con fedele ricostruzione degli edifici della vecchia cascina, saranno completati nel 2025. Questi edifici raggiungeranno classe energetica A+ o superiore, assicurando elevatissime prestazioni energetiche, con una dispersione termica minima sia in estate che in inverno. "Possiamo garantire consegne tra dicembre 2024 e gennaio 2025 per alcune ville, e altre nel corso del 2025", afferma Parisi. In totale, il progetto prevede la realizzazione di 26 ville o villette cielo-terra e una villa padronale, già venduta.
Il processo di costruzione al Borgo di Vione si distingue per l’attenzione ai dettagli e il servizio tailor made offerto ai clienti. Ogni acquirente, se lo ritiene opportuno, viene affiancato da un team di architetti e geometri che seguono l’intero processo, dalla progettazione alla consegna, garantendo personalizzazioni interne che spaziano dal tipo di parquet alla scelta delle ceramiche e finiture di alto livello. "Rispetto ai nostri competitor, offriamo un servizio chiavi in mano senza sorprese", sottolinea Parisi, evidenziando che non ci sono oneri aggiuntivi nascosti o costi di intermediazione. Inoltre, gli edifici sono progettati per offrire massimo comfort e funzionalità, con attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica.
Oltre ai tre edifici in fase avanzata, Parisi conferma che, una volta completati, partiranno subito i lavori per altri due edifici, insieme a un nuovo garage che offrirà 150 posti auto.
Questa continua crescita del Borgo di Vione risponde a una domanda crescente, grazie alla combinazione di privacy, servizi di alta qualità, e l’unicità del contesto storico e naturale in cui si inserisce. "Il nostro approccio non è solo commerciale, ma punta a costruire un ecosistema abitativo dove ogni cliente trova risposte su misura", conclude Parisi.
Il Borgo di Vione, grazie alla sua unicità e al forte legame con la storia e la modernità, si conferma una destinazione d’eccellenza per gli expat che gravitano intorno a Milano, offrendo alle loro famiglie un rifugio tranquillo senza rinunciare alla vicinanza alla città.
Per ulteriori informazioni sul Borgo di Vione è possibile visitare il sito borgodivione.it oppure chiamare il numero 02 83429130.
CONTATTI: https://borgodivione.it/